Pallacanestro, molto duro

Scritto da , il 2013-09-06, genere gay

Non mi posso scordare quanto a 18/21 anni giocavo con una squadra Francese di Basket, in quel tempo successe di tutti i colori immaginabili. Figlio di madre Francese e padre Italiano che emigra a 20 anni in Francia negli anni 80 per evitare la leva, e nel 86 conobbe mia madre figlia di un banchiere Francese contrario alle loro nozze e nel 90 nacqui io Victor. Esile con lineamenti delicati, pelle bianca, i capelli biondo scuro e un bel visino, ma soprattutto un culetto tondo come quello di una ragazzina. Anche i miei modi di fare erano delicati, già come mia madre essendo una nobildonna di un Casato Francese. Mio padre vedendomi crescere alto 1,95 ed esile si meraviglio e accusò mia madre di averlo cornificato, in quando non gli assomigliavo per niente, essendo lui moro e di robuste fattezze e specialmente basso 1,70. In poche parole divorziarono e la poveretta di mia madre ritorna dal padre.

Mio nonno spese molto su di me facendomi diventare colto e un banchiere come lui, anche se precedentemente negli anni divenni anche un buon giocatore di pallacanestro grazie ad un bravo allenatore del liceo, che mi forgia quel talento nascosto dentro di me. Grazie a lui quando finì il liceo, riesce a farmi ingaggiare in quella squadra per tre stagioni che ahime divenni una persecuzione sessuale dei miei compagni di gioco. Il primo giorno che conobbi i compagni di squadra e l'allenatore tutto filo liscio, anche se nei giorni successivi guardavo con invidia, ma anche con ammirazione i miei compagni alti e forti, più robusti di me, in quando mi sentivo una nullità verso di loro. Ammiravo quei corpi fatti da uomo, le loro gambe muscolose, quelle voci basse e quelle barbe non rifatte da giorni. Mentre io, viceversa non avevo. Ma nel passare dei mesi e con dei buoni risultati di gioco, e soddisfazione del Mister, non so come mi resi conto delle strane occhiate di alcuni di loro mi lanciavano. Ci furono anche episodi che all’inizio non ci badavo molto. Ad esempio, spesso volte dei compagni più grandi mi davano pizzicotti sulla chiappa, oppure strizzate al culo in modo autoritario e senza chiedere il permesso. Non pensavo che c'era della malizia nei loro gesti, in squadra era normale mentre si gioca una partita, anche nei allenamenti che qualcuno di dava pacche sul culo quando facevo canestro, o dei bei passaggi, anche dal mister li ricevevo come altri miei compagni di gioco. Ma purtroppo io, li ricevevo di continuo pacche e strizzate senza motivo, anche se qualcuno si rivolgeva a me chiamandomi "checca" e facendomi l’occhiolino, oppure mettendosi il dito medio in bocca e muovendolo su e giù a significare "fammi un pompino", ma questo non lo capivo perché mi trattavano in quel modo, forse gelosi da come gioco ed apprezzato dal Mister. Più di una volta mentre ero in campo ad allenarmi e specialmente quando l'allenatore non c'era, appena un compagno di gioco prendeva la palla per fare canestro io, sempre con le spalle rivolte all'altro giocatore per impedirgli di prendere la palla e vengo da lui placcato da dietro, io spingo con la schiena e facendo forza con il gluteo lo faccio retrocedere, invece il porco mi fece sentire per un paio di secondi la sua durezza in mezzo alle chiappe, io, disorientato di perplessità non capii in quel momento senza reagire, ero confuso mentalmente, lui approfitta del mio sconcerto profondo fino ad afferrarmi per i fianchi ed iniziare a muoversi simulando una fottuta, mentre gli altri compagni ridacchiavano di gusto. Non diedi importanza e lo mandai affarinculo e ripresi il gioco, anche se quei figli di puttana non perdevano l'occasione di farmi sentire la loro durezza pel il culo. La situazione difficile che mi trovavo era pericolosa, incerta: trovarsi in un brutto frangente, non ci si sa regolare e l’unica cosa che dovevo fare, lasciarli fare senza reagire e dire nulla, con la speranza che si stufavano. Forse ho sbagliato, di non dire tutto al Mister, ma non volevo essere una mammoletta che frignava per qualsiasi cosa.

