In cerca di lavoro cap.7 Stare con un dono di Dio

Scritto da , il 2017-02-03, genere trans

Ore 15.25 sono a casa sistemo i fiori in bella vista per farli trovare a Sonya e comincio a sistemare le mie due valige si fanno le 17 e di Sonya nulla poi mi arriva un sms.
-tesoro scendi sono qui sotto mi dai una mano con le borse
-ok tesoro
Presi l'ascensore e scesi di corsa non vedevo l'ora di baciarla e infatti come la vidi la baciai con passione; ma in testa avevo le parole di Camilla e cominciai a baciarla lentamente e con dolcezza. Sonya mi guardò strana e mi disse
-dai saliamo abbiamo da sistemare tutto.
Così cominciammo a sistemare tra un bacio e l'altro era diverso da tutte le altre volte finimmo di sistemare alle 19 di sera e ci rendemmo conto che nel frigo non c'era molto.
Sonya mi propose
-ti va di andare a comprare qualcosa al centro commerciale?Io intanto mi faccio un bagno sono stanchissima
-ok vado
Fatta la spesa tornai a casa Sonya era ancora in bagno ed io per fargli una sorpresa preparai la cena con una bottiglia di vino e accesi delle candele.
Quando mi apparse era stupenda in vestaglia da notte carnagione chiara,pelle liscia profumata, senza trucco mi cominciò a baciare tutto e finalmente vide le rose che erano lì per per lei
-grazie tesoro sei unico vieni qua.
Mi strinse forte e rimase in silenzio le vidi scendere una lacrima dal suo viso.
Le chiesi
-perché piangi?
-nulla sono solo tanto felice che sei qui.
Cominciammo a baciarci in modo dolce lei mi spoglio e poi cominciai io a spogliare lei le tolsi la vestaglia e il reggiseno era stupenda come non l'avrei mai immaginata scesi in basso per togliere il perizoma che portava vidi un rigonfiamento pensai impossibile...
Sonya notò la mia esitazione e mi disse con le lacrime agli occhi
-ti capisco se ci hai ripensato, se vuoi vado via sappi che mi sei piaciuto fin dal primo giorno. Anche se stordito mi vennero in mente le parole di Camilla e quel DONO DI DIO, era che stavo con un essere speciale, le feci cenno di non parlare più, finii di sfilargli il perizoma e feci come se avessi trovato una fica umida.
Cominciai a succhiarlo la portai sul letto continuai a baciarla e leccarlo come Sonya aveva fatto con me, mi spogliò tutto e facemmo un 69 unico, finché lei non capitolò velocemente nella mia bocca, per poi baciarmi e dirmi
-mi sto innamorando di te,se vuoi scappa prima che io si perdutamente tua e che beva la tua sborra.
Ma a quelle parole capitolai anche io. Arrivammo alle nove coccolandoci nel letto.
Poi ci alzammo e andammo a cenare e fu inevitabile parlare di lei...
-tesoro posso farti qualche domanda?
-certo.
-ma in ufficio chi sa di te?
-solo l'avvocato Monteleone era un mio cliente, lui comunque mi ha cambiato la vita, anche io prima facevo la vita di Camilla.
Aveva gli occhi lucidi in quel mentre. Non potei far altro che prenderle la mano portarla sul divano e riempirla di coccole.
Poi le feci un'altra domanda
-e scusa in tutto questo tempo come mai non ho sentito il tuo gonfiore tra le gambe?
-tesoro fin dal primo giorno che ti ho visto non facevo altro che segarmi, mi sei sempre piaciuto come ho visto che mi guardavi quando sei entrato la prima volta.
Mi avresti mangiato con gli occhi.
Riprendemmo a baciarci e lei con la mani riprese la mia testa per portarla sul suo uccello che aveva ancora l'odore della sborra di prima e mi disse
-ho ancora voglia della tua bocca ti prego
La baciai e scesi giù di nuovo per riprenderlo in bocca lentamente questa volta sentivo la punta del suo uccello toccarmi le tonsille, avrà avuto un cazzo di 21cm largo un po ricurvo all'insù.
Gemeva come non avevo mai sentito nessuno gemere così era caldissima ad ogni botta di lingua sulla cappella la sentivo tremare, dalle palle scesi fino allo culo per bagnarglielo misi prima i dito poi il secondo mentre infilavo il terzo dito senti una crema calda riempire la mia bocca...
Mi fece alzare verso di lei mi baciò e ci addormentammo sul divano per la stanchezza della giornata...
Continua

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