Piccole troie

Scritto da , il 2020-10-10, genere etero

Da quando ho conosciuto Annarella il sesso non mi è mai mancato. Ed è naturale, lei è vedova da quattro anni e ha un bel po’ di tempo da recuperare. Ma per non essere troppo modesto, devo dire che anch’io ho i miei buoni argomenti. Tanto per cominciare ho tre anni meno di lei, 41 contro i suoi 44. Inoltre ho avuto una buona esperienze di femmine e posso dire con orgoglio che nessuna ha mai voluto indietro i soldi……intendo dire che tutte le donne con cui ho avuto una relazione amorosa sono rimaste soddisfatte, almeno dal punto di vista sessuale.
Credo di avere un certo fascino, forse per via dei miei capelli scurissimi e ricci, o magari anche per la mia faccia da ragazzo un po’ triste ma con due begli occhi celesti. So per certo che qualcuna ha anche apprezzato il mio fisico mascolino e un po’ selvaggio, come anche so che alle donne piace tanto il mio culo……che devo dire?....ognuna ha i suoi gusti.

Con Annarella convivo da sei mesi, siamo entrambi paramedici nello stesso ospedale e quando ci siamo conosciuti è scattata tra noi una forte attrazione fisica, tanto che dopo una settimana siamo finiti a letto. Lei è bella, ha fascino e un fisico curvilineo che mi fa impazzire, con belle tettone sode e un culo fantastico. Me la scopo quasi tutti i giorni e lei ne è felice, quando i nostri turni in ospedale non coincidono scopiamo anche in orari insoliti, magari anche a mezzogiorno o alle cinque di mattina.

Io per fortuna non ho figli in giro, dico per fortuna perché avrebbe anche potuto capitare, ma così non è stato. Un po’ mi dispiace, ma in questo modo sono rimasto libero di fare le mie esperienze….per i figli ho ancora tempo, non tantissimo ma un po’ sì. Invece Annarella ha una figlia di 15 anni, bella come il sole, di nome Guendalina. Fisicamente assomiglia alla mamma, infatti è sexy e piuttosto prosperosa per la sua età. Credo che abbia già avuto dei rapporti con qualche ragazzo, la vedo spesso in giro in motorino con un tipo della sua età, piuttosto scuro di carnagione.

“ehi, Lina…..ti ho vista stamattina in piazza col tuo ragazzino di colore….tutto bene?...”
“mi chiamo Guendalina….e il ragazzo non è di colore, è solo scuro di carnagione”
“ok…..ma anche se fosse di colore, che problema c’è?....e perché non posso chiamarti Lina?....tua madre ti chiama così…e anche gli altri….”
“si, ma tu mi devi chiamare Guendalina….. è il mio nome e mi piace che mi chiami così”
“va bene…va bene, Lina….ops…volevo dire..Guendalina…..come vuoi tu…..in fin dei conti anche tu mi chiami col mio nome, Asdrubale. Tanti invece mi chiamano Buba, compresa tua madre…”
“certo, Asdrubale…..lascia che gli altri ci chiamino a modo loro…ma noi due siamo Guendalina e Asdrubale…..d’accordo?”
“va bene Li…Guendalina…d’accordo”
“oggi è domenica, vai a cena con mamma questa sera?”
“credo di sì…..ma non prima delle nove…”
“quindi tornate tardi…..se non vi dispiace, cercate di non fare troppo baccano in camera….vorrei dormire….domani io vado a scuola…”
“baccano?”
“si, proprio così…..magari potresti metterle una mano sulla bocca……ci siamo capiti?”

Detto ciò, Guendalina è salita sulla scala per raggiungere la sua camera. Non ho potuto fare a meno di restare a guardarla…..è troppo sexy quando sale i gradini e sculetta con quel grembiulino corto che lascia vedere tutte le sue belle gambe di giovanissima puledra e le mutandine bianche da ragazzina. Quella volta però mi è parso che accentuasse qualche movimento, come se fosse consapevole del mio sguardo e volesse offrire un pò di spettacolino in più per provocarmi maliziosamente….ma forse era solo una mia impressione.

