Orale in ufficio da te - Genova 2016

di
genere
etero

--- Questo racconto non è stato scritto da me, Nina ha voluto condividere con voi il suo punto di vista sugli eventi narrati nel mio racconto "Orale in ufficio" di cui lei è la protagonista. Speriamo che questo cambio di prospettiva vi faccia meglio assaporare gli eventi! ----

Fine ottobre.
Sole e cielo azzurro sono ormai solo un ricordo; passeggio tra le strade del centro città tra altre cento persone. Le vie sono illuminate da vetrine di negozi lontani e da numerosi bar e ristoranti in cui la gente si affanna per dimostrare la propria appartenenza al mondo.
C'è già aria di festa e io mio sento felice: devo vedermi con te!
Nell’attesa decido di entrare in un bar, ordino un caffè al banco e chiacchiero amichevolmente con il barista. Quando tu rispondi al mio ultimo messaggio proponendomi di raggiungerti nel tuo ufficio poco distante da dove mi trovo, io inizio a ponderare le mie opzioni e la mia mente maliziosamente mi riporta a fantasie di fogli sparsi e corpi sudati, vestiti tolti a metà e baci infuocati.

Sento un dolce pulsare in mezzo alle gambe, le mutandine già bagnate, le gambe che tremano; con il telefono ancora in mano ti chiedo se possiamo fare sesso, un po' scherzando e un po' no. Esco dal bar e mi avvio verso l'ufficio. Superato il portone e le scale ti trovo davanti alla porta a vetro che mi stai aspettando, entro sfiorandoti le labbra con le mie e ti sorrido contenta. Mi fai accomodare nel tuo ufficio chiacchierando, io mi sistemo davanti alla tua postazione mentre tu fai altrettanto dall'altra parte della scrivania.

Segui con attenzione la conference call guardandomi ogni tanto e io abbandono i miei pensieri erotici e tiro fuori il cellulare per avere qualcosa da fare lanciandoti qualche occhiata di sottecchi.
Mi piace osservarti, notare le espressioni del tuo volto, il luccichio degli occhi, quel mezzo sorriso che mi fa impazzire.
Alzando lo sguardo dal PC mi fai cenno di avvicinarmi e io prontamente ubbidisco felice di poterti stare vicino. Non faccio in tempo a sedermi sulle tue ginocchia che già le tue labbra stanno cercando le mie, sono baci lievi, un dolce sfiorarsi che presto diventa avido; premi e spingi finché la tua lingua sfiora la mia; un susseguirsi di ansiti e gemiti, morsi e voluttuose leccate.

Il mio cuore aumenta la sua corsa di un battito e il pulsare in mezzo alle mie cosce torna a farsi sentire disperato. Le tue mani esplorano, afferrano e accarezzano ogni parte di me lasciando al loro passaggio scintille e brividi di piacere. Mi sbottoni i jeans in modo frenetico e finalmente le tue dita si posano nel posto in cui ne ho più bisogno, mi trovi bagnatissima e pronta per te. Ansimo quando le tue dita rese scivolose dai miei umori iniziano ad accarezzarmi la fessurina dall'alto al basso ma mai senza entrare: hai voglia di giocare e so per certo che sarà una dolce tortura.

Ti desidero così tanto che mi sembra di impazzire. Senza smettere di baciarmi mi sfiori la clitoride, giochi con il centro del mio piacere, lo stimoli sapientemente con dita abili. La sensazione delle tue mani sul mio nodo pulsante e il tuo cazzo durissimo, ancora intrappolato nei pantaloni, che preme sul mio culetto mi fanno eccitare all'inverosimile. Stacco la bocca da te e appoggio la fronte sulla tua mentre i nostri respiri affannati si confondono l'uno con l'altro.
Inarco la schiena chiedendo silenziosamente di più e in un attimo due dita mi riempiono, il bisogno insostenibile che provavo si attenua un po' mentre indice e medio scivolano nella mia fighetta fino alle nocche. Stringo il tuo maglioncino nel tentativo di aggrapparmi a qualcosa mentre tu guardandomi aumenti il movimento della tua mano dentro di me.
Sai toccarmi in un modo che adoro, lo fai con passione, degustando ogni piccolo particolare.

