La fica sborrata di mia moglie 2

Scritto da , il 2017-12-03, genere tradimenti

Quelle sera mia moglie era rientrata prima dal lavoro un po' trafelata per la fretta ma con la felicità che le sprizzava da tutti i pori.

-Amore per favore,mi aiuti a prepararmi.-

Mi aveva detto mentre ancora col fiato corto,aveva cominciato a spogliarsi.

-Che c'è tesoro...perché tanta fretta?-

Le avevo risposto mentre l'aiutavo come mi aveva chiesto.

-E' che sono in ritardo e tra un'ora passa a prendermi Arturo.-

Mi aveva informato con la solita aria ammiccante di quando si aspettava di passare una bella serata con qualche suo amante.

Arturo non lo conoscevo ma da come me lo descriveva doveva essere davvero un bell'uomo con tutte le carte in regola per rendere felice e soddisfare le pretese di una donna esigente come mia moglie.

Mentre lei era sotto la doccia,io le preparavo i vestiti più adatti per quella serata e l'intimo preferito da Arturo che lui stesso le aveva regalato.

Poi,mentre lei si truccava,io mi occupavo di pettinarla e legarle i capelli a coda di cavallo.

Quell'acconciatura da giovinetta,era la sua preferita in quanto le conferiva un'aria sbarazzina e poi,le permetteva quella "mossa" che tanto le piaceva quando voleva far sapere al suo maschio che lei era pronta.

Era un gesto semplice ma efficace.

Con la mano slegava il nodo che le fermava i capelli e con un veloce movimento della testa(come certe pubblicità)scioglieva la vaporosa chioma e si inginocchiava davanti al maschio per liberare dalla prigionia della patta e delle mutande,l'oggetto del suo desiderio.

Mentre dava gli ultimi ritocchi al trucco degli occhi,era squillato il telefono:

-Rispondi tu amore?-

Mi aveva chiesto mia moglie.

-Pronto chi parla?-

-Buon giorno...sono Arturo...c'è Claudia per favore?-

-Chi è?-

Mi ha domandato mia moglie.

Saputo che si trattava di Arturo,mi ha chiesto di metterlo in viva voce.

Le piaceva farmi sentire le conversazioni coi suoi amanti che lei stessa cercava di pilotare per renderli piccanti ed osservare ironica la mia espressione compiaciuta.

-Ciao Arturo....scusami ma sono un poco in ritardo comunque tra venti minuti sono pronta.-

Col tono della voce un po' imbarazzato lui le aveva risposto:

-Scusami cara ma c'è stato un contrattempo.-

-Che contrattempo?-

-Devo accompagnare mia moglie dai suoi per discutere a cena di certi affari di famiglia....-

Senza neanche lasciargli terminare la frase,mia moglie col tono adirato e perentorio di cui era capace in certo momenti lo aveva aggredito:

-Tua moglie?
La cena?
Affari di famiglia?
Ma sai cosa cazzo me ne frega di quella troia di tua moglie e dei suoi affari di famiglia?

Cerca di liberarti e non parlarmi mai più di quella zoccola,della sua famiglia di merda e dei cazzi suoi!-

-Ma tesoro....-

Aveva cercato di ribattere lui balbettando:

-Tesoro un cazzo!
E non mi chiamare così!
Se non sei qui tra venti minuti,te ne puoi andare affanculo tu e quella cornutona di tua moglie!-

Gli aveva gridato prima di sbattergli il telefono in faccia.

Dopo pochi minuti,mentre mia moglie,ancora nuda,si aggirava nervosamente per casa,era arrivato un SMS:

-Scusami Claudia,ci sentiamo domani.-

-Vaffanculo tu e quella troia di tua moglie e non chiamarmi mai più,dimenticati del mio numero stronzo!-

Mi aveva fatto rispondere lei dettandomi lei stessa le parole dell'SMS mentre alcune lacrime di rabbia le scioglievano il trucco che le rigava le gote trasformandola in una maschera che non le avevo mai visto in volto.

Poi si era chiusa in bagno e ne era uscita dopo una mezz'oretta struccata e col viso più rilassato.

Anche senza trucco mia moglie era bellissima coi suoi occhi scuri e profonde,la sua pelle liscia e le labbra tumide e rosate!

-Per fortuna ci sei tu amore.....vieni.....accarezzami.....baciami.....fammi sentire il tuo amore....fammi godere come solo tu sai fare.-

Dopo quelle parole appena sussurrate,mi aveva sfiorato la bocca con le sue labbra carnose e distendendosi sul divano,aveva allargato le cosce offrendosi dolce e vogliosa alla mia bocca.

Non appena la mia lingua si era intrufolata tra le piccole labbra della sua fica,avevo subito capito il motivo di tanta risentimento nei confronti di Arturo.

Tale era la sua voglia di farsi scopare che l'avevo trovata bagnata come poche volte mi era capitato prima d'allora.

Il suo desiderio di incontrarlo l'aveva talmente eccitata che,nonostante il tempo trascorso dalla tumultuosa telefonata,il suo sesso era ancora così madido di umori che persino le grandi labbra e parte dell'interno delle cosce,ne erano ancora intrisi.

L'avevo leccata e succhiata come piaceva a lei.

