Capitolo 15: Vacanza - parte 4

Scritto da , il 2018-11-04, genere trio

Siamo davanti all’ascensore, le ragazze sono abbracciate tra di loro, mentre io ero in disparte, non che non volessi stare in mezzo a loro, ma il tentativo di mettermi in mezzo non era andato molto bene, ricevendo una schiacciata agli coglioni come risposta.
L’ascensore arrivò che era completamente vuoto, entrammo le troiette si misero in fondo all’ascensore, premetti il pulsante del nostro piano, e girandomi verso di loro, mi godetti lo spettacolo offerto: un bacio lesbico intenso, dove le lingue sono coinvolte in una battaglia, ovviamente le mani non stavano ferme un secondo, quelle di Paola giocavano con le zinne di Juliet, che erano scoperte per la maglietta leggera e scollata che indossava, ad un certo punto Paola tirò sù la maglietta, mostrando una boccia di carne abbronzata, con il capezzolo duro e grosso cerchiato da un’areola un po più chiara.
Mentre Paola giocava con le bocce, Juliet aveva infilato una nei pantaloncini di quest’ultima, e le tastava le chiappe, e con l’altra mano strizzava quel pezzo di chiappa che fuoriusciva da sotto.
Mentre Paola si era concentrata sull’altra tetta, allungai la mano destra sul seno di Juliet per strizzare il capezzolo che sembra dirmi: “succhiamelo dai, so che hai voglia, ciucciami tutta, magari esce del latte”, e così misi la mano sul quel pezzo di carne calda, lo strizzai, pensai che era fatta, mi avvicinai, cercando di succhiarlo, ma le ragazze smisero di limonarsi, e mi respinsero all’unisono, e proprio mentre indietreggiavo sconsolato e incazzato allo stesso momento, suonò la campanella che annunciava l’apertura della porta dell’ascensore, uscii davanti alle due troie che erano ancora abbracciate, aprii la porta con la tessera ed entrai mentre mi seguivano, la porta sbattè chiudendosi.
Andai in bagno a lavarmi di nuovo, sperando che il cazzo si ammosci un pò, le palle cominciavano a farmi male, cercai anche di masturbarmi, ma è come se mi stessero perseguitando, appena mettevo le mani sul cazzo, appariva Paola:”No, non devi sborrare, sennò non vedi più la mia figa per un mese”, poi al terzo tentativo, lei apparve nuda in bagno, e mi disse: “dai, vieni a farti un bagno in piscina” si avvicinò e mi trascinò per il cazzo verso la piscina.
Juliet era tutta nuda, appoggiata al bordo, con le tette mezze immerse in acqua, quando mi vide: “ohh, l’ometto si è offeso...” disse con la voce provocatoria, poi si alzò mostrando la sua figa e allargò le braccia, “dai, vieni, stavamo solo scherzando”.
Scesi in piscina, e mi ritrovai in mezzo alle due vacche, Juliet stava alla mia sinistra Paola a destra, Juliet mi prese per le spalle e mi girò verso di lei, e mi baciò limonando come stava facendo con Paola, poi mi prese la mano e se lo appoggiò su un seno, cominciai ad accarezzarlo. Mentre mio amore stava dietro di me, e mi segava lentamente, accarezzandomelo delicatamente, mentre mi sussurava: “amore, stasera ti faremo godere, fai come ti diciamo, e godrai come non hai mai fatto, ci stai?”
Staccandomi dalla bocca succulenta di Juliet, “Sì, ci sto”
“Allora andiamo a letto” disse Juliet trascinandomi per una mano.

Si fermò davanti al letto, si girò, mi spinse sul letto, “tieni aperte le gambe e le braccia” disse perentoria, mentre Paola aveva tirato fuori delle corde che devono aver acquistato allo sexy shop, mi legarono le mani e le braccia ai 4 angoli del letto, poi Paola salì sul letto, mi baciò e mi disse: “Adesso ci divertiamo”, si sedette sulla mia faccia, cercai di leccare ogni cm della carne che passava sopra la mia lingua, ma lei si muoveva talmente veloce che mi stancai presto, ma lei continuò, mentre Juliet si era seduta sulle mie gambe, e aveva cominciato a segarmi lentamente, stavo cominciando a godere, e proprio in quel momento, Paola si stese su di me e me lo baciò, con Juliet vicina che la osservava e tastava i miei coglioni, dopo il primo bacio sentii due bocche sulla mia verga, me lo stanno baciando in due, le prime gocce di liquido seminale avevano cominciato ad uscire, usavano la lingua per scorrere su due lati del cazzo, poi proprio mentre stavo per sborrare,fremetti , lo percepirono, e Juliet mi prese in mano i coglioni e li schiacciò forte, urlai di dolore, ma le mie urla sono soffocate dal culo di Paola che appoggiò tutto il suo peso sulla mia faccia, respiravo attraverso il sorco tra le sue chiappe leggermente rosse per il sole preso oggi, e così mi impedirono la sborrata.

