Al cinema (ti odio)

Scritto da , il 2016-11-17, genere dominazione

Una settimana. Neanche un messaggio. Sparito. Io non sto più mangiando, non riesco a dormire, a lavorare, a pensare. Ho scoperto di aver sviluppato una totale dipendenza a lui. Era un giovedì mattina quando il cellulare suonò, un messaggio, il suo: "Ore 23.30, cinema Verdi, piazza XX settembre, sala 3, posto A 15. Camicetta bianca, gonna nera lunga, capelli raccolti, trucco leggero."

Per tutto il pomeriggio non pensai ad altro che alla serata che mi aspettava. Speravo che vista l'ora del film la sala non fosse troppo affollata e che i posti scelti fossero un po' appartati...non volevo essere esposta agli occhi invadenti degli altri. Volevo stare un po' sola con lui.

Uscii dall' ufficio alle 17.00. Corsi a casa di mia madre e frugai nel suo armadio in cerca di una camicia bianca, la gonna già ce l'avevo. La trovai subito.

Alle 21.00 ero già pronta. Mi guardai allo specchio, sembravo la versione di me stessa vent' anni dopo.

............

La sala è buia e il film è già cominciato. Mi faccio spazio tra gambe, ginocchia e piedi in cerca del mio posto.

Lo vedo, lui è là, seduto con gli occhi fissi allo schermo. Mi avvicino, urto la sua gamba e a quel punto si volta, mi sorride. Il sorriso più bello del mondo. Mi scuso con la donna seduta alla sua sinistra per avergli oscurato la visuale e raggiungo il mio posto.

Mi siedo accanto a lui, voglio baciarlo, toccarlo...ho quasi le lacrime. Si volta, mi guarda e mi sorride. Lo vedo alzare la mano sinistra...finalmente....chiudo gli occhi e mi preparo al suo tocco.

Non sento nulla. Riapro gli occhi, cerco la sua mano e vedo che è scomparsa sotto la gonna della donna che è seduta alla sua sinistra. La sua mano si muove sotto la gonna mentre lei continua a guardare il film cercando di fare l'indifferente, ma il suo petto si gonfia e il respiro cambia, le sue cosce si aprono lentamente per permettere un più agevole accesso al suo sesso, posso sentire l'odore inconfondibile della sua eccitazione. Lui la tocca, ma guarda me con grande soddisfazione.

Basta! Questo è troppo! Mi sento incazzata, umiliata, furiosa. Mi alzo di scatto tra le proteste del ragazzo seduto dietro che non riesce a vedere lo schermo.

In quel momento alza il braccio destro e mi costringe con violenza a risedermi.

Mi siedo e cerco di calmarmi. Guardo lo schermo sperando di concentrarmi sul film, per non pensare a quello che sta facendo a pochi centimetri da me. Lei comincia ad ansimare e mi chiedo come nessuno se ne accorga. La vedo che si tocca il seno da sotto la giacca, si strizza i capezzoli. Non voglio guardare, ma non riesco a distogliere lo sguardo. Lui continua a fissarmi, poi si avvicina con la bocca al mio orecchio e mi sussurra: " Sentissi quanto è bagnata.... la sto facendo godere per bene."

Non potevo più sopportarlo, avevo raggiunto il limite. Perché umiliarmi così?

Fu proprio quando la rabbia stava per esplodere che afferrò con forza la mia mano sinistra, mi bacio' le nocche e mi costrinse ad intrufolarmi sotto la gonna della sconosciuta. "Lo senti quant'è bagnata? Voglio che continui tu...." sussurro'.

No no no. Questo proprio no. Cercai di togliere la mano che fu subito bloccata, ma non da lui, bensì da lei. Accompagnò le mie dita dentro di lei, le fece scivolare piano, mi guidò con grande sicurezza. Sentivo il suo ritmo che aumentava, le mie dita obbligate ad un movimento sempre più veloce. I miei occhi erano totalmente rapiti dai suoi, dal suo piacere che stava raggiungendo l' apice....ed ecco l' orgasmo, un silenzioso orgasmo che percepii forte e devastante dalle contrazioni che stringevano le miei dita. Con mia grande sorpresa non mi ero neppure resa conto che con l' altra mano mi stavo masturbando e subito dopo venni anch'io, stringendo forte le labbra perché non ne uscisse alcun verso rivelatore.

Per un attimo mi ero dimenticata della presenza di lui.

Lo guardai, mi guardava. Si avvicinò con la bocca alla guancia e mi bacio'. Poi con tono soddisfatto mi sussurro': "Stai diventando sempre più brava, sono orgoglioso di te".

In quel momento un applauso generale premio' la pellicola e la colossalita' del film.

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