La fattrice 3

Scritto da , il 2012-07-21, genere incesti

Benchè anch'io,come in un sogno,stessi vivendo il mio primo rapporto con un'uomo,era del tutto evidente che,anche il mio fresco sposo,fosse alle prese con la sua prima esperienza erotica con una donna vera.

Non fosse stato per le carezze ed i baci di mio padre,la lingua di mio marito che impacciatamente leccava il mio sesso,non mi avrebbe procurato nessuna sensazione.

Certamente,avevo provato più piacere nelle mie carezze solitarie e forse,anche mio marito in quel momento,mentre mi leccava tra le grandi labbra, scavava nei suoi ricordi onanistici per cercare a sua volta un improbabile piacere.

Mio padre,che pure era impegnato a cercare i punti più sensibili del mio acerbo ma,disponibile corpo,pareva essersi reso conto delle impacciate manovre di mio marito al punto che,sollevandosi da me gli ha detto:

"Pietro,scostati e rimani così,con le gambe incrociate accanto a tua moglie e guarda bene come si fa a far godere una donna.

Ripeto...guarda bene giacchè,colla tua modesta dotazione,mai riuscirai a farla godere penetrandola però,se saprai fare buon uso della bocca,della lingua,delle mani e del cervello,potrai ugualmente condurre Maria alla sublimazione del piacere erotico.

Sai Pietro quale é la missione di tua moglie nella nostra comunità!

Il suo corpo,sarà penetrato e posseduto da altri che dovranno ingravidarla per il bene di tutti,mentre tu dovrai fare l'amore con lei,farla godere con i mezzi che hai a disposizione e che io ti insegnerò ad usare,e dovrai prenderti cura dei figli che tua moglie ti regalerà.

Quanto al tuo piacere,non sarà facile per Maria aiutarti a raggiungerlo però,se saprai condividere con lei i momenti di sesso coi suoi amanti,potrai trarne piacere fisico e psicologico anche tu.

Abbiamo già avuto in passato alcune situazioni come quella che tu stai vivendo.

I mariti per favorire l'accoppiamento e rendere la cosa più piacevole per tutti,aiutavano le mogli nei preparativi per offrirle all'amante più belle e desiderabili.

Naturalmente,partecipavano anche loro all'incontro.

A volte anche leccando gli amanti per eccitarli ed accompagnando il membro del maschio all'imbocco della vagina della propria sposa.

Poi, mentre le mogli venivano montate e ingravidate,i mariti si masturbavano godendo insieme a loro.

In quei momenti,tutto é concesso al marito,anche leccare i genitali accoppiati o baciare la moglie in bocca durante il coito.

Vi é un'unico limite categorico:Masturbandosi il marito,deve assolutamente evitare che il proprio sperma sporchi il corpo degli amanti,quel fatto,sarebbe di cattivo auspicio per la riuscita dell'inseminazione.

Stasera per esempio,io,suo padre stò per renderla donna prendendole la verginità e iniziandola ai piaceri del sesso.

Voglio che tua moglie diventi una dea dell'erotismo.

Sai Pietro,quando due amanti si accoppiano per procreare,ad un rapporto intenso e coinvolgente,corrisponde quasi sempre un'impregnazione sicura con la certezza che il feto si svilupperà sano e forte.

Già oggi,se tu sarai capace di partecipare ed immedesimarti nel mio ruolo,potrai gioire anche tu nel momento stesso che tua moglie godrà della panetrazione,della deflorazione,dell'orgasmo e dell'estasi che la travolgerà nel momento in cui il mio seme varcherà le soglie del suo fertile utero rimanendone gravida per te.

E' questo che devi desiderare in questa notte magica....la tua prima notte di nozze!

Devi godere del piacere che darò a tua moglie e devi desiderare che da questo piacere sgorghi una nuova vita:Vostro figlio.....TUO FIGLIO!

Non é forse questo ciò che desideri Pietro?!"

"Si papà....é quello che voglio....voglio che stasera tu renda gravida mia moglie,gravida di.....mio FIGLIO!"

Inginocchiandosi nella medesima postura tenuta in precedenza da mio marito,mio padre mi ha poggiato le mani sulle ginocchia divaricando al massimo le mie cosce ed aprendo la mia conchiglia alla sua vista.

La sua lingua si é intrufolata tra le natiche ed il primo contatto é stato col mio forellino anale.

Con la lingua ne ha massaggiato le pieghe e con lievi spinte,mi dava la piacevole sensazione di volervi penetrare.

