Raniero e Lara

Scritto da , il 2010-10-02, genere incesti

Mi chiamo Raniero e mia mamma Lara, io la chiamo così confidenzialmente da quando ero piccolo.
Molte volte avevo pensato che il sesso non si dovesse praticare con i familiari più intimi, ma qualcosa mi spingeva a ragionare in maniera diversa.
Conoscevo poche ragazze. Sia la mia timidezza sia l'inconscio non mi portavano a conoscerle meglio, poiché il mio pensiero era rivolto altrove.
Certo quale figlio unico ero cresciuto con tutte le coccole ed anche un po' viziato. Non che mia madre fosse bellissima, ma io la vedevo molto attraente e i miei pensieri viaggiavano sempre oltre il consentito. Mio padre morto prematuramente ci aveva lasciati soli. Lara da casalinga che era incominciò ad andare a lavorare e la sera si ritirava tardi. Mentre io attendevo il suo ritorno dal lavoro preparavo da cucinare per alleviarle un po' la fatica.
All'epoca avevo 18 anni e frequentavo una scuola maschile per geometri, per cui non avevo nemmeno l'occasione di fare incontri femminili nell'ambito scolastico.
A casa dopo la cena si facevano le solite cose, mia madre in cucina a preparare per il giorno successivo ed io sul divano a guardare la TV. Tra noi c'era un bel rapporto e si parlava quasi di tutto, ma mai di sesso.
Un giorno di primavera inoltrata ci arrivò una lettera dall'amministrazione, dove mio padre era impiegato con la quale ci comunicavano di averci accreditato una bella sommetta sul conto corrente per gli arretrati a noi spettanti sulla pensione di reversibilità percepita da mia madre vedova.
Lara pensò che quei soldi potessero essere utilizzati per fare dei lavori in casa, e mi chiese se fossi d'accordo, infatti si dovevano cambiare i pavimenti malandati. Prendemmo la decisione di farli eseguire, ed i lavori incominciarono ad inizio estate poiché io ero libero dalla scuola e potevo così seguire meglio gli operai.
Per puro caso ci vedemmo costretti a dormire nella stessa camera e nello stesso letto matrimoniale.
I primi tempi mi ritrovai a guardare mia mamma mentre si spogliava, anche lei un po' timida si girava per non farsi osservare. Nel letto d'estate l'abbigliamento era piuttosto leggero e si dormiva anche senza lenzuola.
Una notte, anche per il caldo, mi svegliai e mi trovai faccia a faccia con mia mamma e mi accorsi che le stavo toccando il seno, sentii un dolce piacere nel farlo e continuai però sentendomi molto turbato, avevo una voglia matta di continuare all'infinito. Non sapevo se lei se ne fosse accorta o meno ma ciò mi aveva provocato una erezione che non potevo contenere, rimasi a lungo così finché non mi addormentai.
Il mattino successivo come se niente fosse successo mi preparai per attendere gli operai mentre Lara si accingeva ad uscire per recarsi al lavoro, ci salutammo e mi diede un dolce bacio sulla guancia prima di uscire, pensai che non si fosse accorta di nulla.
Avevo il cuore ancora in subbuglio e pensavo che la sera avrei potuto di nuovo toccare il suo seno. Ciò mi metteva in uno stato di agitazione poiché stavo agendo di nascosto e forse anche contro la sua volontà.
Lara tornò dal lavoro e mi chiese se tutto era proceduto bene con i lavori, io le risposi, che probabilmente la settimana successiva avrebbero terminato. Ci preparammo per la cena, stavamo seduti sempre dirimpetto e ci guardavamo spesso negli occhi anche per scambiarci senza parlare dei sorrisi d'amore.
Quella sera mia madre mi vide un po' diverso dal solito e mi chiese cosa mai stessi pensando, io le risposi superficialmente senza accennare a quanto mi stavo proponendo di fare la sera stessa.
Erano quasi le 23 quando mi avviai per primo a letto, più tardi Lara mi raggiunse in camera, io facendo finta di dormire, incominciai a sbirciarla, lei si spogliava in modo naturale ma in maniera sexi, per me era bellissima aveva un bel sorriso con delle fossette sulle guance, occhi neri quasi a mandorla, capelli molto ondulati ed un bel seno, era un po' più bassa di me, i suoi boccoli che le scendevano lungo le spalle erano luccicanti come le stelle.
Mi diede un bacio pensando che stessi dormendo e si denudò restando solo con le mutandine accanto a me. Sentivo il mio respiro farsi pesante ero completamente preso ed affascinato da ciò che avrei dovuto fare.
