A Ferragosto fica mia non ti conosco

Scritto da , il 2013-08-31, genere bisex









Domenica d'agosto: mezzogiorno. Una enorme massa di persone occupa per intero il litorale sabbioso che da Rimini si estende verso Riccione. Accalcati dalla calura estiva, uomini, donne, bambini, anziani, giovinetti e ragazze, se ne stanno distesi sulla sabbia ad abbronzarsi.

E' un rito che si rinnova ogni estate; anch'io non so sottrarmi a questa pratica di massa. Ho lasciato Milano nel primo mattino, in compagnia di due amici, con l'intenzione di trascorrere questa Domenica di fine Ferragosto disteso su un telo da mare a prendere la tintarella, lasciando alle mie spalle ansie e preoccupazioni per trascorrere una bella giornata al mare. Nella spiaggia le persone sono tutte impegnate a fare qualcosa. I Vu-Cumprà offrono la loro mercanzia, i bambini giocano a nascondino rincorrendosi fra la selva di sdrai che occupano la spiaggia, donne in topless con le radioline che gracchiano, gli anziani giocano a carte all'ombra degli ombrelloni, i cellulari che squillano.

Noi come sempre amiconi e giocherelloni e un pò squattrinati guardiamo le ragazze per far colpo su di loro, anche se noi tre non siamo mica da buttare via. Ero disteso, prono sul telo e lasciavo che i raggi del sole penetrino in profondità nella pelle riscaldandomi ogni parte del mio corpo, anche quella coperta dal mio tanga nero. Mario come a solito per cherzare afferra il flacone di ambra solare e inizia a cospargermela sulla schiena, e le sue dita frizionano con delicatezza i muscoli nella parte posteriore del collo. E' rilassante il contatto delle sue mani che ripeteva più volte la stessa manovra massaggiandomi con accortezza fino a raggiungere giù sulle mie chiappe, dove lui cominciava a massaggiare con molta maestria, l'azione simultanea delle sue mani sulle mie chiappe mi fa trasalire. Con dovizia spalma l'unguento scatenando dai movimenti delle dita, dei sussulti, brevi, ma inconsulti trascinando in un vortice di eccitazione pura. Alcune ragazze che transitavano dinanzi al nostro ombrellone e Mario senza alcun ritegno faceva vedere il mio culo impudicamente esposto ai loro sguardi. Le ragazze compiaciute, nel vedere le mie chiappe nude, sembravano attrarre e molte interessate anche se mi giro verso di lui e lo guardo stupito in viso. Intorno a noi la gente sembra non interessarsi a noi, ai più devono sembrare gesti scherzosi quelli di Mario.

Una coppia di anziani, lei semi addormentata, e lui che ci guardava con molto insistenza e presumo che siano marito e moglie, stanno coricati sopra le sdraio a poca distanza da noi. I ragazzi ridevano e mi disse: "Dai, Antonio divarica le cosce che il vecchio porco ti sta guardando, ora ci divertiamo un pò con lui!!" Io allora li lascio fare e tengo gli occhi socchiusi e non oso guardare, Mario infine sfiora con l'apice delle dita i lati del tanca così scoprendo la parte del buco del culo. Resto col fiato sospeso. Lascio che si divertono con l'anziano ed io resto in uno stato di eccitazione che mi pervade e che sbolliva poco per volta. Attorno a me si è andato formando un divertimento generale alla quale entrambi e curiosi di assistere con interesse l'evolversi dello scherzo. Paolo come un cronista mi dice: che il vecchietto si sta massaggiando il cazzo attraverso i pantaloncini e non stacca gli occhi sul mio culo. Questo menace dura un quarto d'ora e poi stufi lo lasciammo a bocca asciutta mettendoci a prendere il sole non curando più di lui, anche se sul tardi pomeriggio dove la gente lentamente stava spopolando e pure la moglie del vecchio porco, anzi lui resta ancora in spiaggia. Ma non passa molto tempo che Mario ci viene incontro tutto contento e ci disse: "Cazzo ragazzi che culata, le troiette di prima vorrebbero uscire con noi!!" "Porca troia, con quali soldi?", disse Paolo. "Perché non ci basta quello che teniamo!?" "No cazzo, ci basta per la benzina e il mangiare!!" "E allora che facciamo, le seghe!!" "Aspettate un momento, me venuto un idea!!", disse Mario. E senza preavviso mi pone come prima e comincia ad alzare i lembi del mio costume facendo intravedere di nuovo il mio buco del culo al vecchio porco, che stavolta però allarga le mie chiappe. "Che cazzo fai stronzo, mica sono frocio!" "Stai zitto, certi maiali solo a vederlo pagano bene!?" Con molta curiosità giro la testa e vedo il vecchietto che si gusta la scena sbavando e siccome non c'era nessuno se lo tira fuori, e incurante di noi si fa una pippa. Rimasi sbalordito nel vedere una persona di 70 anni che abbia ancora un cazzo duro e dritto, anzi era pure grosso e non era niente male per la sua età.