Il primo impatto che mi porto ad essere completamente frocio e succhiacazzi... accade durante un duro allenamento di un paio di ore dove il Mister sfianca tutta la squadra, io, Mathias eravamo seduto insieme alla panchina come sostituti, mentre i nostri otto compagni giocavano tra di loro e il Mister faceva l'arbitro. Io invece esaltavo per Thomas quando faceva canestro, alzandomi dalla panca e poi sedermi, facendo così spesse volte senza accorgermi mi sedetti sulla mano morta di Mathias, alzo le chiappe per toglierle, ma lui di nascosto e lestamente senza aspettarmelo intrufola la mano dentro ai pantaloncini, io, dalla vergogna e per non fare scandalo stetti fermo mentre Mathias sfrontatamente continua fino a scostare le mutande e poi infilare un dito nello spacco delle chiappe, e farmelo sentire dentro al buco del culo integro. Il dolore mi fece balzare in avanti, a quella mossa gli diedi la possibilità di ficcarmelo tutto nel culo. Cerco di fuggire dalla presa, ma vengo stoppato dalla sua mano sulla spalla e pressato giù, mentre cadevo sulla panca lui lestamente mi ficca altre due dita che mi penetrano facendomi irrigidire le chiappe. Era troppo tardi, avevo tre diti inculo e lui le muoveva facendo allargare lo sfintere. "Ora da brava checca, allarga le chiappe, sennò ti sputtano davanti a tutti compreso l'allenatore!!" Da quella minaccia e paura ti essere sputtanato davanti alla squadra e specialmente al Mister allargai le chiappe, lui divertito da quella situazione e della mia disponibilità continua a sditalinare il buco senza sosta, e impormi di alzare e abbassare il culo come se chiavassi su un cazzo duro. Il porco teneva la mano ben nascosta mentre io andavo su e giù, senza che gli altri se ne accorgevano di quei movimenti furtivi. Non so come mai quei diti mi davano un certo sollazzo bestiale da affondare con decisione e goderne, il porco se ne accorse del mio godimento e accelerava il ritmo facendomi sborrare nelle mutande. Stremato rimasi seduto ancora ficcato dalle sue dita, e lui mi guarda soddisfatto. "Ehi checca, t'ha piaciuto i diti nel culo, questo e un assaggio, dopo se vorrai ti fotto anche sto culo da troia!!" Non finisce a dire che il Mister lo chiama dentro e fa uscire Adrien, che si mette a mio fianco distrutto e stanco, mentre la carogna stava parlando con Thomas il mio bel capitano, che mi guarda ridendo e strizza forte il suo cazzo verso di me. Mathias la carogna continua a sfottermi alzando il dito medio verso l'alto, e poi lo annusa leccandolo. Adrien si accorge e capisce dai gesti dei suoi compagni che qualcosa non quadrava, mi guarda con sospetto l'alone sul davanti dei pantaloncini, e l'odore di sperma che emanavo in quel momento, ed io non lo guardo, anche se sentivo il suo sguardo indagatore da diventare tutto rosso come un peperone. Lui si avvicina dicendo: "Che c'è checca, hai la fichetta surriscaldata per caso, eeh troia!?" E senza aspettarmelo mi ficca anche lui un dito inculo, ed io prontamente senza che lui mi ordinasse alzai il culo e allargo le chiappe, anche lui porco come Mathias ci ficca due e tre diti. "Mmmmmhh!!, niente male. Mathias ha fatto un bel lavoretto in questo delizioso buchetto, sei tutto surriscaldato e bagnato di sborra nelle mutande, su troia sai quello che devi fare, muovi le chiappe e goditelo!!" Allargai le chiappe per facilitare lo sditalinare nello sfintere ingordo da riceve facilmente quelle dita, la mia disponibilità era un sollazzo per Adrien tanto da continua a fottermi senza sosta, e impormi di alzare e abbassare il culo per affondare con decisione e goderne come un porco. Non so perché mi comportavo in quel modo, ma mi sentivo diverso e godevo di quelle dita piantate nel culo che lui velocemente mi sedava a tutto spiano il mio retto infuocato.

