La spa

di
genere
trio

Sono Eva e sono sposata con Marco da 5 anni, lavoriamo entrambi, Marco con ritmi maggiori dei miei ma io affianco agli impegni della mia professione anche quelli della Mamma e quindi compenso. La nostra vita è felice, ci amiamo da tanti anni e continuiamo a desiderarci l'un l'altro. La nascita di nostro figlio ha però ridotto le nostra attività sessuale pertanto cerchiamo di ritagliarci degli spazi solo per noi non appena ne intravediamo la possibilità.
Marco a tal punto la sera scorsa mi dice di aver vinto un premio aziendale consistente in un week end presso una spa a circa 100 km da dove abitiamo. La distanza non ci spaventa, io sono un pò preoccupata per il dove e con chi lasciare nostro figlio ma alla fine ci organizziamo in modo tale da essere rassicurata anche sotto questo aspetto. La preparazione della valigia è abbastanza approssimativa ma decido comunque di sfoggiare un nuovo completino sexy color turchese appena acquistato. Mi va un pò piccolo di reggiseno e questo rende le mie già grandi tette ancora più eccitanti agli occhi di Marco. Quando arriviamo abbiamo la netta sensazione di essere l'unica coppia all'interno della struttura. La stanza a noi riservata è veramente carina, niente di extra lussuoso ma confortevole e con un tocco di sensualità data da alcuni quadri ritraenti scene più o meno erotiche o di nudo. Dopo esserci sistemati decidiamo di regalarci un momento solo per noi. Ci basta uno sguardo e siamo subito sul letto. Le mie gambe sono aperte e Marco mi sta già facendo impazzire con la lingua. Vengo in pochi istanti, sono pronta ad accogliere il suo cazzo. Appena entra dentro me anche lui sente tutta la mia eccitazione. Sono bollente e lo incito e spingere di più mentre mi bacia il collo ansimando. Entrambi eravamo desiderosi di sesso. Non resisto, voglio venire subito, lui mi accontenta e dopo di me lo incito a venirmi in bocca. Mi accontenta, il suo seme è copioso e caldo. Faccii quasi fatica ad ingoiarlo tutto. Marco allora mi guarda con aria ammiccante e mi dice che la prossima volta vuole godersela di più. Le sveltine non ci sono mai piaciute. Io apprezzo e con un occhiolino gli do a intendere di tenersi pronto per il bis.
Una doccia veloce e siamo già in spa. Ci danno gli accappatoi, le infradito e i perizomini e ci dirigiamo verso gli spogliatoi. Decido di entrare nello spogliatoio degli uomini con Marco, penso, tanto siamo soli...
Eravamo quasi pronti, quando sentiamo rumore. La porta si apre ed entra un ragazzo. Non mi ieri ancora chiusa il di sopra del bikini, mi affretto a chiudere almeno il bavero dell'accappatoio ma temo che le mie tettone siano state viste, seppur in parte. Usciamo dallo spogliatoio un pò imbarazzati un pò divertiti dall'accaduto. Il ragazzo ci guarda divertito mentre usciamo. L'ambiente è davvero rilassante, temperatura calda ma non soffocante, luci soffuse, odore di qualche essenza tropicale indefinita ma gradevole, musica lounge di sottofondo. Tutto curato nel minimo dettaglio. Dopo aver lasciato i nostri pochi effetti su di un paio di lettini ergonomici ci immergiamo in piscina. Dopo aver fatto l'amore tendo sempre a continuare ad essere bagnata, questa volta però sento di esserlo ancora di più rispetto al solito. Non so se a causa dell'atmosfera o perche torniamo finalmente a vivere una situazione di coppia senza figli o ancora perché è dovuto all'inconveniente nello spogliatoio. Non ci penso, entro in acqua e mi lascio abbracciare da mio marito.