Poi ha cominciato a risalire,molto lentamente ha sfiorato il perineo procurandomi un piacere intenso che mi ha scatenato un brivido mentre dalla mia bocca dischiusa,un gemito ha segnalato l'inizio di quello che,sarebbe stato il mio delirio.

Il primo contatto della lingua con le grandi labbra,mi ha procurato l'effetto di una scossa elettrica subito seguita da un'altra più violenta quando le sue labbra, hanno cominciato a succhiarmi il minuscolo bottoncino.

A quel punto,mio padre,portando le mani sul mio sesso,mi ha aperta scoprendo completamente le piccole labbra e la clitoride che ormai turgida,si era scappellata aumentando in modo parossistico la sua sensibilità.

Stavo godendo in modo intenso ed incontrollato mentre mio padre mi leccava e mi penetrava con la lingua.

Lo sciacquettio che seguiva ad ogni suo risucchio,mi faceva capire che mi stavo sciogliendo in abbondantissime emissioni di umori che mio padre leccava e beveva con avidità.

Quando poi ho goduto,l'orgasmo é giunto violento ed improvviso e non ho potuto trattenermi dallo spingere la testa di mio padre sul mio sesso grondante e contemporaneamente serrargliela nella stretta morsa delle mie cosce.

Ero sfinita e abbandonata quando mio padre si é staccato e sollevandosi sul busto mi ha detto:

"Sei bellissima bambina mia,sei dolcissima...vorrei sempre abbeverarmi alla tua fonte....sei stata magnifica.....hai goduto come tua madre....bravissima....stupenda bambina mia...."

Mentre,come destandomi da un sogno,stavo per rispondergli qualcosa,mio marito si é avvicinato al mio orecchio e mi ha detto:

"Amore....anch'io ho goduto e come mi ha detto tuo padre,non vi ho sporcati.

Ho goduto nella mia mano......ora vado a lavarmi...."

Mio padre che aveva ascoltato le sue parole,lo ha bloccato dicendogli:

"Pietro,mai nessuna goccia di piacere deve essere sprecata.

Col tempo tua moglie ti chiederà,forse,di leccarla e ripulirla dello sperma che gronda dal suo sesso e ti chiederà anche,di ripulire il membro gocciolante del suo amante.

Devi quindi abituarti al gusto del seme maschile,perchè dunque non cominciare proprio dal tuo?!

Credo che anche tua moglie sarebbe felice di sapere che il tuo seme non và perduto,leccati il palmo della mano dunque,e comincia ad assaporare il tuo sperma!"

Aprendo gli occhi e rivolgendo lo sguardo verso mio marito gli ho detto:

"Papà ha ragione,dai Pietro,leccati la mano,bevi il tuo sperma e poi,vieni a baciarmi in bocca affinchè anch'io senta il tuo sapore..il sapore di mio marito."

Pietro,ubbidendo al mio desiderio,si é leccato e mentre mi baciava,mi sono resa conto di quanto misera ed insipida fosse stata la sua emissione di sperma.

Mio padre nel frattempo,aveva insinuato il suo corpo tra le mie cosce e,dopo averle ben divaricate,aveva iniziato a pennellarmi il sesso col suo enorme membro.

Dalla mia postura non potevo vederlo ma tante erano le volte avevo potuto ammirarlo mentre era in azione con mia madre che,mentre lo sentivo sul sesso,era come se fosse anche davanti ai miei occhi.

Grosso,scuro,solcato da gonfie vene violacee e sormontato da un'enorme glande color prugna sul quale,sicuramente già sgorgavano le prime goccioline che mia madre sempre raccoglieva con la lingua.

Lo sentivo scorrere sulle grandi labbra bagnate e contemporaneamente ne potevo percepire le contrazioni.

Erano sensazioni sublimi.

Stavo per diventare donna e l'artefice di tutta quella meraviglia,era mio padre.

D'un tratto,mentre ad occhi chiusi navigavo cullata da indescrivibili sensazioni,sono stata come illuminata da un nuovo desiderio.

Senza neanche aprire gli occhi e con un tono di voce bassissimo ho detto:

"Papà....voglio fare come fai con la mamma."

"Come...come faccio con la mamma....bambina mia....con la mamma faccio in mille modi e....faccio anche così come siamo adesso!"

"Papà....fammi l'amore come con la mamma...quando la prandi sul bordo del letto...la penetri e poi la sollevi abbracciandola stando in piedi.

Papà....quando mi avrai sverginata....voglio stringerti....attaccarmi a te come un koala alla sua mamma....voglio che la mia vita sia affidata alla tua stretta sicura e quando mi fecondi col tuo caldo seme....voglio essere un corpo unico col tuo....un'amima sola con la tua e voglio sentire dietro di me,l'abbraccio di mio marito.....che partecipi anche lui al concepimento del nostro primo figlio..."