Il passaparola nella squadra e il capitano Thomas che fece il modo di condizionare l'allenatore da sostituire tutti i giocatori, e senza che io entrassi in campo, in modo che tutti si divertivano a ficcarmi le loro dita nel mio culo compreso il mio bel capitano. Il mister soddisfatto dell'allenamento dei suoi giocatori che hanno giocato con razionalità, fischia la fine della partita e i miei compagni sfiniti da quel duro allenamento si avviano nei spogliatoi, mentre io, insieme al mio bel Thomas che fu l'ultimo ha sditalinare il mio buco del culo. "Dai checca, andiamo allo spogliatoio ho un voglia di fotterti il culo!!", disse mentre sfila le dita dal culo e me lo strizza. Quella promessa mi ha del tutto eccitato, che il mio cazzo si fa duro. Appena entrati nei spogliatoi il Mister si congratula con la squadra che si era molto impegnata nei allenamenti, e anche con il mio culo, e poi ci lascia per dei impegni personali e incarica Thomas di chiudere la palestra. In quel momento Mathias la carogna mi sorrise e mi diede un colpetto sulla spalla in modo cameratesco, avvicinandosi si piazza dietro di me sfilandomi la maglietta bagnata di sudore e lasciandomi a petto completamente nudo. Nonostante fossi più alto di lui avevo paura, a causa della mia struttura fisica piuttosto gracile e senza muscoli. Mentre lui da dietro con le sue dita mi stringevano i miei capezzoli che a poco a poco s'indurivano, era un supplizio tremendo il porco ci sapeva fare, mi stava facendo riprendere il ritmo di prima. Il calore cresceva in me e senza capire come era successo da trovarmi deposto sulla sua tuberanza e pressato da dietro che continua a limare dolcemente il mio culetto con un bel su e giù. Fui dopo deposto su una panca, mentre lui continuava a trastullarmi in mezzo al culo, senza mai abbassare i pantaloncini, anche se in un attimo fui circondato dai ragazzi che a turno anche loro mi trastullavano il culo dandomi delle sensazioni piacevoli nel sentire quei bozzi duri insinuare tra le mie chiappe, era sublime. Ero stordito dal quel clima che si respirava nei spogliatoi e mi sentivo imbarazzato ai pesanti apprezzamenti sul mio culo, ma li lasciai fare mi sentivo una puttana molto attratta da loro. Non posso proprio smentire ero del tutto partito per quei ragazzi, inclinato roteavo il culo spingevo indietro per sentire il massimo della loro durezza. Mi sentivo veramente troia e fremevo dall'eccitazione tanto di afferrare con le mani
le loro patte dure e gonfie dei pantaloncini e palparli con impeto e modi brutali, dunque, ero totalmente in loro balia, anche se solo avessi provato a ribellarmi con la forza mi avrebbero massacrato di botte senza alcun scrupolo. Ad un tratto sentii aprire e chiudere la porta dei spogliatoi dietro di me, con tanto di chiave. Girai lo sguardo dall'altra parte vidi altri tre miei compagni di squadra che non c'erano ad allenarsi, in quando stavano sotto infortunio, anche se dopo seppi che Mathias la carogna aveva mandato loro dei messaggini con il suo telefonino. Solo uno di loro conosco, in particolare Habib un Algerino Francese che si para davanti mostrando un bel fagotto grosso da paura, mentre gli altri due suppongo Africani o Algerini come Habib, anche se non li conosco bene entrambi, i due aprono la danza cacciano fuori dalle loro patte due bei cazzi color nero ed olivastro dalle dimensioni davvero invidiabili, e se lo stavano menando con gusto. Ero stupefatto a vedere due nerchie dure così grossi e lunghi che si conficca fuori della fessura dei loro pantaloni. Destarmi dai quei turbori sessuali e cercai di ritornare in me, guardai intorno e rimasi a bocca aperta, tutta la squadra erano nudi con dei cazzi da far paura aspettavano di essere soddisfatti da me, io non pensavo di farmi dodici cazzi e dalla paura cerco di fuggire dai spogliatoi e ribellarmi dando dei strattoni. Ma vengo bloccato da Habib, sentii la sua mano avvolgere la mia nuca. Mi stringeva con forza invitandomi ad avvicinarmi al suo volto. Ero pronto ad urlare in faccia a loro quanto si stesse sbagliando e quando fossi incazzato, all’improvviso, sospinse la mia testa in basso, indirizzandola verso i suoi pantaloni. Il suo cazzo era già in tiro e nel tessuto ne lasciava intravedere pienamente la forma e la posizione.

Rimasi immobile per un secondo. Ero sorpreso, offeso e stavo cercando la maniera migliore per reagire a quella assurda situazione. Proprio in quell’istante aggiunse: "E’ questo che stavi cercando vero checca?! Ora apri la cerniera, tirami fuori il cazzo e inizia a succhiarlo per bene brutta troia!" Non so spiegare il perché, invece di oppormi come mi suggeriva la ragione iniziai a slacciare la cintura e sbottonare i primi bottoni dei pantaloni e poi abbassare lo zip, come un automa, infilai la mano dentro in quelle mutande puzzolenti e lo tirai fuori velocemente un bel cazzo dritto e lungo, scuro come la sua pelle che sventolava davanti ai miei occhi a quel punto il suo cazzo era lì a pochi centimetri dal mio volto. Vedendo quella bella abbondanza lì davanti ai miei occhi mi leccai le labbra, il mio gesto fece suscitare delle risate alla squadra e poi avvicinai la mia bocca avida e iniziai a leccare quell’enorme cappellone come se fosse un succulento gelato al cioccolato. Mi infilai quel bel pezzo di cazzo in bocca ed iniziai a spompinarlo molto lentamente. Mentre gli altri due maschioni venuti con lui cominciano a spogliarsi velocemente gettando i pantaloni e il resto sul pavimento, e mostrano di nuovo le loro minchie dritte e lunghe, che sventolavano davanti ai miei occhi