Mario e Paolo se la ridevano in continuazione, anche se non smisero a palpare il mio culo che fu dilatato al massimo e allargato bene le chiappe per far intravedere bene l'ano e Mario non contento infila pure un dito, io cerco di protestare bestemmiando in modo indescrivibile ed urlo ma vengo da Paolo avvolto con un asciugamano arrotolato sul collo e stretto a esso mi blocca facendo zittire. Non passa due secondi che vengo sollevato da Mario e sfilato completamente dal mio tanca dove venni posizionato a pecorina con le gambe larghe, così il vecchio porco poteva assistere tutto il panorama delle mie chiappe. "Oddio ragazzi, ma che cosa volete fare adesso!? Oh no!!!, vi prego il culo no!!!!", dissi a voce soffocata. Obbligato da loro e tenuto giù la testa pressato sulla sabbia senti dei commendi: "Allora vecchio porco, che gli faresti a sto bel culetto. Eh, non lo vuoi assaggiare? Quando offri per un buchino vergine!!!" "Bhe??, se mi fate fottere quel bel culetto vi do subito cinquecento euro, cinque bigliettoni tutti per voi!!" "Se aggiungi un altro centone, affare fatto!!" Non finì a dire che mi sento da lui afferrato con forza le mie chiappe e divaricate; poi una lingua che mi lecca e mi succhia il mio orifizio anale che, ancora inviolato, ma debitamente lubrificato da una lingua sconosciuta che entrava quasi tutta dentro il mio canale rettale; subito dopo entrambe le mani scivolarono fino al buco del culo divaricatolo, lo tenne spalancato, pronto per l'uso. Anche se non ho mai avuto rapporti omosessuali ora capivo chiaramente che stavo per essere sodomizzato da un possente cazzo duro che stava all'imbocco dell'ano: sento la sua cappella enorme e dura, che inizia a ruotare come una punta di un trapano infuocato e lo appoggia sullo sfinte per trivellare; con fermezza il vecchio si ancora ai miei fianchi e subito dopo si inarca premendo il suo cazzo contro la fessura del mio culo, strattonando arriva a perforarmi a metà cazzo.

Colto dal terrore mi contorsi e tentò di divincolarmi, ma prontamente trattenuto dalle due carogne che dissero: "Forza che ci sei, sverginalo, rompigli il culo, fagli sentire la durezza del tuo cazzo a sto brutto finocchio!!!" Il vecchio a sentire l'incitamento dei miei ex compagni, sferza un altro strattone finendo a ficcarmelo tutto nel culo: quel palo mi parve grosso all'inverosimile e duro come un pezzo di ferro, vengo impalato brutalmente e infilato in un sol colpo da un rotolo di carne di cazzo che mi sfonda all'improvviso ed impietosamente il mio povero retto fu penetrato rapidamente dentro l'intestino che mai, fino a quel giorno, ero stato violato da nessuno cazzo. Venni da lui penetrato lungamente fino in fondo quasi a svenire e non sentivo quello che dicevano ma solo una fitta dolorosa sprofondare nel mio culo, anche se cerco di urlare Paolo mi strinse come una morsa facendo strabuzzare gli occhi. Emisi dei grugniti indescrivibili e il mio buco del culo dovette cedere all'improvviso, lacerandosi ed un getto di sangue inizia a colare giù lungo le mie cosce; sentivo un intenso dolore, il culo spezzato in due da quell'enorme mazza che mi riempiva, e lo sentivo affondare sempre più profondamente nell'intestino e straziato dal dolore, avrei voluto scappare via, ma ero trattenuto dai maledetti. In quei secondi di dura monta il vecchio porco urlava e inizia a montarmi lentamente con sospiri di piacere. Ad ogni colpo di reni, il cazzo del vecchio mi penetrava a fondo dentro il retto sconquassato a forza, ad ogni colpo sobbalzavo secondo il suo ritmo sicuramente non lento, neanche veloce, ma certamente costante; ogni colpo di reni che dava io, sobbalzavo e mi contorcevo come un pazzo, avevo la faccia con gesta e sudata e gli occhi fuori all'orbita che a tratti mordevo le labbra per trattenere il dolore. Il tempo scorreva veloce, e il vecchio pareva instancabile e continuava a fottermi con molto vigore muovendo i fianchi a sforzare le chiappe per non farle stringere e facilitare la penetrazione. Ma i due bastardi allentano la presa urlando in un orecchio: "Godi frocio che il vecchio porco, ti ha rotto il culo!!!", e intanto lui si ancora ai miei fianchi e pigia il cazzo a fondo del mio culo, continuando a fottere a ritmo crescente.

