Un graditissimo imprevisto 3.

di
genere
etero

Come dicevo prima, il giorno scorsediscretamente con le vendite ma, specie col secondo appuntamento, m'imbattei in una signora sulla quarantina, mora, formosissima e molto disinvolta: vetsaglia appena allacciata che scopriva un paio di cosce da sogno e...insomma...dopo che firmò il contrattod'acquisto di rete elettrica e materasso matrimoniale, era sposata ma si vede che il marito o era stanco per natura o un pò diverso dal comune uomo, infatti lei, infine mi disse di bribdare sul suo acquistoe, mentre mi versava vino fresco nel bicchiere, lo fece appositamente cadere sui miei pantaloni e subito accorse ad asciugare ma poi non asciugò più, anzi, mi slacciò la patta e, disimvoltamente, estrasse fuori il cazzone che subito prese in bocca e slinguò fino a farmi sborrare copiosamente, poi mi spogliò tutto ed altrettanto fece lei scoprendo un corpo da sogno, da favola ma era invece una pura realtà ed io lo potetti ggodere dalla carnosissima bocca, al suo culo a mandolino che possedetti forsennatamente facendola fiottare e gemere ma pregandomi sempre di essere sempre più sctenato e violento nel possederla sia nel culetto che nella figona pelosissima e dalle labbra grosse eavvolgenti al mio martoriato felicemente cazzo. Godemmo come maiali, come quello che vi pare ma io certo, essendo giovanissimo, quell'incontro non lo dimenticherò mai. Che godimento che fu! Quando mi rivestii le promisi che avrei risposto ad ogni sua chiamata e sarei venuto da lei anche in pienanotte! Lasciai con amarezza la sua casa e andai al prossimo incontro dove mi attendevano per proporre tre matriminiali e lì trovai tre giovani spose fresche di qualche mese e i mariti non c'erano in casa: dovetti quindi "sacrificarmi" a "consolare tre sposine che avevano la sfortuna di essere mogli di tre camionisti e quindi il cazzo lo ricevevano solo a fine settimana, perciò Venerdì poi Sabato e Domenica. Alla Domenica gli uomini partivano e pr le donne rimaneva solo lo sgrillettamento manuale, quindi il mio incontro fu provvidenziale ed anche loro mi proposero di tornare spesso da loro e glielo giurai di non lasciarle spesso sole. Per tre sere di seguito, trovandomi in zona per lavoro, fui opite a cena da loro e dovetti, ahimè, scoparle tutte e tre...che sacrificio che fu per me! Poi avevo anche le sorelline della Trattoria- Pensione che una sera andai a cena da loro e lì, dopo cena dissi a tutte e tre che avevo voglia di andare a ballare già sapendo che la loro madre non si sarebbe unita a noi giovani ed allora Maria rimase in casa e noi tre ci portammo al casolare abbandonato dove io allestii il lettone gonfiabile e cominciai con Luisa a leccarla dapertutto per concludere il gioco appoggiandole il cazzone al forellino del suo bel culo e, con l'aiuto di un tubetto di vasellina la potei inculare sfondandola con dolcezza e lei si sorbì il batacchione senza urlare di dolore ma solo con gridolini di gioia, di piacere e la inculai due volte di seguito e dopo fu chiaramente le volta di Annalisa che invece ne aveva una gran paura ed infine decisi di lasciar perdere e la scopai però più volte sentendole sempre gridare di gioia. dopo che ripresi un poco il fiato, lasciammo il casolare etornammo a casa loro dove, data l'avanzata ora: le due, fu Maria a propormi di fermarmi a dormire da loro ed accettai la sua proposta senza avere minimamente compreso che era lei a volere la sua parte del mio cazzone, dato che aveva già sgamato che mi trombavo le sue bambine ed allora voleva anche lei scopare col mio pisellone. Infatti, dopo che mi bussò per chiedermi se volevo una sua tisana, entrò e, invece di offrirmi una bevandaoffrì se stessa ed io certamente non mi rifiutai facendola infilarsi sotto la mia coperta e iniziare a leccarla in ogni suo buchino per poi scoparla ed infine inculandola, provando così la sensazione che fosse stata vergine al culone infatti quando le fui tutto dentro, strinse l'ano sconquassandomi il cazzo paurosamente ed allora la possedetti con più impeto facendol grdare e gemere pazzamente. Poi. a giochi terminati, mi confessò che era la prima volta che perdeva la verginità anale ed io la abbracciai chiedendole se