“ciao….disturbo?”
Ero a letto, alle 8 di mattina. Annarella era già uscita per andare al lavoro, io avevo il turno del pomeriggio e mi stavo godendo un po’ di sonno in più…..la serata era stata fantastica ma piuttosto stancante. Dopo essere tornati dal ristorante, io e Annarella ci abbiamo dato dentro con grande impeto ed abbiamo cavalcato per un paio d’ore, prima di addormentarci stremati. Ne avevo fatte due, bocca e figa…..devo dire che la mia donna era stata brava a soddisfarmi, lasciandomi senza forze e con le palle vuote.
“che c’è, Guendalina?....hai bisogno di qualcosa?....non vai a scuola?...”
“non sto molto bene, Asdrubale……posso stare un po’ qui con te?”
“mah….si…penso di si….se posso fare qualcosa…..ma cos’hai?”
“non lo so…..mi sento strana….fammi stare un po’ nel letto…vuoi?...”
“ non saprei……certo tua madre non approverebbe…..non sei più una bambina…”
“ma dai….non continuare a dire tua madre…tua madre….lei è stata qui tutta la notte….e tutta la serata…..ho sentito che vi siete divertiti….”
“ma andiamo…cos’avresti sentito?”
“quanto basta per capire che siete due bei maiali…..lei poi fa dei versi incredibili….si vede che le piace proprio tanto fare….fare…le cose….quello che….”
“vuoi dire scopare?”

“si, ecco…proprio quello….e si capisce che piace molto anche a te…”
“beh….tua madre è molto bella….è comprensibile che un uomo….”
“ma dai….e che sarà mai?....la venere di Milo?.....non esagerare….ad esempio, che cos’ha più di me?.....dimmi una cosa che lei ha ed io non ho…..”
“diciamo un po’ di anni in più e una certa esperienza con gli uomini….è una donna matura insomma”
“si, vabbè……ma tu pensi che per questo può piacere agli uomini più di me?....essere molto giovane non è propriamente un difetto…..io ho la carne più fresca, ho un corpo snello, non ho un filo di cellulite….ho persino le tette…..e poi che ne sai tu che non ho esperienza?...”
“ah…..vuoi dire che non sei più vergine?”
“domanda indiscreta….comunque con un uomo non si fa solo quella cosa…”
“beh…mi sembra che stiamo andando troppo in là con questi discorsi, Guendalina. E forse è meglio anche che non entri nel mio letto…..se tua madre ci vedesse, anche se stessimo solo chiacchierando, a me taglierebbe la gola e a te somministrerebbe non meno di cinquanta frustate….nel migliore dei casi….”

Quel pomeriggio stavo uscendo in macchina per recarmi in ospedale, ma ero in anticipo. Ho visto Guendalina che stava trafficando col mororino…
“che c’è?...non parte?”
“ma no….è che ho finito la benzina, come al solito. Eppure ci avevo messo un litro la scorsa settimana…”
“dai, lascia perdere e sali. Dove devi andare?”
“vado da Amelia, la mia compagna di scuola”

Guidando con Guendalina al mio fianco mi sentivo un po’ strano. Percepivo una strana eccitazione, che non era un vero desiderio….certo la ragazza era notevole, col fisico che si ritrovava….beato l’uomo che, a suo tempo, l’avrebbe sposata….già adesso i giovanotti si giravano a guardarla….e da quel che si capiva, qualcuno aveva già dato un piccolo morso a quella mela così invitante e quasi matura….
Io invece mi sentivo importante e privilegiato a stare seduto vicino a quel pezzo di figliola che profumava di carne giovane e piena di ormoni. Diciamo che mi sembrava anche di sognare…..la mia mente si dilettava a pensare che portavo a spasso la mia nuova fidanzatina, che per l’età poteva essere mia figlia. Ma per gli uomini il fascino della gioventù è forte e lascia tanto spazio ai sogni e alla perversione. Ecco quindi i motivi dell’emozione che stavo provando.

La quale emozione ad un certo momento mi ha fatto accelerare i battiti, allorchè mi sono accorto che Guendalina aveva fatto risalire tutto il grembiulino e lasciava alla mia vista lo spettacolo delle sue belle e lunghe gambe completamente nude.
“complimenti, che belle gambe”
“ah…stavi guardando allora…..”
“solo di sfuggita, con la coda dell’occhio…..”
“ma non sai che non si guardano le cosce delle ragazzine?....è roba da vecchi bavosi…”
“ma tu sei ormai cresciutella, mi sembra di aver capito….e poi sei tu che ti metti in mostra”
“no…ho solo caldo”