Mio padre,chinandosi su di me,mi ha baciata teneramente sulle labbra e dopo avermi dato il suo assenso,é sceso a leccarmi i seni e succhiare i capezzoli,non grandi ma,sufficentemente duri da essere afferrati coi denti.

Ero distesa sul letto col busto completamente abbandonato sul materasso,la braccia spalancate con una mano stretta da mio marito,il bacino sporgente rispetto al filo del letto,le gambe sollevate appoggiate alle spalle di mio padre e le sue mani strette ai miei fianchi.

"Sei pronta bambina?"

"Sono pronta....papà!"

"Sai che ti farò male bambina mia....perdonami!"

"Lo sò papà!Perdonato!"

Mi sentivo colare come una fontana mentre il mio cuore aveva preso a battere come impazzito.

Mio padre,mi ha lasciato un fianco con la mano ed afferrando il fremente ariete,lo ha puntato tra le grandi labbra aprendole con movimenti dolci.Poi con lievi movimenti circolari,ha cercato di aprirsi un varco nella strettoia.

La cappella era davvero troppo grossa per la mia stretta fessura e non appena la spinta é divenuta più decisa,lasciandone entrare un pò,un fortissimo dolore ha avvolto tutta la zona strappandomi un secco grido.

Subito mio padre si é ritratto ed accarezzandomi il volto,mi ha lanciato un sorriso dolce ed un'occhiata di accattivante intesa.

Al mio ok,ha ricominciato a spingere e quando il glande ha superato la prima barriera,mi sono sentita come squartata ma,stavolta,per non preoccupare mio padre,ho soffocato in gola il grido di dolore.

A quel punto,senza andare oltre mio padre ha cominciato a pomparmi unendo alle spinte un leggero movimeno circolare che aveva la funzione di rilassare i muscoli vaginali e facilitare la dilatazione del pertugio.

Quel movimento che mi dava già piacevolissime sensazioni,procurava un'involontario movimento del mio bacino che accompagnava così,quello che ormai,a me pareva, un piacevole massagio.

Mentre mi beavo,improvvisamente,forse memore di quando vedevo mio padre far l'amore con mia madre,sono così esplosa senza più alcun ritegno:

"Chiavami papà....aprimi...rompimi la fica....sverginami....riempimi di sborra.....papà....fammi godere.....papà....godimi dentro....godi nella fica di tua figlia.....papà...mettimi incinta....."

Mio padre,scosso dall'improvviso cambiamento di ritmo imposto dal mio inconsueto frasario,ha reagito d'impeto come se davvero stesse chiavando la mamma e stringendomi i fianchi sino a farmi male,con un colpo secco,é entrato in me,lacerandomi l'imene e schiantandosi dolorosamente contro il mio utero.

Un dolore lancinante ha sconvolto il mio sesso scuotendo ogni lembo del mio corpo mentre un'urlo disumano rimbombava nell'ambiente.

Mentre giacevo impalata dall'enorme ariete,la porta si é spalancata ed é apparsa mia madre che trafelata é accorsa vicino a me e,dopo aver verificato che non era successo niente di grave,mi ha accarezzata il volto sudato e mentre mi baciava mi ha detto:

"Sei stata brava bambina mia.....ora vedrai....dopo il dolore il tuo papà ti farà provare tanto piacere."

Mi ha detto anche qualcos'altro mentre usciva dalla stanza ma,io ero ancora sotto shock dal dolore per poterne cogliere il senso.

Mio padre è rimasto fisso e immobile,come pitrificato dentro il mio corpo.

Gli unici segni di vita erano rappresentati dalla maschera di sudore che colava dal suo viso e dal suo torace e,dal suo cazzo che,duro e vivo come un rettile,sentivo pulsare dentro di me.

Un mio sorriso che doveva apparire come una ghigno,gli ha detto che poteva continuare.

Lui,ricambiando la mia smorfia con un sorriso d'intesa,senza sfilarsi da me,mi ha abbassato le gambe dalle sue spalle avvolgendole alla sua vita.

Poi,sollevando il mio busto e facendo aderire il mio seno al suo petto,mi ha alzata dal letto mentre gli stringevo le braccia intorno al collo.

Quante volte da bambina avevo visto mio padre fare all'amore con mia madre o con altre donne in quella postura;Finalmente era arrivato il mio momento,ero io abbracciata a lui mentre il suo membro,duro e ritto come un palo,era conficcato nella mia fica.

