La famiglia 10 - Già gravita, con l'abito bianco e con la fica sborrata verso l'altare dove l'aspettava lo sposo.

Scritto da , il 2021-10-20, genere incesti

Quando Barbara e Giorgio si erano fidanzati, mancavano pochi mesi alla laurea.

Dopo essersi liberato con l'aiuto della futura suocera di tutti i timori di rivelare persino a se stesso la sua perversa natura di feticista delle calze, dei piedi e dell'organo femminile che viveva come vere icone a nutrimento della sua stessa esistenza interiore oltre che sessuale, aveva stabilito con la fidanzata un rapporto di vera e complice simbiosi erotica.

Si amavano!

Si amavano davvero ognuno per ciò che rappresentava per l'altro/a.

A quel punto, nella coppia che stava per formarsi, la persona più sincera era lui giacché Barbara cercava di regolarizzare un legame che le avrebbe permesso di vivere senza rischi il rapporto incestuoso con la mamma e col padre dal quale desiderava ardentemente avere al più presto un figlio.

Dunque, i taciti accordi tra i fidanzati (Pilotati dalla mamma di lei all'insaputa di lui) prevedevano che i loro rapporti sessuali fossero limitati alla soddisfazione dell'inconfessata passione feticista di Giorgio che l'avrebbe fatta godere sempre con la bocca mentre lei gli consentiva di masturbarsi utilizzando i suoi perizoma.

(Naturalmente, la cosa era ufficialmente inconfessata giacché Barbara sapeva tutto nei minimi dettagli grazie ai resoconti della mamma e quella conoscenza così intima e minuziosa le aveva permesso nel tempo, si svelarsi per la troietta amante del sesso quale era per davvero)

Quella soluzione "Senza penetrazione" soddisfaceva ampiamente l'esigenza di Giorgio di non avere un rapporto completo che gli avrebbe fatto commettere un peccato mortale da confessare aggravato anche dal rischio di metterla incinta senza aver rispettato il sacramento del matrimonio: "Doppio peccato mortale!"

Anche la mamma di Giorgio, informata dal figlio del rapporto "Casto e quasi platonico" che aveva con la fidanzata, ne era rimasta entusiasta anche se lei stessa, non aveva mai smesso di avere quel genere di rapporto col figlio che, ad ogni rientro a casa dall'università, la faceva godere leccandole la fica e masturbandosi a sua volta sborrando nelle sue mutande.

Negli ultimi tempi poi, quando la mamma aveva oltrepassato tutte le barriere della sua etica sessuale cattolica, indifferente alle corna che metteva a quel buon uomo del marito superando in modo anche blasfemo tutti i tabù, capitava che lei tornasse a casa e si facesse leccare dal figlio con la fica ancora piena della sborra del prete o del sacrestano o di qualche altro porco, ipocrita e devoto frequentatore della parrocchia.

Il giorno del fidanzamento ufficiale, i festeggiamenti si erano svolti a casa di Barbara dove la mamma aveva organizzato una cosa limitata ai fidanzati ed ai loro genitori.

Il pranzo si era svolto in un piccolo ristorante vicino a casa loro dove si erano poi trasferiti per concludere i festeggiamenti.

La mamma di Barbara che oramai conosceva assai bene le reazioni di Giorgio, aveva capito che il ragazzo voleva fare qualcosa di importante che imprimesse nella mente di tutti i presenti, il ricordo di quel giorno.

-Ho capito sai Giorgio che tu oggi vuoi fare qualcosa di speciale per le tue donne.

Se ti va adesso con qualche pretesto cerco di intrattenere tutti in salotto mentre tu e tua madre vi potete appartare per il tempo che vi occorre nella camera di Barbara.

Poi lei vi verrà a cercare e quando avrai ricaricato il tuo cannone, potrai andare sul piano di sopra e leccare anche Barbare per sborrare mentre la fai godere, nelle sue mutandine rosa che ha indossato per te stamattina.

Mi raccomando, sii discreto con lei che non sa che io sono informata da te su quello che fate a letto.

Stanotte poi, quando i tuoi saranno ripartiti, troveremo il modo di giocare un po' io e te se sarai ancora capace!-

-Avevano riso!-

-Come se sarò capace? Lo sai che per te sono sempre pronto e disponibile a bere i succhi della tua fica e godere io stesso nelle tue mutandine così eccitanti!-

Le aveva risposto lui portandole la mano sul pacco gonfio e ricevendone come risposta, un accompagnamento della sua mano sotto la gonna sulle mutandine umide di umori.

In quel momento in quella casa ad eccezione del cornuto padre di Giorgio, tutti erano eccitati epperò, il conformismo e l'ipocrisia imperanti, impedivano di aprirsi e lanciarsi in una selvaggia orgia incestuosa.

La festa era finita che Giorgio aveva gelosamente nascosto i trofei a ricordo di quella magnifica e indimenticabile festa: Le mutandine sborrate della mamma, della futura suocera e della sua fidanzata.

La festa di laurea conseguita col massimo dei voti dai due ragazzi, si era svolta in maniera più fastosa nel paese di Giorgio dove la mamma aveva invitato tutti i parenti, il prete, il vescovo e parecchi parrocchiani oltre agli amici di Giorgio.

Dal canto suo Barbara aveva invitato solo i parenti e gli amici più stretti.

Pochissime persone insomma!

Anche a quella festa Giorgio era riuscito a conquistare i suoi trofei preferiti e tra questi anche la sborrata del vescovo nelle mutande e nella fica che la mamma aveva conservata per lui.

Il matrimonio si era svolto in modo fastoso nella chiesa parrocchiale della mamma.

Barbara aveva già in grembo il figlio di suo padre e mentre camminava al fianco dell'amato genitore sul tappeto rosso in fondo al quale la stava aspettando lo sposo, un rivolo di sperma le colava all'interno delle cosce verso le scarpe.

Barbara prima del fatidico si e prima di partire per il viaggio di nozze, si era fatta chiavare dal padre vestita da sposa sui sedili posteriori della macchina alla guida della quale vi era la mamma.

Una nuova vita aspettava gli sposi che avevano già progettato di avere tanti figli a coronamento di un matrimonio consacrato a Dio.

Fine

Questo racconto di è stato letto 6 3 0 8 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.