Si staccarono da me, finalmente riuscivo a respirare aria fresca, mentre Paola fece stendere Juliet vicina a me, mentre lei si accavallò sulla faccia di Juliet, diversamente da come si era seduta sulla mia faccia, stavolta si appoggiò con delicatezza, mentre la troietta sotto non perde tempo che comincia a leccare la figa alla mia ragazza, che a sua volta si stese su di lei, e mise la testa tra le gambe allargate di Juliet, cominciando a restituire il servizio che sta ricevendo, e con una mano libera mi tastava i coglioni prima, poi mi segava, alternava il ritmo veloce a quello lento, la presa stretta a quella meno stretta, stuzzicava la capella con il pollice quando può.
I primi gemiti avevano cominciato a riempire la stanza, con Paola che aveva cominciato ad agitare il culo, Juliet usò entrambe le mani per tenerla ferma, ma ebbe poco successo, poi la mano di Paola sul mio cazzo si fermò, lei alzò la testa, inarcandola e cacciò un urlo di godimento, venne, squirtando nella bocca di Juliet che dal suono che emetteva, stava cercando di bere tutto il nettare che usciva dall’orifizio di Paola.
Che spettacolo eccitante.
Dopo aver goduto, Paola scese dalla faccia di Juliet, e si diresse verso il frigo-bar, mentre Juliet si alzò e mi baciò, non era un bacio normale, lei cercava di passarmi il contenuto della sua bocca, capii che era il piacere di Paola, quando ebbe finito, ingoiai quello che avevo in bocca, e la baciai nuovamente.
Nel frattempo era tornata Paola con dell’acqua, ne bevette un pò, poi la passo a Juliet, che bevette a sua volta, poi tenendone un pò in bocca, mi tenne la bocca aperta, e letteralmente mi sputtò in bocca, tutto questo mi eccitò tantissimo.
“Dovrebbe essergli passata la voglia di sborrare” disse Juliet a Paola che rispose senza parlare, ma si mise in mezza alle gambe di Juliet, le diedi delle leccate succose per umidificarla, poi alzandosi insieme, diede un colpetto su una chiappa di Juliet, e disse: “Calvalcalo, ma stai attenta a non esagerare ;) ”
Juliet si mise a cavallo sulla mia pancia, Paolo prese in mano la mia verga e la tenne ferma puntata all’entrata della sorca, che si sedette con decisione, facendosi penetrare, poi cominciò a fare su e giù, insieme ai movimenti del bacino. Mentre Paola stava dietro a lei giocava un pò con le sue tette per poi passare alle mie palle, per controllare che non sborri nella figa di Juliet, dava delle strizzatine, poi ad un certo punto chiese: “Lo vuoi anche in culo?”
Juliet continuando a cavalcarmi, rispose con la voce rotta dal godimento:”Per stasera solo figa, domani voglio che mi farcisca il buco del culo”
Quindi continuò per altri lunghi minuti di godimento, cominciai ad ansimare, e lei rallentò il ritmo.
Paola mi strizzò di nuovo i coglioni, ma stavolta mi fece davvero male, poiché le avevo durissime, urlai e tentai di scalciare ma non ci riuscii perché avevo le gambe legate.
Juliet si sfilò, e disse: “Certo che dura davvero, adesso capisco perché a Helena piace tanto”
Cercai di giustificarmi con Paola, ma non mi diede ascolto zittendomi, si scambiò il ruolo con Juliet, e cominciò a calvacarmi come solo lei sa fare, si abbassò e mi baciava.
Poi senti la presenza di qualcosa nell’altro ingresso, intuì che era Juliet con un strap-on che stava inculando.
La mia troia stava godendo tantissimo, i suoi respiri diventavano più affannosi, e spezzati, la pelle era lucida per via del sudore.
Dopo quasi 20 minuti di calvacata forsennata, Juliet si sfilò, subito dopo anche Paola.
Mi slegarono, poi si misero a pecorina una sopra l’altra, Paola sopra, Juliet sotto, le scopai liberamente scambiando i buchi a mia volentà, con l’eccezione del culo di Juliet.
Non durai molto dopo che tre volte mi hanno represso l’orgasmo, quindi chiesi alle mie troiette dove volessero la sborra.
Non risposero, ma Paola scese da sopra di Juliet e si mise stesa con le gambe aperte, capii che cosa voleva, quindi la penetrai stando in mezzo alle sue gambe che si allacciarono dietro alla mia schiena, Juliet si mise dietro di me, e con la mano sulla mia schiena mi dava il ritmo della penetrazione.
Quando venni, fui spinto più in fondo possibile, dove depositai tutto il contenuto delle mie palle.
Rimasi steso su Paola per un pò, poi venni spostato da Juliet che occupò il mio posto leccando la fica a Paola, dalla quale le prime gocce di sperma stavano uscendo.
Mi addormentai guardandole baciarsi, con Juliet che le passò del mio sperma ed entrambe ingoiarono.
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