Cap: Scambio di Coppia finito a Puttane

Scritto da , il 2018-11-05, genere scambio di coppia

Il mattino dopo, Franco è di ottimo umore: aver soddisfatto Suzie ha ringalluzzito la sua virilità scioccata dall’esperienza gay con Nico.
Bion per me: mi sveglia nel letto ancora caldo dei nostri amanti e mi scopa con la sua erezione del mattino, e dopo il bastoncino di Ferd l’uccello standard di mio marito mi strappa un orgasmo veloce ma profondo che mette anche me di ottimo umore…
Certo non è Lele, ma mi posso accontentare, almeno per il momento.
A colazione chiaccieriamo della nostra esperienza di scambio, e siamo tutti e due piuttosto contenti di noi; l’evidente soddisfazione di mio marito mi porta a rimarcare il dettaglio della scarsa virilità di Ferd, e quindi ho l’opportunità di mettere in chiaro che la prossima coppia con cui scambiarci voglio sceglierla io…
E’ sempre una buona idea ricordare a mio marito chi è che comanda.

Oggi è troppo tardi per andare in spiaggia prima di pranzo: Ferd e Suzy se ne sono andati verso le cinque del mattino, e noi alla fine ci siamo alzati a mezzogiorno.
Facciamo in tempo a fare la spesa al centro commerciale di Heliopolis ed è ora di buttare la pasta (maledetto bollitore elettrico, è un casino fare la pasta come si deve!).
Ci facciamo un sonnellino pomeridiano sui lettini nel patio e finalmente siamo tutti e due pronti per rimetterci in pista…

Andiamo in giro, prendiamo il sole, ci facciamo vedere e ci guardiamo in giro.
Ora che abbiamo rotto il ghiaccio e fatto uno scambio mi sembra tutto più facile: non siamo più intrusi, masiamo parte di Cap anche noi.
L’accordo tacito è che ora tocca a me scegliere i nostri prossimi partner, e ho intenzione di scegliere bene. Non voglio un altro minidotato…
La sera andiamo per locali, e finiamo al Melrose: il posto più in voga, forse perché è il più rumoroso e incasinato. Balliamo un po’, beviamo un po’ e ci guardiamo intorno… Soprattutto io mi guardo intorno.
E’ ieno di gente, ma in larga parte parecchio più avanti di noi con gli anni.
Vedo le due venete che si scatenano un po’ a ballare, e anche i nostri amici francesi sono in caccia: ci salutano con un sorriso, ma immagino che anche loro abbiano voglia di cambiare.
Un’altra coppia attira il mio sguardo: due nordici, piuttosto palestrati. Biondi, abbronzati, pieni di tatuaggi. Lei è volgaruccia come poche, ma ha un bel fisico; lui è un fusto davvero notevole…
Mi sembrano interessati alle venete: biondi su bionde? Hmmm… Le due non sembrano interessate, e la coppia tatuata non si fa sotto con loro.
Meglio così: credo di aver fatto la mia scelta…
Mi esibisco al palo davanti a loro. Non sono bravissima, ma neanche da buttare via, e noto con piacere che la platea, in larga parte alticcia, apprezza la mia goffa esibizione.
Quando smetto e salto giù dal bancone fisso il biondone e gli faccio l’occhiolino leccandomi le labbra… Se non afferra il senso vuol dire che è un idiota.
Ora le due venete sono con una coppia tedesca… E la più giovane delle due va a ballare al palo dove stavo prima io.
La stronza mi ruba la scena: i due biondoni ora guardano solo lei…
Sono incazzata, e Franco ne fa le spese: lo maltratto un po’ e lo spedisco a prendermi da bere.

Ora è la stangona tedesca con le tette finte a ballare: è ubriaca, che schifo… Ma adesso che fanno: ballano fra loro?
Cazzo, si baciano in bocca… Ma allora è vero che sono lesbiche! E la tedesca ci sta…
Ma guarda: scambio completo. La tedesca se ne va con la ragazzina, e la veneta più vecchia se ne resta qui con l’uomo dell’altra.
Che roba… Ora se ne vanno anche loro, probabilmente la stanga vuole farsi sbattere da qualche parte anche lei. Che troia!
Hmmm… Io ci riprovo. Trascino Franco a ballare davanti al tavolino dei biondoni e mi sputtano un po’ per attirare di nuovo la loro attenzione… Mini che si solleva, camicetta che si apre, espressione intensa…
Funziona!
Lui mi guarda… Parlottano un po’ fra loro…
Lei alza il bicchiere che ha davanti e mi sorride.
Ho finalmente capito che a Cap funziona tutto in base alle decisioni ddelle donne: siamo noi che scegliamo e siamo noi a dire di sì o di no… Mi piace.
Io sorrido e faccio cenno di sì.
Cazzo come mi piace essere io a scegliere cosa fare e con chi!