Purtroppo Lara appena si coricò si girò dal lato opposto e quindi per me toccarle il seno si rendeva complicato. Ero tutto eccitato ed aspettavo il momento opportuno che si girasse, il che avvenne dopo un po' di tempo, sembrava che stesse dormendo poiché il suo respiro era ritmato e normale. Mi avvicinai piano piano verso di lei e le cominciai toccare il seno lentamente, era una emozione fortissima quella che provavo, non vi dico come ero eccitato ed infervorato. Le mie mani tremavano, era così bello desideravo che non si svegliasse per continuare sempre così, godevo sia fisicamente che mentalmente. Era eccitante una sensazione mai provata prima, ma in quel momento Lara si rigirò e mi porse la schiena, a quel punto non sapevo cosa fare, allora le in cominciai a toccare il suo fondo schiena che era ancora bello e turgido, era incantevole, ma dopo un certo tempo di questi brevi e piccoli massaggi mi addormentai e sognai che la baciavo ardentemente.
Il mattino successivo vidi mia madre allegra che cantava e mi chiese cosa desideravo per il pranzo, certo l'avevo vista così poche volte raggiante e gioiosa e allora le chiesi il motivo di questa sua allegria. Lei mi rispose che aveva fatto un bel sogno. Di che tipo Lara io le chiesi. Ma non te lo posso raccontare. Ma su un sogno che non si può raccontare. Va bene a te non desidero nascondere nulla, e mi espose il suo sogno. Mi disse che quella notte aveva sognato una persona che l'accarezzava delicatamente il seno e mentre la toccava lei era accondiscendente e che ciò le piaceva.
Io allora le dissi spero che questa sera si ripeta lo stesso sogno così domani mattina sarai di nuovo raggiante e di buon umore.
Ci lasciammo così, dopo colazione lei mi diede il solito bacio sulla guancia ma in maniera più dolce con le sue labbra carnose, e poi si recò al lavoro.
Io aspettavo che si facesse sera per ripetere e avvertire le stesse belle sensazioni provate la sera precedente, sapendo che comunque a mia madre quanto io stavo facendo inconsapevolmente le faceva piacere.
Quella sera guardammo un po' la TV e poi andammo a coricarci.
La mamma prese un libro ed incominciò a leggere e visto che io non prendevo sonno mi chiese se non fossi stanco. Io risposi di no, ma che stavo pensando al suo sogno e desideravo che quella persona che l'aveva toccata nel sogno fossi stato io. Al che lei mi rispose, ma cosa pensi, se tu mi toccassi io non proverei niente perché sono tua mamma.
Feci finta di addormentarmi ed aspettai che lo fosse anche lei. Incominciai come al solito a toccarle il seno ma questa volta andai oltre, incominciai a baciarlo e a leccarlo. Come era dolce e bello, ma feci un movimento un po' maldestro per cui mia mamma si svegliò e mi disse che aveva sognato di nuovo lo stesso uomo ed aveva avuto di nuovo queste belle sensazioni e sperava di riaddormentarsi per viverle di nuovo.
Al che non potendo più nascondermi ma uscendo allo scoperto e non reprimendo la mia timidezza le dissi che probabilmente quelle belle sensazioni gliele stavo facendo provare io, e le spiegai cosa stavo compiendo da un paio di giorni. Lei incredula mi disse che ciò non era possibile.
Allora io le proposi di toccarla per vedere se lei provava le stesse sensazioni. Lei all'inizio fu un pò recalcitrante e mi disse che ero un bugiardo e che lei con me non avrebbe mai provato simili sensazioni poiché io ero suo figlio e solo con un estraneo ciò sarebbe potuto succedere.
Le feci allora una proposta che molto controvoglia lei accettò dietro le mie forti insistenze
Le dissi di chiudere gli occhi e di rilassarsi. se lei non avesse provato alcuna sensazione mentre io la toccavo io avrei smesso subito.
Così iniziò quella dolce avventura. Le incominciai a toccare il seno delicatamente e quando vidi che non apriva gli occhi ed il suo respiro era più veloce le leccai le tette e quasi dolcemente le diedi un bacio sulle labbra. Continuai così per un tempo che mi sembrò lunghissimo anche perché temevo un suo rifiuto. Sentii che il cuore mi pulsava fortissimo. Lei non aprendo gli occhi mi fece capire tacitamente che le faceva piacere e che provava anche lei delle emozioni, mi disse sottovoce con una voce che si capiva era avvolta dal turbamento, continua è così piacevole il tuo tocco. Così il suo seno rigido e delizioso diventò per me la più bella cosa da baciare, ora che sapevo che mi desiderava, sentivo il sangue pulsare così velocemente e delle sensazioni paradisiache.