ed io allupato e arrapato sputai per un attimo fuori dalla bocca il cazzo e tenerlo ancora in mano a segarlo su e giù, e mi girai verso loro. Ero stupito a vederli entrambi nudi a quella distanza. Solo allora misi a fuoco quella fornitura di cazzi a portata di mano. Iniziai a fare qualche confronto tra loro ma nessuno erano uguali soprattutto per il diametro e la lunghezza del cazzo e la grandezza della cappella. Solo il cazzo di Habib inverosimilmente lungo e veramente largo e grosso, aveva un bazooka tra le gambe. Mentre facevo questo veloce confronto sentii tirarmi i capelli, era Habib che mi porta a completare il lavoro che avevo interrotto prima, dicendo: "Ehi tu, brutto pezzo di merda prima assaggia il mio cazzo? E dopo avrai tempo per sollazzare altri cazzi. Guarda il mio è bello grande, e molto grosso, quando questo entra in culo, fa tanto male, ma anche tanto piacere!!" Prendendomi con forza la nuca e mi spinse di nuovo contro il suo cazzo, intimandomi di leccarglielo a dovere, altrimenti mi avrebbe, spaccato la testa, non il culo. Non me lo feci ripetere due volte. Mi ritrovai sul mento i suoi testicoli pelosi, alzai timidamente la testa sentivo i peli pubici sfregarmi sulla lingua e assaporai la consistenza dei suoi grossi coglioni pesanti e spesse, nella mia bocca. Lui gemeva sopra di me, e nell'estrema eccitazione mi spinse con la testa sempre più giù, sempre più in basso finché non mi ritrovai girato con la faccia sotto il suo inguine irsuto, stretto tra le sue cosce. Le sue grosse palle nere che sbattevano sul mento mentre leccavo l'asta, mi ritirai su e mi rimisi nella posizione precedente, di nuovo pronto a succhiare. Adrien mi teneva fermo, mi prese la mano e lo mise sul suo cazzo già piuttosto duro, ordinandomi con un grido soffocato:. "Forza, fammi una sega al cazzo, brutto finocchio!!" Stessa sorte dovetti subire con gli altri cazzi, mentre l'ultimo dei ragazzi che avevo davanti a me anche lui con un cazzone lungo e gonfio avvicinandomelo alla bocca, così che mi ritrovai completamente attorniato da quel gruppo di maschi in calore, stretto tra i loro pubi giovanili, pelosi, irruenti, vigorosi. I ragazzi che avevo davanti, mi strattonavano la testa di continuo sfregandomela con forza addosso ai loro cazzi vogliosi e ai loro coglioni pelosi.

Quei maschioni li sentivo ansimare faticosamente sopra di me, stringendomi in una morsa di sesso e violenza. Habib era insaziabile non si stanca di farsi leccare i coglioni, fino a prendermi con forza la nuca attirandomi verso di se. Il cazzo di Habib mi entra dentro di colpo e con un gemito di piacere cominciai a muovermi su e giù godendomi quel grosso cazzo che mi dilatava la bocca. Ad un certo punto, Habib mi blocca, attira l'altro ragazzo che non conoscevo verso di se e mi dice: di stare fermo cercando di ficcare il secondo cazzo in bocca, ma io, ero già pieno di suo. Dalla paura sputai fuori dalla bocca il suo cazzo "Ma che vuoi fare!? Non insieme, no. No!!!" Gridai, ma Habib non sembra di ascoltarmi e con una tirata di capelli mi porta a completare il pompino che avevo ancora interrotto. Con parsimonia presi l'altro cazzo in bocca e interamente insalivato tutto era pronto per entrambi. Ma inizialmente riuscivo a far passare solo i due glandi paonazzi e tesi, oramai durissimi e grandi in bocca cominciavano ad allargarsi per farsi spazio. In breve pensai Dio mio qui ci lascio la pelle invece no, la loro voglia di usarmi mi piacque, cominciai a provare sensazioni che mai avrei immaginato prima, ero una troia vedendo il loro godimento e io scoprii che godevo dal momento che loro mi fottevano la bocca, al primo momento era insopportabile all'inizio, ma dopo mi piacque. "Dai, coglione, succhiaceli tutti e due, forza!!", mi urla dall'alto, guidando dentro la mia bocca i loro cazzoni lunghi e spessi con una mano, mentre con l'altra mi tenevano la testa ferma. Spingevano forte dentro, sempre più dentro, così che riuscii ad allargare smisuratamente l'apertura orale e a far entrare buona parte dei loro cazzi. "Così, bravo, dai. Tutti e due in gola, zoccola!!" Urla Mathias. "Mmmmmmmmmhhhh! Mmmmmmmmmmmhhhh!!!" Gemetti e rivolsi uno sguardo di sottomissione dal basso verso l'alto a quegli splendidi animali pieni di sperma giovanile e calda che mi seviziavano procurandomi un piacere smodato, vorrei che quei due non smettessero mai. "Aaaaaaaaaahhhh!, siiiiiiiiiii... frocione godi, ciucciali, troia, succhiali fino alle palle!!" Incita Habib, quasi in competizione con l'altro, sfidandosi a colpi di cazzo nella mia bocca. Entrambi mi urlavano selvaggiamente: "Dai, fammi sentire come godi, stronzo!" "Mmmhhhh!" "Di più, frocio, di più!!!" "Mmmmmmmmmmmmmmhhhh! Mmmmmmmmmmmmmmhhhhhhhhh!!" "Ancora, cagna, facci sentire il meglio di te, facci godere, troia!!" "Mmmmmmmmmmmmmmhhhh! Mmmmmmmmmmmhhhhhhhhh!!" Spingevano con forza dentro la mia bocca, tutti e due contemporaneamente, eccitati e ficcandomi i loro cazzi duri sulla cadenza delle percussioni. Passarono così alcuni minuti, loro acceleravano i colpi, e con gemetti forti e subito accompagnati da urli: "Vengooo!! Vengooooooo!! Nella tua bocca da pompinaro! Manda giù tutto frocione!!!" Subito dopo anche Habib e l'altro mi inondavano la bocca fino a riempirmela e io fui costretto ad ingoiare tutto quello che scaricavano. Uno schizzo dietro l'altro, dovetti trangugiare tre boccate piene di sborra che riversava pure ai lati delle labbra. Cercai di trattenere tutta la sborra che mi sputava in bocca per ingoiarla solo in parte, tanto era abbondante che il mio gozzo andava giù e su.

