Il mio compleanno 3

Scritto da , il 2022-03-29, genere gay

chiamai in disparte e gli raccontai le mie nuove esperienze e la voglia di essere penetrato con qualcosa di più consistente. Lui mi guardò e mi promise che ci avrebbe pensato lui a questo. Bisognava solamente trovare il giorno giusto. Mi disse che dovevamo avere la possibilità di trascorrere una giornata intera assieme.
La nostra giornata si concretizzò durante una festa nazionale. Quel giorno ero a casa da scuola. Roberto chiese ai miei genitori se potevo andare con lui a trascorrere una giornata al mare dove lui aveva una casa. Quella notte dormii poco pensando a quello che avrei fatto. Alla mattina ero tutto eccitato con il mio cazzo in perenne erezione. Roberto venne a prendermi e partimmo per il mare. Quando salii sulla sua macchina ci scambiamo un lungo e bellissimo bacio. Toccandomi senti che ero in erezione, infilo la sua mano dentro le mutandine prendendo il mio cazzo lo tiro fuori e subito poco dopo venni con una sborrata immensa. Mi diede un fazzoletto e mi disse di stare attento a non sporcarmi.
Quel giorno venni sverginato da un cazzo enorme che mi diede nonostante il dolore un grande piacere. Non fu una costrizione, anche se oggi la gente penserebbe il contrario. Era una mia decisione come lo fu la prima volta che lui mi tocco.
Roberto mi porto nella camera da letto, prese a spogliarmi sfilando la maglietta si avvicino al mio petto mi prese un capezzolo in bocca. Inarcai la schiena e buttai la testa all’indietro. Era troppo erotico e romantico. Con la sua lingua girava attorno al capezzolo provocandomi dei fremiti in tutto il corpo. Passava da un capezzolo all’altro, mentre mi eccitavo sempre di più. Poi scese giù sull’addome arrivando all’ombelico e giocandoci con la sua lingua. Sotto questi baci gemevo e ansimavo imploravo di continuare. Continuo a baciarmi scendendo lungo le gambe. Era un’esperienza nuova un piacere che non avevo ancora provato. Mi guardò mi sorrise e cominciò a baciarmi il cazzo. Gli chiesi di proseguire di non fermarsi. Continuo a leccare lentamente, non resistevo più volevo che mettesse fine a quella tortura. Lo prese in bocca e la sua lingua si muoveva esplorando ogni millimetro del mio cazzo. Con una mano mi massaggiava le palle continuando succhiare il cazzo. Non resistevo più, gli dissi che volevo venire, aumento il ritmo, il mio cazzo entrava e usciva dalla sua bocca, feci un urlo e gli riempii la bocca con il mio dolce nettare. Ero sfinito. Lui continuava a baciarmi, erano baci romantici e passionali. Godevo nel sentire il suo sapore nella mia bocca. Volevo il suo corpo tutto per me. Quel giorno gli avrei offerto il mio.
Mi prese per i fianchi mi fece girare e in un baleno mi trovai a pancia sotto con il suo addome sulla schiena. Strofinava il suo corpo sul mio, sentivo la sua erezione, sentivo il suo cazzo sul mio culo. In quel momento realizzai che sarei stato secondo il mio desiderio penetrato. Il sesso anale era quello a cui avevo anellato da sempre. Roberto continuava a strofinare il suo cazzo sul mio buco. Io ero in silenzio, ascoltavo il suo corpo, le sue spinte il suo ansimare, tutto il suo movimento aumentava la mia voglia. Mi prese la testa mi bacio e mi chiese se ero pronto.
Roberto era dietro di me, inizio a bagnarmi il buco con la sua saliva, poggio il suo cazzo bagnato sul mio culo. Lo volevo dentro di me, avrei perso la mia verginità con lui. Mi aveva stimolato il culo ero pronto.
Li chiesi se mi avrebbe fatto male. Disse che all’inizio avrei sentito dolore ma che dopo si sarebbe trasformato in piacere.
Stava per penetrarmi ma gli dissi che volevo guardare in faccia mentre lo faceva. Mi girai lui prese le mie gambe mettendole sulle sue spalle. Punto il suo cazzo verso il mio buco. Gli dissi di fare piano. La sua cappella entro in contatto con il mio culo, non era ancora entrata. Disse adesso sei mio. Il dolore e il piacere si impossessarono del mio corpo.
Roberto era dentro di me. Urlai dal dolore. Era forte e non accennava a diminuire. Il dolore mi pervase tutto il corpo. Piangevo. Non avevo mai provato nulla del genere. Lentamente mi calmai, stringevo le sue braccia prendevo coraggio dal suo corpo. Avevo paura di rovinare quel momento. Alla fine venne la svolta. Il dolore si trasformo in piacere. Un piacere intenso mai provato. Mi abbandonai al piacere mentre Roberto iniziava un lento movimento avanti e indietro. Sentivo ancora un po' di dolore ma il piacere lo contrastava. Ero eccitato nel vedere Roberto sopra di me. Mi eccitava sentirlo dentro di me. Finalmente avevo avuto quello che desideravo. Sentire un cazzo che si muoveva dentro il mio corpo. Vedevo nei suoi occhi il piacere che stava provando. Aveva sverginato un ragazzo facendone un uomo. Roberto continuava a spingere ancora di più la sua potente erezione. Godevo con piacere. Ricordo di non avere più goduto come quel giorno. Roberto in un lento avanti e indietro entrava ed usciva dal mio corpo in modo ritmico. Sentivo tutta la sua erezione. Sentivo il suo cazzo pulsare nel mio culo. Sentivo la sua potenza dentro di me. Non si stancava, mi guardava e continuava ad entrare ed uscire. Io lo guardavo in volto scorgendo il suo piacere. Ero eccitato come non mai. Roberto mi stava scopando, mi accarezzava il petto, mi baciava e scompigliava i capelli. Mi sembrava di vivere in una favola che non avrebbe mai avuto fine.
Roberto continuava a spingere dentro di me. Continuavo a sentire la sua potenza che faceva tremare il mio corpo. Mi stava incullando e traendo piacere e godimento.
Aumento il ritmo e capii che stava per esplodere dentro di me. Ancora una decina di colpi e mi inondo il culo con la sua calda sborra.

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