Un discorso sulle gambe di mamma

di
genere
feticismo

Regina era una ragazza di 20 anni, molto carina, altezza media, bel fisico, capelli biondi, lisci e lunghi fino alle spalle, carnagione chiara; di personalità ansiosa e insicura. Viveva con sua madre, una bella donna di 45 anni, un po' più alta della figlia, robusta, capelli neri, viso tondo.
A Regina piaceva andare dietro ai ragazzi, anche per sentirsi protetta e sicura in loro presenza, ma la cosa non piaceva a sua madre, che aveva intuito queste frequentazioni della figlia. Un pomeriggio Regina era in casa, indossava una maglia rossa a maniche lunghe, una gonna di jeans ampia e lunga fino a sotto le ginocchia, collant color carne e ballerine nere. Sua mamma invece indossava una camicetta bianca a maniche lunghe, una gonna nera aderente lunga fino al ginocchio, collant neri, ciabatte fucsia con la punta aperta e aveva i capelli raccolti su, che le davano un'aria severa. Quel pomeriggio la mamma di Regina disse alla figlia: "Signorina... tu e io dobbiamo fare un discorso..." e Regina tutta ingenua le disse: "Sì mamma, dimmi!" E la madre: "Sì, però andiamo in camera mia e tu ti dovrai mettere a pancia in giù sulla mia gonna...", Regina rimase perplessa ma per la curiosità accettò. Arrivate in camera, la mamma prese una sedia, si sedette, divaricò le gambe e la sua gonna nera formò una superficie piana, si mise sua figlia sulle gambe e corrugò le labbra assumendo un'espressione ancora più severa. Disse: "Bene, Regina, ma ho sentito dire che tu vai dietro ai ragazzi e fai la civetta con loro; è vero?" Regina imbarazzata le disse: "Beh, un po'..." E sua mamma: "Ah ecco, so io cosa devo farti... devo darti una bella sculacciata!" E Regina: "Ma come??" Ma capì subito di essere già nella posizione giusta per essere sculacciata.
Sua mamma le alzò la gonna e... attraverso le calze trasparenti vide un tanga bianco!!! "Regina!!! Cosa è questo???" E subito le abbassò le calze e prendendo il filetto posteriore col dito indice, le disse: "Ma le mutandine normali non si mettono più??" E Regina imbarazzata fece: "Ehm..." Sua mamma delusa e seccata: "Allora??" E Regina: "Niente, mamma, non sono niente". "Allora se sono niente, possiamo anche abbassarle!!" Le afferrò il tanga e lo abbassò, Regina sospirò rassegnata. Da lì Regina poteva vedere i piedi di sua mamma e le gambe coperte dai collant neri e poteva sentire l'odore dei piedi e delle calze impregnate di sudore. Poi sua mamma si inclinò sul lato destro, allungò la mano in basso e prese la ciabatta dal piede destro. Sua figlia percepì il movimento di sua madre e le chiese, con voce piagnucolosa, cosa stesse facendo; sua mamma le rispose: "Mi tolgo la ciabatta e ti faccio il culo viola!" Ritornò dritta e iniziò a sculacciare sua figlia. Le diede una bella sculacciata con quella ciabatta che aveva la suola di silicone e Regina intanto saltellava e dimenava le gambe e i piedi. Sua mamma proseguiva imperterrita la sculacciata e il pallido sedere di Regina diventava sempre più rosa tendente al rosso. Agitando le gambe, le si sfilarono le ballerine e rimase coi piedi nudi coperti dai collant color carne.
Regina iniziò a piangere silenziosamente, la sua insicurezza e ansia l'avevano fatta cedere. Quando il sedere le divenne bello rosso, sua mamma si fermò e le disse: "Se vengo a sapere che fai ancora la cretina coi ragazzi, ti faccio fare 20 punture tutte sullo stesso punto, finché non ti viene un buco così!".
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2022-06-15
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