Il Regalo Della Suora Caposala

Scritto da , il 2022-05-23, genere bisex

Qualche anno fa dovetti fare un piccolo intervento. Niente di che. Tolsi una ciste fastidiosa ma dovetti restare in ospedale qualche giorno. Per altro una clinica immersa nel verde, non lontana da casa mia. Una clinica privata convenzionata, di proprietà delle suore Canossiane.
Tutto sommato era piacevole: avevo una cameretta con un solo altro degente. Il personale sanitario era davvero efficente e gentile. Soltanto la caposala, suor Therese era una cacacazzi increbile. Di quelle caposala che gestiscono il reparto come una caserma insomma.
Col mio compagno di stanza spesso scherzavamo sul fatto che quando suor Therese entrava in camera, ci faceva sentire come dei ragazzini che avevano combinato una marachella. Lui Paolo aveva una 70ina d'anni, di Palermo. Non so bene perché fosse ricoverato, ma quando feci l'intervento era già convalescente, quindi se ne sarebbe andato prima di me.
Accadde che, due giorni prima Paolo fosse dimesso, ebbi un battibecco con la caposala. Avevo fumato una sigaretta alla finestra, ma quando lei venne in stanza sentì l'odore e mi cazziò. Ora capite che a quasi 60 anni suonati, non potevo incassare e basta........così, pur educatamente gli risposi deciso e perentorio e la cosa morì lì.
Quella stessa sera......saranno state le dieci, ormai le luci erano spente e regnava quel silenzio tipico di un ospedale di notte. La tele era accesa in stanza ma col volume praticamente a zero. Paolo accanto a me dormiva già alla grande ed io ero tra la veglia ed il sonno.
Sentii un infermiere entrare e muoversi nella stanza.....ma quando mi scoprì completamente tirandomi via le lenzuola, mi destai e con mia grande sorpresa, mi ritrovai il viso di suor Therese a 20 cm. dal mio, con un indice davanti alle lebbra come per dirmi -shhhhh......non parlare. Mi voltai verso Paolo, ma russava imperterrito.
La suora mi fece capire a gesti che dovevo alzare le gambe. Era abbastanza buio e non mi preoccupai del fatto che, ad eccezione di quella pseudo camiciola ero nudo come un verme. Obbedii e la sentii che con la mano destra mi stava lubrificando il buco del culo. Feci per obiettare, ma appena mossi le labbra, mi ritrovai le sue tette (non so che misura ma erano grosse.....tanto grosse) cadenti in facca.
- Mordili - mi ordinò riferendosi ai suoi capezzoli scuri e ruvidi e intanto mi infilava qualcosa nel culo. Non era grande, non so cosa fosse ma aveva una lieve ma ben percettibile vibrazione.
Saranno state quelle enormi tette in faccia, o forse quella vibrazione nel culo, vicina alla prostata.........stà di fatto che m'è venuta un'erezione istantanea e meravigliosa.
A quel punto suor Therese mi ha tolto la sua mano dal culo e ha cominciato lentamente a farmi una sega, mentre con l'altra mano direzionava una tetta in modo che avessi sempre un capezzolo a portata di bocca e sussurrava - mordi - ........ - mordi forte -
Arrivò il momento in cui, pur traspostato dai sensi, pensai "mi sta per scoppiare il cazzo". Lei sembrò leggermi la mente e mi salì sopra. La porcellona non indossava le mutande.......s'infilò il mio cazzo nella fica fradicia di umori e lentamente cominciò a cavalcarmi. Ogni colpo emetteva un lievissimo rantolo. Mi afferrò il volto e m'infilò la lingua in bocca quando arrivò al primo intenso orgasmo. Poi sempre sussurrando alla mia orecchia mi disse.........mordile forte, voglio che mi fai male. E mi ridiede le sue enormi tette e stavolta mordevo forte davvero. Ma più stringevo ii denti su quei capezzoloni......più sembrava lei godesse.
Avevo sempre quella sorta di vibratore nel culo e la sensazione costante era di aver raggiunto un'inusuale erezione, di star lì lì per sborrare, ma allo stesso tempo di poter continuare a chiavare per ore.
Mentre ancora mi cavalcava......raggiunsi con una mano il solco del suo culone. Le infilai un dito nel buchino. Fece un lieve sussulto. Allora subito le infilai due dita nel culo e qui il sussulto divenne un vero e proprio rantolo. Mossi le dita in modo di dilatarle l'ano e al tempo stesso morsi davvero forte uno dei suoi capezzoli e suor Therese a stento evitò di urlare. Sentivo sul mio inguime la sua fica sbrodolare calda e il mio cazzo che entrava e usciva faceva un rumore eccitante.
