Schiavi - 3^Parte

Scritto da , il 2017-03-29, genere dominazione

Tornai a casa sconsolato senza sapere cosa dire e raccontare a mia moglie. Entrai e la trovai già li, indaffarata tra bagno e camera da letto. “Amore sapessi che sorpresa incredibile. Stamattina sono andata al market è ho trovato un biglietto in busta chiusa. Diceva che oggi grazie alla Sig.ra Gutmeier avevo una giornata libera, che dovevo recarmi da Lucia la parrucchiera qui dietro per farmi pettinare e che era già tutto predisposto. Così andai e mi ha fatto questo meraviglioso taglio corto, la tinta e la manicure. Tutto gratis!!! Capisci???”
Si capivo tutto e sarei voluto scappare, lontano, via per sempre. E invece stavo li a guardarla in mutandine e reggiseno, tutta euforica per le novità.
“Caro, ma la sorpresa più grande è essere arrivata a casa e aver trovato questi due splendidi abiti, per te e per me. Guarda che meraviglia di gonna e che camicetta sexy. Tutto compreso, anche le calze!!!!” Mi stava cadendo il mondo innanzi. Mi lasciai cadere sul divano, senza speranza, solo preoccupazioni. Poi mi dissi, vediamo di andare in fondo e speriamo.
Ci preparammo per andare al ricevimento. Arianna era veramente sexy, il vestito le metteva in risalto tutte le forme. Il seno sembrava addirittura più prosperoso della sua 3^ e il culo era addirittura pornografico tanto era figo. A guardarla così me la sarei scopata immediatamente.
Giungemmo alla villa in perfetto orario. Ci aprì una cameriera, ma subito dopo arrivò Simona.
“Eccovi, bene siete in perfetto orario, entrate e mettetevi dove volete tra poco ci saranno tutti”.
Era cordiale, affabile, nessuna impressione compariva dalla voce. Era uno schianto. Si era fatta tagliare i capelli corti, quasi come Arianna, ed erano di un biondo platino. Vestiva perfettamente un vestito di pelle molto attillato e cortissimo, tant’è che dietro si intravvedeva il pizzo delle mutandine. Il sig. Gutmeier era poco distante, ammiccò un sorriso e ci fece segno di entrare nel salone.
C’erano quattro coppie di persone non più giovanissime sedute su piccoli divanetti a due posti. Erano tutti molto eleganti e dovevano essere piuttosto facoltosi, vista la serie di auto superlusso parcheggiate fuori. Ci sedemmo accanto ad una coppia ultracinquantenne. Cordialmente salutammo e loro risposero subito e con amicizia iniziarono a rivolgerci il loro apprezzamento per il ricevimento, fecero anche molti complimenti ad Arianna per quanto fosse sexy e bella.
Giunsero altre due coppie e i padroni di casa invitarono tutti al tavolo del buffet sul quale erano disposti sfiziosi stuzzichini e abbondanti bottiglie di Champagne e liquori.
Appena alzato dal divanetto, mi avvicinò Simona. Mi sussurrò all’orecchio: “Allora schiavo stasera ci divertiremo con la tua deliziosa troietta, non vedo l’ora di gustarmela come un bocconcino.. E’ proprio figa e penso sarà un’ottima schiava e tu un perfetto animale cornuto!!!” Rise piano e mi pizzicò il culo. Il suo alito caldo e profumato vicino all’orecchio mi aveva eccitato, anche se ero disperato per come sarebbe andata a finire la serata, poveri noi, povera Arianna vittima incolpevole di tutto questo casino. Mi veniva da piangere, ero confuso, volevo prendere Arianna e portarla in salvo, ma ero bloccato dalla visione di quelle foto, dalla vergogna che mi suscitava il pensiero che tutti avrebbero potuto vedermi sodomizzato e posseduto da una donna perfida.
Si avvicinò un cameriere ci diede due coppe di Champagne, bevvi avidamente la prima e subito una seconda. Diedi da bere ad Arianna che si aggirava con bellezza travolgente tra quei vecchi lascivi che la spogliavano con gli occhi. Arianna si sentiva il centro dell’attenzione, era eccitata da tutte quelle attenzioni che gli ospiti, affabilmente, le rivolgevano. Bevve almeno tre coppe di vino.


