Il nonno porco della mia collega

Scritto da , il 2016-06-13, genere etero

marta ( nome inventato) è una mia collega di lavoro. un giorno l'ho incontrata a passeggio con suo nonno, un signore di sessantasette anni.vedovo.andiamo a bere un caffè e mentre parliamo lui si avvicina a me lateralmente appoggiando una gamba alla mia. penso ad una casualità.
Marta va al bagno e lui si mette davanti a me per parlare e mi gurda fisso la scollatura... se fossi più giovane... mi dice.
Marta torna e ci salutiamo. porgo la mano a suo nonno.
non sia formale, mi dice, le amiche di Marta sono anche le mia amiche. e mi abbraccia . coglie l'occasione per mettermi un attimo la mano sul culo.
che vecchio porco, penso divertita.
il giorno dopo al lavoro Marta mi dice che il nonno ci ha invitato a bere un caffè da lui. è sempre a casa solo...
ci accordiamo per il sabato dopo.
arriviamo e lui ci accoglie con molta cortesia. beviamo il caffè e restiamo un'oretta a parlare. quando ce ne andiamo lui mi abbraccia di nuovo. ancora la mano sul culo!
ogni due sabati andiamo da lui per il caffè.
un giorno prima di uscire il nonnetto ci invita anche per la domenica. venite domani, dicono sarà una giornata fredda e magari un poco di compagnia mi riscalderebbe il cuore.
non posso nonno, risponde Marta. domani sono fuori con alcune amiche.
venga lei, ribatte il nonno guardandomi.
Marta mi guarda.. poi dice al nonno. avrrà altro da fare nonno, veniamo sabato.
ma no, dico io, non ho nulla da fare, passo alle 16? solito caffè?
alle 16, dice lui
fuori Marta mi ringrazia.
la domenica arrivo alle 16. fa freddo. ho un paio di pantaloni aderenti e caldi, un maglioncino e il cappotto.
ci sediamo come al solito e beviamo il caffè. in casa fa molto caldo.
il nonno si siede sul divano e accende la televisione
venga qui, che si sta comodi.
mi siedo vicino a lui
si parla poi mi chiede se voglio qualcosa da bere.
si alza e prende della grappa
dopo aver bevuto e chiacchierato mi alzo per posare il bicchierino sul tavolo. sa che ha un bel culo. mi dice lui senza tanti complimenti
grazie
rispondo
mi risiedo .
lui con confidenza mi appoggia una mano su una coscia.
fossi più govane. mi dice
io rido.... mi sa che lei è ancora in forma...
magari..risponde e intanto fa salire la mano fino all'inguine.
sa, da giovane dicono fossi bravetto..
a fare cosa? gli chiedo
a far divertire le donne! risponde. mentre parla e ride lascia andare la mano. ora è tra le mie gambe.
non sarà mica un uomo, mi dice, è così gonfia...
metta la mano sotto e controlli. rispondo
lui infila la mano, sotto pantaloi e mutandine.
subito cerca con il dito la fessura... è proprio una donna! dice ridendo.
non vuole controllare se io sono un uomo? mi dice. sbottono la patta dei suoi pantaloni e infilo una mano
sotto un bel cazzo. non in tiro. non ancora.
ha bisogno di qualche attenzione, mi dice.
io sbottono i suoi pantaloni e tolgo l'uccello
lo accarezzo. prende un poco di vita
servirà qualcosa di più mi dice lui mentre mi sditalina
mi chino e comincio a succhiare e poco a poco il suo cazzo si inturgidisce.
dopo una decina di minuti io sono fradicia e lui in tiro
adesso salga a farsi un giro. mi dice.
tolgo i pantaloni e le mutandine e tolgo il maglione. il reggiseno è stretto e una tetta è già fuori.
mi siedo su di lui
lui mi prende le tette in mano.
adesso mi faccia un regalo, mi faccia sentire come una donna gode.
comincio a cavalcarlo. sono eccitata.
lui mi palpa le tette e mi stringe i capezzoli con sapienza.
non si fermi. continui fino alla fine
il nonno ha gli occhi chiusi. si lascia scopare. io mi eccito ancora di più
sento il suo discreto cazzo che pulsa. non mi era mai capitato di sentire pulsare così un cazzo
metto una mano dietro e gli prendo i testicoli
mi eccita toccarli
comincio a capire che stò per venire
mi stringa i capezzoli. mi piace sentire dolore.
gli dico
lui stringe . comincio a venire.
vengo in silenzio. lui mi stringe forte i capezzoli.
brava goda... poi lui apre gli aocchi. posso venire dentro la sua figa bollenbte e bagnata? mi dice
venga...mi riempia di sborra.
i suoi occhi sono spalancati, è rosso in viso
io cavalco più voleoccemente finchè lo sento che viene dentro di me.
lui resta immobile mentre il suo cazzo si sviota dentro me e poi chiude gli occhi
respira con affanno
anche io.
mi alzo, vedo il suo uccello che fa fatica a scgonfiarsi...
mi chino e lo prendo in bocca
lo ripulisco
ci rivestiamo lentamente. tornerà a trovarmi? mi dice. certo. rispondo. mia nipote non deve sapere nulla. sarà un segreto rispondo.
prima di andarsene posso fare una cosa? mi chiede. certo
mi mette la mani dentro i pantaloni e le mutandine e infila due dita nella mia figa
mi lasci sentire come è bagnata e mi faccia sentire la mia sborra dentro di lei.
lo lascio fare. chiudo gli occhi. in piedi a gambe aperte davanti a lui lo lascio giocare con la mia figa.
ci salutiamo
torni quando vuole
domenica prossima va bene? si i dice lui...Continua

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