Serata in discoteca

Scritto da , il 2017-05-30, genere trio

Notte inoltrata, sono nel pieno della bolgia, con una gonna che è più un fazzoletto, ed una magliettina che non lascia molto spazio all’immaginazione.
Sono qui già da un paio d’ore, dopo un drink con le amiche le lascio per lanciarmi nella mischia, è piena estate e, anche se ormai saranno le 3 di notte, ho la schiena già bagnata dal sudore, mio e delle altre persone che ho intorno.
Sono finalmente in vacanza e il mio unico pensiero è che stasera mi voglio divertire.
Dopo aver ballato piena di energia da sola sento di dover rallentare un attimo, è adesso che parte il bello.
Subito si fa sotto un ragazzo, anche carino, ma non si può cedere subito alle attenzioni, bisogna farli pregare.
Ecco che ne arriva un altro, questo è davvero carino, inizio a ballare con lui, e parte il limone duro, ho la sua lingua in bocca che spinge forte, le sue mani sono aggrovigliate a me. Normalmente mi sarei lasciata andare con uno di quelli dopo, ma stasera è speciale e ne ho voglia subito.
Io e lui siamo una matassa intricata, indistinguibile da occhi esterni, le sue mani mi avvolgono e mi penetrano mentre i nostri corpi si muovono seguendo il ritmo della canzone.
Ma ecco che capita qualcosa di inaspettato, sento delle altre mani da dietro che mi toccano, riapro gli occhi e mi accorgo che si è aggiunto un amico del ragazzo con cui mi diverto, questa è la serata giusta per non farmi problemi di questo tipo.
Mentre limono con il primo, il secondo mi bacia da dietro il collo e le spalle, mentre le sue braccia mi setacciano alla ricerca di qualcosa.
Mi sento sudata, sporca, bagnata, stordita dalla musica e terribilmente eccitata dai miei due amici.
Un brivido mi sale lungo la schiena non appena le loro mani si inoltrano sotto alla mia piccola gonna, le mutandine si spostano come se non ci fossero mai state, temo gli sguardi delle persone attorno, ma mi accorgo che sono tutti impegnati.
E’ il segno che stasera non mi importerà di nulla, ho voglia di lasciarmi andare.
Mentre il primo davanti a me tiene una mano poggiata direttamente sul pube masturbandomi con il dito indice e toccandomi il clitoride con il palmo della mano, il secondo mi infila un dito nel culo e a sua volta ne infila uno nella mia figa grondante umori.
Muoversi a ritmo in questa posizione mi porta a sentire ancora di più le dita dei miei amici, che mi provocano dei sussulti continui ma ecco che un vortice che parte dalla mia fica mi fa vivere un momento di completo blackout, mentre la mia faccia si blocca in una smorfia di fatica ma anche di piacere.
Finalmente venuta, ma non ancora soddisfatta dalla serata, prendo i miei amici per mano e li porto verso il bagno, senza curarmi degli sguardi delle persone intorno.
Non appena siamo al cesso mi abbasso subito e dopo qualche palpeggiamento fuori dai pantaloni, glieli faccio abbassare e parte il lavoro di bocca. Quando ancora non sono completamente eretti li prendo tutti e due insieme in bocca, dopodiché uno per volta mentre con la mano sego l’altro.
Compio dei movimenti lunghi per percorrere con tutta la lingua la loro asta eretta, infilandomi le loro palle in bocca. Le piccole espulsioni di sperma che mi colano in gola non fanno che eccitarmi mentre il ventre reclama qualcosa per sé. Allora con l’unica mano rimastami libera mi sego furiosamente, infilandomi due dita nella mia fica già copiosamente bagnata.
Il primo a cadere è quello con cui è iniziato tutto. Dopo che me lo infilo tutto in bocca vedo la faccia contrarsi e capisco che ci siamo, allora mi tengo la punta del pene in bocca e sento i colpi del suo pene rilasciare nella mia bocca i suoi caldi liquidi che ingoio avidamente. Non appena finisce lui prendo e mi siedo sul cesso chiuso e il primo venuto mi masturba mentre io da seduta continuo a leccare l’uccello del secondo. Veniamo quasi insieme, sento colarmi liquido dalle gambe così come il liquido del secondo mi cola in gola.
Non appena terminato il nostro ensemble mi ricompongo subito, gli altri vorrebbero trattenermi per parlare ma io me ne vado quasi senza salutarli, mi ricongiungo alle mie amiche e decidiamo di andarcene.
Dopotutto, l’estate è appena iniziata.

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