Comincio forse ad adattarmi all'idea di essere inculato?, mentre la mazza scorreva dentro lo sfinte con dei affondi maggiori per poi estrarlo e ficcarlo totalmente dentro. Posseduto in quella maniera il dolore era più intenso, ed al dolore subentra una certa sensazione strana e molto piacevole, dove lui comincia a spingere con sempre maggior forza, tanto da muovere le chiappe lentamente. Ho cominciato a lamentarmi ad ogni sua spinta. "Ohhh!!! Ohhh!!! Ohhh!!! Ohhh!!!" Mi lamentavo di piacere ogni volta che me lo ficca dentro al buco del culo, tanto da cominciare a dimenarmi lentamente e girare la testa da una parte all'altra e ululare di godimendo: "Ohhh!!! Ohhh!!!! Ohhh!!!!!", poi. "Aaaeeeeeeeeeeeeeeeeuuuuuuuuuuuuuuhhhhhhhhhhh!" "Guarda che troia, ci ha preso gusto a farselo sbattere nel culo!!!", disse Mario soddisfatto. "Cazzo, come gode sta checca?? E faceva lo schizzinoso!!!", chiuse Paolo. Ma i due non si fermarono lì a guardare, anzi si portarono davanti a me porgendo oscenamente i loro cazzi dritti da leccare, obbligando a prenderli in bocca: Ormai rassegnato, spalancò la bocca e dovetti ingoiare per primo quello di Mario in un sol boccone mi attaccai a quel cazzo senza ritegno con tutte e due le mani mentre agitavo la mia lingua insalivando e leccando. Mentre il cazzo di Mario mi fotteva letteralmente la gola, Paolo con il suo cazzo mi entra in bocca ed entrambi contemporaneamente me li affondarono giù in gola fino all'ugola con un colpo deciso, a quel punto ogni resistenza venne meno e dovetti cedere ad allargare le labbra aprendo completamente la bocca; quindi mi presero per i capelli ed iniziarono a muovermi la mia testa avanti ed indietro in modo ritmico, prima lentamente e poi sempre più velocemente, stantuffando a dovere la mia bocca. Sentivo due cazzi in gola e le loro cappelle toccarsi e strusciarsi sulla mia lingua assieme le loro palle sbattermi sul viso, anche se avevo gli urti di vomito da quanto spingevano dentro la bocca allargata a dismisura non potevo muovermi purché il vecchio mi inculava talmente forte che io non dovevo fare altro che star fermo per spompinare gli altri due in gola! Sentivo i loro respiri ormai ansanti e inquietanti, non lasciando mai la presa sulla mia nuca anche se loro davano dei ritmi frenetici che accolsi di più i loro cazzi in bocca muovendo la testa avanti e dietro, senza più alcun ritegno, allargavo le ganasce, e vedevo quelle enormi mazze di carne scomparire nella mia bocca e ricomparire immediatamente dopo.

