Sonetto Volgare a Venere
di
Semiramis
genere
poesie
Le polpose punte roventi ch'amo
si schiudono prima dalla bocca
mi nutrono di manna, cala la ciocca
la scosto e libero i tuoi seni piano
calda una mano scivola tra coscia
e chiude le labbra seconde
afferra un ricciolo e le pesche tonde
e la testa del godere cade e scroscia
Geme la figa, stringi il culo e voli
calchi i ginocchi, senti gli occhi
fuori e affannata a frotte fila coli
Venere sei mia tutta godente!
e livida di sessi coi fiati tocchi
le forbici di gambe non taglienti
si schiudono prima dalla bocca
mi nutrono di manna, cala la ciocca
la scosto e libero i tuoi seni piano
calda una mano scivola tra coscia
e chiude le labbra seconde
afferra un ricciolo e le pesche tonde
e la testa del godere cade e scroscia
Geme la figa, stringi il culo e voli
calchi i ginocchi, senti gli occhi
fuori e affannata a frotte fila coli
Venere sei mia tutta godente!
e livida di sessi coi fiati tocchi
le forbici di gambe non taglienti
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Supermarketracconto sucessivo
Sonetto Volgare, Come me piace de menar la ciucia.
Commenti dei lettori al racconto erotico