Comanda lei! Pt3

Scritto da , il 2018-05-21, genere dominazione

Scelsi la palestra dal momento che ce n’era una proprio di fronte al nostro palazzo e nel tempo io e lui ci eravamo fatti qualche amico ed amica, molti altri che la frequentavano erano già nostri conoscenti e quindi avevo già del terreno fertile per procedere. I giorni successivi alla mia iscrizione furono molto particolari. In casa c’era una nuova atmosfera, lui si occupava di tutto, si comportava come una vera servetta felice. Tuttavia non mi sentivo male per la situazione, datosi che lui ne era eccitato e contento, il suo masochismo non aveva limiti. Negli ultimi giorni mi chiedeva sempre più spesso il permesso per raggiungere l’orgasmo così io a debita distanza gli concedevo di masturbarsi mentre lo umiliavo. Spesso prima di farlo godere gli intimavo di leccarmi i piedi e di massaggiarmeli mentre io mi masturbavo sui porno. Poi subito dopo gli permettevo di prendere in mano il cazzo. Una sera lo feci masturbare mentre era a novanta, dandogli ripetuti schiaffi sul culo ogni volta che lui da buon frocetto mi chiedeva le sue adorate dita in culo. Le sedute di allenamento alla palestra stavano portando i loro frutti, avevo infatti attirato su di me le voglie di un vero maschio. Mi recavo lì con abbigliamento piuttosto sobrio e adatto per il luogo: leggins e canottiera. Ma era il mio corpo di donna vogliosa a procacciarsi le armi per attirare il vero portatore di cromosoma dominante. Infatti il sudore mi faceva scivolare mutandine e tessuto del leggins nelle mie grosse labbra, ed era un piacere raccontare al mio aspirante cornuto le reazione degli altri maschi alla vista di quel carnoso zoccolo di cammello. Passavano i giorni e quel ragazzo dai pettorali scolpiti mi aveva ormai adocchiata, tuttavia dovevo spiegargli bene la situazione che avevo in mente. Una sera lo invitai a prendere un caffè subito dopo, ero intenzionato a non farmelo scappare e infatti ci riuscii. Ci scambiammo i numeri e tornai a casa, gli feci capire che ero una ben predisposta a prendere del buon cazzo duro. Tuttavia restava la questione del mio Porco che anche quella sera mi fece trovare una bella cena e la casa in ordine. “Non devi solo mangiare, voglio che mi massaggi i piedi, sono stanca per la palestra, muoviti!” Gli intimai e lui mi tolse scarpe e calzini e smise addirittura di mangiare. Con cura iniziò a baciare e leccare. “Che bella fica che hai stasera, sei andata in giro così oggi in palestra?” mi disse e io gli risposi subito:” Sì, ho cercato qualche cazzo che potrebbe finalmente sfamarla e guarda chi ho trovato”. Gli porsi il cellulare dove c’era la chat aperta con quel tale della palestra che non aveva tardato a scrivermi porcherie, incitato anche dalla mia sfacciataggine. ”Adesso mi scatti una bella foto al culo nel leggins e gliela inviamo, che ne dici porco?”. Lui così me la scattò e gliela inviai attendendo una risposta. Decisi di portare il mio porco in camera da letto perché avevo una gran voglia di giocare un po’ con lui. Mi feci spogliare e mi adagiai sulle lenzuola, d’istinto lui prese a leccarmi la fica, senza toccare il clitoride così come avevamo stabilito. La risposta non tardò ad arrivare… un bel cazzo purpureo. “Guarda che bel cazzo che ha, dai lecca che io voglio venire”. Poco dopo venni e registrai l’orgasmo. “Adesso sai che facciamo, tu ti seghi ma devi guardare il cazzo che mi scoperà”. Senza pensarci il gran Porco lo prese in mano e iniziò a menarselo guardando lo schermo del mio smartphone. “Guarda cosa mi scrive, mi vuole aprire la fica…vuole fare quello che tu non sei capace di fare, godi lurido porco, godi col cazzo che ti renderà cornuto”. Venne, lo invitai a mettere la foto del mio culo sul nostro profilo Disqus : “Voglio che tutti possano guardare il mio bel culo e pensare che sei proprio un cornuto” gli dissi, andai a lavarmi, lasciandolo lì con rivoli di sperma che gli colavano dal cazzo…


Lei di Semiramis.
P.S. Aspettiamo ansiosi i vostri commenti.

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