Mai tirare troppo la corda

Scritto da , il 2021-07-19, genere tradimenti

Luisa è una splendida 45 enne, un pò formosa ma tanto porca, seno abbondante e cosce tornite.
Ha un marito sottomesso e docile, lo è diventato nel corso degli anni, infatti è persona dolce, timido, innamorato della moglie.
Luisa se ne approfitta e partendo dal fatto che non è mai sazia di sesso, lo ha quasi costretto a subire tantissime corna.
Dopo qualche anno di matrimonio, lui aveva scoperto che Luisa, voleva oltre al marito, che come dotazione era "normale", anche qualche altro cazzo che potesse darle più appagamento.
Per amore della moglie, le prime volte aveva accettato il tradimento a denti stretti, ma Luisa da donna furba, non faceva mai mancare il sesso al marito.
Di solito per i primi anni lei andava a fare sesso in un motel, per poi raccontare o telefonare in diretta al marito, gli amanti occasionali, non infierivano su di lui, non essendo presente evitava tante umiliazioni.

I problemi del marito cominciarono da quando Luisa accettò le avances di "Dario", un maschio autoritario, che le prime volte l'aveva scopata al Motel, ma poi si era stancato e voleva stare comodo, cosi che Luisa lo invitò a casa.
Dario, già dalla prima sera che arrivò in casa, dettò le sue condizioni, che se per Luisa erano la cessione di figa e culo, per lui, il marito "Enzo", potevano diventare molto umilianti, infatti Dario voleva che Enzo assistesse seduto in poltrona, ma che non potesse in alcun modo partecipare e tantomeno darsi piacere, poi a seconda dei casi, doveva riscaldare la figa della moglie con la lingua, per poi farsi da parte e fare da testimone.
Voi direte che non sono molto stringenti, ma se pensate che fino a poco tempo prima, Luisa faceva le sue cose al Motel, vedere il tipo in carne ed ossa, che ti dice, a casa tua, quello che devi o non devi fare, non è piacevole.
Dopo la prima volta, quando Dario se ne è andato, Enzo, vuole parlare con la moglie, deve capire cosa ha intenzione di fare, perchè non gli sembra il caso che Dario sia un despota a casa d'altri.
Luisa cerca di minimizzare, ma Enzo non si lascia convincere, sarà timido ma non schiavo. Lei cercherà di farlo ragionare, ma non gli può garantire nulla.

Due sere dopo, Dario viene a casa, Luisa gli ha parlato, entra, tutto sorridente, Enzo pensa che si sia convinto a non mettere in pratica quello che aveva detto giorni prima, sorride a Luisa che lo prende per mano e lo porta in camera, Enzo resta in salotto sul divano, passano alcuni minuti e dalla camera lo chiamano, si alza e va,, quando entra, lo aspettano, Dario lo fa sedere sulla poltrona, poi tira fuori delle corde e lo lega, mani e piedi, Luisa è nuda, gli va con la figa davanti alla bocca e si fa leccare, Enzo è quasi costretto, Dario si diverte a dargli del cornuto contento, poi prende Luisa, la distende sul letto e glielo mette dentro, lei da subito gode e anche molto rumorosamente, la monta a lungo, la fa girare e senza lubrificazione la incula brutalmente, lei urla, ma di dolore, la scopa in modo animalesco, a lungo, non so se sta godendo, poi lui le viene dentro, esce dal culo, prende le mutandine di Luisa, si pulisce il cazzo, si riveste e se ne va senza dire una parola.
Luisa rimane bocconi sul letto, col culo che perde sperma e sangue, poi piano si tira su e va in bagno, non mi ascolta nemmeno quando le chiedo di slegarmi.
Mi lascia là per quasi mezz'ora, quando torna in camera finalmente mi slega, sono esterrefatto, stupito ma anche incazzato. Stavolta ha superato il limite della decenza.
Enzo) Per fortuna che mi avevi detto di averci parlato, non mi sembra che le tue parole lui le abbia ascoltate, ma anche tu non sei senza colpe. Se fino a questo momento ho lasciato che tu ti sfogassi e ne beneficiavo anche io, da quando hai cominciato a frequentare questo Dario, per me ci sono state solo umiliazioni e restrizioni, a me hai concesso poco, quasi nulla e dopo questa sera mi hai umiliato anche tu, quando ti ho chiesto di slegarmi.
Luisa) Non ti ho slegato subito, perchè temevo una tua reazione e poi volevo andare in bagno a sincerarmi delle mie condizioni. E' stato cos' brutale che mi ha rotto, ho dovuto infilare un assorbente interno, spero che domattina vada meglio.
Enzo) Adesso non so cosa pensare, se prima accettavo malvolentieri il tuo comportamento, ora non lo so più, stanotte pensa a quello che vuoi fare e domattina me lo dici, questo Dario in casa mia non ce lo voglio più, ricorda che la casa è mia.


