Il padre biologico
di
Lady no
genere
incesti
Sono cresciuta con mia madre e mia nonna. Mio padre, dopo avermi concepita, aveva chiaramente detto che non se la sentiva di assumersi la responsabilità genitoriale e così, tornò nel suo paese di origine lasciandola. A me non mancò nulla dalla vita, mia madre presto conobbe un altro uomo che rimase al nostro fianco sempre, ma la curiosità di conoscere chi mi aveva generata era rimasta forte. Non posso negarlo.
Una volta superato il trauma, mia madre riallacciò i rapporti con il suo ex tramite Instagram, iniziarono a sentirsi spesso, per circa un anno e mezzo, finché lui non le disse che sarebbe tornato, e che voleva conoscermi.
Mia madre mi accennò la cosa, mi chiese cosa ne pensavo e se me la sentivo, io, in cuor mio, non vedevo l'ora, ma cercai di nascondere l'entusiasmo, così le risposi con freddezza dicendo solo:"beh, se proprio vuole".
Finalmente arrivò il giorno tanto atteso. Io non stavo nella pelle. Ormai ero una donna e ci tenevo ad apparire al meglio. Mia madre lo aveva invitato a cena da noi e io persi ore a prepararmi. Non so esattamente perché, ma indossai un abito sexy, senza reggiseno, scollato , che mi evidenziava il culo e faceva ben vedere le tette; volevo pensasse che fossi bella e ci tenevo a colpirlo. Misi un rossetto rosso fuoco per evidenziare la mia bocca e un buon profumo.
Quando suonò il campanello non stavo nella pelle, volevo vederlo, capire come fosse fatto e, quando entrò, ne fui davvero colpita. Mhhh era un figo! Alto, scolpito, nero... Mi immaginai subito il suo cazzone e la cosa mi eccitò subito, sentivo la mia figa già bagnata e i capezzoli duri. Anche lui sembrò colpito da me, ma cercò di non darlo a vedere. Si era presentato con la sua compagna, ma appena mi vide l'occhio gli cadde sulla mia scollatura, poi mi squadrò dalla testa ai piedi con aria soddisfatta, e io non potè fare altro che sorridergli ammiccante.
Durante la serata, io e lui eravamo seduti a fianco, mi guardava e io ricambiavo, parlava con me, mentre mi fissava le tette e, ogni volta che mi alzavo, il culo. Mise la sua mano sulla mia schiena e io mi appoggiai a lui con la coscia e la gamba, iniziammo a sfregarci l'un l'altra.
Era una serata piacevole, tutti gli ospiti sì stavano divertendo, tra chiacchiere e vino, mentre io e lui comunicavamo con il corpo una forte attrazione sessuale. Lui mi guardava, mi versava il vino e mi accarezzava la schiena, mentre la sua tipa, ingelosita, cercava di attirare la sua attenzione. Io gli appoggiavo le mani sulle gambe, poi le spostavo verso il suo interno coscia e lo accarezzavo pian piano. Lui aveva dei brividi lungo la schiena che gli facevano ogni tanto venire fuori qualche gridolino.
Eravamo sempre più vicini, la sua compagna infastidita si era allontanata. Lui ormai teneva la mano intorno al mio corpo, mentre io gli accarezzavo le cosce e portavo le mie tette sul suo braccio.
Eravamo in po' alticci, quando mi iniziò a dire nell'orecchio:"Non sapevo di avere una figlia così bona come te!", "Scommetto sei anche una gran porcellina!", io sorrisi, poi spinsi la mia mano sul suo cazzo e risposi "Altroché!". Mia madre sembrò accorgersene, ma non disse nulla, anzi sembrò a sua volta eccitata.
"Ci spostiamo? Andiamo a fumare?" Mi chiese, "Certo, andiamo in balcone!" Gli proposi. Gli feci strada e mi misi davanti a lui, sapevo mi avrebbe guardata il culo...
Accese una sigaretta, poi me la mise in bocca con le sue mani, la aspirai, guardandolo vogliosa. Mi avvicinai di più a lui, che continuava a ripassare la sigaretta tra le mie e le sue labbra. Mi guardò il seno, poi mi mise di nuovo la sigaretta in bocca e mi accarezzò il collo, scese con due dita sul décolleté. Io gli sorrisi e mi leccai le labbra con la lingua, poi, mi avvicinai di più a lui, e appoggiai la mia figa sul suo cazzo. Lui mi avvinghiò da dietro e spinse forte il mio culo verso la sua verga, inoltre, cercando di non farsi vedere dagli altri commensali, mi tirò giú il vestito, scoprendo le mie grosse tette senza reggiseno. Iniziò a toccarle avidamente, non riuscendo a tenerle neppure con entrambe le mani, per quanto grosse erano.