Loro non sanno l’italiano quindi non c’è molto da conversare; del resto il casino è tale che non c’è modo di farlo neppure nella propria lingua.
Il biondone mi mette la mano sul culo e in questo modo dice tutto; io sculetto in risposta e così ci siamo chiariti. Franco sarà meglio che si adegui, altrimenti mi faccio scopare da sola e lui va in bianco…
Riusciamo a scambiarci i nomi: loro sono Jen e Karin, e vengono da un posto in Olanda che non ho capito bene.
Jen mi bacia in bocca; sa di whisky, ma a me piace.
Ho voglia di farmi scopare da lui, così lo prendo per mano e lo dirigo verso l’uscita; Karin fa lo stesso con Franco e i due ci seguono a ruota.

Faccio strada nella calca attraverso la passeggiata dello struscio verso la nostra villetta, e Jen ne approfitta per allungare le mani… Ottimo.
Quasi non riesco ad aprire il cancelletto con la chiave per l’irruenza del biondone, che sembra intenzionato a farmisi prima ancora di entrare nel patio.
Decisamente i due olandesi non sono tipi romantici: niente preliminari e dritti al sodo… Al sodo delle mie tette, per quel che riguarda Jen.
Mi spoglia direttamente nel patio, prima ancora di entrare in casa. Mi piacciono i maschi virili…
Mi strofino nuda contro di lui e gli permetto di infilarmi una mano in mezzo alle gambe mentre facciamo lingua in bocca.
Fa un po’ freddo, ma riesco a fargli capire che preferisco farlo nel letto.
Finiamo a rotolarci fra le lenzuola con lui già nudo e in erezione: io sono bagnata fradicia e non vedo l’ora di sentirmelo dentro.
Franco e Karin sono accanto a noi, e lei è già a bocca piena.
Vorrei esibirmi anch’io in uno dei miei rinomati pompini, ma Jen ha fretta di mettermelo dentro, così lo lascio fare: spalanco le gambe offrendogli la figa depilata e palpitante di desiderio, e lui mi penetra con decisione strappandomi un sospiro di gioia. Non è Lele, ma ha comunque un gran bel cazzone di diciotto centimetri o più…
- Aahhh… - gemo, quando lui comincia a scoparmi con forza reggendosi sulle braccia mentre mi fissa con quegli occhi di ghiaccio che mi fanno squagliare tutta.
I suoi colpi potenti me li sento fino in gola, e si ripercuotono nei tonfi ritmici del letto contro la parete.
- Ooh! Ooh! Oohhh…
Mi scopa come un dio, mi piace un casino… Ha molta più tecnica di Lele: avrà un cazzo meno potente, ma scopa meglio di lui; sarà l’esperienza…
Accanto a noi, Karin è riuscita a farlo tirare anche a Franco, e adesso gli è montata addosso e lo sta scopando a smorzacandela: io e mio marito veniamo letteralmente montati dai due biondoni, che ci sbattono con la sicurezza di chi è abituato a farla da padroni.

