Il tuo libro, la tua puttana

di
genere
dominazione

La stanza è in penombra. La finestra aperta lascia entrare questa calda aria estiva che sa di contatto e lascia la pelle umida. Scalda ancora di più i nostri corpi. Vuoi che questo incontro sia sudato. Vuoi che sia faticoso. Vuoi che mi ritrovi a rinascere dopo aver creato qualcosa col mio corpo, incidendo nella mia anima delle immagini che non scorderò più.
Ti sto aspettando in piedi. Ferma con le mani sui fianchi. Vestita. Sto sudando, ma non ho il permesso di muovermi.
“Ogni cosa deve essere guadagnata” mi dici. La tua voce è bassa e calda. Il mio sguardo come al solito rasenta l'impertinenza... I vestiti sono sì bagnati, ma io sembro accennare un sorriso di sfida che tu non puoi accettare. Mi giri attorno e il mio mondo gira con te. Lentamente mi passi la lingua sul collo per assaporare l'amaro sudore. “Tutto di te voglio provare” sussurri. Perché sai che è un arma in più da usarmi contro. Più riesci a farmi godere, più io sarò la tua insolente puttana.
"Bene. Tutta fradicia la Troia... ma a sudare sono bravi tutti. Mostrami la mano"
Io so.
Ti mostro la mano che ho passato sulla fica.
"Bene. Allora visto che ti stai comportando bene, ti darò una possibilità"
Mi fai abbassare pantaloni e le mutande e mi fai inginocchiare, non prima di aver dato al mio culo ciò che merita.
Mentre sono in ginocchio mi porgi un libro. Il tuo libro. Devo essere tua. Devo essere nel tuo mondo.
"Troia... Adesso leggerai ad alta voce queste pagine. Non meccanicamente, me ne andrei subito. Fallo seguendo il senso del racconto. Fallo tuo come vuoi fare tuo il mio cazzo"
Comincio a leggere...
Mi lasci leggere le prime pagine, senza fare nulla...
Sono in estasi.
Perché avverto la tua presenza, il brivido di sentire che mi passi accanto e comunque riesco a mantenere il controllo per comprendere ciò che leggo.
La mia voce non ha esitazioni.
La storia mi piace, questo lo vedi.
Ma ha un qualcosa di celestiale per il fatto che il suono che si confonde con l'eccitazione... Ti fa impazzire.
Ti avvicini. Mi sfiori il culo. Tremo ma leggo...
Pelle d'oca sul mio sedere.
Ti inumidisci l'indice e lo fai entrare nel buco.
Non riesco a contenermi e mi fermo, smetto di leggere.
Intollerabile tutto ciò...
Con l'altra mano ti prendi per i capelli tirandomi leggermente la testa indietro.
Mi sussurri all' orecchio di continuare a leggere.
Il tuo dito continua però ad esplorare il mio mondo... Con qualche esitazione, ricomincio a leggere.
“Brava la mia puttana”
La mia testa mi fa sentire come se fossi in una dimensione diversa...
Attratta da ciò che leggo, ma con la fica in fiamme.
Questo caldo poi non mi aiuta per nulla...
Sono scomoda così... ma non mi muoverei per nulla al mondo.
Con un gesto improvviso mi spingi coi gomiti a terra.
Mentre sono a pecora so che posso tutto tranne che deluderti nuovamente.
Per cui non interrompo la lettura. Lo vedi, lo apprezzi.
Sento i tuoi vestiti cadere a terra... Vorrei girarmi, saltare sul tuo corpo, ma mantengo la mia posizione costringendomi a non guardare.
Tu sei nudo, sudato, ma “eccitato come poche altre volte”, mi dici...
Il tuo corpo che anche se non vedo, conosco... il suono della tua voce... Ti voglio
Mi penetri duramente quando non me lo aspetto... Stavolta la mia voce si incrina, diventa più acuta. Sussulto ad ogni colpo del tuo cazzo... Vengo improvvisamente scossa da ondate di un orgasmo potente come pochi altri. Vengo continuando a leggere finché non riesco più, finché il mio ansimare non me lo permette più.
Ti giri col cazzo umido di me, arrivi davanti al mio viso:
"Ti do un buon motivo per non leggere"
Lo spingi nella mia bocca arsa dal caldo e dalle pagine. Arsa dal mio godere. Il tuo cazzo bagnato è acqua nel deserto per me... Mi disseto mentre lo lecco estasiata.
Vieni. Sul mio viso e sulla copertina del libro che si è richiuso.
Nella testa e negli occhi hai l'immagine di me che con aria di sfida prendo in mano il libro e pulisco ogni goccia con la mia lingua.

La tua troia quando vuole sa come farti felice.
scritto il
2018-09-18
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