"Mhhhh" mugugnavo io. "Leccamele", iniziò a succhiarle, mentre il cazzo gli si gonfiava a dismisura. "Ah, ah, ah, che bello! Ah, sì così" "Che belle tette hai, te le staccherei" "Ah sì, sì!" In quel momento iniziai ad accarezzargli il cazzo da sopra ai pantaloni "Wow, com'è duro!" Aprì la zip, e iniziai a segarlo. Eravamo entrambi eccitatissimi, lì sul balcone, lui mi mise in bocca la lingua, ci leccavamo, come due animali. Mi leccava il collo, l'orecchio, il seno, come non lo avesse mai fatto. Io mi eccitavo sempre di più, poi lo fermavo e gli ficcavo la lingua in gola, baciarlo era divino a quel livello di eccitazione.
Mi inginocchiai e gli presi il cazzo in bocca, "Ah, ah, sì, sì sì, continua" "Ah che brava sei". Io lo spompinavo, gli succhiavo la cappella e poi le palle, glielo leccavo piano piano poi forte, me lo mettevo tutto in bocca fi o a soffocare, lui ansimava e guidava i miei movimenti, poi mi fece alzare. "Voglio scoparti, cazzo" mi fece girare appoggiata alla ringhiera del balcone a 90 e me lo infilò tutto nel culo, io iniziai ad urlare forte, gli altri commensali probabilmente ci sentirono e spaventati accorsero in balcone. Trovarono me e mio padre biologico che scopavamo come due conigli. Li guardammo, ma eravamo troppo eccitati per fermarci. Mentre loro ci guardavano sbalorditi, lui mi afferrò le tette e iniziò a sbattermi più forte, io guardavo mia madre e il suo compagno, che forse, avrebbe voluto essere dietro di me in quel momento, e iniziai ad urlare più forte "Ah, ah, ancora, non ti fermare!" "Ah, ah, sì, no che non mi fermo! Muoviti, muoviti, troietta muoviti, ah, che porca, ancora, ancora, mi fai venire!" Anche mia madre sembrava eccitata, si avvicinò al suo compagno e presero a limonare. Io vedendoli mi eccitai ancora di più, misi la lingua in bocca a mio padre e iniziai a baciarlo da paura, sbattevo il culo, in modo ritmico e sempre più forte, ansimavo "ah, si, ah, sì" anche lui ansimava "Ah, ah, ah, ahhhhhh""ahhhhh" Ah.... Che orgasmo!!!!
Una volta superato il trauma, mia madre riallacciò i rapporti con il suo ex tramite Instagram, iniziarono a sentirsi spesso, per circa un anno e mezzo, finché lui non le disse che sarebbe tornato, e che voleva conoscermi.
Mia madre mi accennò la cosa, mi chiese cosa ne pensavo e se me la sentivo, io, in cuor mio, non vedevo l'ora, ma cercai di nascondere l'entusiasmo, così le risposi con freddezza dicendo solo:"beh, se proprio vuole".
Finalmente arrivò il giorno tanto atteso. Io non stavo nella pelle. Ormai ero una donna e ci tenevo ad apparire al meglio. Mia madre lo aveva invitato a cena da noi e io persi ore a prepararmi. Non so esattamente perché, ma indossai un abito sexy, senza reggiseno, scollato , che mi evidenziava il culo e faceva ben vedere le tette; volevo pensasse che fossi bella e ci tenevo a colpirlo. Misi un rossetto rosso fuoco per evidenziare la mia bocca e un buon profumo.
Quando suonò il campanello non stavo nella pelle, volevo vederlo, capire come fosse fatto e, quando entrò, ne fui davvero colpita. Mhhh era un figo! Alto, scolpito, nero... Mi immaginai subito il suo cazzone e la cosa mi eccitò subito, sentivo la mia figa già bagnata e i capezzoli duri. Anche lui sembrò colpito da me, ma cercò di non darlo a vedere. Si era presentato con la sua compagna, ma appena mi vide l'occhio gli cadde sulla mia scollatura, poi mi squadrò dalla testa ai piedi con aria soddisfatta, e io non potè fare altro che sorridergli ammiccante.
Durante la serata, io e lui eravamo seduti a fianco, mi guardava e io ricambiavo, parlava con me, mentre mi fissava le tette e, ogni volta che mi alzavo, il culo. Mise la sua mano sulla mia schiena e io mi appoggiai a lui con la coscia e la gamba, iniziammo a sfregarci l'un l'altra.
