Sono la troia di mio figlio 2 il paradiso esiste

Scritto da , il 2012-08-12, genere incesti

Abbiamo fatto l'amore da metà la mattina sino a pomeriggio inoltrato io e mio figlio.

Se non ci fosse stato il problema del rientro di mio marito,sicuramente avremmo fatto notte fonda.

In verità devo confessare che lui,ha fatto l'amore con me mentre io,ho semplicemente fatto la troia come facevo ogni giorno coi miei amanti e come avevo già fatto quel mattino quando sono stata colta sul fatto da mio figlio.

Immediatamente e,forse a causa dell'inaspettata sorpresa,non mi sono resa conto di quanto stava avvenendo e mi sono comportata con mio figlio,come avrei fatto con qualunque altro maschio fosse entrato nel mio letto in quel momento:

Da troia!

Certo,ho avuto un'attimo di smarrimento e,non sò neanch'io come ho potuto non farmi prendere dal panico quando me lo sono trovato davanti nudo che,scoprendomi le coperte,mi ha trovata immersa in un lago di sperma che ancora mi fuorusciva dalla vagina e dal retto.

Mio figlio,in quei momenti,subiva assolutamente in modo passivo ogni mia isterica iniziativa erotica e sessuale.

Solo nei momenti topici del nostro incestuoso accoppiamento,scimiottando l'amante che lo aveva preceduto,si lasciava andare all'uso di un linguaggio triviale.

Quella sera,mio marito mentre andavamo a dormire,si é compiaciuto delle grosse macchie che inzozzavano il nostro letto lasciandosi anche andare ad un commento vagamente ironico:

"Però quel Giulio,chi l'avrebbe detto,sembra che ogni giorno migliori le sue performances.

Quante volte ti ha chiavata stamattina per aver imbrattato così il letto?"

Prontamente e cercando di emettere suoni suadenti,gli ho risposto:

"Tesoro...stamattina non era lui particolarmente in forma,ma ero io che avendo una pazzesca voglia di te,gli ho dato il meglio di me.

E poi,non mi sono neanche lavata da stamattina sperando di trovare anche te disponibile per me....amore!"

Evidentemente,la mia strategia aveva funzionato se,senza che neanche ci fossimo ancora spogliati,si é inginocchiato davanti a me e,sfilandomi le mutande ed il tampone,si é infilato con la testa tra le mie cosce ed ha cominciato a leccarmi la fica.

Succhiava con insolita avidità come se,avesse capito che quello,non poteva essere il frutto del godimento di una sola persona.

La serata si é conclusa in maniera meravigliosa.

Dopo avermi leccata e ben ripulita davanti e di dietro,mi ha portato a letto già pronto con una insolita e bellissima erezione.

Erano mesi che io e mio marito non facevamo l'amore così.

Ci siamo baciati e leccati come facevamo da sposini.

Si é fatto succhiare ansimando silenziosamente e,quando mi penetrava,lo faceva con movimenti lenti e profondi accompagnando le sue escursioni con languidi baci sul mio volto e sulla bocca.

Dopo aver versato anche lui il seme nel caldo,accogliente anfratto che era già stato irrorato dal suo amico e da suo figlio,ci siamo addormentati l'uno tra le braccia dell'altro.

Ho passato la notte in una sorta di dormiveglia,mille pensieri affollavano la mia mente ed in particolare uno mi eccitava e mi faceva bagnare ancora.

Mio marito,a volte,per motivi di lavoro,restava in viaggio per alcuni giorni.

Ecco,il pensiero che al prossimo viaggio avrei potuto far dormire mio figlio con me e fare l'amore tutta la notte,mi faceva battere il cuore e bagnare la fica.

Al mattino,quando mio marito alla solita ora é uscito,ho chiamato Giulio al telefonino informandolo che quel mattino Andrea,mio figlio,non sarebbe uscito e,dunque,non avremmo potuto vederci.

Poi,sono andata in cucina ed ho preparato la colazione per me e per Andrea.

Dopo una rapida doccia rigenerante,sono andata nella camera di mio figlio ed in silenzio e senza accendere la luce mi sono accostata al suo letto.

Ho infilato una mano sotto le coltri e,naturalmente,come ogni ragazzo della sua età,aveva il membro caldo ed in erezione.

