Una moglie timida, ma... (Parte 2)

Scritto da , il 2018-12-27, genere tradimenti

Elena era rimasta abbastanza sconvolta da quello che era successo quella sera con Aldo, ma soprattutto dalla reazione di Dante: come poteva essere contento ed eccitato al pensiero che la sua dolce e riservata mogliettina abbia fatto sesso con un altro uomo?
Marito e moglie si erano presi un po’ di tempo per pensare ed Elena prese la sua decisione. Decise di parlargliene una sera a cena, per stare più tranquilli lasciarono le due bambine dai nonni e si misero a tavola.
«Tesoro, ho preso una decisione», iniziò Elena.
«Dimmi amore», rispose Dante visibilmente teso.
«Ormai quello che è stato è stato, ma non capiterà più, nonostante io sappia che lo desideri molto. Mi spiace».
Dante aveva immaginato che quella sarebbe stata la decisione di sua moglie, la conosceva molto bene. Decise perciò di giocarsi il suo asso nella manica: «Va bene amore. Peccato però che proprio stasera Aldo e sua moglie ci abbiano invitati a casa loro per una birretta».
Dante vide negli occhi di Elena passare un lampo di eccitazione. Il ricordo di quanto il capo di suo marito l’aveva fatta godere quella sera le asciugò la bocca e la inumidì fra le gambe. Dante lasciò aleggiare il silenzio per qualche istante, poi chiese con finto disinteresse: «Allora gli dico che non andiamo?».
Elena arrossì e balbettò: «Va bè… se è solo… diciamo… per una birretta… non c’è niente di male…».
«Ok, allora finiamo di cenare e prepariamoci», concluse Dante raggiante.

Quando suonarono alla porta della casa di Aldo e Mara, Elena aveva il cuore che le batteva all’impazzata e Dante un accenno di erezione che non riusciva a controllare. Entrambi sapevano che non si sarebbe trattato di un’innocente birretta.
Li accolse Mara, il suo corpo minuto fasciato in un vestito panna con la gonna che le arrivava sotto al ginocchio e poco scollato: «Buona sera». Li fece accomodare in salotto, dove sul divano li aspettava Aldo. Si alzò e salutò con due bacini sulle guance Elena che avvamparono e con una stretta di mano Dante. Elena lanciò un’occhiata al tavolo su cui l’aveva presa Aldo e si sentì bagnare.
Si sedettero: sul divano a tre posti Aldo ed Elena, Dante su una poltrona e Mara, dopo aver portato le birre, si sedette sull’altra poltrona.
Iniziarono a parlare del più e del meno in modo molto piacevole mentre Dante si chiedeva che ruolo avrebbe potuto avere Mara in quella situazione.
Ad un certo punto Aldo mise una mano sul ginocchio scoperto di Elena che indossava una gonna nera e una camicetta abbottonata fino all’ultimo. La donna ebbe l’istinto di spostarla, ma guardò suo marito che annuì sorridendo. Aldo risalì lungo la coscia, percorse la fila di bottoni ed aprì il primo. Elena era bloccata, si stava eccitando, ma avere gli occhi di suo marito addosso mentre lo stava tradendo di nuovo le provocava delle strane sensazioni contrastanti. Aldo aprì anche il secondo bottone e a quel punto Mara si alzò e si sedette all’altro fianco di Elena, le accarezzò i capelli e le sussurrò all’orecchio: «Rilassati tesoro. Ci siamo qui noi». Le baciò con dolcezza il collo mentre Aldo le aveva sbottonato la camicetta fino all’ombelico e le stava palpando i seni abbondanti ancora chiusi nel reggiseno bianco. Mara lo sganciò permettendo a suo marito di chinarsi a baciare i capezzoli inturgiditi. Poi scese dal divano e si inginocchiò davanti ad Elena sul tappeto, le slacciò i sandali con il tacco 10, poi aprì la zip laterale della gonna mentre Elena si lasciò sfuggire un sospiro di eccitazione perché Aldo le aveva mordicchiato un capezzolo. Mara le sfilò la gonna, Aldo la baciò in bocca con passione ed Elena si lasciò andare subito. Dante era eccitatissimo e teneva a fatica il suo pene durissimo nei pantaloni.
Mara stava baciando i piedi carini e curati di Elena, risalì pian piano lungo le tibie, le fece allargare le cosce morbide. Aldo le prese la mano e se la portò sul pacco gonfio. Istintivamente Elena lo tirò fuori dai pantaloni e iniziò a masturbarlo lentamente continuando a baciarlo. Mara intanto baciò la vagina di Elena attraverso le mutandine, la donna si staccò dal bacio con Aldo ed esclamò: «Che fai? Non…», la sua protesta fu interrotta da un gemito di piacere quando sentì a lingua umida di Mara proprio sul clitoride. La leccava con dolcezza tenendo le mutandine scostate, come non l’aveva mai fatto nessuno con Elena. I suoi gemiti di piacere erano soffocati dal pene di Aldo che aveva preso in bocca. Mara le fece raggiungere un fortissimo orgasmo e a quel punto Dante non riuscì più a trattenersi e tirò fuori il pene iniziando a masturbarsi. Aldo fece mettere Elena a pecorina sul divano e guidò il pene dentro la sua vagina fradicia iniziando a muoversi con vigore, Mara si spogliò completamente e si mise davanti ad Elena con le gambe aperte toccandosi la vagina depilata. «Adesso tocca a te», la invitò.
Elena stava godendo tantissimo e quasi senza pensare si abbassò verso di lei. Avvertì il profumo della sua vagina bagnata, ma esitò un attimo, non le era mai capitato di trovarsi in una situazione del genere. Mara le spinse dolcemente la testa verso di sé ed Elena tirò fuori la lingua: aveva un gusto particolare, ma per niente sgradevole. Mara gemette e le spinse la testa ancora di più, mentre Aldo aveva aumentato il ritmo e le aveva messo un dito nell’ano facendole provare un orgasmo dietro l’altro. Dante era eccitatissimo nel vedere sua moglie con un altro uomo e una donna e si stava masturbando velocemente.
«Vienile in faccia», esclamò Mara raggiungendo l’orgasmo grazie alla lingua inesperta, ma volenterosa di Elena, «hai un dono nel leccare!»
Aldo si alzò e la fece inginocchiare davanti a se, Mara si mise vicino a loro e prese in mano il pene di suo marito. Non ci mise molto a schizzare il suo sperma abbondante e denso sul viso arrossato di Elena. Dante nel vedere sua moglie, solitamente timida e dal visino pulito, tutta schizzata dello sperma di un altro, venne anche lui. Mara le leccò via lo sperma dal viso e poi disse: «Con un po’ di scuola, diventerai un’amante perfetta!»

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