Il gesto è stato quasi involontario, non dettato dalla volontà ma da una parte nascosta del mio cervello. Ho visto la mia mano destra staccarsi dal volante ed andare a toccare il suo ginocchio sinistro. Un istante dopo la mia mano si è mossa verso la coscia , carezzando la sua pelle liscia con movimenti lenti ma sempre più ampi.
Il mio cuore si è fermato per un lungo istante allorchè ho sentito la presa di Guendalina sulla mia mano……l’ha portata piano piano ma con decisione fino a posarsi sulle mutandine già scoperte.
Credo di aver sobbalzato in quel momento, ma ero come in trance e non percepivo bene la realtà, tutto il mio cervello era concentrato su quel triangolino di stoffa nera, caldo e un po’ soffice….avrei desiderato accarezzarlo ma ero paralizzato. Guendalina mi è venuta in aiuto ed ha accennato un leggero massagio con la sua mano, ma sostanzialmente usando la mia…o meglio le mie dita.

Ho continuato a massaggiare la figa di Guendalina attraverso le mutandine per tutti i dieci minuti che abbiamo impiegato per arrivare a casa di Amelia. Inutile dire che sono stati i momenti più belli ed erotici della mia vita. Anche perché mi è sembrato di percepire i segnali di un orgasmo che però Guendalina ha cercato di dissimulare cercando anche di bloccarlo, ma senza riuscirci.

“vedo che ti piace toccare le ragazze, evidentemente non ti basta mia madre per placare i tuoi bollori…..beh…adesso siamo arrivati, quindi dovresti togliere le tue manacce dalle mie cosce. Comunque se vuoi puoi entrare anche tu, Amelia fa una festicciola perché compie quindici anni, c’è da bere e da mangiare.

Il salone della villa era pieno di ragazzi e ragazze, non sono riuscito a vedere un solo adulto. Si vede che Amelia aveva preteso che i genitori o chiunque altro sgombrassero il campo per lasciare più spazio e libertà ai ragazzi invitati alla festa.
Un lungo tavolo ospitava un interessante buffet di dolce e salato e beveraggi di ogni tipo. Ho notato che apparentemente non c’erano liquori , solo alcune bottiglie di vino bianco.

“Asdrubale, tu conosci già la mia amica Amelia, vero?”
“si…..l’ho vista due o tre volte…credo all’uscita della scuola, insieme a te”
“eh già…..l’avrai senz’altro notata per le sue tette….”
“beh…effettivamente la ragazza è piuttosto….ehm….vistosa….diciamo che si nota…”
“senz’altro……comunque anche lei ti ha notato, mi chiede spesso di te. Secondo me ti trova un tipo interessante”
“buon per lei…..sarebbe meglio che si interessasse a qualcuno dei bei ragazzi che vedo qui dentro. Sembrano persone distinte, di buona famiglia…”
“oh…si…certo….distinti, anche eleganti….magari un po’ bambocci e noiosi……..ah, ecco Bambi, quello che tu chiami il mio ragazzo di colore. Lo chiamo Bambi perché è tanto dolce e indifeso….mi fa tenerezza. Adesso se non ti dispiace vado da lui, tu perché non vai a salutare Amelia?.....lei ti ha già visto entrare, sarebbe carino farle gli auguri ”

Sono andato a cercare Amelia ma alla fine è stata lei a trovare me.
“salve Asdrubale, benvenuto a casa mia. Sono contenta di vederti, Guendalina mi parla sempre di te”
“allora devo essere davvero interessante, sembra che tutti parlino di me….”
“direi di si, sei un tipo che si nota, pensa che ti conoscono anche le mie compagne di scuola…”
“questa poi….non me l’aspettavo”
“ma cosa ti stai bevendo?....un succo d’arancia?......o cazzo….aspetta, te lo sistemo io. Sai, la roba buona ho dovuto tenerla nascosta….per i gemitori…..ecco, ti faccio un’aggiunta col mio cocktail segreto….dà più sapore al beveraggio….è un rinforzo, diciamo…”

Così dicendo Amalia ha versato il contenuto di una bottiglietta mignon nel mio bicchiere. Ho pensato che fosse gin o vodka, per dare un po’ di gradazione alla bibita.

“vieni, Asdrubale, voglio farti vedere i regali che mi hanno portato oggi….”
“ecco…qui casca l’asino…io non ti ho portato il regalo perché non sapevo di venire alla tua festa, è stata un’idea di Guendalina all’ultimo momento”
“non preoccuparti, c’è sempre tempo per i regali…e poi i regali possono essere anche semplici pensieri…piccoli gesti….cose che fanno piacere….”

