Il mio papà 7° - La mia famiglia 🤰👨‍🦽

Scritto da , il 2022-07-16, genere incesti

L'abbraccio che era seguito alla rivelazione che mia madre sapesse già tutto del rapporto d'amore incestuoso tra me e mio padre, si era rivelato, che io ricordassi, il più affettuoso, materno e complice di tutti quelli ricevuti da lei sino a quel momento.

Davvero, per quanti sforzi potessi fare, non riuscivo a ricordare un abbraccio che mi avesse fatta sentire così amata da lei e che a mia volta, suscitasse un simile mio slancio d'amore e di gratitudine nei suoi confronti.

Non che tra noi mancasse l'amore tra mamma e figlia ma quello era un abbraccio diverso, di complicità quasi sensuale tra me e lei.. ero l'amante incestuosa di suo marito e lei lo sapeva e addirittura ne gioiva.

Che meraviglia.. che scenario si apriva davanti alla mia vita.

In quel momento, sentivo ribollire l'amore e la passione per mio padre, la complicità tra donne, tra me e mia madre ed il nascente, affettuoso rapporto anticonformista col mio futuro marito che, benché già da me tradito, sentivo di poter tenere legato a me con le armi di seduzione che lui amava molto e che non contemplavano l'ossessione del sesso e della gelosia.

In cuor mio già smaniavo all'idea di raccontare tutto alla mia "vecchia" amica del cuore Laura la quale, avendo cambiato scuola, si era allontanata da me al punto di non aver saputo nulla persino della mia tresca col prof. di filosofia.

La nuova situazione che si era prospettata (Il mio rapporto incestuoso con mio padre dal quale aspettavo un bambino, la complicità della mia mamma ed il fatto che presto sarei convolata a nozze con in grembo il frutto dell'amore col mio papà) era tale che non potevo non raccontare alla mia amica la quale si era sposata già da alcuni mesi e non era ancora gravida.

Mentre nel tepore dell'abbraccio di mia madre, nella mente frullavano certi pensieri, lei, tra una carezza materna, un languido bacio e complici effusioni, aveva continuato a parlare come tra se e se:

-Sai cucciola, l'amore trasgressivo e la complicità tra me e tuo padre, risale ai tempi dell'università in cui, anche se fidanzati, lui sapeva che da prima che ci conoscessimo, facevo sesso con un altro uomo.

Già allora tra noi non vi erano segreti e prim'ancora che ci fidanzassimo, lui già sapeva che aveva un rapporto incestuoso con mio fratello.-

A quelle parole, avevo reagito con un soprassalto che mi aveva destata dal languido torpore nel quale mi sentivo avvolta:

-Tuo fratello chi?-

-Roby.. tuto zio Roby!-

-Ma mamma, lo zio Roby è sulla carrozzina a rotelle!-

-Appunto!

E' stato proprio quello che aveva aumentato l'amore fraterno che ci aveva sempre legati.

Devi sapere che tuo zio, dopo l'incidente di moto che l'aveva condannato per tutta la vita alla sedia a rotelle, aveva deciso di lasciarsi andare sino a tentare per ben due volte il suicidio.

Ebbene, da quel momento, la missione della mia vita era stata quella di salvarlo e dargli nuovi stimoli e nuove opportunità facendogli recuperare anche tutti quegli interessi che aveva perduto.

L'avevo aiutato a riprendere gli studi universitari conclusi brillantemente con un lavoro molto gratificante e ben remunerato.

Lo avevo aiutato a rimettersi in piedi con le sue protesi e cimentarsi in alcuni sport che gli piacevano.

Il mio impegno credimi, era stato davvero molto gravoso ed anche per lui, non era stato facile reagire ai miei stimoli e le mie provocazioni a volte anche molto duri e minacciosi.

In tutto quello, nei primi mesi e anni, rimaneva irrisolto il problema della sua sessualità, attiva nel desiderio e nelle risposte del suo corpo ma frustrata dall'allontanamento di tutte le ragazze che sino al giorno prima dell'incidente facevano a gare per finire nel suo letto.

Ebbene, gratificata io stesso dagli enormi progressi che faceva in tutti i campi, avevo deciso di aiutarlo anche nelle sue esigenze sessuali.

Avevo iniziato con delle timide carezze in cui lui stesso finiva per darsi piacere toccandosi.

Poi avevo preso a masturbarlo sino a farlo venire tra le mie dita.

In quel periodo, mentre gli facevo la sega, avevamo anche cominciato baciarci con la lingua staccandoci solo quando cominciava a gemere facendomi sentire il calore del suo sperma tra le dita.

Poi avevo cominciato a leccarlo sino a fargli dei veri pompini in cui lui mi godeva in bocca ed io ingoiavo per aumentare il suo piacere.

Per farla breve, lui era ancora condannato a stare fermo sulla carrozzina quando gli ero salita sopra e me lo ero lasciato scivolare dentro con un indescrivibile godimento per entrambi.