Inizialmente penetrandola delicatamente con la lingua per poi accelerare il ritmo mordendole la turgida clitoride e spingendomi con le labbra sino alla rosellina anale che leccavo e penetravo con la lingua e con le dita mentre la stessa attenzione dedicavo alla fica che oramai grondava come fosse una fontanella.

Lei mi accarezzava i capelli e nei momenti topici dell'acme,mi spingeva la testa a se come a volermi inghiottire ed al tempo stesso,dissetarmi col suo dolce succo.

Ansimava,si scuoteva,tremava mia moglie alle mie attenzioni.

Lei godeva ed io con lei e per la prima volta dopo molti mesi,avevo persino avuto un'erezione.

Dopo tre devastanti orgasmi in cui il mio viso ne era sortito bagnato come se fossi stato sotto uno scroscio di pioggia,mi aveva tirato su di se,e mi aveva baciato con un profondo lingua in bocca regalandomi il sapore della sua saliva misto a quello del miele sgorgato dalla sua gustosa e segreta fonte.

-Amore...mi hai fatta godere come mai sarebbe stato capace quello stronzo.

Meriti tutta la mia riconoscenza.

Voglio farti partecipare al mio piacere e far godere anche te.

Adesso spogliati,metti il tuo pisello tra le mie cosce,fatti una sega e vienimi sulla pancia e sul pelo.

Dopo essermi masturbato ed essere venuto sul suo peloso monte di Venere,mi sono chinato su di lei e mentre mi accarezzava i capelli,ho leccato e ingoiato il frutto del mio stesso godimento.

Quella sera,aveva voluto cenare a lume di candela e verso le undici,vinta dalla frustrante e faticosa giornata,aveva voluto andare a letto presto e si era addormentata tra le mie braccia.

Verso mezzanotte era suonato il telefono sul suo comodino e dopo diversi squilli,lei stessa con un filo di voce aveva risposto:

-Chi è a quest'ora?-

-Ciao Claudia,sono Alberto.....ma dove sei....ti sento strana?-

-Alberto.....Ma che ci fai in giro a quest'ora?

Non ho la voce strana è che sono a letto e stavo dormendo.-

-Come dormendo?

Da quando vai a letto insieme alle galline tu così nottambula?

E poi,sapevo che eri fuori con Arturo....che è successo non stai bene?-

Come sempre,mia moglie aveva messo il vivavoce ed io che ero stretto al suo corpo,potevo percepire ogni sua reazione a quell'insolita telefonata.

-Lascia stare le galline e quello stronzo di Arturo che mi ha bidonata per quella troia di sua moglie....ma tu piuttosto,perché mi telefoni a quest'ora?-

-Mi dispiace per Arturo...ma cos'è successo?-

Mia moglie un po' stizzita:

-Lascia perdere quello li,non ne voglio proprio parlare!
Dimmi di te piuttosto.-

-Purtroppo c'è stato un contrattempo col mio volo,dovevo prendere una coincidenza per Dubai e dopo tre ore di attesa hanno soppresso il volo e dovrò restare in città sino a domani pomeriggio.

Ti avevo telefonato proprio per raggiungervi e stare con voi stanotte per uno di quei giochini a tre che tanto ti piacciono.

Certo non mi aspettavo questo contrattempo,a saperlo prima,ti avrei telefonato per invitarti a passare la notte con me nel mio albergo ma....visto che stai già dormendo....-

Le pause delle su parole,tradivano una certa delusione per il fatto che mia moglie fosse già a letto impossibilitata ad andare da lui in albergo.

-Mia moglie che aveva capito la situazione,dopo un rapido scambio di occhiate con me,gli aveva detto:

-Ascolta Alberto,io non posso venire da te a quest'ora,perché non vieni tu qui?-

-Come venire io da te e tuo marito?-

-Non preoccuparti per lui....ci penso io......scusami un attimo....-

Mentre Alberto era dall'altro capo del telefono,mia moglie rivolgendosi a me:

-Tesoro,ti dispiace se lo faccio venire qui e tu vai a dormire nella cameretta degli ospiti?-

Naturalmente lei già conosceva la mia risposta e mentre io traslocavo,lei era già in bagno a prepararsi per il suo inatteso amante.

Per l'occasione aveva indossato l'intimo che avrebbe messo per uscire con Arturo:

-Così impara quello stronzo a fare il bidone!-

Mi aveva detto mentre mi mostrava quell'eccitante mise colore rosso vivo che la rendeva terribilmente sexi e.....molto troia.

Alle quattro del mattino mia moglie mi aveva svegliato invitandomi in camera da letto dove il suo amante giaceva nudo e mollemente rilassato accanto a lei:

-Amore....guarda il regalo che mi ha fatto Alberto per farmi dimenticare la delusione di quel bastardo di Arturo.

Mi sento così piena e soddisfatta che vorrei condividere con te questo regalo.-

Mentre mi parlava nella penombra dell'abajour,aveva teso le braccia verso di me ed aveva allargato le gambe mostrandomi le valve dischiuse gocciolanti di sperma.

Io sono salito sul nostro letto nuziale ed inginocchiandomi davanti a lei,mi sono perso nell'immensità della sua fica sborrata.


Ti amo Claudia.











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