Sonetto Volgare a Venere

Scritto da , il 2020-05-13, genere poesie

Le polpose punte roventi ch'amo
si schiudono prima dalla bocca
mi nutrono di manna, cala la ciocca
la scosto e libero i tuoi seni piano

calda una mano scivola tra coscia
e chiude le labbra seconde
afferra un ricciolo e le pesche tonde
e la testa del godere cade e scroscia

Geme la figa, stringi il culo e voli
calchi i ginocchi, senti gli occhi
fuori e affannata a frotte fila coli

Venere sei mia tutta godente!
e livida di sessi coi fiati tocchi
le forbici di gambe non taglienti

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