Sentire quei cazzi duri pulsare tra le mie labbra accompagnati dai forti rumori, che provoca dei risucchi e diventa un frastuono da conato di vomito quando la cappella mi passa tra le tonsille fino all'ugola, e mentre con le mani mi tenevo aggrappato alle loro cosce io, succhiavo i loro cazzi tenendo gli occhi chiusi anche se non potevo concentrarmi molto sul pompino perché alle mie spalle il vecchio dava certi colpi forti da provocare dolore, finché sentivo le sue palle sbattere sulle mie crespe dell'ano che faticosamente si allargava di smisura e il dolore era sempre fortissimo. Dopo circa dieci minuti che lavoravo di bocca ero madido di sudore come un gran maiale, anche se mi sentivo umiliato come maschio agitavo la mia lingua su quei cazzi insalivando e leccando, i due si accorsero che ormai ero eccitato. "Sei diventato proprio una zoccola, immaginavo che eri frocio dai tuoi sguardi verso i nostri rigonfi anche se Paolo non ci voleva credere. Adesso frocio leccaci bene i cazzi, dai lecca brutta troia, lecca!!!!" Quelle parole calunniose mi lascia allibito, feci il gesto di ritrarmi ma, sentì afferrare con violenza i miei capelli e fui costretto a muovere la testa molto più velocemente di prima: qualche istante dopo Mario e Paolo esplosero con dei grugniti di piacere e tenendomi pressato ai loro ventri per evitare che potessi allontanarmi all'ultimo momento, eiacularono in bocca: una enorme quantità di schizzi di sperma denso e caldo che riversa copiosamente dentro la mia bocca e abbondante con molta pressione, che si susseguirono in rapida successione, uno dopo l'altro, per un tempo che sembra interminabile. "Inghiotti frocio!!!! Inghiotti la nostra sborra, sino all'ultima goccia!!!" Nonostante il profondo ribrezzo verso i due ubbidisco prontamente e per la prima volta in vita mia bevvi lo sperma; la quantità di sperma eiaculato da loro era impensabile, ad ogni fase esplosiva, la mia bocca veniva allagata da una quantità enorme di sborra che usciva dai loro cazzi e con eguale rapidità lo ingoiavo, non prima naturalmente con grande disgusto, di averlo assaporato per bene, percependo a pieno lo sperma maschile, e l'odore intenso dei loro coglioni; con quei mostruosi cazzi in bocca e nonostante il notevole impegno, non riuscì però ad inghiottire tutto; appena ingoiavo lo sperma appena eiaculato di Mario, la mia bocca si riempiva di altro sperma dell'ondata successiva, con il risultato che cominciavo a tossire ed lo sperma comincia a fuoriuscirle dalle mie labbra e dal naso.

Il mio cazzo era durissimo e il movimento dell'inculata mi fece ansimare e gemere, godendo sensazioni incredibili per quella fottuta, forse perché non lo avevo mai preso nel culo e bocca contemporaneamente, ma erano stupendi! Non mi ero mai sentito così totalmente posseduto, ma soprattutto così troia, finché i colpi del vecchio si fecero più forti e violenti tanto da irrigidirsi e vibrare tutto per inondarmi di sborra con un lungo gemito, prima l'uno e poi l'altro a tal punto che estrassero contemporaneamente i loro cazzi dalla mia bocca e culo continuavano a eiacularmi addosso in modo copioso: investito abbondante dallo sperma caldissimo e in pochi secondi mi ritrovai tutto insozzato; il culo, la bocca, la faccia, i capelli e la schiena che erano cosparsi di sperma che mi cola ancora fuori da entrambi i buchi. Da dietro sento lui ansimare con fatica e rimase fermo a quella profondità per qualche secondo, poi con qualche lieve scossa in su e giù, si accascia sulla mia schiena. Non passa un paio di secondi che il vecchio si alza e mi lascia per qualche istante immobile col culo all'aria, e sento dall'ano che mi cola la sua sborra, anche se lui porta il suo cazzo verso la mia bocca dolente dal doppio pompino per farsi ripulire: "Troia pulisci il cazzo, dai svelto leccami!", mi ordina. Io obbedii infilando il suo cazzo ormai moscio in bocca leccandolo golosamente! E mentre lo facevo, Mario si sdraia sotto di me ed infila il suo cazzo nel mio buco del culo bello unto di sborra che lentamente mi lascio calare giù sulla sua grossa cappella bagnata, e mi afferra per i fianchi attirando verso di sé e mentre dietro Paolo mi alza e abbassa facendo favorire di più la ficcata da sentirlo tutto sullo stomaco. Il suo cazzo entrava dentro con certi colpi da provocare dei gemiti di piacere e comincio a muovermi godendo quel grosso arnese che mi dilata il buco. Ad un certo punto, Mario mi blocca con le braccia dicendo: di stare fermo ed infila un dito nel buco già pieno del suo cazzo, poi infila un secondo dito e comincia ad allargare il buco per fare spazio anche al cazzo di Paolo. "Ma che vuoi fare!?", grido. "Non insieme, no, no!" Ma Mario non mi ascolta, ed alla fine quindi fui preso e inculato anche da lui.