--Lei va a letto e io vado nella cameretta, il letto è pieno di sperma e sangue e mi fa schifo, ma mi fa schifo pure lei. Cerco di dormire, ma dopo una serata così non ci riesco, rivedo ogni attimo continuando a provare tanta umiliazione.
Alle 7 mi alzo e vado in doccia, dopo devo per forza andare in camera a prendere biancheria e abito, lei si sveglia e mi guarda, la guardo anch'io,, non ha cambiato le lenzuola e nella camera c'è puzza di sesso e sperma, esco schifato.
Sono in cucina che sto prendendo il caffè prima di uscire (sono direttore di un'azienda), arriva in cucina, si versa il caffè, ma non ha il coraggio di guardarmi.
Enzo) Stanotte hai dormito nello sperma e nel tuo sangue, fai proprio schifo, sei proprio adatta a lui che è un maiale e tu una scrofa. Vorrei sapere qualcosa da te, ma i miei doveri mi attendono, preparati perchè stasera voglio sapere, CHIARO?

--Detto questo, vado in azienda, ho molte cose da fare, entro in ufficio e la mia segretaria è già la, mi vede con una faccia, si alza dalla sua scrivania ed entra nel mio ufficio, mi siedo sulla mia poltrona, lei mi si piazza davanti con le mani sui fianchi, vuole sapere per quale motivo sono stravolto, le rispondo che non è niente, ma lei con l'istinto femminile mi incalza e mi costringe a dirle tutto. Man mano che racconto, lei sgrana gli occhi, aspetta che finisca e poi vuole sapere cosa intendo fare.

Enzo) Non lo so, ma non considero più Luisa come mia moglie, dopo che quel maiale le ha rotto il culo, ma rotto realmente (sanguinava), ha dormito sulle stesse lenzuola luride dove si era consumata la copula, stamani me ne sono accorto quando sono entrato per prendere camicia e vestito.
Stasera ne dovremo parlare, ma credo che in lei si sia svegliata una troiaggine senza limiti. Non credo che mandi questo Dario a fare in culo, quello glielo ha fatto lui ieri sera, davanti ai miei occhi.

--Nel pomeriggio, sul tardi, torno a casa con la speranza che voglia almeno trovare una scusa. Quando entro, sembra che la casa sia vuota, vado in cucina a bere, anche lei torna, è vestita con una gonna poco sotto il culo, la camicia sbottonata per far vedere il solco del seno, stava sorridendo, ma quando mi vede, ridiventa seria, cerca di coprirsi, ma la manovra è buffa e senza risultato, così mi siedo e inizio:
Enzo) Allora, hai avuto tutto il giorno per pensare a quello che mi devi dire, ora ho tempo per ascoltarti, ma vedo che non hai perso il vizio di fare la troia, scommetto che oggi sei stata in qualche Motel a farti sbattere, sto sbagliando? Ti è passato il bruciore al culo dopo ieri sera? Credo di si, tu non cambierai mai. Mi devi dire in faccia quello che pensi e quello che hai intenzione di fare, fermarti e fare la donna seria o continuare come ora accettando le conseguenze?

--Prima che Luisa cominciasse a parlare, la mia segretaria era entrata in casa e stava registrando la conversazione.
Luisa) So che ieri sera è successa una cosa molto grave, Dario mi aveva assicurato che si sarebbe comportato bene e non avrebbe dato corpo a quello che ti aveva detto, ma poi non ha mantenuto la parola, anche io l'ho pagata cara, come tu sai, oggi sono stata al Motel con un altro, ma non mi sono comportata male, ho fatto sesso tradizionale e basta.
Enzo) Vedi, in questo momento hai confessato che mi hai tradito, non mi hai avvertito prima di cosa stavi per fare e dopo ieri sera credevo che almeno per qualche giorno ti saresti fermata, ma il bruciore al culo non ti ha impedito di farti sbattere comunque, alla faccia del cornuto che ti mantiene. Ma ancora sto aspettando di sapere a voce cosa vuoi fare, col tuo comportamento l'ho già capito, ma lo voglio sentir dire da te, CHIARO?
Luisa) Amore, tu sai che a me il sesso non basta ,mai, sono anni che lo sai e che sopporti, ieri sera è stata un'eccezione che so non si ripeterà, ma non riesco a fermarmi, è più forte di me, devi scusarmi, lui non verrà più qui.