Uno strano torpore mi ovattava la vista e l’udito, provai a muovere la testa. La alzai e aprii meglio gli occhi. Ero nudo su un grande letto ovale. Vicino a me dormiva Arianna, nuda, su un fianco. Vedevo poco, solo una flebile luce mi faceva intuire i contorni della stanza. Osservai Arianna.
Da dietro, il sesso era oscenamente esposto. Le natiche erano rosse e leggermente tumefatte, come le cosce. La girai piano. I seni erano gonfi e i capezzoli completamente fuori, rigidi e duri come mai visti. Spuntavano come spilli dalle areole rosse e gonfie. La faccia era cosparsa di sperma indurito, anche sui capelli ne aveva e dalla bocca colava una bava densa. Sembrava morta, mi spaventai e mi prese un attacco di panico che mi portò a chiamare forte il suo nome strattonandola.
Aprì gli occhi. Si guardò intorno da quella posizione e mi chiese con la voce impastata dove fossimo. Non sapevo che dire. Si accorse che era nuda e uno sguardo terrorizzato apparve sul suo viso, si toccò i capelli e si portò le mani sul viso e sui seni. Vedeva poco. “Cosa è successo?”
Risposi piano: “non lo so”.
Continuavamo a guardarci intorno senza capire e senza ricordare.
Poi una voce ci riportò alla realtà o quasi: “Ecco che gli schiavi si sono svegliati. I nostri giocattoli si sono svegliati, cara!!”
“Bene allora possiamo iniziare la proiezione, rassettatevi e godete con noi di questa vostra meravigliosa performance notturna. Inutile dire che tutto ciò che vedrete è stato registrato e sarà conservato finché avrete la fortuna di essere i nostri schiavi, i nostri animali, finché farete ciò che vi chiederemo nessun altro lo vedrà, se no!!” disse Simona entrando, vestita con solo gli slip, e sedendosi vicina ad Arianna le pizzicò un seno, aggiunse: “capito bene cagna??”
Arianna confusa non rispose. Entrò anche il sig. Gutmeier, completamente nudo. Si sedette tra me ed Arianna, le disse: “rispondi si padrona, ho capito”. Arianna titubava. Ricevette un forte manrovescio che le girò il viso. “Hai capito ora cagna troia??”. Arianna con gli occhi umidi rispose: “si padrone ho capito”.
Gutmeier annuì e schioccò le dita, davanti a noi scese uno schermo e iniziò la proiezione del film con Arianna ed io protagonisti assoluti.
La prima scena era di Arianna che rideva con Simona avviandosi verso la porta di una camera. Aprì la porta e si trovò sull’uscio di una stanza grande, illuminata da tanti spot alle pareti. In mezzo un grande letto rotondo. Arianna entrò , seguita da Simona che chiamò con la mano gli altri invitati.
Mi vidi, sullo schermo, entrare a braccetto di due signore di mezza età, una era quella che avevo conosciuto poco prima. Arrivarono tutte e sei le coppie.
Simona sussurrò qualcosa ad Arianna che iniziò a ridere, sembrava ubriaca. Si muoveva freneticamente, agitando le gambe e le braccia come ballasse su una musica inesistente.
Poi iniziò a togliersi la giacchetta del tailleur, iniziò a sbottonarsi la camicetta e salì sul letto.
Simona la aiutò a sfilarsi la camicetta e le strappò via la gonna, lasciandola in mutande e reggiseno.
Un applauso scaturì dagli ospiti.
Le due signore si sedettero accanto a me ed iniziarono a spogliarmi, levandomi in breve tempo ogni tipo di indumento e lasciandomi nudo. Una di esse prese a fustigarmi con una frusta il culo mentre l’altra, spogliatasi a sua volta, nuda mi cavalcava la schiena.
Istintivamente io e Arianna guardavamo le immagini che scorrevano, senza ricordare nulla di quel che stava accadendo, senza quasi riconoscerci, con occhi vitrei.
Alcuni uomini si avvicinarono ad Arianna, uno di essi spogliandosi, levò la cintura dei pantaloni ed iniziò a cinghiare, poco delicatamente, il culo di mia moglie. Un altro le strappò il reggiseno facendole uscire le tette sode, le strizzò tra le dita ed iniziò a succhiare entrambi i capezzoli turgidi.
Un altro gridò: “Vediamo se è già bagnata la troia, vediamo se è in calore la cagna!!” e senza troppa cortesia le infilò due dita in figa. La stesero sul letto, non si divincolava e accettava il tutto senza inibizione alcuna, anzi appena distesa allargò oscenamente le gambe.
Intanto io completamente disinteressato a quello che succedeva poco più in la, sul letto, ero in balia delle donne. Mi attaccarono ai capezzoli e allo scroto delle clips elettrificate e a turno aumentavano il voltaggio procurandomi dei continui shock elettrici. Mi serrarono lo scroto e le palle con una ghigliottina e mi cinsero il collo con un collare di cuoio, mentre continuavano a frustarmi, mostrandomi le loro fighe bagnate, costringendomi a leccarle; piedi, fighe, ani ero circondato da donne assatanate che mi facevano di tutto.
La telecamera, dopo un mio primo piano della mia lingua su una clitoride di una vecchia di almeno 70 anni, staccò sul letto, zoomando un primo piano di un grosso cazzo nella bocca di mia moglie.
Arianna ciucciava il cazzo senza ritegno, con foga e passione mai dimostrata prima. Se lo infilava fino in gola e lo tratteneva così a lungo, ogni tanto lo rilasciava e sorrideva, mentre l’uomo glielo spingeva nuovamente in fondo. Con le mani masturbava altri due cazzi, uno per parte, mentre il padrone le leccava la figa bagnata. Altri due si godevano lo spettacolo commentando su quanto fosse troia quella giovane mogliettina appetitosa.
Altro primo piano sulla bocca di Arianna, l’uomo aveva sborrato e un fiotto di caldo sperma scivolava da un lato del viso di mia moglie. Infoiato Gutmeier alzò e girò con forza bruta Arianna mettendola alla pecorina e infilò il turgido cazzo nella figa bagnata. Un altro uomo salì sul letto, aprì le natiche di Arianna e con un dildo iniziò a massaggiare l’ano, sputandoci sopra con solerzia più volte, un altro uscì il cazzo e iniziò a scoparle la bocca senza tanta cortesia, un altro ancora era sotto il suo seno, le mordicchiava una tetta e punzecchiava con una specie di punteruolo un capezzolo, mentre si masturbava lentamente.
Un mugolio sordo e prolungato, un grido, ovattato dal cazzo che le riempiva la bocca con insistenza, sfuggì a mia moglie quando il grosso e lungo dildo anale le sverginò il culo allargando l’ano in modo violento. Fu solo un attimo e continuò a farsi pompare nei tre buchi senza mollare il cazzo che stringeva con la mano destra.

