Vita di una ragazza umile - Introduzione

di
genere
dominazione

Ciao a tutti, mi chiamo Eleanor e ho 18 anni. Prima di incominciare a raccontare la mia storia vorrei descrivermi per tutti quegli uomini che forse leggeranno il mio racconto. La prima cosa che si nota di me sono i miei occhi azzurri e molto grandi, certe volte ho rischiato anch’io di perderci dentro … mia madre dice che ho il cielo dentro gli occhi. Ma tutti gli uomini notano come prima cosa il mio corpo alto e snello che mi permette di avere un culo a mandolino perfetto per essere sculacciato e inculato. Nonostante la mia bellezza, la mia vita è stata molto dura caratterizzata da duro lavoro e umiliazioni. Vengo da una famiglia povera, ho due fratelli più grandi Leonardo e Matteo che non mi hanno mai trattato con gentilezza e nemmeno mio padre. L’unica che gli importa di me è mia madre che però è completamente sottomessa a mio padre il quale è burbero e si comporta da padrone. Fin da quando avevo 10 anni sono stata costretta a svolgere i lavori in casa poiché mia madre lavora come sguattera in un’osteria e serve una donna che serva gli uomini di casa. Mio padre fa il muratore e appena arriva a casa pretende di essere servito velocemente e senza fiatare. Se quel giorno rientra a casa e trova qualcosa che non gli piace da mangiare o semplicemente è nervoso a risentirne sono il mio culo e la mia schiena. Purtroppo neanche i miei fratelli sono gentili con me che mi usano come serva e sguattera. La mia giornata tipo è questa: siccome mio padre si alza alle 6 io e mia mamma dobbiamo alzarci alle 5.30 per preparare la colazione (si incavola se mi permetto di stare a letto, vuole che tutte e due le donne sia al suo servizio) e poi mentre aspettiamo che i miei fratelli si alzano iniziamo a fare le lavatrici. Poi posso andare a scuola. Li vengo presa sempre in giro non solo perché vado bene, anzi, molto bene a scuola, ma perché essendo noi una famiglia povera mio padre non mi ha mai permesso di comprarmi i vestiti ma devo usare quelli dismessi dai miei fratelli. Quindi mi ritrovo addosso vestiti molto larghi e spesso bucati e ciò è motivo di presa in giro da parte dei miei compagni.
La mia storia inizia questa estate, proprio l’anno della maturità. L’anno prossimo vorrei andare a fare ingegneria biomedica al Politecnico ma mio padre mia ha detto che appena finita la maturità filo subito a trovare un lavoro e quando ho osato chiedergli perché invece i miei fratelli possono frequentare l’università (tra l’altro con scarsi risultati) mio padre prima di rispondermi mi ha rifilato due violenti schiaffi in successione e poi un pungo in pancia facendomi cadere in ginocchio. Solo allora mi ha spiegato, urlandomi contro che sono una femmina e che il mio unisco scopo della vita è servirlo e riverirlo … studiare non ti serve a nulla! Durante tutto ciò mi madre se ne stava in disparte con la testa bassa e lo sguardo ancora di più, avvolta nel suo grembiule bianco senza pettorina che deve sempre indossare quando arriva a casa.
Purtroppo, il primo di Giungo il ristornate dove lavora come sguattera mia madre è fallito e mia madre si è ritrovata a casa. Quindi mio padre mi ha detto che, siccome c’èra mia madre a casa 24h su 24h a fare da serva spettava me andare a lavorare e io stetti ad ascoltare con la testa bassa, senza osare protestare memore delle botte ricevute qualche giorno prima. Mi disse che una sua coppia di amici molto ricchi aveva bisogno di una domestica a tempo pieno e che da domani avrei incominciato … da quel giorno incominciò la mia vita non solo da sguattera ma anche da schiava non solo domestica …
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scritto il
2019-02-02
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