Una riparazione assai piacevole 5.

Scritto da , il 2019-03-18, genere etero

Ritorno a casa e mi fermo in farmacia dove acquisto un tubetto di gel che metto in tasca. Arrivato in casa mi apre Mariella che mi dice subito che sua madre passerà la notte con una sua amica che le ha chiesto assistenza perchè malata. Quindi siamo soli in casa e, dopo la doccia, ci troviamo sul suo letto ed io le palpo il culo che è meravigliosamente sodo e bellissimo. Le propongo di farsi penetrare dietro ma lei trova scudo per proteggersi dal mio assalto, dicendo che non ha preso il gel ed allora io lo prendo in tasca e glielo mostro, ben felice di potermela inculare ma lei fa opposizione perchè sa di donne che l'hanno preso in culo ma alcune di loro si sono trovate col cazzo incastrato in culo ed allora ha paura anche di quello. Io le spiego che proprio per il gel che useremo non avremo problemi e la penetrerò dolcemente e lentamente, senza farle alcun male. Lei insiste sul lasciar perdere quel gioco ed allora io inizio a baciarla in bocca, poi sui seni, all'ombelico, alla fighetta ben rasata poi le sollevo le cosce e le lecco anche l'ano che sento e vedo aprirsi, chiudersi e, intanto che le stuzzico la fighina, con l'altra mano prendo il gel e lo spando sull'ano poi infilo subito due dita dentro e lei non fa urla ma solo gemiti di piacere. Senza fermarmi, la metto a pancia sotto e mi spalmo mezzo tubetto sul cazzo e punto il glande sull'ano penetrandolo lentamente ma lei si rende subito conto di quanto sta accadendo e mi chiede di fermarmi ma le rispondo che lo farò solo quando sarò arrivato tutto dentro al suo culo. Sento che s'irrigidisce ma le mordicchio una spalla e strizzo un seno con due dita e lì lei si scioglie e sento che dalla sua fighina scende un fiume di umori. Sono finalmente giunto al traguardo propostomi e le dico sfacciatamente che le ho rotto il culo e me ne sto uscendo fuori senza problemi, infatti lui è già fuori e glielo presento davanti alla bocca, però non glielo faccio succhiare e prima vado in bagno dove lo lavo bene e poi torno a presentarglielo perchè si metta a spompinarlo. Lei lo fa per un attimo poi si ferma e viene guancia a guancia con me ringraziandomi per non averle fatto sentire dolore e anzi, propone nuovamente di metterglielo ancora in culo, cosa che faccio molto eccitato e senza aggiungere ancora gel, infatti alla seconda inculata lei sente un certo dolorino ma si eccita ugualmente e sento scolare umori sulle sue cosce. Dopo che me ne sono venuto anch'io, ci mettiamo a cenare poi però torniamo al suo letto e le allargo le cosce per scoparla energicamente e lei fa urletti acuti che le smorzo con la mano sulla bocca per non farci sentire dai suoi coinquilini. Scopiamo credo più di quattro volte ed io, ad un certo punto, mi dichiaro sconfitto e fuggo letteralmente al mio letto, addormentandomi subito. Ad un certo punto sento un corpo a fianco del mio e, aperti gli occhi, vedo Liliana sdraiata accanto a me che mi osserva silenziosamente. La bacio in bocca e poi guardo l'orologio che segna le nove e mezza. Faccio un salto dal letto ma lei mi blocca e mi dice che Mariella è uscita perciò siamo soli in casa. Si alza e va in cucina ma torna subito con un vassoio per la mia colazione che mi serve a letto. Dopo la colazione mi alzo e vado a farmi una doccia ma, quando dopo sto andando in camera di Liliana, sento scattare la porta d'ingresso e capisco che è Mariella, perciò fuggo in camera mia e mi vesto rapidamente. Mariella mi dà il buongiorno ed io saluto entrambi ed esco per andare al cantiere al lavoro. Tornato dal lavoro in casa, ci mettiamo a pranzo ed io informo Liliana che dovrò andare a Roma per fornirmi di altro materiale per lavorare e allora Mariella si offre per farmi compagnia ed aiutarmi. Accetto la sua presenza nel viaggio e partiamo subito dopo il caffè. Siamo sul Raccordo (il G.R.A. ) e lei accusa un senso di nausea. Mi fermo ad una piazzola e scendiamo entrambi ma lei fa scorrere lo sportello laterale del furgone e sale dentro, invitandomi a seguirla. Salgo anch'io e lei chiude lo sportello. Rimaniamo in piedi ad osservarci ma lei passa all'azione e mi slaccia i calzoni che cadono giù e scopre il cazzo che già si stava svegliando; lo prende in bocca e spompina fino a farmi venire e s'ingoia tutta la sborra. Finita l'operazione, riprendiamo il viaggio a Roma. Acquistato il materiale necessario ritorniamo a casa e Liliana ci attende per la cena. Il dopo cena seguiamo un film alla TV poi tutti a letto ad attendere il giorno dopo.

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