L'idromassaggio ci rilassa e per quanto mi riguarda calma i bollenti spiriti. Dopo una decina di minuti decidiamo di dedicarci al bagno turco. Il vapore, i corpi sudati e l'aria rarefatta mi riaccendono certe voglie. Guardo Marco e noto che anche lui si sta "svegliando", mi accerto che dall'oblò della porta nessuno ci guardi ed inizio a massaggiargli il cazzo, è già duro, mi inginocchio e me lo passo tra le tette. Senza distaccare lo sguardo da Marco con dei piccoli colpi di lingua inizio a farlo impazzire. Il vapore però inizia ad essere davvero insopportabile, usciamo fiduciosi di riprendere quello che stavamo facendo ma vicino ai nostri lettini ci aspetta una ragazza che ci informa che a breve era previsto il nostro massaggio di coppia. Un pò delusi, ci stendiamo e ci rassettiamo rimandando a dopo le nostre pulsioni. Prima di concederci al nostro massaggio indossiamo i mini perizomini e ci stendiamo a pancia sotto sul lettino matrimoniale.
Avendo una quarta di reggiseno mi riesce difficile stendermi ma mi adatto. Passano pochi minuti quando sentiamo entrare la persona che con le sue mani avrebbe reso il nostro relax ancor più intenso. Non mi accorgo subito che non si tratta di una massaggiatrice. Chi inizia a spalmarci delicatamente dell'olio caldo e profumato è un lui. La cosa mi imbarazza, penso subito che sono in top less, che Marco potrebbe ingelosirsi. Il mio corpo si irrigidisce, il massaggiatore lo nota, si presenta, dice di chiamarsi Giulio e mi chiede di rilassarmi. La voce maschile non sorprende Marco. Forse lo aveva già notato o forse non gli crea problemi. Decido di provare a rilassarmi. Il massaggio è davvero fatto bene, sento i miei muscoli rilassarsi, il mio corpo risponde bene fini a quando non ci viene detto di girarci. L'imbarazzo mi assale di nuovo. Cerco di farlo capire a Marco ma in quel preciso istante Giulio ci chiede se ci sono problemi visto che lui è un uomo e io sono in top less. Il tono in cui lo dice è rispettoso ma allo stesso tempo percepisco un non so cosa di sfidante. Rispondo che per me non ci sono problemi, ho il mio asciugamano, me lo metto sul petto e il problema non si pone. Marco mi guarda dapprima stranito ma poi sembra dirmi con gli occhi, mi raccomando. Mentre mi giro e copro le mie tettone (che per inciso fanno sempre un gran figurone anche dopo un parto) sento lo sguardo di Giulio addosso. Le sue mani sul mio corpo mi fanno uno strano effetto. Sono imbarazzata ma sento anche la mia fighetta accendersi e bagnarsi. L'idea che un piccolo pezzo di stoffa copra le mie tette e la mia fighetta sia coperta da un mini perizoma, alla presenza di un estraneo, mi rende inquieta ma anche eccitata. Quando le sue mani sfiorano la base delle mie tette sento una scarica elettrica pervadere il mio corpo. Marco se ne rende conto e mi guarda come se volessi dirmi...eh brava la mia mogliettina, ti stai eccitando eh? Gli sorrido tremante di piacere. Il massaggio finisce di li a poco. Rimaniamo soli per circa 5 minuti distesi sul lettino a rilassarci. Faccio finta di essermi addormentata. Marco si ricopre con l'accappatoio, mi sfiora la schiena con le dita provocandomi quasi un principio di orgasmo. Mi desto di colpo e lui mi guarda sornione. Sono certa abbia capito tutto....
Mi ricopro anche io. Il massaggiatore bussa, rientra nella stanza e ci raccomanda di provare una tisana alle erbe. Lo riconosciamo, è il ragazzo dello spogliatoio. Mentre stiamo per dirigerci verso la sala dove degustare la tisana il ragazzo si accinge a sostituire il telo di carta del lettino. La zona dove era adagiata la mia fighetta è evidentemente bagnata. Siamo in tre in quella stanza, tutti capiamo cosa era successo ma nessuno dice una parola. Ringraziamo per il massaggio e ci prepariamo a degustare la tanto declamata tisana.