Quando le tolsi le dita dal culo, lei mi sussurrò - noooooo.....rimettile -
E io le risposi - se ti piace il dolore, infilaci il cazzo -
Fu la più bella inculata della mia vita.......le scaricai nel culo un litro di sborra.
Quando se ne andò era ormai mezzanotte. Mi volle baciare con passione e scherzando disse sottovoce - il vibratore tienilo, regalo della casa - ammiccò e mi lasciò lì ancora del tutto allibito, quasi inconsapevove se avessi vissuto una splendida veloce avventura oppure un sogno.
La sera dopo, con mia grande sorpresa, Paolo mi ha confidato che non stava dormendo, mentre chiavavo la suora caposala. S'è goduto tutto lo spettacolo con gli occhi socchiusi e fingendo a tratti di russare. E mentre guardava, sia pur lentamente per non farsi beccare, s'è fatto un segone. A quel punto, visto che sapeva cosa fosse successo, ho provato un gran piacere a condividere, raccontandogli le mie sensazioni e, mentre chiacchieravano è stato naturale iniziare a toccarci ognuno il nostro cazzo fino a quando Paolo mi fa - Gia, posso chiederti un favore da amico -
- Dimmi - gli faccio io
- Domani mattina esco e me ne torno a Palermo, ma prima di partire muoio dalla voglia di provare quell'aggeggio che stanotte ti sentivo vibrare nel culo.
Ci guardiamo un attimo.....aveva un viso così eccitato e da porco che, anche se non sono gay, vederlo così col cazzo duro, quello sguardo carico di libidine.....
Chiudo la porta a chiave e tiro fuori il vibratorino. Il tempo di voltarmi e lui era già inpiedi a 90° e si teneva le chiappe aperte. Da sotto intravedevo penzolargli le palle.......
Accendo il vibratore, ci sputo sopra, mi sputo in m ano e lubrifico un pò il suo buco del culo e con dolcezza gli introduco il giocattolino dentro.
Un attimo e sembrava svenire......ma in realtà stava benissimo e anche lui, come fu per me........aveva una fava dura come il marmo. Ero ancora inginocchiato e lui si gira e mi ritrovo quel cazzo duro e semi scappellato a un palmo dal viso.
Paolo mi prende dolcemente la testa e mi avvicina alla sua cappella e.......aprire la bocca e iniziare a succhiarglielo è stata una cosa del tutto naturale.
Mi chiavava la bocca come non ci fosse un domani e mi sono sorpreso di essere così voglioso di farlo godere più possibile. Dopo pochi minuti, ho sentito le sue mani aumentare la pressione sulla mia testa e lui mormorare rauco - sucaaaa......-
Il primo istinto è stato quello di lasciarlo sborrare nella mia boccca per poi sputare tutto........ma nn finiva mai di godere e ....... si, ho bevuto la sua sborra fino all'ultima goccia. Poi il porcone ha voluto baciarmi e percepivo gli piacesse l'idea di assaporare la sua stessa sborra.
Mentre mi baciava percepiva la mia erezione contro il suo cazzo ormai appagato e a voce bassa mi disse - ora tocca a te. Andò in bagno a lavare il vibratorino. Pensavo volesse infilarmelo nel culo e ricambiare il bocchino. Invece se lo posizionò a contatto con il suo cazzo, si mise a pancia sotto sul suo letto, con le gambe a terra e mi porse il suo culo allargandosi le chiappe con le mani per facilitarmi.
Non capii più nulla ..... gli infilai con decisione la cappella nel culo.....tanto che trasalì per il dolore supplicando - piano Gia.....così mi fai male....
Ma ormai ero lanciato.......entrai tutto dentro quel culo e lo chiavai a fondo mentre lui grazie anche al vibratore posizionato sulla sua cappella.......mugolava di piacere.
Dal cazzo gli usciva un misto di sborra e precum continuo....tanto che fece una pozza sul pavimento.
Quando capì che stavo per scoppiare, volle che gli sborrassi in bocca. S'inginocchiò davanti a me e anche lui inghiottì avidamente ogni goccia del mio sperma.
- Così ti portero per sempre con me - mi disse
Il giorno dopo partì con un taxi che lo avrebbe portato alla stazione ferroviaria.
Sorrideva.


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Skype: giammario.rossi (Teramo)

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