La Signora del piano di sopra 3

Scritto da , il 2018-11-27, genere dominazione

Lasciò passare il weekend, durante il quale pensai se sarei davvero tornato. In fondo bastava obbedire, lei era una maestra del sesso e comunque godevo senza precedenti. Il suo atteggiamento da padrona mi eccitava.
Incrociai sia lei che il marito per le scale e ci salutammo con la solita freddezza.
Il lunedì mi arrivò il messaggio "sali".
Di nuovo era vestita normalmente da casalinga. "se sei venuto qua vuol dire che hai capito e accetti quello che ti ho detto. Andiamo in bagno." la seguii.
"spogliati nudo." mi spogliai.
"per il tipo di attività che facciamo non voglio peli. Il pelo lo porto solo io sulla mia passera."
Per fortuna ero glabro sul petto. Le ascelle furono depilate con il rasoio. Le gambe invece subirono le strisce depilatorie, tra il mio desiderio di urlare e le lacrime di dolore.
Rimasero il pube, le palle, il culo. Stavolta usò un rasoio per sfoltire poi di nuovo le strisce depilatorie. Le palle furono una tortura infinita, poi mi fece girare a pecorina e tenendo larghe le chiappe mi tolse i peli da in mezzo. Quando ebbe finito si mise a spalmarmi una crema su tutto il corpo. Era seduta sul water chiuso per stare più comoda.
"Devo saperne un po' di più su di te. Sei gay? Bisex? Mai stato con un uomo?"
"No signora, assolutamente no." arrossii.
"dai era solo una domanda, non ti scaldare. Perché hai un bel culetto sodo, magari qualcuno... Magari una ragazza ci ha provato..."
"ma no signora la prego... Sono etero, ho sempre avuto rapporti molto classici..."
"tesoro, mica vuol dire essere gay su... Quante storie..."
"senti, lo vuoi un bel pompino visto che sono seduta qua e ho il tuo arnese davanti? Attento però che non è per farti piacere, sono io che ho voglia e poi esigeró qualcosa in cambio."
Il solo pensiero me lo fece drizzare. Risposi sì senza pensare. Con la mano me lo fece diventare duro del tutto, poi tenendomi sempre le palle in mano inizió a succhiarmelo dalla cappella. Poi lo fece sparire tutto dentro la bocca, succhiando in maniera magistrale. Era una dea, una cosa incredibile.
Nel giro di pochi minuti venni, si riempì la bocca con attenzione spillando fino all'ultima goccia.
Si alzó tenendomi sempre le palle in mano e stringendo leggermente. Mi mise l'altra mano dietro la testa e avvicinò la sua bocca alla mia. Appena capii cosa voleva fare tentai di resistere istintivamente ma la stretta sulle mie palle mi fece capire che non avevo scelta. Aprii la bocca, appoggió le labbra sulle mie e mi riversó dentro tutto il mio stesso sperma. Poi mi chiuse la bocca con la mano e attese che deglutissi.
"non sono la tua pompinara, avevo voglia di succhiare un cazzo e c'era il tuo. Però non volevo bere il tuo sperma, quale migliore occasione perché tu cominciassi?"
"non lo avevo mai fatto, signora..."
"su su e che sarà mai... Tranquillo, non sei né gay né bisex se è quello che ti interessa, sei il mio giocattolino e puoi sempre pensare che non volevi."
"ora rivestiti e vai a casa. Non so quando richiamerò ma in ogni caso non voglio vedere peli. Ok?"
"sì signora..."

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