Non credevamo ai nostri occhi. Continuavamo a vedere immagini e scene di sesso violento ancora senza renderci conto che eravamo noi in quel film. Io avevo un’erezione incredibile. Simona guardando allungò la mano tra le cosce di Arianna: “la cagnetta troietta è bagnatissima” e dicendo ciò si portò le dita alla bocca e succhiò avidamente il nettare. Anche Gutmeier allungò la mano infilò due dita nella fessura toccò la clitoride facendo sussultare mia moglie: “cazzo come sta godendo a vedersi, puttana tua moglie e pure tu, cornuto!!”
Continuammo a guardare le immagini che proseguirono illuminando la stanza.

La telecamera si girò verso di me, continuavo ad essere vessato di ogni tipo di sconcezza da parte delle mogli infoiate. Si vide Simona indossare uno strap-on doppio, si infilò uno dei due cazzi nella figa bagnatissima mentre l’altro, molto lungo e nodoso le pendeva davanti senza molta consistenza. Si inginocchiò dietro di me, fece segno ad una megera che si stava masturbando sulla mia schiena di pisciare tra le mie natiche e poco dopo che iniziò a scendere la pioggia dorata sull’ano mi infilò in un sol colpo. Iniziò a muoversi avanti e indietro velocemente e autopenetrandosi iniziò a godere. La mia sofferenza iniziale divenne presto una forte sensazione di godimento, proseguivo a leccare una figa che continuava a squirtare in abbondanza nella mia bocca mentre la stessa che mi pisciò addosso si mise sotto il mio ventre ed iniziò a leccarmi il cazzo in continua erezione per via della ghigliottina che impediva lo sfogo eiaculatorio.
Simona ebbe molteplici orgasmi e anche la donna davanti alla mia bocca infine si spostò per lasciare il posto ad una altra. Qualcuno mi allentò la ghigliottina ed iniziai un lungo e tormentoso godimento eiaculando senza fine sulla faccia ed in bocca della vecchia pompinara.
Simona uscì con lo strap-on dal mio culo sodomizzato. Mi adagiai su un fianco sfinito.
Sul letto intanto Arianna stava subendo ogni tipo di angheria fisica e psicologica, ma sembrava non opporsi a quelle torture che sei uomini protraevano da lungo tempo. Ormai era scopata, sodomizzata, brutalizzata con schiaffi, sputi, schizzi di sperma ovunque!!! L’orgia sembrava proseguire senza fine.
-- Continua --

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