Una storia una vita - scambio di ruoli Pt. 2

Scritto da , il 2022-04-02, genere dominazione

- cioè prima vuoi portarmi in giro nudo e al guinzaglio per la strada?
- mmmh si. L'idea mi eccita terribilmente. E anche a te non sembra dispiacere
Era vero. Mi sarei vergognato come un ladro, ma l'idea di essere esibito come un animale in cattività, legato e condotto al guinzaglio da lei era ferocemente erotica.
- ok...ma dove? Non qui sicuramente
- Spagna, Francia...oppure in Ungheria o Repubblica Ceca, dove sono stati girati quei video
- lì però erano donne. Non pensi che per un maschio nudo sarebbe diverso?
- non credo. Ci stai?
Volevo dire di sì, anche senza una contropartita. Fanculo la vergogna
- ma poi mi tortureresti anche?
- trovando il posto adatto...oppure potrei lasciarti legato da qualche parte osservare l'effetto sui passanti.
Inconsciamente Silvia, in piedi con un ginocchio sulla sedia aveva tolto la mano dal PC per posarla sul perizoma
- ti sei masturbata guardandoli?
- non dovrebbe riguardarti ma sì, l'ho fatto più volte
- ma ti eccitava l'idea di condurre? O quella di essere tu la ragazza legata?
- non so quale fantasia fosse più forte, te lo confesso. Da una parte il potere esercitato, dall'altra gli occhi addosso, il subire la volontà altrui così scandalosamente...non saprei davvero dire
Era un lato di Silvia che non avevo mai esplorato fino a quel momento. Altrettanto stimolante della sua propensione alla dominazione.
- quindi dopo averlo fatto a me vorresti che fosse fatto a te
- ci ho pensato molto. Dominarti é fantastico...ma ogni tanto vorrei smettere di dover pensare a tutto e farmi travolgere
- ma ti senti più padrona o schiava?
- sicuramente preferisco il ruolo che ho ora. Però ogni tanto vorrei essere sottomessa
- da me? O...
- certo! Da chi altro, scemo!
Pensai molto velocemente
- potremmo fare così allora. Diciamo che per una settimana al mese io mi prendo una vacanza dalla cintura e passi tu a farmi da slave. Con tutti gli annessi e connessi, a parte la permanenza in casa per tutto il tempo, a meno che tu non possa prenderti vacanze
- Posso sempre prendermi vacanze, mi organizzo. E poi andremo in vacanza in quella settimana. Però facciamo una ogni due mesi, non uno. Ok?
- senza limiti?
- non esagerare, procediamo per gradi. Però quasi senza limiti, mi fido abbastanza di te. E voglio darti anche un regalo oggi. Un mezzo regalo, almeno. Mi lascio legare e fare quello che vuoi fino a domattina, ma con la cintura addosso. Contento?
Pensai che torturandola abbastanza avrei potuto strapparle il codice e sfuggire all'app, anche se Silvia si sarebbe opposta con tutte le forze
- schiava per in giorno allora. Alzati, non voglio perdere un minuto
- non volevi legarmi qui?
- preferisco la casetta. Dov'é la chiave?
- vado a prenderla.
Si alzò per rientrare e recuperare la chiave della prigione. Quando tornò indossava anche un paio di manette ai polsi. Mi porse la chiave, e le diedi un bacio appiccicando il suo corpo al mio
- perché non sei nuda?
- ero già quasi nuda, pensavo volessi finire il lavoro tu, quando non potrò più oppormi...
- diabolica come sempre. Andiamo
Le misi una mano dietro la nuca e la spinsi un po' bruscamente in direzione della casetta a pochi passi. Una volta dentro le allacciai le polsiere, facendole sollevare i polsi ancora ammanettati per bloccare quella sinistra alla catena che penzolava dal soffitto, poi la liberai dalle manette per allargare l'altro braccio verso l'altra catena.
- legata così le tette sembrano anche più piccole
- sembro un uomo? Vuoi dire questo?
Strappai simultaneamente i copri capezzoli.
- sei figa come sempre. Le tue tettine sono fantastiche, e saranno così anche fra trent'anni
- vedremo! Se avremo figli magari...
La interruppi afferrandole i capezzoli e tirandoli verso di me
- zitta! Fino a domattina parla solo se ti dico di parlare. Chiaro?
Mi fissò senza dire nulla
- brava troietta
Non era abituata a sentirsi chiamare così da me, e alzò gli occhi come per dirmi qualcosa ma rimase in silenzio
- quindi sei stata legata e scopata - scorsi con la mano ad esplorare quel corpo che per qualche ora avrei avuto a disposizione, fino ad infilarmi nel perizoma. Era già bagnata, ed il dito che permette sul clitoride le strappò un gemito -ma mai torturata in nessun modo. Vero?
- Si, padrone
Le schiaffeggiai il culo con violenza. Inspirò per resistere al bruciore
- non fare la furba con me. Non sono il tuo padrone. Sei solo stata abbastanza sconsiderata da farti beccare in casa da sola, oltrettutto nuda. Che idea ci si può fare su una come te?
- Che sono...
Un altro scapaccione nello stesso punto la fece scartare verso il lato opposto, ma non abbastanza in fretta. Squittì, torcendo i fianchi
- non muoverti troppo, o ti blocco anche i piedi.
Si ricompose e le sfilai il perizoma, lasciandola finalmente nuda. Mi allontanai da lei per godermi la vista. Che femmina
- pensandoci bene, é meglio bloccarti anche le caviglie, non voglio che ti sposti troppo
- no ti prego, le caviglie no. Sarò brava, te lo giuro
Stava recitando la parte? In caso, era brava
- zitta, o ti faccio diventare rosso quel bel culo. Allarga le gambe o te le faccio allargare io.
Obbedí docilmente
- ora vediamo se la frusta che maneggi così abilmente ti piace anche prenderla
- sono pronta
Mi allontanai per una prima scudisciata cona frusta di cuoio di circa un metro. L'attrezzo sibilò e la colpi sul culo già arrossato dagli scapaccioni
- ti ho detto che devi stare zitta e continui a parlare. Allora vuoi essere punita!
Si azzittí, mentre la frusta imperversò su tutto il suo lato posteriore, lasciandole delle sottili striature rosse. Mi ero dedicato poco alle gambe, anche se qualche colpo era arrivato sulle cosce. Avrei potuto continuare ma mi fermai per saggiare con le mani lo stato della pelle. Era sudata, ma non avevo visto problemi. Feci un secondo turno di staffilate, che iniziarono a farle uscire dei sospiri un po' più marcati, le tirai i capelli all'indietro appoggiandomi alla sua schiena dolorante, infilando il manico della frusta fra le sue cosce aperte
- brucia anche qui, o é solo la schiena? Ti piacerebbe che ti sfondassi, vero?
- non te lo dirò mai
- ok, allora so per certo che lo vorresti
- mostro.
Un'ultima frustata, tirata a piena forza, la fece tirare le quattro catene, mentre si tirava sulla punta dei piedi ed in avanti al massimo dell'estensione
- se non impari a stare zitta ti concio davvero male prima di sera. Voglio vedere quanto ci metti. Ora cambiamo un po' il gioco...
Continua

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