Ho consolato mio fratello 4° - Dopo quella troia, io!

Scritto da , il 2022-02-24, genere incesti

Per l'aperitivo tutti gli uomini compreso mio marito avevano occupato un tavolo mentre io e lei sedute in un divanetto poco distante col nostro calice di Prosecco, avevamo continuato a chiacchierare.

Naturalmente lei, sbugiardata dall'arrivo del marito, aveva deciso di giocare a carte scoperte e raccontarmi tutto.

-Sai Andrea, da quando siamo arrivati mi sono fatta tre dei maschi seduti in quella tavola e se proprio lo vuoi sapere, prima di incontrarti ero stato a letto con tuo fratello.

Spero che ti faccia piacere sapere che tra tutti, nonostante la gamba inferma, è stato il migliore, il più dotato, il più virile ed il più abile nell'arte dell'amore.

Ti confesso che con pochi maschi ho goduto come ho fatto con lui.

E' un vero peccato che tu sia la sorella altrimenti consiglierei anche a te di farci un giro.-

Ero rimasta sbalordita dal candore col quale mi confessava che in quel momento suo marito era in mezzo a tutti quei maschi a fare la figura del cornuto:

-Ma, mi racconti queste cose, e tuo marito?-

-Mio marito?

Cosa vuoi che ti dica, mio marito è un cornuto e contento ed è proprio lui che organizza queste gite in pullman per farmi conoscere sempre nuovi maschi.

A questo proposito, ti ricordo che mentre venivamo qui, io ero seduta accanto a tuo fratello, e mio marito era seduto sulla stessa fila oltre il corridoio.

Ebbene, avevo subito fatto la conoscenza col gioiello in mezzo alle gambe di tuo fratello e dopo averglielo fatto diventare duro con la mano, mi ero abbassata per prenderglielo in bocca proprio nel momento in cui stava per godere ricevendone così, una gustosa dose di sperma.

Buonissimo, caldo, abbondante e cremoso, una vera leccornia!

Mio marito ci osserva e mentre seguiva i miei movimenti, si era masturbato sino a sporcarsi le mani e i pantaloni.

Lo vedi quello biondo seduto accanto a tuo marito?

Stanotte vado da lui e torno da mio marito domattina.-

Ero basita da quel racconto e con un filo di voce avevo detto:

-E mio marito?-

-Va là, va là, tuo marito è troppo innamorato di te e sicuramente non ti tradirebbe mai per una vecchia troia come me!-

Quella sera dopo cena, al solito tavolo da gioco, mancava giustappunto il biondo che non aveva voglia di giocare e lei che, col pretesto del mal di testa, se ne era andata in camera a dormire mentre io ero andata ad accudire mio fratello.

-Ciao Gian!-

-Ciao Andrea.-

Mi aveva risposto sfoderando uno dei suoi irresistibili sorrisi.

-Inutile che sorridi, sei un porco!-

-Ma perché mi dici così Andrea?

Lo sai che mi piacciono le donne ed il più delle volte si infilano nel mio letto senza che io non le abbia neanche corteggiate.-

-Come sul pullman quando ti sei fatto fare un pompino da quella troia?-

-Come lo sai?-

Mi aveva risposto con uno scatto di sorpresa.

-Non preoccuparti come lo so!

Tu piuttosto lo sai che il marito è un cornuto e tu sei stato un pupazzo nelle loro mani per le loro squallide perversioni!?

Ma Cristo, come hai potuto cadere in quel tranello avendo a disposizione me, tua sorella pronta a concedersi totalmente con passione e con amore tra le tue braccia!

Mi verrebbe quasi voglia di lasciarti qui e prendere il primo pullman per tornarmene a casa domattina e dimenticare per sempre quello che abbiamo fatto!-

-Non fare la stupida Andrea e non essere gelosa proprio adesso che ci stiamo scoprendo reciprocamente sotto una luce nuova e inimmaginabile prima.

Dai amore "Mi aveva chiamata amore ed era la prima volta".. vienimi vicino amore, spogliati e vienimi a scaldare col tuo corpo sotto le lenzuola.-

Quelle parole "Amore!" e quell'invito mi avevano provocato una scarica di adrenalina seguita da un lieve tremore ed un languore che aveva messo in subbuglio il mio stomaco e tutto il mio corpo compreso il cuore che aveva cominciato a pulsare come impazzito.-

-Amore, dallo a me il tuo perizoma che voglio inebriarmi col tuo profumo.-

Mentre completamente nuda mi infilavo sotto la coperta, lui si era portato il mio indumento intimo sotto il naso e dopo averne carpito l'afrore con le narici, lo aveva leccato trovandolo completamente fradicio dei mie succhi vaginali.-

-Mmm.... che meraviglia, che olezzo e che sapore, roba da gran gourmet!-

Mi aveva detto stringendomi a se per offrirmi le labbra insaporite dal miele del mio desiderio.

segue




Questo racconto di è stato letto 8 5 8 2 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.