Adoro essere scopata da un uomo potente e sicuro di sé. Mi piace essere presa e posseduta, montata come una bestia da un maschio dominante… Mi piace così tanto che comincio quasi subito a sbrodolare e a dimenarmi rumorosamente, e raggiungo in pochi minuti un orgasmo profondo e gratificante.
Jen sembra lontano dal concludere a sua volta: preso atto della mia venuta, mi rivolta a pecorina per prendermi anche da dietro… Fantastico.
Mi penetra di colpo e riprende a fottermi come se non si fosse mai interrotto: è un autentico martello pneumatico.
-Aahhh! Aahhh! – grido, travolta da un altro orgasmo più potente del primo.
Quando le braccia mi cedono, finisco con la faccia nel cuscino e quasi soffoco perché lui non rallenta neppure il ritmo della sua monta bestiale.
Mi sembra di svenire dal piacere…
Jen mi afferra rudemente per i capelli e mi solleva bruscamente, inarcandomi la schiena e insaccandomi tutta col cazzo contro il fondo della vagina.
- Aarghhh… - annaspo, più impotente di una bambola di pezza.
Mi sento sputare sul buco e capisco che ha intenzione di fottermi anche il secondo canale. Rabbrividisco per l’anticipazione.
Non smette di pomparmi in fregna, ma mi caccia due dit nel culo per prepararsi la strada; grugnisco di dolore, ma lo lascio fare: mi piace essere usata a quel modo.
Mi aggrappo al cuscino e stringo i denti preparandomi all’impatto, poi lui sfila il tronco dalla figa e me lo spinge con forza contro lo sfintere che cede di colpo.
- Ahiaaa! – urlo, sentendomi squarciare le budella mentre il cazzone durissimo del biondone mi affonda rabbiosamente nel retto – Mi stai squartando!
Non credo che capisca, o più robabilmente intuisce e se ne fotte, perché prende a trivellarmi il culo con la stessa brutale efficienza con cui mi aveva scovolato la topa fino a un minuto prima, come se per lui fottere una figa o un culo sia la stessa cosa.
Ho gli occhi fuori dalla testa per il dolore e per il ppiacere, e non capisco letteralmente più niente.

Accanto a me, mio marito mi osserva stralunato mentre vengo selvaggiamente inculata da uno sconosciuto: a lui, il culo non l’ho ancora mai dato…
Karin continua a cavalcarlo con forza, dimenando i capelli biondi mentre sobbalza e strepita inseguendo un orgasmo che chiaramente tarda ad arrivare.
Il mio maschio è chiaramente di qualità superiore: ha allungato le mani per afferrarmi le pocce, e adesso mi sodomizza tenendomi saldamente per le tette e arrivandomi così ancora più in profondità nelle budella di quanto avesse potuto fare Lele.
Mi sembra di impazzire di piacere mentre Jen m’incula strizzandomi le tette allo stesso tempo e facendomi strillare come una ragazzina.
Franco, cavalcato selvaggiamente dalla biondona, cede di schianto e lei è rapida a balzare di sella per prendergli il cazzo in bocca e bere il suo sperma come una spece di idrovora… Vedo mio marito impallidire mentre la gola di Karin pulsa al ritmo con cui manda giù la sua sborra.
Poi è la volta di Jen svuotarsi i coglioni: sento le sue dita contrarsi con forza e spremermi crudelmente le tette, poi lui arresta il movimento coitale e sento il suo membro enfiato pulsarmi nel culo mentre eiacula e mi riempie l’intestino con un clistere di sperma…
Anaspo per il dolore alle tette e per la contemporanea sensazione di calore nel ventre mentre vengo riempita di sborra bollente.
- Sì, riempimi tutta… - ansimo stremata mentre lui mi pompa il suo seme nelle budella.
Quando finalmente mi lascia andare e fuoriesce dal mio sfintere abusato, io stramazzo più morta che viva contro il mio cuscino.

Quasi subito mi sento abbracciare. Sollevo una palpebra aspettandomi di vedere Franco, ma invece è Karin che mi sorride malandrina.
Sollevo la testa con uno sforzo, e lei mi sfiora le labbra con un bacio pieno di complicità femminile: in fondo abbiamo appena spremuto insieme le palle una del maschio dell’altra…
Sento un sapore strano sulle labbra. Karin mi obbliga ad aprirle con la lingua e io esito un istante: non sono lesbica, e non mi interessa pomiciare con lei… Però quel sapore…
La sudiciona mi sta sputando in bocca la sborra di mio marito.
Trovo la cosa terribilmente eccitante, così apro la bocca e la lascio fare: inghiottisco con trepidazione il seme che Franco ha eiaculato in bocca a Karin, e che ora lei sta offrendo a me con tanta passione…
Il culo mi bricia da pazzi, e mi sento senza energia nelle membra, ma il sapore salato dello sperma è rinvigorente.
Karin mi aiuta a sollevarmi sulle ginocchia al centro del letto e mi sorride amichevolmente: i due uomini giacciono ai lati del lettone e ci guardano mentre lei mi accarezza il viso e le spalle. Poi mi bacia di nuovo, senza essere troppo intrusiva, e mi passa un’altra boccata di sborra.
Hmmm! Buona…
Mi accarezza le tette arrossate dalla crudeltà del suo uomo, e sembra rimbrottarlo per questo: gli dice qualcosa di incomprensibile, poi si piega in avanti per succhiarmi i capezzoli.
Rabbrividisco di piacere: è la prima volta che gioco con una donna, anche se passivamente. Sarà l’alcol, sarà il languore successivo agli orgasmi che ho appena avuto, le attenzioni di Karin non mi dispiacciono affatto.

