L’Ineffabile Master Frank VS il duo pervy-sanitario

Scritto da , il 2018-11-25, genere comici




È stata una serata di quelle campali, oggi.
Cenato presto io e la mia slave si era deciso per una sessione fiume (chiamata così da me perché l'intenzione di farla bagnare come un lago, chiamata così dalla mia slave perché secondo lei parte veloce come un torrente ma poi dice che diventa lenta come il procedere del Rio delle Amazzoni).
Per invogliarla a concedersi ho fatto leva sulla sua golosità, e le ho preparato una cena degna di una regina: cocktail di gamberi allo zenzero, Insalata con gamberetti e avocado in coppetta, Gamberi al cognac, Gamberi rossi e passion fruit ed infine uno zabaglione al moscato passito con lingue di gatto.
Non so se la mia slave adora i gamberi, ma dicono siano afrodisiaci ...e insomma ho pensato che visto che dicono che sono pure afrodisiaci....vi ho detto che sono afrodisiaci?
La mia slave però ha anche una lieve intolleranza ai crostacei, che dopo questa overdose ci ha condotto a sessione iniziata con lei che emetteva guaiti lancinanti, che io ho inizialmente attribuito alla mia ritrovata capacità di Dom di verberare (usare qualcosa per percuotere), ma che in un secondo tempo dopo attente osservazioni e un : “Brutto stronzo mi sto cagando addosso con dolori tipo parto e tu ti credi di essere diventato così bravo all'improvviso!?”.
Insomma lei vestita solo delle sue calze a rete ed un impermeabile, con le temperature calate a scure di 10 gradi dalla media stagionale, siamo corsi al P.S. del locale Ospedale.
Tralascio lo sfortunato incidente dell'autopattuglia che ci ha fermato chiedendomi senza mezzi termini “se stavo portando mia moglie a partorire”, al quale la mia slave ha risposto slacciandosi il trench è mostrando ai tutori dell'ordine in che stato di bisogno si trovava per non essersi neppure vestita, la reazione subitanea è stato uno schiocco di tacchi e un saluto militare, agevolandoci con una scorta a sirene spiegate sino alla struttura sanitaria.
La Slave viene premurosamente accolta da una dottoressa e un infermiera che la portano oltre una porta e qui inizia la mia attesa.
La porta che separa la sala d'aspetto dalla zona per i degenti è costituita da due ante mobili pesanti con due grossi oblò, ed è proprio da siffatti opercoli che ogni tanto vedo occhieggiare con uno sguardo di curiosità l'infermiera e la dottoressa...e siccome vista l'ora tarda e stranamente per un P.S. ci sono solo io...mi sento un tantinello osservato.
Poco dopo arriva, l'infermiera e mi porta un modulo da riempire con le mie generalità, perché ho “accompagnato la Signorina” .
Chiedo preoccupato se è successo qualcosa di grave, ma lei nega frettolosamente con enfasi, mi sfiora pure la mano con uno sguardo da cerbiatta mentre riprende il modulo stringendoselo al petto procace.
Riporto a casa la mia slave dopo che si è accomiata dalle due samaritane sanitarie con tipica complicità femminile, io rifletto orgoglioso sulla fierezza con cui potrà aver affrontato i loro giudizi arrivando in quella mise decisamente anticonvenzionale (autoreggenti e trench), decisamente ho fatto un buon lavoro, ma me lo sono scelto io, quando arrivo a casa mi faccio un Montenegro.
Tuttavia un pizzico di curiosità mi è rimasto e le chiedo che cosa si sono dette, ma lei ha sonno, è stanca e mi dice “...domanimattina Frank ti prego ora sono esausta”.
Arrivo a casa la metto a letto, ma il sonno non sopraggiunge, quindi vado nel mio dungeon a rimettere in ordine tutto, quando mi squilla il cellulare.
“Pronto è il Sig. Frank?” voce femminile vagamente familiare
“Si sono Io, chi è scusi?”