Poi,stringendolo con delicatezza tra le dita,con l'altra mano ho incominciato ad accarezzargli il viso mentre con le labbra,mentre lo baciavo sull'orecchio,gli ho bisbigliato:

"Tesoro....amore...sveglia,la colazione é pronta e la mattinata sarà lunga."

Mio figlio,aprendo gli occhi,ha allargato le braccia dicendomi:

"Ohhhh....mamma...sei tu...che bello....ti stavo sognando!"

Stringendogli il membro,scuotendolo e dandogli del dormiglione l'ho baciato sulla bocca e mentre lo incitavo ad alzarsi gli ho risposto:

"Amore...mi sà tanto che non eri tu a sognarmi ma il tuo amichetto....non senti com'è duro?e come si agita?"

Una fragorosa risata ed era già in piedi abbracciato a me,che stretta dalla sua poderosa morsa,sentivo sulla pancia il vibrante turgore del suo inquieto attributo.

Mentre gli servivo la colazione,smaniava,mi girava intorno,mi toccava,mi scopriva il seno e mi sollevava l'accappatoio e,trovandomi nuda,partivano concitate espressioni di stupore.

Rintuzzando le sue focose smanie gli dicevo:

"Amore...Andrea...calmati,abbiamo tutto il tempo che vogliamo per noi.

Ho già telefonato a Giulio e gli ho detto di non venire perchè saresti rimasto a casa."

"Ma mamma,stamattina gli hai telefonato e domani?e dopodomani?come faremo...sarà così tutti i giorni?"

"Amore...tuo padre sà che mi vedo col suo amico quasi tutti i giorni,non possiamo modificare di colpo quelle abitudini.

Non capirebbe,ne parlerebbero tra loro e potremmo esporci al rischio di essere scoperti.

Io non voglio che tuo padre sappia di noi.

Fidati di me tesoro!

Tuo padre sà che sono alquanto volubile in fatto di gusti sessuali e non mi sarà difficile tra qualche tempo,convincerlo che ho un'altro amante e che mi sono stancata di Giulio.

Amore,devi portare pazienza per un pò."

Non mi ha risposto Andrea.

Era improvvisamente diventato pensoso e taciturno e per tutto il tempo della colazione,ci siamo solo scambiati strane occhiate dal significato insondabile.

"Andrea,non credere che con quello che abbiamo fatto ieri,tu sappia già tutto dell'amore e del sesso e delle trasgressioni e dei giochi che si possono fare!

Questo per esempio non lo conosci di certo!"

Dicendogli così,mi sono alzata e,mentre tenevo in mano una brioche aperta a metà e il barattolo di miele,mi sono inginocchiata davanti a lui e dopo averlo succhiato e reso di nuovo turgido,l'ho appoggiato sulla metà della briche ed ho cominciato a versargli il miele sul gambo e sulla cappella.

Poi,ricongiungendolo alll'altra metà,e stringendolo con ambo le mani come fosse un panino,ho cominciato a farlo scorrere all'interno di quel tubo dolce.

Quando il glande ricoperto di miele fuorusciva,trovava la mia lingua e le mia labbra pronte,quando poi, spariva inghiottito,coi denti,strappavo un pezzo di brioshe che offrivo alla sua bocca.

Il gioco lo arrapava moltissimo e sentivo il cazzo fremere tra le mie mani mentre anche la mia passera dava segni di cedimento rilasciando umori che mi colavano tra le cosce.

Dopo diversi movimenti avanti-indietro e dopo che della brioshe era rimasta poco più della metà,Andrea si é irrigidito sulle gambe e,rantolando mentre mi stringeva le tempie con le mani,ha cominciato a spruzzare caldi fiotti di sborra che finivano nella mia bocca e nella pasta fondendosi col miele.

Quando gli schizzi sono terminati,ho tolto la brioshe e dopo aver raccolto con le labbra i residui di miele e sperma ancora attaccati al membro,ho travasato tutto nella brioche facendone una specialissima e gustosa farcitura.

Mio figlio che sin dal giorno prima pendeva dalle mie labbra,non ha posto alcuna difficoltà a dividere e mangiare con me la leccornìa che avevo preparato.

Dopo colazione,mio figlio é andato a fare la doccia ed io ho cambiat le lenzuola e per non lasciare tracce visibili a mio marito,ho steso sul letto un grosso telo di spugna.

Quando ha finito la doccia,io ero già a letto che nuda l'aspettavo eccitata come la femmina di un'animale in calore in attesa di accoppiarsi col maschio migliore del branco.

