Convitto maschile (puntata 5)

Scritto da , il 2016-05-15, genere gay

Mi svegliai con un vuoto dentro, avevo una missione da compiere, trombarmi più ragazzi possibili del convitto, avevo un timore e se avrebbero rifiutato? Sarebbe stato imbarazzante, ma dovevo farlo, mario non poteva vincere cazzo. Secondo giorno di scuola, solite persone, facemmo la conoscenza di altri professori, a me fotteva sega di loro, dov' erano leonardo e quel gnoccone del professore, un' altra scopata non sarebbe stata affatto male. Lo vidi finalmente, leonardo, più bono che mai, ormai conoscevo il suo cazzo e questo mi faceva sentire più suo, amavo il suo cazzo e la violenza che ci metteva quando mi trapanava,"eccoti tesoro, ti do il mio numero di cellulare cosi mi puoi chiamare quante volte vuoi per scopare", tutto cosi in fretta, era di fretta il ragazzo, ma chissene pensai, gli diedi il numero, luca mi guardò allontanandosi, gli avrei spiegato quando sarebbe stato il momento. Arrivò la ricreazione, leonardo mi portò ai cessi della palestra affianco, mi offri' una sigaretta, io non fumavo ma per lui lo avrei fatto, tossii, lui rise"prima volta eh?", io un pò imbarazzato"si, sono felice che la prima sigaretta sia con te, ti amo" leonardo mi guardò con un volto triste"non dire quella parola, che se poi ti innamori è la fine", io ci risi su, forse stava dicendo una verità di cui mi sarei accorto con il passare del tempo"grazie di essere mio amico, ma devo dirti una cosa, io trombo anche con un altro ragazzo", a leonardo sembrò non importare" fa nulla, non siamo fidanzati, siamo solo trombamici,, mettitelo in testa, e ora aprimi la cerniera e mettitelo in bocca, voglio sborrare", io eseguii gli ordini, non mi stancava mai fargli delle pompe, adoravo il suo cazzo, era mio, di mia proprietà e nessuno lo avrebbe toccato, quando venne sulla tazza gli dissi di farmi n favore" leonardo, ho fatto una scommessa con un ragazzo del convitto, devo realizzare un video porno con dei ragazzi del convitto e più me ne trombo meglio è, posso tenere i soldi", leonardo mi guardò perplesso"di quali soldi parli?" io non dovevo dirgli quello che avevo fatto, ma in fondo lui e la droga erano pappa e ciccia" ho venduto della droga ad un ragazzo, da parte di un ragazzo,, come già detto prima, il suo nome è mario, che mi ha fatto questa scommessa", leonardo rimase affascinato da questa storia" come ti posso aiutare?", io ebbi un idea"vieni un giorno al convitto, ti do l' indirizzo, e ci provi con qualche ragazzo, se non ci sta a te non succederà nulla, non ti conoscono e poi tutti i ragazzi tranne io e luca frequentiamo questa scuola, quindi a te non può importare", leonardo rispose in maniera positiva"ci stò, ma ad una condizione" oh minchia ora pure lui ci si metteva, che ansia, doveva aiutarmi non sotterrarmi, ma come sapevo, non si fa nulla per nulla"eh vabbene, dimmi", "mi regali la droga di mario, gli chiedi se te la può dare", io accettai. Un altro giorno di scuola passò in fretta, salutai leonardo e mi ricordai del patto che avevamo fatto, non dissi nulla a luca, una volta in camera gli avrei fatto il punto della situazione. Finalmente in camera, luca si spogliò, mi faceva cosi eccitare, ma non potevo pensare a lui adesso"luca quel ragazzo con cui mi hai visto oggi si chiama leonardo, frequenta la mia stessa sezione e gli ho chiesto di aiutarmi, anche lui è gay, ma tranquillo non ci ho fatto nulla", mentii, lui ancora non sapeva della nostra trombata in bagno" tranquillo, mica siamo fidanzati, comunque sono felice almeno hai un motivo per continuare questa missione", io risposi"certo, voglio vincere, i soldi devono essere nostri, ci divertiremo, sono 10 mila euro, mica bruscoletti", luca sorrise, mi spogliai anche io e non potevamo che non trombare, eravamo stanchi e stressati dalla scuola, secondo giorno di scuola e già compiti, ma sti gran cazzi, noi trombabbo come animali, avevamo bisogno l' uno con l' altro. Bussarono alla porta, ci dovettimo rivestire, era mario, gli urlai"cazzo vuoi, che rottura di coglioni, vattene, stavamo trombando", mario sembrò non importargli"se vuoi mi unisco, mi raccomando o fai ilo video o i soldi te li scordi", ero fuorioso, lo cacciai fuori, dovevo sbrigarmi cazzo. Sentii squillare il telefono, era leonardo"gianluca sono fuori il convitto, dimmi cosa devo fare", io ero eccitato" tranquillo ora vengo", gli istitutori stavano dormendo, che massa di lavativi, i ragazzi guardavano la televisione in sala tv, che massa di ricchioni, io andai verso il cancello, le guardie stavano dormendo, era tutto cosi surreale, che sfigati pensai, meglio cosi" ok leonardo, ora entri in camera di uno dei ragazzi e ci provi", non potevo credere di aver detto una cosa del genere, leonardo accettò subito, era tutto cosi surreale, ripeto. Leonardo era nella stanza di due rugbisti, stranamente erano in doccia insieme, io vedevo tutto dalla finestra, stavano al piano terra e la finestra era bassa, leonardo sdraiato sul letto, i due ragazzi uscirono che si stavano baciando procinti a mettersi sul letto, quando si ritrovarono leonardo, non potevo crederci altri due gay, adoravo, leonardo si abbassò i pantaloni, i ragazzi rimasero sconcertati ma chissene, gli fecero un gran pompino e io guardai arrabbiato, cazzzo stavano succhiando il cazzo del mio amore, non dovevano fare ciò, ma dovevo completare la missione, entrai in cammera, luca riprese di nascosto e mi unii all' orgia, cazzi, palle, culi, era il paradiso dei paradisi.

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