Il piacere diventa insostenibile, parte dal basso e si espande in tutto il mio essere. Sento la vagina contrarsi intorno alle tue dita quando arriva l'orgasmo, potente come un vulcano in eruzione, puro piacere mi fulmina e si sparge su ogni terminazione nervosa. La mia schiena si inarca, le mani chiuse a pugno e il respiro in gola. Tu mi tieni stretta a te, le tue braccia sono come un rifugio sicuro nel momento in cui mi sento più vulnerabile.

Mi alzo in piedi, ancora scossa da brividi di piacere; tu mi guardi allucinato e in un unico gesto mi abbassi jeans e mutandine fino alle ginocchia, mi giri in modo che ti dia la schiena, mi afferì dai fianchi e con estrema precisione ti infili con prepotenza nel mio sesso ancora sconvolto dal precedente orgasmo. Mi scopi dal basso verso l'alto con affondi secchi e precisi perso alla ricerca del mio piacere.
Sento il tuo cazzo dilatarmi e reclamare il suo posto dentro me; le mani ferme sui miei fianchi in modo da farmi sentire tutta la tua lunghezza. I miei gemiti aumentano di volume ad ogni colpo, ogni volta che ti spingi nella mia figa colpisci quel punto dentro me che mi fa arricciare le dita dei piedi e roteare gli occhi.
Mi ci vogliono solo due o tre minuti e mi sento esplodere in un milione di pezzettini, serro gli occhi così forte che riesco a vedere punti di luce dietro le palpebre, il sangue sembra lava che scorre incandescente.
Ho completamente perso il controllo di me, del mio corpo e della mia mente e tu ne stai approfittando.

Senza perdere tempo mi giro verso di te mangiandoti con gli occhi, il mio sguardo scende fino alla tua erezione durissima, ancora lucida dei miei umori. Sempre guardandoti mi accovaccio ai tuoi piedi, sembri così potente seduto sulla tua grande poltrona nera con il cazzo in mano e lo sguardo fisso su di me. Avvicino le labbra alla tua erezione in modo da farti sentire il mio respiro, tiro fuori la lingua e ti lecco dal basso verso l'alto per tutta la tua lunghezza; arrivata in punta alzo gli occhi su di te mentre tu li chiudi e appoggi la testa sullo schienale della poltrona.

Ti prendo in bocca assaggiandoti e riesco a sentire il mio sapore su di te, faccio scorrere le unghie sui tuoi quadricipiti avanti e indietro mentre aumento la velocità della mia bocca sulla tua asta cercando di prenderne quanto più. Il respiro ti esce affannoso dalle labbra. Mi afferri la testa infilando le dita tra i miei capelli, guidi i miei movimenti con maestria nel modo che più ti piace.
Adoro la sensazione del tuo cazzo in bocca, pensare di poterti donare lo stesso piacere che tu riesci a donare a me mi fa sentire forte e bellissima.
Alzo lo sguardo e mi godo le tue espressioni di piacere, tieni gli occhi chiusi e le mani strette ai braccioli della poltrona; le mie labbra si serrano sulla tua cappella e la lingua la accarezza in modo circolare mentre una mano gioca con i tuoi testicoli, massaggiandoli.
Ti sento tendere il cazzo che mi pulsa in bocca e so che il momento che aspettavo sta per arrivare.

Ho intenzione di berti tutto, stringo un po’ di più la presa attorno alla base e il primo fiotto, denso e caldo, mi arriva dritto in gola. Vieni in modo così potente, spingendoti in avanti in modo da non perdere il calore della mia bocca e tenendomi la testa tra le mani mentre il tuo seme mi cola dagli angoli della bocca.
Mi stacco da te e fissandoti negli occhi ingoio tutto il tuo piacere assicurandomi che tu mi stia guardando poi mi alzo e ti bacio con passione, soddisfatta che i miei desideri siano diventati realtà.
di
scritto il
2016-11-30
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