Rientrati in camera Marco mi legge negli occhi l'eccitazione repressa, mi bacia, mi accarezza, mi accende come solo lui sa fare. Da un pò di tempo a questa parte gli ho rivelato la mia fantasia nascosta. Ovvero avere lui dentro la mia fighetta e un altro cazzo in bocca. Mi faccio prendere da Marco da dietro. Sapientemente lui affonda i suoi colpi stimolandomi il clitoride con una mano mentre con l'altra mi porge un dito vicino alla bocca. Li avvolgo con le
mie labbra e lo succhio immaginando fosse un bel cazzo. Lo spompino come un'ossessa. Mentre Marco affonda il suo cazzo dentro me, alterno colpi di lingua al surrogato del cazzo a sguardi provocatori a mio marito, geloso di quella mia fantasia ma eccitato da come la mia fighetta risponde a quello stimolo. L'idea di due uomini che vengono dentro di me mi fa impazzire, godo tremando di piacere. Attendo che mio marito esploda dentro di me, sento che non resiste più. Lo sento perdersi dentro di me riempiendomi del suo piacere. Sono eccitatissima e sconvolta dal piacere provato. Cadiamo in un abbraccio profondo, tenero e sentito. Dopo un pò di coccole lui mi guarda e mi chiede se stessi pensando al massaggiatore mentre gli succhiavo il dito. Rido, a dire il vero non pensavo ad un uomo in particolare ma gli rispondo...perché no, lui piuttosto che un altro. Fa lo stesso. Ha il cazzo ancora semi duro, mi sale sopra e me lo appoggia sul volto. Lo lecco e lo spompino guardandolo provocatoriamente. Lui mi viene in bocca. Aveva capito che desideravo anche quell'esplosione di piacere.
La sera ci prepariamo per la cena, il menù è raffinato e ben curato ma quello che più ci colpisce è vedere nella carta dei vini il nostro rosso preferito. Lo ordiniamo senza esitazione. Le pietanze vengono accompagnate da generosi calici di vino.
La testa ci gira appena ma siamo ancora abbastanza lucidi. Dopo il dolce ci invitano a sorseggiare un super alcolico al bar.
Li, seduto su di un divanetto, vediamo Giulio chiacchierate con altre persone dello staff.
Inspiegabilmente strattono Marco come a volerglielo indicare. Lui non fa una piega. Marco ordina un whisky ed io un bayles. Ci sediamo ad un tavolino e chiacchieriamo amabilmente tra noi. Quando decidiamo di salire in camera, Marco passando accanto al manipolo di persone dello staff, rivolgendosi al Giulio, gli dice che domani lo aspettiamo per un secondo massaggio. Lui sorride compiaciuto e torna a parlare con i suoi colleghi.
Io sento un fremito dentro. Non capisco se Marco vuole passare dalla fantasia alla realtà, non ho il coraggio di chiederglielo. O se semplicemente ha gradito il massaggio ricevuto e rivuole lo stesso massaggiatore. Andiamo a dormire semi sbronzi.
La notte faccio diversi sogni, tutti a sfondo sessuale ma non ricordo esattamente gli scenari immaginati. So solo che al risveglio la mutandina è fradicia di umori. Ci prepariamo per la colazione e scendiamo nella sala da pranzo. Optiamo per una colazione classica, cappuccino e cornetto. Ci spostiamo in una sala lettura, entrambi ci concediamo un buon giornale, erano anni che non lo facevamo.
Erano ormai le 10.30 decidiamo di salire in camera e prepararci per il secondo giorno di spa per goderci quello splendido relax da cui sapevamo sarebbe stato arduo separarci l'indomani.