Ed io effettivamente,ero in attesa del maschio che era già diventato il mio stallone preferito.

Quando mio figlio é arrivato,ha subito notato la protezzione delle lenzuola e con un sorriso ironico ha commentato:

"Mamma,vedo che hai già messo il telo antipapà!
Come farete stasera a fare l'amore se non trova il letto come piace a lui?"

Effettivamente,Andrea aveva ragione e quindi,immaginando già la giustificazione che avrei trovato per mio marito,ho tolto il telo e l'ho gettato a terra.

Dopo l'esperienza del giorno prima in cui mi ero fatta chiavare da mio figlio come una troia,avevo deciso che con lui,mi sarei comportata in modo diverso pur senza privarmi e privarlo dell'intenso piacere che il sesso deve darci.

Stavolta i preliminari sono stati lunghissimi ed ho spiegato a mio figlio quali sono i miei punti erogeni più sensibili ed ho cercato di capire quali fossero i suoi.

Quando mi sono aperta a lui per la prima penetrazione,mi sembrava di abbracciare una saponetta tanta era la saliva che gli avevo pennellato sulla pelle mentre lo leccavo.

Anche per lui,la penetrazione é stata semplice e piacevole grazie all'enorme quantità di umori che avevano rilasciato le mie chiandole erogene.

L'ho sentito scivolare in me in modo sublime mentre mi leccava il viso come fosse il mio cagnolino.

Dentro di me,lo sentivo pulsare ed anche se si era fermato al contatto con l'utero,mi procurava un piacere struggente.

Mio figli non mi stava chiavando ma,anche con lui come col padre la sera prima,stavo facendo l'amore.

Sentivo le sue braccia e la sua lingua ovunque sul mio corpo,ogni lembo di pelle,vibrava al suo contatto.

Ho chiuso gli occhi,ho sollevato il bacino e avviluppando la sua schiena con le mie gambe,ho spiccato il volo verso il paradiso.

Ho perso il conto di quanti orgasmi mi hanno sconvolta quel mattino mentre mio figlio,mi ha goduto due volte nella vagina,una volta nel retto e non sò quante volte in bocca.

Il suo sperma,era diverso da quello degli altri maschi,chissà,forse era un'illusione di mamma ma,mi sembrava più dolce e profumato.

Era anche più denso e di un caldo color avorio antico rispetto a quelli biancastri,acquosi e viscidi degli altri maschi.

Sicuramente non era così,ma col cuore di mamma,mi piaceva pensare che lo sperma di mio figlio fosse speciale e diverso da tutti gli altri.

Siamo rimasti a letto sino all'ora di pranzo e quando ci siamo alzati,le lenzuola erano un lago che io ho subito rimboccato nella speranza che mio marito avesse trovato il letto ancora umido e profumato.

Il membro di mio figlio l'avevo tirato a lucido con la lingua mentre tutti i fluidi che fuoruscivano dai miei orifizi li aveva raccolti e bevuti Andrea condividendone una parte con me congiungendo le nostre assetate e golose labbra.

Dopo un rapido spuntino,mio figlio é uscito ed é andato all'università.

Nel primo pomeriggio,sono uscita anch'io e sono andata al supermercato per fare la spesa e per crearmi un'alibi.

Era già successo una volta che facendo la spesa,fossi stata agganciata da un tizio che mi piaceva e che mi ero portata a casa.

Quella sorpresa era piaciuta moltissimo a mio marito che quella sera,aveva dato il meglio di sè mentre mi chiavava.

Per quella sera dunque,avevo un'ottima scusa per le lenzuola sborrate senza che fosse venuto a farmi visita il suo amico.

Quell'amante immaginario,mi sarebbe tornato utile anche nei giorni a seguire.

Felice come una sposina il giorno dopo le sue nozze,mi sono truccata in modo leggero,mi sono vestita in modo elegante ma non vistoso come facevo di solito e con l'aria della brava madre di famiglia,sono andata a procurarmi lo scontrino giustificativo.

Credo che nessuno se ne sia accorto ma mentre mi dirigevo verso il supermercato,non camminavo ma sfiorando la strada mi dirigevo a volo radente verso le porte del paradiso che si stavano aprendo alla mia nuova vita.

Il paradiso esiste e presto vene darò prova.





Questo racconto di è stato letto 2 3 0 6 4 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.