Poi lei mi prende per mano e mi fa sollevare.
Non capisco cosa vuole, ma sono più che disposta ad assecondarla dopo le sue gentilezze.
Mi fa a accavallare sopra a Franco e mi bacia di nuovo sulle labbra, poi mi accarezza i fianchi. Mi massaggia i glutei, e immagino che voglia alleviare il bruciore al culo.
Poi mi apre le chiappe come fossero le due facce di una pesca matura, e mi sento fremere nel sentire il rivolo caldo che mi sgorga dall’ano slabbrato.
- Aahhh…
Rabbrividisco: così come Karin mi ha restituito lo sperma di mio marito, così ora io sto riversando addosso a Franco la sborrata che io ho preso in culo da Jen.
Lo sento sobbalzare sorpreso sotto di me, e siccome sono di spalle non so se gli sto scorreggiando in faccia o sul petto, ma Karin mi bacia di nuovo e continua ad accarezzarmi, incoraggiandomi a continuare a svuotarmi il retto.
E’ tremendamente eccitante.

Mentre cago sborra addosso a mio marito e Karin mi accarezza e mi sbaciucchia le tette, Jen comincia a toccarsi: il suo cazzo è mezzo bazzotto e sembra apprezzare lo spettacolo osceno che gli sto offrendo su iniziativa della sua ragazza.
Comincio a pensare che la serata sia tuttìaltro che conclusa.
Improvvisamente mi allungo per prendere quel bel cazzone in bocca.
Prima non mi è stato concesso succhiarlo, ma adesso lo voglio: la gola è l’unico buco che ancora non mi ha riempito e mi sembra giusto ovviare alla mancanza.
Dietro di me Franco mugola che va a farsi una doccia, e mi sembra un’ottima idea. Karin invece si accomodaa accanto a me e impugna il cazzo di Jen porgendomelo da ciucciare: che carina…
Io succhio con passione: ci tengo a far vedere a tutti e due quanto sono brava.
Il membro virile di Jen è rapidamente intostato dall’azione congiunta della mano di Karin e della mia boccuccia affamata, e sembra reclamare azione.

Franco è sparito in bagno, così Karin e io dobbiamo dividerci il maschio rimasto nel letto, ma non sembra affatto difficile: Jen rimane steso di schiena, e Karin mi porge il cazzo perché mi ci possa accomodare sopra.
Mi calo sull’uccellone tostissimo del biondone otturandomi di nuovo la fregna mentre la sua compagna continua a palpeggiarmi i seni facendomi impazzire di desiderio…
Quando io sono impalata a dovere, Karin si va a sedere sulla faccia del suo uomo ed emette un lamento di piacere appena lui comincia a leccarla da sotto: in fondo, se ho capito bene, lei ancora non è venuta…
Bello, farlo in tre con un’altra donna: è completamente diverso dall’avere due maschi a disposizione. Sembra meno animalesco, e più intimo.
Karn continua a giocare con le mie tette, e mi sembra giusto renderle il piacere. Lei sembra apprezzare le mie goffe carezze, e si sporge in avanti per baciarmi di nuovo sulla bocca: niente lingua in bocca, giusto un bacetto in amicizia…

Jen mi scopa da sotto con la sua tipica energia, e io comincio a mia volta a scavallare con entusiasmo per sentire il cazzo più a fondo e con l’angolazione giusta. Karin ansima di piacere davanti a me, e io riprendo a massaggiarle le tette mentre Jen allunga le mani da sotto per strapazzare di nuovo le mie.
Quando Franco esce dal bagno, stiamo dutte e due gemendo di piacere, entrambe prossime a godere.
Lui esita; rimane lì a guardarci come un rincoglionito e comincia a menarsi l’uccello mentre noi ci dimeniamo e strilliamo sempre più forte sul nostro maschio dominante.
Karin e io raggiungiamo l’orgasmo quasi contemporaneamente, e probabilmente ci sentono gridare fin dentro al Melrose.