L'atmosfera melliflua della spa riportò la mia mente ai miei sogni notturni. Avevo forse sognato la spa? Mi salì una specie di ansia, il cuore iniziò a battermi forte quando mio marito mi prese per mano per farmi adagiare sul lettino. Quel suo gesto inconsapevole mi fece sentire rassicurata nonostante i pensieri che pervadevano la mia testa. Vedendomi un pò stralunata mi propose di entrare in piscina, l'idromassaggio era quello che ci voleva. Mi rilassai, lui era accanto a me, inconsapevole o no, non importava, mi sentivo al sicuro. Arrivò l'ora del massaggio, ci preparammo, indossammo i soliti mini perizomi usa e getta e ci stendemmo sul lettino matrimoniale come il giorno prima. Il nostro massaggiatore "preferito" arrivò di li a poco. L'olio caldo sui nostri corpi era sapientemente spalmato dalle mani di Giulii. Decisi di allargare le gambe quel tanto che bastava così che il perizoma potesse scostarsi. Il nostro amico se ne accorge e che decide di passare a massaggiare le gambe. Sapevo mi stesse guardando la mia fighetta mentre mi accarezzava sempre più l'interno coscia. Mi stavo spudoratamente bagnando e Giulio lo poteva vedere. Era giunto il momento di girarci, questa volta senza che lui avesse il tempo di chiedere nulla, mi girai coprendo le mie tettone con un asciugamano che a stento bastava a coprirle. Ad un certo punto Marco si alza e chiede al massaggiatore se può interagire massaggiando anche lui sua moglie. Ovviamente il Giulio non gli nega questa possibilità che avrebbe potuto aprire scenari interessanti. Il nostro amico mi massaggiava il collo, la nuca e le spalle, mio marito i piedi e le gambe, spingendosi sono all'interno coscia. Ero vistosamente fradicia. Marco non poteva non accorgersene. Infatti scostò il perizoma e iniziò a leccarmi la mia fighetta. Il confine tra la fantasia e la realtà era stat varcato. Non ebbi tempo di imbarazzarmi, Marco mi conosceva fin troppo bene, sapeva perfettamente come farmi perdere ogni freno inibitorio. Non ci vidi più, mi girai, lasciai cadere l'asciugamano, mettendo in mostra le mie belle tettone, e afferrai il pacco del massaggiatore. Era duro, si vede che si aspettava tutto ciò.
Lo liberai dalle mutande e lo presi in mano. Pulsava dal desiderio. Mi girai verso Marco come a chiedere la sua approvazione. Marco è geloso ma anche lui, come me, ha una mentalità perversa, e consapevole del fatto che avrei dovuto ricambiare il desiderio di realizzare la sua fantasia di farlo con me e un'altra donna, mi fece un cenno di intesa. Mi voltai, carica di erotismo, e presi in bocca un cazzo diverso da quello di mio marito in sua presenza. Non feci in tempo ad assaporarlo che sentii riempita la mia fighetta dal cazzo di Marco, duro come non mai. La mia fantasia si stava realizzando. Alternavo colpi di lingua sulla cappella di Giulio, sguardi provocanti ai miei due uomini e intense spompinate. Marco dal canto suo mi stava stantuffando sonoramente. I miei umori, ormai copiosi, facevano si che ad ogni affondo del cazzo di Marco si sentisse un dolce rumore di piacere. Sono venuta almeno un paio di volte nel giro di pochissimo. Marco mi ha sempre detto che quando fantasticavo di avere un cazzo in bocca invece che il suo dito, la mia fighetta reagiva allo stimolo dando la sensazione che gli stesse "mordendo" il cazzo.
Era ovvio che adesso se lo stesse a dir poco divorando. Marco era pronto per venire, accelerai il ritmo con la bocca per preparare anche il cazzo di Giulio. Li sentivo pronti, mi sentivo pronta per realizzare il mio ultimo e più scandaloso desiderio. Bastarono pochi istanti e la mia bocca fu inondata di calda sborra e Giulio urlò di piacere. Marco vedendo ciò venne fragorosamente sparandomi il suo succo così forte che quasi lo sentii risalire lungo lo stomaco. Sentivo entrambi sfiniti ma soddisfatti. Io mi sentivo soddisfatta e appagata.
Ringraziammo Giulio, ma questa volta non per il massaggio, e rientrammo in camera. Ero ancora così eccitata che volli scopare un'altra volta con Marco. Questa volta fu più romantico ma non meno appagante. Durante le coccole però ci guardammo negli occhi con aria complice, avevamo fatto qualcosa di eccezionale, avevamo esplorato nuovi orizzonti e ci era piaciuto. Ci demmo solo poche regole, la più importante era che solo Marco avrebbe potuto penetrarmi. I nostri futuri amici si sarebbero divertiti con la mia bocca e le mie tettone. Ovviamente Marco iniziò a progettare la realizzazione della sua fantasia. Non vedeva l'ora di scoparmi mentre leccava le tette di un'altra donna. Desiderava scoparmi mentre io leccavo la figa di un'altra donna. L'idea non mi entusiasmava ma Marco per me aveva accettato che io succhiassi il cazzo di un altro uomo. Non potevo non ricambiare. Del resto il matrimonio è anche questo. O no?
di
scritto il
2018-04-06
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