Il sapore della sborra era nauseabondo, ma fui contento di averli svuotati le loro palle. In fretta, tutti e due tirano fuori i loro cazzi dalla mia bocca e si diedero il cambio. Adrien e Joris che prima erano di lato mi si misero davanti, e mi porsero i loro cazzi sulle labbra. Joris, che stava sulla destra, aveva un cazzo enorme, molto allungato, peloso e robusto, massiccio e ruvido. Mi prese la testa, anche aiutato da Adrien sulla sinistra, e mi soffoca tra i peli del suo pube. Presi in bocca le sue palle sode, voluminose. Intanto mi gridava furiosamente: "Prendi in gola i nostri coglioni, dai, mangiali! Succhiali tutti e due insieme, to godi frocione!!" "Mmmmmmmhhhh! Mmmmmmmhhhhhhhhh!!" Anche se io, non mi sentivo gay ma il solo fatto di cedere la bocca ai ragazzi per sfogo sessuale, la cosa mi eccitava di più, ma per loro ero un frocio di merda. Gabriel e Fabian che stavano alla porta a masturbarsi da un pò e vedendomi che giò preso gusto al cazzo, si erano avvicinati sempre di più, io, ansimando violentemente e tenendo i cazzi nelle mani: ormai quasi soffocavo stretto com'ero tra i loro bacini. Il compito di Thomas e Mathias che mi stavano dietro e che mi fecero inginocchiare all'inizio, non era unicamente quello di immobilizzarmi e di scongiurare eventuali miei tentativi di ribellione, ma di masturbarsi con i loro pubi appiccicati alla mia testa, sfregando addosso ad essa gli scroti ripieni dei loro coglioni grandi e duri. Il chiaro intento di tutto il gruppo era quello di venirmi addosso, inondandomi e schizzando tutti più o meno insieme fiotti di sperma caldo sulla mia faccia. Ero attorniato da una dozzina di cazzi tutti pressati sulla testa, mi innaffiarono di sperma, e io feci il bravo e leccai i loro cazzi talmente tanto che la mia bocca era tutta impastata di sborra! Tutti dicevano: "Godiiiiii!!! Puttana! Troia! Rottinculo di un frocio!!!" Io ancora non avevo detto una sola parola, mentre i ragazzi sfilano completamente i vestiti e slip sotto i piedi compreso le scarpe. Io, rimasi per la prima volta del tutto nudo come un verme davanti a loro, non passa un secondo di esitazione, scoppiarono a dire: "Oh porca troia, guardatelo un po' questo? Ha un cazzetto dritto poco più di un dito!" Continuavano a guardare le mie gambe magre che contrastavano col mio culo, bello tondo e abbastanza grosso in relazione al mio cazzo, ma tale contrasto doveva eccitarli molto. All'improvviso, Thomas mi sferra tante pacche a mano aperta sul culo imponendomi di sculettare intorno a loro. Non capivo più niente: sculettai in maniera esagerata. Appena mi videro, i ragazzi si misero a ridere sfottendomi: "Oh, eccolo qua il nostro asso del pallone il culone. Dai, brutto frocio di merda, sculetta, agita quelle chiappe da checca. Oh... se ti vede il Mister forse ti fotte anche lui, troia!!!!!!" Thomas, continuava sempre a sferrarmi le pacche sulle chiappe se non sculettavo a dovere. Poi vengo bloccato da Mathias e Habib, mi tennero per le braccia, René e Gabriel mi sollevarono le gambe, tenendomi sollevato da terra, a faccia in su, avevo le gambe e braccia a penzoloni sempre con le gambe divaricate con la testa reclinata all'indietro. In quella posizione sconcia offrivo il culo a Thomas il mio bel capitano, che poteva disporre dello mio sfintere a suo e mio piacere, io rantolai dal godimento e aprì ulteriormente le gambe lamentandomi. Ma io... come una bagascia navigata, tenni la bocca ancora aperta per ospitare altri cazzi che a turno non facevano altro che fottermi. Intanto Thomas mi afferra per i fianchi e mi tira a se con brutalità, alza le mie gambe verso l'alto e sputa direttamente sul mio stretto buco, poi le mie chiappe furono separate l'una dall'altra. Non mi potevo muovere, né urlare preso nell'ebbrezza di questa nuova esperienza. Sputa di nuovo e ficca un dito nel mio sfintere, gemetti forte per il dolore, mentre lui mi ficcava dentro un secondo dito, e allargava ancora il mio culo. Le mie chiappe si aprirono a se e io mi lamentavo sempre più forte per essere fottuto da lui, mentre Thomas andava e veniva con due dita dal mio buco quasi inviolate. Non potevo farci nulla, faceva così male, ma allo stesso tempo mi eccitava che sia lui il primo a fottermi. Io gemevo forte, sempre più forte.

