Un graditissimo imprevisto 2.

di
genere
etero

Cominciai a percorrere chilometri proprio per prendere mano con la nuova Citroen: era un sogno, mi sentivo comodamente in poltrona mentre guidavo e le buche sulle strade che non mancavano mai...a buon intenditore poche parole:Roma!...non le sentivo affatto, quindi mi godevo la gran macchina C5. Arrivai nei pressi del lago di Albano e lì avevo un segnalato potenziale cliente dove speravo di vendere un matrimoniale ma la giornata e la macchina nuova mi portarono tanta fortuna, infatti mi firmarono il contratto d'acquisto di un matrimoniale come anticipato all'appuntamento stabilito ma ci aggiunsero anche altri quattro singoli per i figli. Che bell'inizio che fu! Ma la giornata era per me appena iniziata e lo scaramantico colore rosso della C5 mi fece vendere altri sei materassi con rete elettrica e sentivo già il suono delle monete di euro che stavano cadendo nel mio portafoglio dei sogni. Magari tutti i giori così!! Dopo un panino mezzo stantio, anche nel pomeriggio vendei abbastanza bene: tre matrimoniali poi però sopravvalse la fame, l'appetito ed allora pensai di tornare, anche se lontano da dove mi trovavo, a cena da Maria. Mentre stavo dirigendomi da Maria, nella mente scorsero le immagini della nottata precedente e le due bamboline che mi ero scopato dondolavano nel pensiero. Arrivai lì ed erano proprio le ore otto, così Maria mi fece accomodare a tavola con loro tre e mangiai divinamente ed alla fine chiesi ad Annalisa di stappare una bottiglia di spumante per "bagnare" la mia nuova auto ed allora le ragazze corsero subito fuori per vedere la mia C5 e tornarono chiedendomi per il dopo cena di portarle a fare un giro ed accettai anche perchè era fin troppo chiaro che oltre all'auto volevano di certo provare ancora il mio cazzone. Brindato per il mio nuovo acquisto, le ragazze andarono a vestirsi e, appena salirono per partire, subito Luisa m'indicò la strada da percorrere per arrivare ad un bosco dove c'era un vecchio casolare e lì mi fece entrare con l'auto nel capannone per scopare in pace e, visto come si abbassavano i sedili, anche lì, senza preamboli, mi abbassai i pantaloni e gli slip, mentre Luisa aveva già alzato la gonna ed abbassato le mutandine, spalancando subito le vellutate cosce e, dopo che mi fece un bocchino per raddrizzare bene il batacchione, riaprì le gambe ed allora la penetrai con Annalisa come testimone che si godette i gemiti ed i sospiri della sorellina. Dopo che se ne venne gridando che il mio cazzone la faceva impazzire, si ricompose e lasciò libero il sedile davanti alla sorella perchè io potessi scopare anche lei, cosa che feci ma solo dopo che le leccai la figa ed i seni dritti coi capezzoli duri come ferro. Le scostai le cosce ed infilai il cazzone nella sua fighetta che già sbrodolava e lì quasi mi venne da pensare che dovevo in futuro attrezzarmi per evitare di macchiare i sedili con liquidi ecc.. La penetrai facendola scalciare dal godimento ed anche lì pensai al cruscotto della mia auto nuova di zecca, quindi, dopo che la fighina godette venendo e me ne venni anch'io, rimisi il sedile a posto e ritornammo subito alla casa di loro. Salutai Maria che volle offrirmi la cena in onore della nuova auto e, dopo casti baci a tutte loro, me ne tornai a Roma a casa mia. Al mattino provvedei subito ad acquistare smacchiatori per sedili, poi foderine protettive ed un materassino gonfiabile che, abbassando i sedili davanti, avrebbe creato un lettone per scopare in pace. Che goduria! Il giorno scorse con poche vendite ma sotto il prfilo trombante fui molto più fortunato però lo lascio al prossimo racconto per impegni attuali.
di
scritto il
2022-02-04
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