Lore, esibita e dominata

Scritto da , il 2018-11-09, genere esibizionismo

Sono Lore, ho 48 anni, penso di essere quella che gli uomini definiscono MILF, ho una quarta di seno, bello sodo con due capezzoli grandi come bulloni.
Sono bionda, alta 170cm, gambe lunghe e affusolate, tutto quello che ho e’ grazie agli anni di palestra che faccio. In occasione del mio compleanno, io e mio marito andammo a cena una sera.
Mi preparai con cura, mi truccai pesantemente, proprio come una troia navigata, e mi raccolsi i capelli dietro alla nuca, come mio marito preferisce quando gli devo fare succhiare il cazzo, perché’ gli piace vedere la verga che entra ed esce dalle mie labbre carnose.
Avevo una minigonna e una maglietta scollata bianca con un reggiseno a balconcino, che faceva a stento a contenere la mia quarta di seno, tant'è che i capezzoli fuoriuscivano.
Mi guardai allo specchio e notai che con la luce che rifletteva si notava molto bene la forma del minuscolo perizoma che avevo addosso ma decisi che andava bene per la serata con mio marito come fossimo due ragazzini.
Uscii dalla stanza, mio marito era pronto e rimase a bocca aperta e mi disse che bella troia che sei.
Scendemmo, prese le chiavi dell’auto e partimmo per il ristorante dove aveva prenotato che distava all'incirca una mezz'ora di strada verso la periferia.
Durante il tragitto la pioggia cominciò a piovere, mentre la pioggia scendeva la gonna saliva scoprendomi il perizoma, quando eravamo fermi ad un semaforo, mio marito lo notò, e allungò la mano per toccarmi.

All’arrivo, nonostante parcheggiamo vicino al ristorante, mi bagnai. La maglietta bianca essendo bagnata, mostrava il reggiseno e i capezzoli che per via dell’acqua fredda avevano cominciato a indurirsi.

All’ingresso il cameriere ci accolse, e ci fece strada verso il tavolo che mio marito aveva prenotato, mi fece camminare davanti a lui, sentivo i suoi sguardi sul mio culo, così che cominciai a sculettare come una vera puttana da strada.
Arrivati al tavolo, il cameriere mi fece accomodare tirando indietro la sedia, e per esibirmi ancora di più, sedendomi, tirai su la gonna quel che basta che mostrare il minuscolo perizoma che avevo.

Il cameriere congedandosi mi sorrise, facendomi capire che aveva osservato tutto, ma soprattutto apprezzava molto quello che aveva visto.
Torno quando avevamo deciso cosa ordinare, io ordinai del pesce mentre mio marito della carne, e ovviamente un bel po di vino.

La serata scorreva piacevole, e mi venne voglia di andare in bagno, quindi mi alzai, senza tuttavia abbassare la minigonna, un pezzo delle mie chiappe era ben visibile da dietro, andai dal mio cameriere preferito per farmi indicare il bagno, lo rigraziai appoggiandogli una mano su un braccio, e mi avviai per il bagno.

Dopo aver soddisfatto i miei bisogni fisici, mi tolsi il perizoma, e lo misi nella mia borsa, sistemai la gonna come quando mi ero alzata dalla sedia, ed uscii dal bagno.
Mi sedetti, e mio marito parlò: “Sei in forma stasera amore”
“Dici? a me quel cameriere piace, e penso che sia anche merito di tutto quel vino che ho bevuto”

Quando il cameriere si avvicinò per chiederci che dolce volessimo, mi girai verso di lui e aprii spudoratamente le gambe, e lo guardai con gli occhi pieni di voglia, e feci cadere una posata, lui abbasandosi per raccoglierlo, mi guardo in mezzo alle gambe, rimase imbambolato per più di qualche secondo, poi si alzò, e prese gli ordini del dolce, nel frattempo osservai che aveva una bella erezione, e si allontanò.
“Poveretto, se continui così lo fai venire nelle mutande” mi disse mio marito.

continua...

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