Avere due dita sul buco del culo e dei bei cazzi in bocca mi sentivo un Re dei frocioni, avrei potuto toccare il cielo con un dito. Sentivo il mio bel Capitano a lavorare con le dita, dentro e fuori dal buco con tutta la foga che ci metteva. Mentre un cazzo mi scopava la mia bocca, Thomas continuava lo sfregamento sullo sfintere esterno del mio ano che veniva insalivato per bene e dopo appoggia la cappella sul foro anale vergine! Quanto mi resi conto di quello che stava quasi per fare, il rimorso o non so cosa da staccai per un attimo al cazzo dalla bocca e dirgli: "Thomas, ti prego li no? Non farlo!!" Lui mi ignora. Mi prende i piedi e li tira verso l'alto, la schiena viene spinta verso l'alto inarcando il culo, mostrando le chiappe in modo dilatato. "Non dagli retta Thomas, spaccagli il culo a sto frocione di merda... che vuole il tuo cazzo!!", disse Mathias. "Siii, il frocione gode a farselo sbatterlo nel culo, dai faglielo uscire dalla bocca!!", gli fece eco Habib. "Siii, sfondagli il culo a sta checca di merda, cercacazzi!!!", esultavano tutti presi dall'euforia. Thomas appoggia sul culo la sua cappella rossa e rigonfia, con un palo duro puntato dritto contro l'ano. Ero fuori di me per l'attesa trepidante e improvvisamente in un colpo solo, senza alcun preavviso sentii il mio culo aprirsi in due. Sentire subito il suo grosso cazzo penetrarmi, spalancai gli occhi dal dolore cercando di urlare attraverso il cazzo, ma una mano mi spinse la testa per continuare a succhiarlo. Cercai di liberarmi, ma non potevo. L'unica cosa che avvertivo era la sua grossa cappella conficcata a metà nel buco del culo. Thomas lascia che il mio culo tenero si adattava con comodo sul suo cazzo prima che incominciasse a pigiare in avanti. Il mio budello aveva cominciato a risucchiarlo sempre più a fondo quel cazzo gigante, è incredibilmente ci entra tutto, i suoi 22 cm dentro e io per un minuto circa non mi mossi. La strettezza dell'ano mi fece lamentare, mentre premeva contro le pareti dello sfintere, faceva in modo che permetteva di spingermelo di nuovo un po' sui suoi colpi ed io, volevo di più che tutto il cazzo entrasse in me. Dopo al dolore iniziale lui comincia a dare delle grandi spinte, ogni volta che me lo metteva sentivo le sue palle che mi sbattevano sul culo e sentire Thomas a godere furiosamente, mentre mi fotteva nel culo. All'inizio provavo dolore, e poi incominciai a provare una sensazione piacevole e i miei urletti divennero presto mugolii di piacere. Thomas se ne accorse e commenta. "Questo finocchio comincia già a prenderci gusto: è una vera troia da monta!!" Questa volta non sentii dolore in quanto il mio culo si era allargato sotto le possenti spinte di Thomas, mentre mi penetrava più lentamente, ma sempre con spinte forti cominciai a dire dei "siiiiiiii" e a mugolare dal piacere. Non riuscivo a trattenermi, ero davvero una troia in calore. Il suo cazzo lungo stava strofinando la mia prostata con l'effetto al mio cazzo di bagnarsi nuovamente del liquido presmatico. Estrassi il cazzo dalla bocca e urlai: "Siii!, dai Thomas scopami il culo, sfondami tutto mio bel maschione cazzuto!!" Essendo ben afferrato alle mie chiappe che ancora più saldamente, sempre con il cazzo piantato nel culo. Potevo vedere Habib il più cazzuto di tutti che si mise dietro a lui stando in piedi, ungendo il suo cazzo enorme. Quanto Thomas, improvvisamente, aumenta la velocità e subito dopo mi venne in culo con un grugnito animalesco, mi sentii immediatamente il culo bagnato di sborra, tanta sborra, il suo cazzo era ancora conficcato nel fondo del mio culo che era stato imbottito al massimo di sperma. Mentre Thomas con un brusco movimento, lo tira fuori dal mio culo con una foga tale che fece come una ventosa, non potei fare a meno di strillare per il dolore. Non fece in tempo a togliere il suo che Habib mi prese le chiappe con le mani da ambo le parti con l'intenzione di fottere il mio culo. Impaurito di tanta cruenza gridai: "Noooo!, Habib non lo fare, mi uccidi con quel cazzone enorme!!" Ma la sua risposta fu: "Oramai culorotto sei già abituato, con i cazzi?" E lui entra con tale violenza che piansi per il dolore.