Entrati nella camera di Amelia ho subito visto una quantità enorme di pacchi e pacchetti, fiori, borse, scatole regalo…..la stanza ne era colma…..tutti quei contenitori variopinti, lasciati ammucchiati un po’ dappertutto, creavano una gran confusione, da far girare la testa. E in effetti la testa un po’ mi girava…..forse per via del beveraggio corretto da Amelia….ma che ci aveva messo dentro?.....forse non era solo alcool, mi sentivo bene ma confuso….anche euforico…”
“tutto bene, Asdrubale?....mi sembri un po’ suonato….”
“si…sto bene….magari un po’ brillo, ma niente di preoccupante…dev’essere stata la tua bottiglietta alcoolica”
“la mia formula segreta?....può essere….si chiama estasi di Adamo…..da non confondere con estasi di Venere, adatta al pubblico femminile…..che naturalmente io mi sono già bevuta poco fa. Ti assicuro che gli amici che hanno assaggiato queste bevende ne sono rimasti entusiasti…..le feste riescono molto meglio e il divertimento è assicurato. Sappi comunque che basta ingurgitare un paio di caffè ristretti e l’effetto se ne va quasi subito. Se vuoi vado a prenderti il caffè…..”
“no…no….lasciamo che questo pomo d’Adamo faccia il suo effetto….sono curioso”
“come vuoi tu. Sai, Asdrubale, mi spiace dover aprire tutti questi pacchi…sono così belli…..solo uno mi piacerebbe aprire subito, quello che mi ha mandato stamattina Guendalina. Vuoi che lo guardiamo insieme?”
“perché no……magari hai già un’idea di cosa può trattarsi”
“mah….può essere…..intanto apriamo”

Ero poco lucido quando insieme abbiamo aperto il pacchetto ma ho capito subito che conteneva un bellissimo costume da bagno a due pezzi, piuttosto ridotto,di colore rosso.

“fantastico Amelia…..è bellissimo, ti starà a meraviglia…”
“si…è stupendo….che dici, lo provo subito?”
Normalmente avrei tergiversato, come è naturale che sia….ma evidentemente non avevo in quel momento il controllo totale delle mie parole….
“si…aventi, provalo….vediamo come ti sta….”
“e va bene…..però aiutami a slacciare la lampo del vestito. Tirala giù fino in basso”
Il vestitino di Amelia si è afflosciato ai suoi piedi, lasciandola in mutandine e reggiseno. Lei ha girato il capo verso di me, restando di spalle……
“torno subito”……e mi ha lanciato un trasgressivo occhiolino.

Ho notato che le luci della stanza si sono abbassate. Poi Amelia è uscita dal bagno indossando il costumino…..aveva ai piedi due splendidi zoccoletti alti che slanciavano la sua figura. Io l’ammiravo stando seduto sul bordo del letto. Che pezzo di figa…….una ragazza matura per la sua età, soprattutto per tette e culo che la rendevano così curvilinea e appetitosa. Però manteneva intatta la freschezza e il fascino un po’ perverso della sua giovane età. Potrei dire che già le tette da sole giustificavano, da parte di un maschio, una resa senza condizioni, del tipo : “fanculo tutti…io devo gustarmi queste tette, costi quello che costi”

Non ragionavo correttamente quando ho detto :
“Amelia, sei spettacolare….sei ragazza e donna….e hai un fisico da sballo…proprio come piace agli uomini…anche a quelli maturi come me.
“e allora, se ti piaccio, dimostramelo……quando ti capita un’occasione come questa?...”
“vieni qui, mia piccola Venere….vieni da Asdrubale, fatti toccare…lo so che non vedi l’ora di realizzare i tuoi pensierini maliziosi…so che vuoi sentirti grande, sentirti donna, farti prendere da un uomo maturo e capire quanto gli può piacere godere del tuo corpo….solo vederlo impazzire di desiderio implorando le tue grazie di femmina potrà soddisfare le tue voglie…..rassicurare il tuo ego sul potenziale erotico che sei capace di esprimere”

