Simo, che ci fai qui? 5° capitolo

di
genere
trans

(Lunedi ore 15.42)
Torno dalle lezioni di oggi, con un po' di pensieri sulla testa, tra questi Mariana. Ci ho pensato tutta la mattina. Penso anche di averla sognata ad occhi aperti. Salgo le scale e chi trovo? Mia sorella Simona! E' mia sorella, più grande di me di 3 anni ma guardandola sembra più piccola, ed ora si trova davanti porta di casa mia con una valigia.
- "Sorpresaa!"
- "E tu che cavolo ci fai qui?" sorpreso.
- "Che bella accoglienza grazie eh, comunque sono qui solo di passaggio. Sai che oggi dovevo andare a Milano dal mio ragazzo per una settimana, ma hanno cancellato il volo a stasera e così invece di rimanere sola all'aereoporto ho preso l'autobus e sono venuta a trovarti. Mi avevi dato l'indirizzo non ricordi? Fai almeno finta di essere contento?".
- "Ah, beh si! Non me l'aspettavo, potevi avvisarmi no? Ma da quanto mi aspetti, potevi chiamarmi eh."
- "Beh stavo quasi per chiamarti ma sono arrivata poco fa. Ti ho visto salire le scale."
- "Ah ok". Mentre penso "non ricordo se oggi tornava a lavoro Mariana o no?!"
Inserisco le chiavi ed entriamo. Sembra non ci sia nessuno.
- "Sei solo a casa? Non c'è la tua coinquilina? Ancora non mi hai detto se è carina, se è fidanzata?! Ma timido come sei di queste cose non me ne parli mai".
Mi da un pizzicotto sulla guancia.
- "Dai smettila. Credo di no. Sarà a lavoro" o almeno credo.
- "Peccato, avrei voluto conoscerla. Comunque bella la casa e che buon odore."
Io intanto controllo se siamo veramente soli. Do uno sguardo al bagno, camera sua.
Niente sembra non ci sia nessuno.
Poggio la sua valigia in camera mia ed entriamo in cucina.
- "C'è del thè e biscotti, lo riscaldo ne vuoi?
- "Si grazie Fra! Almeno mi riscaldo un po'."
Seduti a tavola sorseggiamo il the.
Ad un tratto sento una mano sui miei jeans sbottonarmi la cerniera. Tossisco!
- "Oh Fra, che è successo?"
- "Niente Simo, è troppo caldo il the" cercando una scusa.
Suona il telefonino di Simona. E' una sua amica.
Ne approfitto di questo momento e noto Mariana che sta giocando con il mio cazzo semiduro sotto il tavolo. Mi sorride e lo prende tutto in bocca lavorandolo con la lingua.
Penso: "Cavolo! Non posso farmi scoprire da mia sorella"
Ma allo stesso tempo sono eccitato al massimo dalla situazione. Sono durissimo.
Finisce la chiamata e continuiamo a sorseggiare mentre mi parla dei cavoli suoi.
- "Mi stai ascoltando?"
- "Ehm, eh si.. Simo."
- "Ma che hai, ti vedo strano! Sei stanco?"
- "No Simo, eh si. E' stata una mattina..ta dura a lezione. Ma tranquilla, tutto.. bene."
- "Si certo immagino quanto studi. Comunque ora andiamo in giro. Voglio comprarmi qualcosa al centro commerciale!"
- "Va.. bene"
- "Boh, ma mica stai male?
- "No.."
- "Come dici tu. Allora vado un minuto in bagno e andiamo!"
Si alza, si gira e proprio in quel momento piego la testa all'indietro ed esplodo dentro la bocca di Mariana. Wow!
Sbuca fuori dal tavolo in intimo, mi da un bacio al volo e scappa chiudendo piano la porta di camera sua.
Ho proprio il tempo di richiudere la cerniera. Esce mia sorella dal bagno.
- "Dai su andiamo, così poi mi accompagni all'aereoporto."
- "Si, andiamo."

(Lunedi ore 23.47)
Rientro a casa. Mi spoglio rimanendo in boxer e dal corridorio vedo dalla sua stanza la luce accesa sul comodino. Entro e mi metto dentro le sue coperte accanto a lei e al suo profumo!
- "Ehi sei tornato?"
- "Si, dormi?"
- "Non ancora, che ora è?
- "Quasi mezzanotte..
..tu sei pazza! - sorrido - tra un po' ci beccava mia sorella"
- "Cosa? tua sorella??" ridendo un po' assonnata.
- "Eh si.."
- "Ooh cavolo, io ero in cucina e aspettavo te, avevo una voglia matta ma ho sentito le chiavi della porta e una voce femminile entrare con te e niente, mi sono nascosta" ridendo.
- "Ti sei nascosta?!" perplesso.
- "Si pensavo fosse qualche tua collega che hai conosciuto e magari volevi portartela a letto"
Sorrido anche io.
- "Mi sono un po' ingelosita e volevo farti ricordare di me.. - sorride maliziosamente - ..non immaginavo davvero che fosse tua sorella. Scusa ancora!" abbassando gli occhi.
- "Dai tranquilla, non si è accorta di nulla" ridendo.
- "Mi perdoni?" con una voce cosi dolce.
Avvicino le mie labbra alle sue e la bacio intensamente palpandole il seno.
La sua mano mi sposta la mia verso giù arrivando al gonfiore che si era creato sul suo pigiama.
- "E' poi è colpa tua! Oggi ho aspetto te."
Infilo la mano dentro il suo pigiama, sento le sue palle davvero piene.
Con lui eretto e pulsante!
Le bacio il collo e torno sulle sue labbra mentre lo sego delicatamente.
- "Ho voglia di te."
Mi distende sul letto e si mette distesa su di me in modo da farsi palpare il culetto che sa che io adoro tanto mentre i nostri cazzi continuano a strusciarsi a vicenda. Limoniamo forte!
Sto quasi per venire nelle mie mutande. Mi fa impazzire! Resisto!
Così ho la testa appoggiata al suo cuscino e sono avvolto dai suoi capelli profumati mentre ci baciamo e ci strusciamo con forza gemendo a vicenda.
Ora lei alza il suo bacino verso il mio viso. Ho il suo cazzo che spinge sulle mie labbra. Lo entra tutto in bocca in un colpo.
Inizia a spingere il suo cazzo dentro e fuori la mia bocca fino alla mia gola mentre con la mano rivolta all'indietro sega il mio! E' eccitatissima.
Cosi per parecchi minuti.. Siamo al limite.
A questo punto rivolge le sue mani sulla testata del letto e con colpi forti e decisi esplode dentro la mia bocca. Contemporaneamente vengo anche io. Come ieri nella doccia, non ho una reazione e sembra che non finisse mai di schizzare. Un po' sono costretto a ingoiarla, l'altra cerco di sputarla fuori nonostante il suo cazzo rimanga duro dentro di me. Rimaniamo così per parecchi secondi.
Torna giù, mi bacia assaporando anche la sua sborra calda e ci addormentiamo abbracciati e nudi sotto le coperte.

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di
scritto il
2016-12-23
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