lo voleva ancora e lei mi rispose che sarebbe stato meglio per tutt' e due spostarsi sul suo lettone dove scopammo che era quasi l'alba ed io m'alzai dal lettone letteralmente a pezzi ma felicissimo di avere goduto con una "gallina non ancora da brodo" ma comunque ben mantenuta come bellezza femminile. La giornata di lavoro iniziò faticosamente anche perchè dormendo poco ero sfinito e non mi reggevano le gambe, così quel giorno mi dedicai a clientela solo molto attempata che certo non si sarebbe interessata alla mia persona ma solo alla merce da me proposta e fortunatamente non c'erano donne appetibili e sopratutto non s'interessavano al mio fisico ben prestante. La gionata finì a casa mia che da due giorni non vedevo e, senza cenare, me ne andai a letto dopo una doccia bollente che mi fece dormire fino ad innoltrata mattinata e arrivai al primo appuntamento molto in ritardo tanto che la cliente stessa mi chiamò al telefonino per confermare l'appuntamento che subito le chiarii di trovarmi in ritardo per una gomma forata e sostituita dal gommista e, mentre le parlavo arrivai sotto casa sua e le chiesi di aprirrmi la porta. Mi ricevette ed io rimasi folgorato dalla sua bellezza di donna dai capelli rosso fuoco ed anche la peluria sulle braccia mi confermarono che era rossa naturale e non tinta così, siedendomi accanto a lei, sentii un profumo di pelle naturale anche quello ed il povero batacchione rimase impietrito in poco tempo e vidi che se ne stava ccorgendo anche lei del gonfiore all'inguine. Dopo che firmò il contratto di vendita avvenuta, mi offrì il classico caffè e...dato che la tazzina scivolò giù, chissà come, dal vassoio, tutto il caffè finì sui miei pantaloni. Si prodigò a tentare di smacchiarli ma la mano poi si perse nell'agguantare il batacchione sempre sull'attenti e lei si preoccupò più di palparmi il cazzone per poi slentarmi la cintura ed estrarlo fuori per prenderselo instantaneamente in mano segandolo dolcemente. Poco dopo, in silenzio e lentamente, mi guidò tenendomi sempre per il cazzo in camera sua e lì si spogliò ed altrettanto feci io, così ci ritrovammo nudi, abbracciati e vogliosi di scopare e subito ci mettemmo come il sessantanove e ci slinguammo i sessi fino a schizzare fuori sperma ed umori godendo moltissimo. La rigirai scopandola subito senza pause e quando me ne venni sborrando fiumi, la baciai in bocca slinguando vorticosamente e poi le spalancai le cosce ornate da peluria rossa che al solo osservarla mi eccitava bestialmente e le infilai nuovamente il cazzone in figa scopandola a ritmo sostenuto da farla gemere e godere pazzamente. Che gran figona che era...al solo pensarla adesso, se l'avessi ancora a portata di cazzo le farei non sò quante volte la festa! Dopo una breve pausa le dissi se voleva prenderlo anche in culo e subito si girò a pancia sotto senza aprire bocca ma il suo gesto era fin troppo lampante: voleva essere inculata, le scostai le cosce ed andai a leccarle l'ano per poi chiederle se aveva creme per mani al fine di poterle ungere bene il buchino e subito aprì il cassettino del comodino dandomi un tubetto che aprii per spalmare il contenuto al suo buchino palpitante. Unsi bene anche il batacchione che appoggiai poi al buchino e spinsi tutto dentro lentamente, dolcemente e la sentii subito gemere, pregandomi di non farle sentire gran dolore ed io mi prodigai per avanzare a piccoli tratti dilatando il budellino che sentivo stringersi intorno al mio cazzo, poi, quando arrivaron le palle a sbattere all'ano, la mia corsa era completata e così ritornai indietro e diedi un colpetto per rientrare dentro di lei e lì si lasciò andare a gridolini di dolore e piacere insieme. Dopo un lungo su e giù, sborrai fino alla ultima goccia e quando feci uscire il cazzone lei si girò e mi disse che avrebbe provveduto lei a ripulirmi il cazzo conn la sua bocca e così mi lasciai andare sdraiandomi di fianco per poterle nel freattempo accarezzare il culo e stringerle un poco i capezzoli duri come il marmo per l'eccitazione che stava provando. Ecco, quello fu un episodio della mia gioventù che non dimenticherò mai e poi mai.
scritto il
2022-02-06
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