Alzandomi in piedi, sono andato ad abbracciarla e a baciarla. Il bacio è stato tenerissimo e dolce…sentivo sulle sue labbra ancora tanta insicurezza….la puledrina temeva di non essere all’altezza…..per questo poi ha dischiuso la bocca e mi ha concesso un totale intreccio di lingua, assetata di erotismo e desiderosa di darmi il massimo piacere. Il bacio è stato intenso e coinvolgente…sentivo i battiti accelerati del suo cuore, percepivo in bocca il suo respiro ansimannte di emozione. Lei voleva sapere, provare, voleva tutto e subito, non era disposta ad aspettare. Per questo, con dolcezza ma anche con decisione ha spinto con le mani le mie braccia facendole scorrere in basso fino al culo, che ha voluto farmi toccare, accarezzare e palpeggiare a fondo con le mani, attentissima ad ogni mia eventuale reazione di delusione, ma speranzosa di cogliere segnali di apprezzamento e soddisfazione, che avrebbe interpretato come un comunicato ufficiale di “prova superata”.

“la tua bocca è un paradiso, piccola…..ha i un corpo delizioso e un culo estremamente sexy. Adesso però vorrei gustarmi le tue tette….sono magnifiche e promettono lussuriosi piaceri……ma non voglio trascurare il resto….avanti, mettiti nuda”

Ero emozionatissimo mentre la guardavo togliersi il costumino….anch’io mi sono spogliato completamente e con una certa meraviglia ho visto il mio cazzo già eretto, durissimo e pronto alla monta, senza alcun bisogno di ulteriori preliminari, bocchini o altro. “effetto della gioventù” ho pensato.
Allorchè Amalia ha visto il cazzo, non ha saputo resistere ed è venuta subito ad imboccarlo. L’ha leccato brevemente in lunghezza ma dopo alcuni secondi lo stava già ingoiando spingendoselo in gola. La sua tecnica era piuttosto ruspante ma efficace. Succhiava, lappava e mugolava di piacere……

“se vuoi ti faccio venire in bocca…..però poi ce la fai a scoparmi?....non abbiamo moltissimo tempo…”
“va bene così tesoro……ho gustato la tua bella boccuccia, prima con la lingua e adesso con il cazzo…..è ora che ti ricambi il favore….ti preparo per la monta con una bella slinguazzata e poi, appena sei pronta, ti vengo a cavallo”
Ho leccato con passione e desiderio la mia bella puledra nuda, gustandomi come una rara delizia gli umori femminili della sua giovane passerina. Amalia gemeva per il piacere forte provocato dalla mia lingua esperta. L’aggiunta di un sapiente lavoro di dita a quello instancabile della mia lingua alla fine hanno vinto la sua già fragile resistenza e le sue cosce si sono strette sulla mia testa imprigionandomi la bocca contro il suo fiore……..un orgasmo irrefrenabile l’ha travolta e il suo urlo di piacere ha riempito la stanza…..forse arrivando anche oltre la stanza.

La ragazza era ancora inerte per gli effetti del piacere sconvolgente appena provato, quando sono risalito rapido tra le sue cosce spalancate e sono andato ad assaggiare le sue stupende, abbondanti tette di ragazzina. Le ho baciate e succhiate, impastandole a piene mani…..il piacere di godermi due tette così giovani ma comunque importanti è stato unico….non avrei mai voluto smettere di leccare e suggere quei seni così sodi ed elastici, insieme ai giovani e tenerissimi capezzoli. Lei godeva per gli impulsi erotici che stava ricevendo dai suoi seni così eroticamente stimolati dal maschio.
Finchè non ho resistito oltre e l’ho penetrata in figa con un sol colpo, senza preavviso. Pur priva di forze, Amalia ha cacciato un grido nel momento in cui si è sentita riempire fino all’utero dal mio cazzo……non avevo mai avuto un’erezione così potente…..ho iniziato a pomparla di buona lena, a ritmo accelerato. Cercavo di cogliere il massimo piacere chiavando velocemente la sua figa stretta. Mi sembrava di essere in paradiso, sentivo il contatto forte e godereccio della sua vagina sul mio cazzo, stentavo persino a credere che fosse vero…

“hai una figa meravigliosa tesoro….è un piacere sublime scoparti….mai provato niente di simile in vita mia…..”
“si…si…Asdrubale….scopami…ah..ah..ah..ah…..così….più forte…..fammi morire di piacere…..quanto ho desiderato questo momento……avevo una gran voglia di provarti…….un maschio adulto finalmente, non il solito bamboccio…..aaahhhh……sssssiiiiiiiii…..questo si è un bel cazzo duro…….”
“aahh….quanto sei figa Amelia…..che bella chiavata…..mi stimoli il cazzo in un modo sublime…..”
“scopa Asdrubale…..cogli la tua occasione, come io sto godendo la mia…..monta la ragazzina giovane che hai sempre sognato…..fammi sentire donna…fai il maschio che comanda e sbattimi senza ritegno….aaaahhhhhh….che bello……aaaaaahhhhh….adesso vengo ancora…..si….si….vengo ancora……non posso resistere a questo piacere…..aaaahhhhh……..aaaaahhhhh……aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhh…..”