“Buonasera o meglio buonanotte “ (ride nervosa) “Sono la Dottoressa XXXXX (il cognome viene omesso per proteggere la sua privacy) ci siamo visti al P.S. dell'Ospedale circa un ora fa.”
Mi preoccupo “Si...ricordo... C'è qualcosa che non va? “
un attimo di silenzio “... No no ...niente di che...ci scusi l'ardire...ma io e l'Infermiera …”
voce in sottofondo “Dai diglielo...se no lo faccio io!”
“... dicevo io e l'infermiera XXXXX (il cognome viene omesso per proteggere la sua privacy) dopo aver appreso come si è verificato l'incidente con la sua Slave, non abbiamo potuto fare a meno di contattarla”.
Ecco ora il mio imbarazzo sta salendo come la marea intorno a Mont St. Michael .
Prendo tempo e sto in silenzio aspettando che continuino.
“È ancora lì sig. Frank? “
“Si sono qui vi ascolto” (avrei voluto dire “ si dice Padron Frank!”...che volete l’istinto di dominante naturale….)
silenzio per alcuni secondi, in sottofondo la voce di prima “dai diglielo!”
“Ecco noi vorremmo proporci come sue novizie ed essere iniziate in un percorso di sottomissione e perversioni sessuali”.
Ecco ora si che sono spiazzato per davvero... cerco di darmi un tono, ci vuole una frase ad effetto
“Ragazze è una scelta da ponderare molto a fondo quella che state per fare, io vorrò e avrò prima di tutto la vostra mente prima ancora del vostro corpo...”
alcuni secondi di silenzio e poi la risposta a voci sovrapposte “ si...Sire...eminenza...come dobbiamo chiamarla? Si Padrone ...”
“Ok Ok basta così, la notte mi porterà consiglio e prenderò in considerazione la vostra supplica ora mi ritiro per il mio riposo”.
“Si grazie di averci ascoltato e la prego di perdonarci per averla contatta a quest'ora tarda, ci potrà punire per questo se lo vorrà”
“Buonanotte “ e chiudo...
Ok e adesso chi dorme più?
Veglio fino al mattino ...e poi veglio ancora fino a che intorno alle 11.00 la slave non si alza ed io a quel punto sono uno straccio morto di sonno.
Lei spalanca i suoi occhi mi guarda e fa un biascicato : “Frank mi sento uno straccio...vai a fare il caffè che se no non mi sveglio”...
Eroso unicamente dalla curiosità di avere dalle risposte soprassiedo sulla mia masteritudine e diritti dati da Dio, la natura e l'universo di Dominante, per fare il caffè e me ne verso uno doppio io pure.
Mentre lei seraficamente sorseggia a letto il caffè con il lenzuolo drappeggiato sulle tette nude, le pongo la fatidica domanda: “Che hai detto all'infermiera e alla dottoressa del P.S. ieri sera?”
La Slave ridacchia “Ero un tantinello imbarazzata, si insomma Frank prima quasi mi procuri un intossicazione alimentare, poi mi porti nuda in reggicalze al P.S. come se andassimo ad un Play Party, ed io ero un tantinello imbarazzata lo puoi capire. Fortunatamente quelle due devono aver intuito qualcosa e vedendo i segni che mi sono fatta cadendo sulle scale l'altro ieri hanno pensato che fossi una BDSMers. Invocando la complicità femminile mi hanno confessato di aver letto e visto il film di 50 sfumature una mezza dozzina di volte...e allora io... Beh ho detto che la tua foga sessuale era tale, che io non ero riuscita a contenerti e che mi hai presa e scombussolata fino a causarmi una sorta di indigestione indotta, che io facevo fatico a soddisfare i tuoi appetiti, ma siccome sono la tua slave non devo ne posso oppormi, al punto che avrei accettato di avere delle sorelline.”

P.S. Ora in quella particolare ASL nei P.S.  hanno il “Codice Grigio”, pare in omaggio alle 50 Sfumature, ma il fatto non viene ne smentito ne confermato


Durissima la vita di noi Dominanti

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