Il suo cazzo enorme va nel mio culo semi_sverginato paurosamente ed io nuovamente senti ancora più male. Grazie a Dio il grande carico di sperma di Thomas era ancora in me che permise l'ulteriore lubrificazione del mio buco anale. Ora Habib stava cercando di far entrare tutto la minchia rimasta fuori, sfondandomi completamente il retto. "Habib vacci piano, è già tanto se sei entrato, non ce la farai ad entrare tutto, sarebbe come aprire un cocomero in due!!", disse Mathias. "Questa troietta vuole cazzo in bocca e in culo, deve sentirlo tutto se vuole capire chi e il maschio qua dentro. Glielo sfondo tutto così poi anche voi potete infilarglielo tutto inculo a sta checca!!", controbatté Habib. Non si fece molto aspettare, forse fottere un bel culo bianco ero troppo per lui da sborrare anticipatamente con un getto potentissimo di sperma, che mi inonda le budella riempiendo completamente il culo. Estrasse il suo bel cazzone grondante di sborra, mentre usciva dal mio buco ormai spanato e sposta Mathias verso il mio culo, in modo che anche lui mi inculasse. "Avanti troia, puliscimi il cazzo, c’è la stessa sborra che ti ho lasciato dentro il tuo culorotto e che sta colando fuori. Puttana! Il tuo culo sfondato sputa fuori la sborra invece di tenerla dentro. Ma ora Mathias te ne darà ancora!" Mentre gli ripulivo il suo bel cazzo, leccando lo sperma ed ingoiandolo, essendo tenuto per la nuca da tutte e due le mani di Habib, Mathias lo stronzo, ma fottuto il culo, approfittando dell’apertura provocata dallo sfondamento di due bei cazzi duri e della loro sborra che aiutava la penetrazione. Mathias mi incula a lungo il mio povero culo, che nel frattempo dovetti darmi da fare di bocca anche con Joris, che mi riempe abbondantemente di sperma in bocca, e che lo ingoiai tutto, e poi anche Stéphane, il quale mi sborra in faccia, obbligandomi a spalmarmi su tutto il mio viso la sua sborra appena schizzata. Pure Mathias mi scarica nel culo, riempiendomi per la terza volta di sborra. Fabian volle da me un pompino, che lo accontentai, ingoiando la gran quantità di sborra prodotta dai suoi coglioni. Anche Adrien e Gabriel mi inculano, mentre io spompino René, e nuovamente il mio culo fu riempito di sborra, tanto che le mie cosce e polpacci ne erano ricoperti. "Allora brutta checca, ti è piaciuto vero? E questo è solo l’inizio! Di tante scopate, capito? Tu con noi fai la puttana, non l’uomo, chiaro?", urla Thomas. Intanto i due ragazzi che non li conoscevo si presentano come Samir e Nadim entrambi Tunisini, mentre mi presentano anche i loro bei cazzi grossi che subito Samir si era diretto di fronte a me ed aveva cominciato a smanettarsi il suo bel cazzone. E cerca di infilarmelo in bocca, cominciai a succhiarlo senza pensare all'altro suo amico Nadim che entrava dalla parte migliore, gioé il mio culo. Fui riempito totalmente con il suo cazzo nel mio budello, mentre Samir che lo aveva più sottile era più facile da succhiare e da ingoiare e presto fu giù nella mia gola. Mi senti pieno, non mi potevo muovere, ero come imprigionato dalla lussuria più sfrenata, una esperienza magnifica. Mentre succhiavo dei bei cazzi e altri cazzi che entrava e usciva dal mio culo. La cosa magnifica è che tutti e dodici sborravano contemporaneamente sia nella bocca, che nel culo. Dopo essermi riempito da tutti i buchi e farcito di tanta sborra, erano tutti sfiniti, mezzi malconci andammo a lavarci sotto le docce, ma vengo stoppata da Habib. "Ehi... checca dove credi di andare, tu per devozione devi lavare i tuoi stalloni, capito troia!!" "Non capisco?" "Taci puttana!!", vengo da lui zittito con una sberla. "Ricordati che sei una puttana, non più uomo, chiaro?", grida Habib. "Si!" "Allora troia, devi lavarci come usanza Araba, cominciando da me e a seguire, hai capito!!" Sentirmi trattato da donna Araba, mi fece eccitare molto.