Sotto di noi, Jen è tutt’altro che stanco e continua a lavorarsi le nostre fighe durante il nostro orgasmo e anche dopo.
Una volta rpresasi dal piacere, Karin fa segno a Franco di avvicinarsi, e lui risale esitante sul letto, come se avesse paura di disturbare… In effetti per me è così, ma se a Karin fa piacere… Lui continua a segarsi guardandoci, e in effetti il suo coso è di nuovo abbastanza duro. La biondona allunga una mano e lo afferra per segarlo un po’ anche lei.
Poi se lo tira più vicino e fa capire a mio marito di alzarsi in piedi. Ora il pene eretto di Franco è a mezz’aria davanti a noi, e Karin mi fa l’occhiolino.
Ottima idea! Ci sporgiamo entrambe in avanti e le nostre labbra si incontrano sulla punta del cazzo di mio marito: per la prima volta le nostre lingue s’incontrano, lambendo entrambe il glande che sa di sapone.
Io sono sempre impalata sul cazzone di Jen, ma riesco a darmi da fare anch’io mentre Karin s’impegna con tutta sé stessa a succhiare mio marito.
Franco sembra non credere alla sua fortuna mentre viene spompinato da due donne contemporaneamente e uggiola come un cagnolino quando a turno gli succhiamo la cappella.
- Sborro… Sborro…
E’ troppo per lui: mio marito eiacula in faccia a tutte e due, e gran parte della sua sborrata, molto sottile e trasparente come sempre quando viene per la seconda volta, finisce in gran parte sulle mie tette ballonzolanti.
La sensazione è estremamente erotica, e io godo quasi di colpo, trafitta da Jen e bagnata da Franco, mentre Karin torna a sfiorarmi le labbra con un bacio.

Quando riapro gli occhi, scossa dal piacere, vedo che Karin si è finalmente sollevata dalla faccia del suo uomo, e che questi è teso e rosso come se stesse per…
- Oohhh!
Jen mi sborra in figa con una serie impressionante di schizzi caldi e densi…
Cazzo, è così tanta che mi metterà sicuramente incinta. Ci starebbe, visto che sono in viaggio di nozze, e pazienza se a impregnarmi non è mio marito: tanto lui è presente!

Mi affloscio di nuovo su me stessa, appagata come mai prima.
Karin si accosta di nuovo e mi bacia con un sorriso. Poi si abbassa e comincia a leccarmi le tette, succhiandone la sborra calda di cui sono ricoperte.
Accanto a me, Jen si alza sulle ginocchia e fa cenno a Franco di avvicinarsi.
Mio marito si accosta perplesso, e il biondone lo afferra per i capelli lunghi, tirandogli la testa verso di me.
Franco non è esattamente un lottatore, e Jen è molto più muscoloso di lui: gli forza il capo fra le mie gambe aperte e gli ringhia qualcosa che io non capisco…
Mio marito non sembra capire neppure lui, ma uno strattone ai capelli sembra schiarirgli le idee, e lui accosta la faccia alla mia figa sgocciolante senza opporre resistenza.
Sobbalzo nel sentire la sua lingua fra le labbra spalancate, e capisco che il mio cuckold sta diligentemente mangiando la tortina alla crema che la sua mogliettina gli sta servendo, calda calda, dalla sua bella figa usata di fresco da un altro uomo più maschio di lui.
- Aahhh… - gemo io mentre mio marito mi succhia la figa bevendo lo sperma di Jen, e contemporaneamente Karin mi succhia i capezzoli dopo averli ripuliti del seme di Franco.
Jen si piega a baciarmi in bocca, e adesso io ho tutti e tre i miei compagni di letto addosso, intenti a coccolarmi e a darmi piacere…
Sono in paradiso.