--In quel momento suona il campanello, Luisa si affaccia alla finestra per vedere chi suona, io faccio cenno alla mia segretaria di andare nella cameretta, lei si nasconde lì. Luisa non vedendo nessuno in strada, va alla porta, apre senza guardare e toh, c'è Dario che è venuto a trovare Luisa e vuole sapere in che condizioni è il suo culo, poi entra in cucina, mi vede, fa un sorriso, mi si accosta e mi dice che stasera tocca a me a dargli il culo, che mi devo preparare a soffrire, perchè Luisa qualche cazzo l'aveva preso, ma io no quindi.....
Dice a Luisa di portarmi in bagno e di prepararmi, perchè mi vuole pulito dentro, lui non si vuole sporcare. Mi fa alzare e mi mette in mano a Luisa, andiamo in bagno, mi suona il telefonino, è la mia segretaria che mi chiede se deve far intervenire i carabinieri, io facendola sembrare una cosa di lavoro le dico di si e in fretta, lei capisce e agisce. Luisa non ha capito nulla della chiamata, così io perdo tempo in bagno, lui si sta innervosendo, dice che non gli piace aspettare per sfondare un culo.
Tempo qualche altro minuto, suona di nuovo il campanello, io e Luisa usciamo dal bagno, Luisa va ad aprire e si trova davanti due carabinieri che le chiedono se Enzo.....abita lì, a quel punto rispondo io, affermando di essere Enzo..... Loro chiedono il motivo della chiamata d'urgenza, io spiego che il signore seduto in cucina ieri sera aveva sodomizzato mia moglie con me legato mani e piedi e che ora era venuto per fare la stessa cosa a me. Il carabiniere mi dice che se non posso provare la cosa, loro non possono intervenire, così Dario si alza e sta per andarsene, quando dico loro di fermarlo, che le prove le ho, lui si gira verso di me, nel momento in cui la mia segretaria esce dalla cameretta con in mano il registratore, fa ascoltare tutto ai carabinieri che procedono al fermo, portano via Dario, così rimaniamo in casa noi tre, adesso dico io cosa voglio:
Enzo) Mia cara Luisa, da stasera devi capire che in questa casa non sei più gradita, entro domani a mezzogiorno, tutta la tua roba deve sparire, altrimenti la butto dalla finestra.
Luisa) Ma dove vado che non ho nulla, ho solo te.
Enzo) Non lo so e non mi interessa, hai fatto quello che hai voluto fino a questo momento, non ti è bastato mettermi le corna, hai voluto umiliarmi al punto da farmi anche rompere il culo da quel maiale. Stamani ho detto all'avvocato di fare la pratica di separazione e poi di divorzio, devi lasciare la casa, non è tua e siamo in separazione dei beni, quindi devi arrangiarti.

--Con la denuncia dei carabinieri, anche Dario ha avuto qualche noia, ma di poco conto, la moglie lo ha perdonato, Luisa ha dovuto trovarsi un lavoro e le è passata la voglia di cazzo continuo, se vuole mangiare.....
Ho ottenuto la separazione, ho cambiato la camera da letto, da quella sera non ci avevo più dormito sopra, mi faceva schifo. Ho cominciato a guardarmi intorno, volevo trovare una donna, ma senza tanti grilli per la testa, la cercavo e non mi rendevo conto di averla davanti, la mia segretaria, così devota, affidabile e sincera, non l'avevo mai considerata, eppure anche fisicamente non era male, più giovane della mia ex. Non sapevo come era messa nel privato, quello che si diceva era che aveva un fidanzato, così per sondare il terreno la invito a cena per il sabato e lei accetta così su due piedi.
La sera la vado a prendere, si presenta con un abitino che fa risaltare le sue forme, al ristorante parliamo di tutto e anche di lei che mi racconta di aver avuto un paio di storie e un fidanzato, ma che si erano lasciati già da più di un anno, da qui comincio a trattarla in modo diverso, mi fa capire di essere disponibile, anche solo per una serata di sesso, ma io non voglio, credo di essermi innamorato di lei.
Il sabato dopo la invito a cena di nuovo, ma ho fatto arrivare a casa tutto il necessario da un catering, la vado a prendere e la porto a casa mia, lei si stupisce, ma pensa che sia solo una serata normale, ceniamo e poi non andiamo in camera subito, rimaniamo a parlare in salotto, così le do modo di capire che la voglio, ma deve essere mia col cuore.
Ormai sono tre anni che viviamo assieme, è ancora la mia segretaria, ma il prossimo anno ci sposeremo.

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