Tutti e dodici completamente nudi si buttarono sotto la doccia, erano bellissimi: corpi atletici e alti, muscolosi, palestrati tutti là a rinfrescarsi il loro corpo sotto il getto delle docce, mentre l'acqua scende giù, si toccano i pettorali, gli addominali per finire a massaggiarsi i loro grandi cazzi mosci! Che oscillano in mezzo alle loro cosce. Finito la doccia tutti bagnati aspettavano in fila che io, insapono i loro corpi: Habib, scuro di carnagione, alto e capelli neri e corti. Samir, scuro anche lui di carnagione, alto e capelli neri e lunghi. Nadim, meno scuro di carnagione, alto e pelato. Adrien, chiaro di carnagione, alto e capelli biondi e corti. Gabriel, abbronzato dalle lampade, alto e capelli castani chiaro e lunghi. Fabian, moro di carnagione, alto e capelli castani scuri e corti. Joris, chiaro di carnagione con puntini rossi, alto e capelli rossi e corti. Mathias, chiaro opaco di carnagione, alto e capelli neri e corti. Patrick, chiaro di carnagione, alto e capelli biondi e corti. Stéphane, chiaro di carnagione, alto e capelli castani e rasi. René, chiaro di carnagione, alto e capelli biondi e corti. Thomas il mio bel capitano, di carnagione chiara, alto e capelli neri e lunghi. I loro corpi rilassati, e bellissimi cazzi molli tutti vicini, insieme, le palle, grosse, i peli, non troppi folti che subito cominciai con il primo a spalmare con la spugna impregnata di liquido di sapone da doccia, sfregavo e strofinavo quei corpi muscolosi da toccare i loro cazzi e le palle, palpavo i culi, i capezzoli e toraci, schiene, braccia, dita delle mani e dei piedi, il mento e il collo, il basso ventre, e a seguire le gambe forti e muscolosi. Subito dopo tutti insaponati a dovere cominciarono a docciarsi, mentre io, godevo a toccare i loro corpi, ad accarezzarli, a leccarli i loro cazzi. Mi strusciavo come una troia abbracciandoli sul torace, mi persi nel toccare ancora i cazzi e le palle, palpare i loro culi, leccare i loro capezzoli e le ascelle, il mento. Qualcuno cominciava ad avvicinarsi a me, e mi palpa il culo mettendo un dito dentro al buco del culo. Mentre io, accarezzavo il loro corpo, la schiena, gli leccavo i capezzoli con la lingua, le braccia, le dita della mani, la mia bocca assumevano sapori vari e infiniti, sempre più saporiti e gustosi. Tutti erano intorno a me, cominciarono a toccarmi, ed io, cominciai a toccarli i loro cazzi tra le mie mani che mi eccitavano fino all’orgasmo, le loro cappelle mi accarezzavano il culo e il cazzo. Cominciammo a strusciarci i corpi, mentre un cazzo mi arriva in bocca e mi arriva un altro cazzo in bocca. Altri due cazzi si divertivano a mettermelo in culo e a pompare, andavano dentro e fuori dal mio culo. Mi stavo eccitando moltissimo da trovarmi sommerso dai tanti cazzi duri in quella bolgia di sesso, finché mi ritrovai immerso nella loro sborra, che leccavo e assaporavo nella gola dove c’erano appena stati i cazzi di tutti. finisco di lavare quei bei corpi e la loro sborra rimasta attaccata al mio corpo e poi ognuno alle proprie case.

Ma poi nella mia vita entrò lui, il Presidente della squadra che sapendo del fattaccio tramite delle chiacchiere, purtroppo lui mi odia, anzi per dire la verità odiava tutti i gay, io non mi sentivo un gay, in quando tale non ero. Sono un Stimatore di corpi dei maschi e basta. Ma il solo fatto di cedere il mio culo a tutti per lui ero un frocio di merda, mi giura di sbattermi fuori e sputtanarmi davanti ai miei famigliari, ed un giorno lo fece. Mi chiama io andai subito nel suo ufficio. A farmi sbattere.... siii dal suo cazzo e che cazzo!!!!! Subii tante fottute da quei bei cazzoni, che ancora oggi 35enne e sposato con prole rimpiango, tre stagioni di sollazzo infinito. Forse un giorno convinco mio nonno di sponsorizzare una squadra di basket, chissà... essendo fuori allenamento... se ce la farò a farmi tutta la squadra di basket, compreso l'allenatore.






By Mimi

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