Sono il cornuto di mia moglie - 4 - In treno

Scritto da , il 2018-01-10, genere tradimenti

Tornando a quella notte al club privé,devo precisare che quando io,mia moglie e il suo fidanzato,dopo una breve sosta al bar,siamo entrati nella grossa sala delle orge,eravamo completamente vestiti anche se mia moglie,indossava una camicetta trasparente in seta che esaltava le sue gonfie tette coi capezzoli già turgidi mentre,a minigonna inguinale,aiutata da tacchi vertiginosi,metteva in bella mostra ad ogni movimento l'attaccatura delle autoreggenti,ed il sottile filo del perizoma che da tergo si perdeva tra le chiappe mentre davanti velava appena lo spacco della sua fica completamente depilata.

Entrando,mia moglie era abbracciata al suo fidanzato mentre io li seguivo da dietro.

Naturalmente lo strano trio esaltato dall'avvenente e discinta figura di mia moglie(non che mancassero altre donne altrettanto esibizioniste ma lei era particolarmente ammirata),aveva attratto un certo numero di persone tra le quali vi erano anche alcune donne che ci avevano seguito sin dentro quel grosso salone.

Mia moglie,senza neanche spogliarsi,aveva subito scelto il lettone rotondo e rimanendo coperta dai suoi leggeri indumenti,vi si era subito sdraiata nel centro con accanto il suo amante.

Con un gesto della mano mi aveva ordinato di spogliarmi.

Naturalmente,sotto i jeans,avevo un tanga di pizzo color rosa mentre sotto la camicia avevo un reggiseno a balconcino che stringendomi da sotto con gli opportuni ferretti,mi faceva apparire come se davvero avessi le tette coi grossi capezzoli a vista.

Mentre mi spogliavo ero circondato dalla curiosità di alcune persone che seguivano ogni mio movimento sino a che,completamente nudo,avevo esibito le pinzette che mordevano i miei capezzoli,la mia gabbietta di castità ed il dildo che mi turava il buco del culo.

Rimanendo così,immobile davanti a mia moglie,aspettavo che fosse lei o il suo amante a darmi nuovi ordini.

Via via che il tempo scorreva,sul suo corpo e dentro di lei si alternavano maschi che la montavano scaricandosi dentro la sua aperta e disponibile fica mentre altri le sborravano in bocca o sulle tette.

Stranamente,non concedeva a nessuno di sodomizzarla.

Aveva accettato anche che alcune donne la leccassero o si offrissero a cosce spalancate alle sue vogliose labbra.

In quel groviglio di corpi che si avvicendavano per avere i suoi favori e godere delle sue cedevoli carni,un solo punto rimaneva fisso;Ogni volta che un maschio si scaricava dentro di lei,con un solo cenno della sua mano o dei suoi occhi,io mi inginocchiavo tra le sue cosce per leccarla e ripulirla dallo sperma e dagli umori che sgorgavano tra piccole e grandi labbra.

Quel gioco era durato alcune ore e vi aveva messo termine il suo amante che allontanando i tardivi pretendenti,l'aveva fatta girare a pecora e l'aveva montata nel culo da dietro.

Poi,nel momento topico,l'aveva fatta girare e le aveva goduto in bocca.

A quel punto mia moglie,chiamandomi a se,mi aveva abbracciato e offrendo la sua bocca piena di sperma alle mie labbra,si era congiunta a me in un profondo ed osceno bacio e mentre lo sperma travasava nella mia bocca,i curiosi che circondavano il lettone,erano esplosi in uno scrosciante,entusiasta applauso.

Mentre ancora eravamo con le labbra congiunte,si era avvicinato a noi un giovane dalla pelle scura che esibiva una verga dall'aria turgida e minacciosa.

Era bastata uno scambio di sguardi tra mia moglie ed il suo fidanzato per autorizzare il maschione a sfilarmi il dildo dal buco del culo per infilarci il suo cazzone e montarmi come se fossi la sua puttana.

Mi ha inculato con foga e per un tempo che pareva non finire mai e per tutta la monta,mia moglie mi era rimasta accanto,stringendomi la mano ed accarezzandomi i capelli per alleviare il mio godurioso tormento.

La sua sborrata copiosa e bollente,mi aveva scaldato le visceri sino allo stomaco e quando si era finalmente sfilato da me,mia moglie era prontamente intervenuta a tapparmi col mio lucente dildo nero.

Due giorni dopo,avevo ancora il culo in fiamme.

Il suo fidanzato era partito per impegni di lavoro e mia moglie,aveva già organizzato un week-end alle Cinque Terre dove l'aspettava un oste/pescatore suo intimo amico.

Nel nostro scompartimento in treno vi erano tre ragazzi dall'aria allegra e virile che per tutto il tempo non avevano smesso di tenerle gli occhi addosso e commentare ridendo tra loro.

Naturalmente lei non faceva nulla per dissuaderli dai loro vogliosi atteggiamenti.

Il viaggio da Milano a Genova non prevedeva soste ed ad un certo punto mia moglie si era alzata a chiudere le tende e con un tono di voce che tutti avevano sentito mi aveva detto:

-Tesoro,vai fuori e controlla che nessuno venga a disturbarci.-

Dopo circa un'ora,aveva bussato il vetro per farmi rientrare nello scompartimento dove erano tutti ancora alquanto discinti:

-Tranquilli ragazzi,ci pensa mio marito a farci a tutti il bidet con la lingua.

Vedrete,ci lascerà tutti puliti e senza macchie sui vestiti.-

Aveva detto tirandomi per la giacca sino a farmi inginocchiare davanti ad un ragazzo col cazzo ancora grondante di sborra.

Dopo venti giorni circa,mi aveva telefonato in ufficio e mi aveva detto:

-Tesoro,non tornare tardi stasera che voglio che mi porti al ristorante a festeggiare.-

-Festeggiare cosa amore?-

Le avevo chiesto:

-Tesoro....ho una notizia meravigliosa...sono incinta...aspettiamo un bambino...ci pensi....il nostro primo figlio!?-

Mia moglie è davvero una donna meravigliosa.

Aveva deciso di darmi un figlio ma non voleva che fosse del suo fidanzato per evitare nel tempo possibili complicazioni.

Aveva smesso di prendere la pillola una settimana prima e con lui non aveva più avuto rapporti sino alla famosa sera dell'orgia al quel club privé dove si era fatta godere dentro da un numero incredibile di maschi concedendo al suo ignaro amante solo il culo e la bocca.

Due giorni dopo si era fatta riempire dai tre ragazzi sul treno ed infine aveva passato tutto il week end a Vernazza nel letto del suo amico pescatore.

Dunque,tra cento potenziali padri,la realtà ultima è che il meraviglioso bambino che scorrazza allegramente nella nostra casa è figlio mio e di mia moglie.

Fine





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