***

Jen e Karin la fanno da padroni nel nostro villino.
Noi siamo mezzi morti, così lei provvede a preparare un caffè filtrato con il bollitore: uno di quegli orrori nerissimi, bollenti e insapori che bevono dalle loro parti.
Però l’odore mi aiuta a schiarire le idee.
Abbiamo chiavato come animali per almeno due ore filate, e adesso saranno almeno le tre del mattino.
Jen è seduto al tavolino del soggiorno e sorride soddisfatto mentre Karin gli serve un secondo caffè. Io mi stiracchio e li raggiungo, ancora intontita dal piacere; mi vedo offrire una tazza anch’io, e non ho la forza di rifiutare.
Nessuno offre una tazza a Franco, che è ancora sul letto con la faccia impiastrata di sborra e ha l’aria di non essere in grado di risollevarsi.
Jen si accende una sigaretta fatta a mano. Vorrei dirgli che preferirei fumasse all’aperto, ma non so come farmi capire, e poi lui potrebbe non prenderla bene, quindi sto zitta. Poi percepisco l’odore, e capisco che non si tratta di una sigaretta normale.
Me laoffre per un tiro, e non ho il coraggio di rifiutare.
Aspiro e subito tossisco: è la prima volta che provo uno spinello.
Lui e Karin ridono divertiti: per loro deve essere normale.
Lui mi batte una mano sulla spalla, amichevolmente; mi mostra un pollice alzato, e capisco che mi sta dicendo che sono stata brava.
Anche Karin sorride e mi accarezza amichevolmente la spalla: sono piaciuta anche a lei.
Io sorrido a mia volta, rinfrancata.
Provano a parlarmi in inglese, ma io ho la testa confusa… Capisco che mi fanno i comlimenti per come sono brava a letto. Mi piace ricevere complimenti.
Accetto un’altra boccata di canna e mi sembra di capire meglio. Abbozzo due parole in inglese scolastico e loro ridono.
Alla fine riusciamo a comunicare un po’, alternando caffè orrendo e spinello dolcissimo, carezze e risatine.
Mio marito giace sul letto, dimenticato da tutti.
Capisco che loro non sono sposati: vengono dalla stessa città e sono frequentatori abituali di Cap: a loro piace moltissimo lasciarsi andare e fare sesso in libertà, senza troppi vincoli o frivolezze.
Quando vedono qualcuno che gli piace, si buttano: come con noi.
Mi fanno vedere sul loro cellulare le foto di coppie che si sono già fatti. Ne riconosco un paio: ci sono anche i nostri amici francesi e una coppietta americana che abbiamo visto al Glamour.
Mi mostrano una foto scattata a noi due al Melrose: non mi ero accorta che ce l’avessero scattata. Fare foto a Cap è vietato, questione di privacy… Ma evidentemente loro se ne fottono. A me non dispiace che abbiano una nostra foto: si vede che con noi si sono divertiti e vogliono un ricordino… In fondo è una foto innocente, scattata vestiti in un locale notturno.
Poi Karin mi fa vedere un’altra foto.
Sono sorpresa nel riconoscere le due venete: capisco che possano piacere a Jen, ma a Karin… Vedo che le brillano gli occhi e ricordo con quanta passione mi abbia accarezzata prima: Karin dev’essere bisessuale anche lei. Accidenti, Cap sembra esserne piena.
Chedo se si sono fatte anche loro, ma lei scuote la testa. Capisco che loro sono il prossimo bersaglio da portarsi a letto, ma a quanto pare sono un osso duro.
Non saprei, non ho mai provato a sedurre delle donne… Però mi sono sembrate abbastanza promisque. Almeno quanto loro due.
E’ incredibile come uno spinello aiuti a capirsi meglio… Karin mi spiega che gli olandesi hanno la tendenza ad evitarsi a vicenda quando sono in vacanza, e la biondina più giovane è olandese, quindi…
Curioso, io credevo fosse italiana. Anzi, veneta…
No, lei è olandese; la sua amica è italiana ed è per questo che parlano italiano fra loro. Già, gli olandesi sono bravi con le lingue…
Mi colgono di sorpresa quando mi chiedono se vogliamo aiutarli.
Certo, ma come?
Appunto, io sono italiana; magari mi riesce più facile approcciarle… Poi potrebbe essere divertente scopare tutti e sei insieme.
Hmmm… L’idea mi intriga. Se a Karin piacciono le due bionde algide, io potrei divertirmi di nuovo con Jen; immagino anche che a Franco non dispiaerebbe provarci con quelle due… E poi non ho mai fatto una bella ammucchiata a sei!
Un altro tiro di spinello e sono del tutto convinta: mi eccita l’idea di aiutare Jen e Karin a sedurre quelle due, e mi eccita ancora di più quella di ammucchiarci tutti insieme nel lettone…
Loro sembrano tutti contenti, così sigliamo il mostro accordo con un bel bacio a tre, poi loro si rialzano in piedi, raccolgono i loro vestiti e ci salutano per tornare al loro alloggio.
Io rimango in piedi nel mio soggiorno, nuda, con la testa che mi gira e con il numero del loro cellulare in mano.
Intontita ma felice, mi riarrampico accanto al mio inutile marito e mi addormento insieme a lui nel letto sfatto e inzaccherato di sborra fresca.
Tempo di dormire: domani sarà una giornata interessante…

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