Ecco, quando avevo conosciuto tuo padre facevo ancora l'amore così con tuo zio e quando glielo avevo detto, lui piuttosto che condannarmi e lasciarmi, si era legato ancora di più a me divenendo poi, mio marito, il mio innamorato, il mio complice ed il secondo amante della mia vita.-

-Che meraviglia mamma.. ma perché non me lo avete mai detto?-

Avevo chiesto con la voce rotta dall'emozione.

-Cucciola, non ci fosse stato il miracoloso evento che aspetti un bambino dal tuo stesso papà, non lo avresti mai saputo giacché ci eravamo ripromessi che questo sarebbe stato il segreto della nostra vita.

Devi sapere anche cucciola, che tra i nostri segreti vi era anche il fatto che mio fratello desiderava un figlio da me ed io e tuo padre eravamo d'accordo con lui.-

-Oddio mamma.. mi stai dicendo che ho un fratello?-

Avevo ribattuto col cuore che mi batteva in gola.

-Non cucciola.. tu non hai un fratello giacché, dopo il tuo parto, mi sono sorte delle complicanze che mi avevano resa sterile e dunque, quel sogno era rimasto un desiderio frustrato per me, mio fratello e tuo padre.-

-Che tristezza mamma questo epilogo, in qualche modo mi sento responsabile per l'accaduto, se tu non avessi messo al mondo me, non avresti avuto quella complicazione e saresti restata fertile per fare altri figli ed accontentare anche lo zio.-

-Che vai a pensare cucciola.. tu non hai colpe, è il destino che talvolta gioca cattivi scherzi!-

Ne era seguito un lungo silenzio in cui il mio volto si era rattristato mentre le gote della mamma erano segnate da righe nere di rimmel sciolte dalle lacrime:

-Mamma.. mamma.. vorrei fare anch'io qualcosa per lo zio.. vorrei dargli il figlio che non hai potuto dargli tu!-

-Oddio cucciola.. cosa dici.. sei pazza.. sei pazza.. tu stai per sposarti e poi aspetti già un bambino frutto dell'amore incestuoso con tuo padre!-

-Non sono pazza mamma, lo voglio davvero e se proprio lo vuoi sapere, lo zio Roby mi è sempre piaciuto e mi sono masturbata spesso pensando a lui e a come sarebbe stato se non avesse avuto quell'incidente.-

A quel punto della situazione, la mamma non mi aveva detto di si due giorni dopo però, mi aveva informata che sarebbe passata a trovare lo zio chiedendomi se mi avesse fatto piacere accompagnarla.

Naturalmente, le avevo risposto di si con entusiasmo.

Va detto che la sera stessa di tutte quelle rivelazioni, quando papà era rientrato a casa, era stato messo al corrente delle novità e come tutta risposta dopo cena, siamo andati tutti nel lettone dove mio padre aveva dato prova di virilità scopando alla grande sia me che mia madre.. due nottate di sesso memorabili in cui, avevo anche messo in pratica le mie esperienze saffiche facendo godere più di una volta la mia mamma con la lingua.

Quando eravamo finalmente andati a fargli visita, mio zio era venuto ad aprirci con delle protesi alle gambe ed un bastone che usava sempre per motivi di sicurezza.

La mamma lo aveva subito abbracciato unendosi a lui in un lungo e sensuale lingua in bocca dopo di che, anch'io lo avevo salutato sfiorandogli la bocca con le mie labbra.

Ci aveva fatto trovare un'ottima cena con tutte le pietanze preparate da lui che negli anni era anche divenuto un ottimo cuoco.

Alla fine della cena, ci eravamo trasferiti tutti in soggiorno dove la mamma, dopo averci versato da bere, senza porre altro tempo in mezzo, si era inginocchiata davanti al fratello e dopo avergli abbassato il pigiama e le mutande, aveva cominciato ad armeggiare col suo sesso barzotto.

Dopo alcune carezze e giuochi di labbra e di lingua, la verga era esplosa in tutto il suo turgore.

Non c'è che dire, era davvero un gran bel cazzo.

Rispetto a quello di mio padre era decisamente più corto, in compenso, era più tozzo e spesso, ricoperto da un intricato groviglio di vene bluastre a rilievo e con una cappella gonfia che ricordava una grossa prugna color carne.

Lo scroto pieno di testicoli grossi e penduli era ricoperto di peli neri mentre l'inguine, completamente depilato, dava bene l'idea della consistenza di quella mazza.

-Vuoi assaggiare la tua nipotina gravida?-

Aveva chiesto mia madre al fratello distogliendosi dall'impegnativa fellatio che aveva già prodotto una incredibile quantità di saliva e umori pre-spermatici.

-Perché no se la futura mammina lo desidera!-

Aveva risposto mio zio col respiro pesante.

A quel punto mia madre lo aveva aiutato ad assumere la postura supina sul divano e dopo avermi sfilato lei stessa il perizoma, mi aveva fatta distendere su di lui a 69 trovandomi cosi davanti agli occhi, la verga di mio zio eretta come un palo con sotto la lingua di mia madre che gli pennellava i testicoli.

segue



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