Amelia ha contratto tutto il corpo ed è venuta………nel momento dell’estasi ha alzato le gambe e mi ha imprigionato incrociandole sopra il mio culo. Sono rimasto conficcato nella sua figa mentre lei scuoteva il corpo col viso sconvolto dal piacere.

“Amelia, io non resisto più…..tra poco sborro……posso venire dentro?.....”
“si…si…vieni pure dentro, sono protetta…..schizzami tutto nella figa….riempimi tesoro…..adesso sono la tua donna…..vieni….schizza…..fammi un bel pieno di sborra…….”

Le sue ultime parole sono risuonate distorte ed ovattate nel mio cervello….ero già partito con la testa e stavo praticamente perdendo i sensi……mentre il mio cazzo, con decisione del tutto autonoma, ha iniziato a spruzzare nella figa. Non ho capito quanto è durato il mio orgasmo….sembrava infinito…..non so quanti getti di liquido caldo le ho sparato nell’utero….certamente tanti…..alla fine mi sono ripreso lentamente, ho ripreso il controllo del mio cervello ma sono rimasto lì dov’ero, immerso nella figa della mia ragazzina, senza muovermi.

Amelia era eccitata e ancora sconvolta dal piacere…..inoltre aveva capito quanto godimento poteva darmi e intuiva che difficilmente io sarei riuscito a togliermela dalla mente…..
“vuoi che sia tua, Asdrubale?”
“Oh,si Amelia…..non ho mai provato nulla di simile….io ti voglio ad ogni costo, devi essere mia…..lo so che ci sono tante difficoltà, ma non importa…io ti voglio…anche se volessi, non potrei fare a meno di te”

“allora adesso sei mio Asdrubale, sei il mio uomo, non voglio rinunciare a te. Si, lo so, so che dovrai fare sesso con la mamma di Guendalina….ma dovrai ridurre al minimo gli accoppiamenti…..diciamo non più di uno o due alla settimana……tu dovrai tenermi informata di quello che fate a letto, io mi fido di te ma dovrai dirmi sempre la verità….bada che io capisco quando un uomo mente…è facile. Voglio sapere tutti i particolari, dovrai mandarmi almeno dieci messaggi al giorno. Per le tue esigenze di sesso ci sono io, sono io la tua femmina vera….solo io. Faremo spesso sesso virtuale per telefono dicendoci un sacco di cose sconce, così entrambi ci potremo soddisfare masturbandoci mentre ci ascoltiamo a vicenda….gemiti e rantoli compresi…..quando sborri poi gradirei che mi mandassi la foto. Poi faremo in modo di vederci una o due volte alla settimana per scopare….voglio farti godere pazzamente, voglio farti svuotare i coglioni dentro di me….ti voglio mio completamente…..hai capito?.....guarda che io sono gelosa……ma ti offro anche la mia assoluta fedeltà, io sarò solo tua”

“tesoro, certo che le tue pretese di esclusività sono piuttosto toste….direi ai limiti dell’impossibile…..ma io ci tengo troppo a rivederti e a fare l’amore con te. Sei una bomba di sesso, una donna a cui un maschio non può rinunciare, dopo che l’ha assaggiata. Io farò quanto possibile per accontentarti, ma tu dovrai essere un po’ elastica in qualche caso di forza maggiore. Ti posso promettere però di informarti su tutto….resteremo vicini e complici e vedremo di portare avanti questa passione reciproca finchè ci piacerà….”

“Asdrubale…..dimmi che sono la tua donna, la tua unica vera femmina”
“Amelia, sei la mia donna….la mia femmina. Ti desidero e voglio che tu sia mia”
“viviamo insieme questa botta di passione, Asdrubale…..magari non durerà per sempre, ma finchè dura voglio che la godiamo al massimo….io penserò a te in ogni momento della giornata….vorrei che tu facessi altrettanto….”
“sarà così, mio tesoro…”

CONTINUA









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