Le due carogne mi stavano inculano assieme, due cazzi, che mi entrano contemporaneamente nel culo; non ero certo vergine, ma quel giorno sicuramente me lo ruppero ben bene! Mi sentivo allargato a dismisura, un dolore fortissimo per tutto il mio culo, era insopportabile cercavo di divincolarmi da quell'inculata disumana ma ero bloccato da entrambi i buchi dai loro cazzi. Quei atroci dolori sempre fortissimi è insopportabile all'inizio, ma in breve gradatamente si riduceva trasformando una sensazione mai provata prima, quel godimento crescente, sempre più crescente; ad un tratto emisi un forte orgasmo indescrivibile, contrassi i muscoli delle cosce e inarcai la schiena, emettendo un lungo e caldo lamento da vera cagna da monta che dura per diversi minuti. Nonostante ciò vorrei che i due non smettessero mai di incularmi anzi, incredibilmente continuavano a fottermi senza mai togliere quei cazzi poderosi dal mio buco completamente dilatato da loro che mi fottevano senza pietà, e dando forte scosse con urla e bestemmie! Sbattuto sonoramente avanti e indietro. I tre ora si muovevano contemporaneamente ed io travolto dalla loro foga e dai loro colpi frenetici, non capivo più nulla. Il tempo scorreva veloce, ma parevano instancabili e continuavano a fottermi con un ritmo crescente, incredibile soprattutto il numero di volte che eiacularono dentro di me: orgasmo dopo orgasmo, i schizzi caldi di sperma mi stavano riempiendo le mie budella, anche se loro continuavano a montarmi per una bella mezz'ora ed infine raggiunsero a loro volta contemporaneamente l'orgasmo eiaculando copiosamente dentro i miei orifizi lasciandomi sulla sabbia inerme, terribilmente tumefatto e dolorante; il mio ano infuocato e sanguinante lasciava uscire rivoli di sperma misto a sangue che colava lungo le mie cosce, praticamente aperto, come un cratere di un vulcano. Potevo percepire su tutto il corpo dei getti di sperma copiosi e caldissimi e principalmente sul volto e culo.

A questo punto quasi in coma e sperando che tutto potesse finire in fretta, dove in silenzio mi lasciano stremato dal troppo fottere sul telo per circa dieci minuti. Fù allora che mi destarono, di nuovo, mi sentivo esausto con la gola secca e il culo che bruciava. Cerco di parlare ma non riuscivo dalla vergogna. "Adesso ci dai sei bigliettoni, come promesso vecchio culattone!!", disse Mario e lui concluse dicendo: "Però diamine ne è valsa la pena!!!!" Mi girai e vidi che il vecchio stende dei soldi a Mario e soddisfatto se ne va verso lo chalet. Le due carogne mi guardano con occhi che brillavano, mostrando sorrisi beffardi ed io non avevo il coraggio di guardarli in fronte, ma Paolo mi viene incontro sbraitando: "Ahi, capito che sei un finocchio, che ancora hai il culo pieno della nostra sborra di due veri maschi!!" "Ora frocio, ho intenzione di pagarti per farti stare buono per quello che ti abbiamo fatto!!", disse Mario sorridendo viziosamente. "Che vuoi dire!?!", dissi un pò stordito e dolorante, senza fiato mentre mi dava duecento euro.

Paolo intanto comincia a rivestirsi mentre Mario rimase fermo a fissarmi a tal punto, quasi come se niente fosse accaduto mi dice: di mettermi il costume e andare via da lì. Ebbi solo il tempo di guardare brevemente Mario che si mise il suo costume rosso ed allontanarsi, lasciandomi nudo, sporco, sverginato, pieno di sborra e col culo in fiamme. Rimasi nudo in piedi per un pò mentre ripensavo all'accaduto e soprattutto per le vacanze che sono iniziate proprio bene.



By Mimi

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