Era una serata piacevole, tutti gli ospiti sì stavano divertendo, tra chiacchiere e vino, mentre io e lui comunicavamo con il corpo una forte attrazione sessuale. Lui mi guardava, mi versava il vino e mi accarezzava la schiena, mentre la sua tipa, ingelosita, cercava di attirare la sua attenzione. Io gli appoggiavo le mani sulle gambe, poi le spostavo verso il suo interno coscia e lo accarezzavo pian piano. Lui aveva dei brividi lungo la schiena che gli facevano ogni tanto venire fuori qualche gridolino.
Eravamo sempre più vicini, la sua compagna infastidita si era allontanata. Lui ormai teneva la mano intorno al mio corpo, mentre io gli accarezzavo le cosce e portavo le mie tette sul suo braccio.
Eravamo in po' alticci, quando mi iniziò a dire nell'orecchio:"Non sapevo di avere una figlia così bona come te!", "Scommetto sei anche una gran porcellina!", io sorrisi, poi spinsi la mia mano sul suo cazzo e risposi "Altroché!". Mia madre sembrò accorgersene, ma non disse nulla, anzi sembrò a sua volta eccitata.
"Ci spostiamo? Andiamo a fumare?" Mi chiese, "Certo, andiamo in balcone!" Gli proposi. Gli feci strada e mi misi davanti a lui, sapevo mi avrebbe guardata il culo...
Accese una sigaretta, poi me la mise in bocca con le sue mani, la aspirai, guardandolo vogliosa. Mi avvicinai di più a lui, che continuava a ripassare la sigaretta tra le mie e le sue labbra. Mi guardò il seno, poi mi mise di nuovo la sigaretta in bocca e mi accarezzò il collo, scese con due dita sul décolleté. Io gli sorrisi e mi leccai le labbra con la lingua, poi, mi avvicinai di più a lui, e appoggiai la mia figa sul suo cazzo. Lui mi avvinghiò da dietro e spinse forte il mio culo verso la sua verga, inoltre, cercando di non farsi vedere dagli altri commensali, mi tirò giú il vestito, scoprendo le mie grosse tette senza reggiseno. Iniziò a toccarle avidamente, non riuscendo a tenerle neppure con entrambe le mani, per quanto grosse erano.
"Mhhhh" mugugnavo io. "Leccamele", iniziò a succhiarle, mentre il cazzo gli si gonfiava a dismisura. "Ah, ah, ah, che bello! Ah, sì così" "Che belle tette hai, te le staccherei" "Ah sì, sì!" In quel momento iniziai ad accarezzargli il cazzo da sopra ai pantaloni "Wow, com'è duro!" Aprì la zip, e iniziai a segarlo. Eravamo entrambi eccitatissimi, lì sul balcone, lui mi mise in bocca la lingua, ci leccavamo, come due animali. Mi leccava il collo, l'orecchio, il seno, come non lo avesse mai fatto. Io mi eccitavo sempre di più, poi lo fermavo e gli ficcavo la lingua in gola, baciarlo era divino a quel livello di eccitazione.
Mi inginocchiai e gli presi il cazzo in bocca, "Ah, ah, sì, sì sì, continua" "Ah che brava sei". Io lo spompinavo, gli succhiavo la cappella e poi le palle, glielo leccavo piano piano poi forte, me lo mettevo tutto in bocca fi o a soffocare, lui ansimava e guidava i miei movimenti, poi mi fece alzare. "Voglio scoparti, cazzo" mi fece girare appoggiata alla ringhiera del balcone a 90 e me lo infilò tutto nel culo, io iniziai ad urlare forte, gli altri commensali probabilmente ci sentirono e spaventati accorsero in balcone. Trovarono me e mio padre biologico che scopavamo come due conigli. Li guardammo, ma eravamo troppo eccitati per fermarci. Mentre loro ci guardavano sbalorditi, lui mi afferrò le tette e iniziò a sbattermi più forte, io guardavo mia madre e il suo compagno, che forse, avrebbe voluto essere dietro di me in quel momento, e iniziai ad urlare più forte "Ah, ah, ancora, non ti fermare!" "Ah, ah, sì, no che non mi fermo! Muoviti, muoviti, troietta muoviti, ah, che porca, ancora, ancora, mi fai venire!" Anche mia madre sembrava eccitata, si avvicinò al suo compagno e presero a limonare. Io vedendoli mi eccitai ancora di più, misi la lingua in bocca a mio padre e iniziai a baciarlo da paura, sbattevo il culo, in modo ritmico e sempre più forte, ansimavo "ah, si, ah, sì" anche lui ansimava "Ah, ah, ah, ahhhhhh""ahhhhh" Ah.... Che orgasmo!!!!
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