Prudentemente ma con delicatezza incominciai a toccarle anche le gambe , lei sempre con gli occhi chiusi non si oppose ma sentivo che fremeva quindi ciò mi spinse ad andare oltre. Il mio massaggio ci provocava ad entrambi una voglia fortissima di fare l'amore. Lei si girò supina per farmi continuare e farmi avere più campo libero. Senza parlare mi avvicinai alla sua parte più intima, sentivo il suo respiro sempre più forte. Le sfilai gli slip neri e li odorai, sentivo già l'odore dei suoi umori che lo avevano bagnato. Toccavo quelle sue parti che avevo qualche volta intravisto e che immaginavo nella mia mente come intoccabili. Che bello fu quando mi avvicinai al suo pube per la prima volta, una sensazione strana mi pervase, quasi non osavo andare oltre, quando la sua mano mi guidò dove il mio ed il suo desiderio prendevano forma. Aveva una fichetta piccola e tutta incespugliata nera. La massaggiai prima in superficie e poi le incominciò al allargare le gambe ed a muoversi con il bacino verso la mia mano. Le mie dita si insinuarono dentro il suo cespuglio e provai subito quel dolce piacere di toccarla all'interno, il suo clitoride mi attendeva come impazzito dalla gioia ed appena lo sfiorai lei ebbe uno scatto verso la mia mano incominciò a dimenarsi ed io a masturbala prima lentamente ma poi sempre più velocemente, fu come se le avessi toccato il paradiso, i movimenti suoi erano piacevolmente intensi e sentivo che godeva emettendo dei piccoli mugolii, incominciai a baciarle di nuovo il seno e poi pian piano scesi fino a quel paradiso ovattato di nero, la voglia che mi assaliva era indescrivibile anche lei provava le stesse emozioni. La leccai intensamente, sentivo i suoi umori scorrere piacevolmente sulle mie labbra ed assaporai quel dolce nettare, mi stavo abbeverando a quella fonte di desiderio ed il piacere era indescrivibile, lei si dibatteva e sentivo che stava godendo anche lei in maniera così intensa, mentre si dimenava col suo bacino mi incoraggiava a farlo più intensamente, ad un certo punto strinse con le gambe la mia testa, intrisa dei suoi umori, e mi fece capire che stava per avere un orgasmo, stava tremando tutta, le prese quasi un fremito incontrollabile, mi desiderava ardentemente come io desideravo lei , questi momenti così intensi e paradisiaci avvolgevano tutto i nostri esseri, era bellissimo così decisi di prenderla e vivere con lei l'apice di questo amplesso così desiderato. Le entrai dentro, era ciò che desideravamo entrambi, le strinsi le mani e venimmo assieme, con dei gridolini quasi liberatori, con tutta la voglia che avevamo dentro godendoci questo momento così inconsciamente desiderato da entrambi. Le baciai la bocca carnosa che era così calda e vogliosa d'amore, le nostre lingue sembrava che si fossero conosciute chissà da quando tempo, non si volevano più staccare. Avevamo ancora molta voglia, ora era lei che mi guidava, venne su di me, prese e guidò il mio pene strusciandolo più volte sul suo clitoride, sussultando di piacere ogni qualvolta essi si toccavano, eravamo eccitatissimi entrambi, ci guardammo negli occhi, avevano assunto quel tipico sguardo delle persone innamorate, e stemmo così a contemplarci per un breve lasso di tempo, poi i nostri sensi ebbero ciò che desideravano, lei allora guidò il mio pene dentro se stessa quella sensazione di calore intrisa dai suoi umori mi inebriava, lei spalancò gli occhi e la bocca con sospiro fortissimo di intenso piacere quando le fui tutto dentro, stava cominciando un amplesso così lungo e piacevole inebriato dagli sguardi dolci ed estasiati di entrambi, ero rapito dalla sua sensualità e desideravo che quelle sensazioni non terminassero mai, dopo momenti di estasi completa raggiungemmo l'orgasmo dopo che lei incominciò a dibattersi velocemente, la senti gridare aiuto, aveva perso quasi i sensi stava quasi per svenire, non aveva mai goduto così intensamente e così piacevolmente, eravamo tutti e due stremati l'amplesso era stato lunghissimo e bellissimo avevamo messo tutto noi stessi e l'orgasmo che avevamo provato, ci aveva ripagati, nella stessa maniera.
Ciò che l'inconscio desiderava era stato appagato nella maniera più dolce ed intensa, stavamo vivendo finalmente questa bella realtà .
Amare è bello in tutti gli aspetti ma come eravamo coinvolti emotivamente entrambi fu meraviglioso. Lara la sera non vede l'ora di tornare a casa dal lavoro per scambiare con me questi momenti indimenticabili d'amore. Sono passati più di due anni dalla prima volta e ora sembriamo due fidanzati innamoratissimi.

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