Tenendomi stretta tra le sue braccia,mio padre ha cominciato a muoversi alternativamente dentro di me,lo sentivo scivolare sempre più agevolmente mentre anche il mio piacere momtava al ritmo delle sue escursioni.

Quando i suoi colpi sono divenuti più decisi e sicuri,anch'io,facendo leva con le braccia al suo collo,accompagnavo i suoi movimenti alzandomi e abbassandomi sul suo scettro.

Mio padre ansimava per la fatica del mio peso e per il montante piacere.

Anch'io che già avevo sciolto i miei freni inibitori,mi lasciavo andare accompagnando il piacere con rumorosi gemiti.

Due volte ho raggiunto l'orgasmo e per due volte ho gridato a mio padre emulando le altre donne:

"Papà stò godendooooooo.....godi anche tuuuuu......sborraaa.......sborrami dentrooooo.....papà....godi anche tu........"

Lo imploravo di godere con me anche se,sapevo benissimo che lui non l'avrebbe fatto.

Tante volte avevo udito donne montate come me in quel momento implorarlo ma lui,mai ha goduto senza prima aver appagato e sfiancato le sue amanti portandole sull'orlo del delirio.

Mi sembravano impazzite quando gridando per gli scolvolgenti orgasmi che lui procurava loro,gridavano e deliravano come invasate.

All'arrivo del mio terzo orgasmo,mio padre,stirandosi sulle gambe e reclinando la schiena indietro come a voler favorire un'affondo più profondo,si é inchiodato in me e liberandosi in un ruggito bestiale mi ha scaricato in corpo un'infinita sequela di fiotti di sborra mentre io gli gridavo ossessivamante e senza freni:

"Sborraaaaaaaaaaaa.......papààààààààààààà......sborra con meeeeeeeeeeeee.....che belloooooooooooooo......sborriamo insiemeeeeeeee........siiiiiiiiiiiiiiiiiiii........."

Mentre mio padre mi riempiva col suo bollente seme,sentivo il corpo di mio marito aderire al mio,sentivo i suoi gemiti anche se,non riuscivo a percepire nessuna protuberanza a contatto coi miei glutei.

Sfinita mi sono abbandonata a corpo morto avvinghiata al collo del mio amante e,solo dopo alcuni minuti,l'ho sentito salire sul letto e distendersi sopra di me in un languido abbraccio.

Mentre mio padre,rimanendo sempre conficcato in me come una spada,mi tempestava il viso di baci,mio marito,seduto accanto a me,mi accarezzava una mano e me la baciava nervosamente.

Dopo circa mezz'ora,é apparsa mia madre con un grosso asciugamani di lino che ha posto sotto i nostri corpi ancora accoppiati poi,spingendo mio padre lo ha di fatto estratto da me lasciandomi il sesso aperto e grondante di sperma e sangue.

Poi,tenendomi l'asciugamani stretto tra le cosce,mi ha presa e mi ha portata in bagno dove già preparato una vasca di acqua tiepida per me.

Mentre mi lavava,mi accarezzava e mi baciava,con voce incerta e tremula,mi invitava a raccontarle di tutte le sensazioni che avevo provato.

Quella sera abbiamo fatto l'amore altre due volte mentre mio marito,evidentemente provato dalla defatigante giornata,dormiva nel lettino accanto.

Mio padre pareva davvero instancabile.

Gli bastavano poche decine di minuti di riposo per riprendersi ed avere una nuova carica da sparare.

Dopo essermi fatta chiavare e sborrare dentro le altre due volte,superando con non poca fatica il suo rifiuto,sono riusciata a fargli un bocchino ed al momento di godere,per impedirgli di togliermelo di bocca,facendo come avevo visto fare a mia madre,l'ho stretto a me da dietro ai glutei e mi sono fatta sborrare in gola ingoiando tutto.

E' stato bellissimo anche se,non ho potuto evitare di fare il confronto con le inconsistenti gocce di mio marito.

Nei venti giorni successivi,mio padre mi ha chiavata in orari diversi,due o tre volte al giorno sino a che,avendo un ritardo nelle mie cose,ho fatto il test di gravidanza risultato positivo.

La notizia si é sparsa come un lampo nel borgo e la domenica successiva,sono stati organizzati grandi festeggiamenti.

Naturalmente la più festeggiata ero io in quanto attraverso di me,molti paesani avrebbero avuto la possibilità di avere degli eredi.

Grandi festeggiamenti sono stati anche riservati a mio marito per la sua virilità e capacità di fare centro al primo colpo.

segue










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