Biancaneve

di
genere
incesti

"Ah, specchio, ah, ah, sì, sì, sì ancora, Ah, ah, ah, continua, sì, di più, ah...." La matrigna nuda, bellissima, era aggrappata con le cosce aperte allo specchio, mentre questi le succhiava arrapatissimo la figa. Lei dal piacere, muoveva il bacino avanti e indietro, mentre si toccava e di leccava i grossi seni maturi.

"Ah, mia regina, che troia che sei", "Ah, sì, fammi venire, fammi godere". Urlava e gemeva sempre più forte la donna, mentre le due guardie, vicino alla porta, si godevano eccitati lo spettacolo e senza farsi notare, cercavano di segarsi i grossi cazzi duri...

La regina, che stava per venire, ne chiamò una delle due e gli ordinò di penetrarla nel culo, mentre disse all'altro "Avvicinami il tuo cazzo alla bocca, voglio succhiartelo!"

Il cazzo della guardia era grosso e duro, si intravedevano le vene, la vista di quella meraviglia e il piacere di poterlo prendere in bocca fece eccitare di più la regina, che già stava godendo doppiamente, grazie alla lingua del suo fidato specchio e al pisello del suo servitore nel bel culo, il cazzo in bocca fu la ciliegina sulla torta, che la fece venire in un duplice orgasmo. Aaaaaaahhhhh, aaaaaaahhhhh aaaaaaahhhhh, siiiiiiiiiii ahhhhhhh vengo ahhhhh maiali, maiali,fate godere la vostra regina porci schifosi!!"

La guardia che le scopava il culo le afferrava le enormi tette con le mani, mentre la baciava ovunque. "Sì, regina, sei una porca, ora ti facciamo venire!" Iniziarono a sbatterla più forte, fino a che venne copiosamente e il bel cazzo della guardia non le sborrò in gola mentre quello che aveva nel culo, non la riempì per bene. "Ahhhhh, ahhhhh, ahhhhhh mmmmmhhhhh mhhhhh sìììììììì sìììììììì sìiiiiii ahhhhh!". Una volta concluso l'atto, la porca regina e il suo specchio si baciarono avidamente, poi fu il turno delle due guardie che contemporaneamente le infilarono le lingue in bocca in un dolce bacio a tre.

Concluso l'amplesso, ancora nuda e accaldata, la regina interrogò il suo specchio:"Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?". Lo specchio, che le aveva sempre risposto "sei tu!" Quel giorno le rivelò che, la più bella era ormai diventata Biancaneve, la sua figliastra.

"Fammela vedere!" Disse furibonda la regina. Lo specchio obbedì e riflettè l'immagine di una meravigliosa giovane donna nuda sdraiata su un giaciglio, attorniata da dolci uccellini e animaletti del bosco, che la ammiravano e la accarezzavano con le loro code, e la leccavano con le loro lingue, mentre lei, già calda, esplorava il proprio corpo.

Biancaneve si accarezzava i seni, poi vi avvicinò lo scoiattolino, che iniziò a leccargliele. La ragazza iniziò ad un ad eccitarsi e si infilò due dita nella figa; gli animali del bosco volevano aiutarla, le si avvicinarono tutti di più per godersi lo spettacolo, mentre il cervo, con le sue corna la penetrò.

La regina osservava la scena dallo specchio e, doveva ammettere, la giovane era davvero bellissima... Quella vista la stava facendo eccitare di nuovo... Vedeva Biancaneve gemere così forte penetrata da quelle corna che, non potè più resistere e saltò di nuovo sul cazzo delle due guardie, che la scoparono di nuovo a dovere.

Il giorno dopo, la matrigna escogitò un piano per liberarsi di quella troietta. La fece chiamare a palazzo, aveva già capito che porca fosse, così il primo passo fu quello di sedurla, cosa che, tra l'altro, desiderava ardentemente.

La meravigliosa Biancaneve arrivò e si fece accogliere dalla matrigna, che già pregustava il calore di quella fighetta stretta e di quei seni freschi e pieni. "Buongiorno, madre, mi hai cercata?" "Oh, sì, cara... Sai! Oramai sei una giovane donna matura e credo che sarebbe bello conoscerci meglio, siediti pure vicino a me". Biancaneve trasudava innocenza e sensualità contemporaneamente, dalla scollatura sì vedevano due seni già turgidi e si poteva sentire il profumo della sua figa bagnata. La regina si avvicinò a quei seni e iniziò ad accarezzarli. "Mhhh, ecco vedi, il tuo corpo è cambiato, ora sei una donna, e inizi a provare desiderio e piacere". Biancaneve iniziava ad eccitarsi, mentre la matrigna, la palpeggiava sempre più vogliosa. "Vedi, ora ti stai eccitando, è normale, perché il corpo è fatto per dare piacere". La matrigna avvicinò la sua bocca a quella della figliastra e iniziò ad accarezzarle le labbra con la lingua. Istintivamente, Biancaneve si strinse di più al corpo della madre, e aprì la bocca per farsi baciare. Limonarono di gusto, poi la regina scese a scoprirle e baciarle le tette, Biancaneve urlava e ansimava "Ah, madre, Ah, sì, ti amo, madre". Presero di nuovo a baciarsi, poi la matrigna si scoprì i seni, Biancaneve ebbe un gemito e si leccò le labbra, poi, senza farselo dire due volte, ci si buttò sopra leccandole impazzita. La regina la spogliò completamente e si mise a leccarle la figa stretta. "Ahhhhhh, ahhhhh ahhhhh," gemeva Biancaneve. Poi, mentre la faceva godere, le chiese: "Dimmi, hai mai provato il cazzo?" "Ahhhhh, Ahhhh, no, no, madre, ahhhh, mai, ma credo non mi potrebbe mai piacere di più della tua lingua." Rispose Biancaneve tra un gemito e l'altro. "Allora, oggi è il giorno in cui proverai anche quello, ma devi prima coprirti il viso". Con una magia, il volto della giovane fu coperto, le rimaneva visibile solo la bocca.
La matrigna le ordinò di fare silenzio e di rimanere sul letto.

La matrigna si avvicinò alla porta e fece entrare un uomo, anche lui indossava una maschera. "Ecco tesoro, come ti avevo promesso, ti ho portato una bella vergine, puoi farci ciò che vuoi, ma sai che non dovete parlarvi, solo io potrò parlare". La regina fece avvicinare i due, l'uomo era sulla cinquantina, quando vide quel corpo ne rimase estasiato lo avrebbe subito posseduto, i seni erano meravigliosi, la pelle bianca è il culo sodo, la figa stretta e bagnata. La matrigna ordinò all'uomo di tirarsi fuori il cazzo, già duro, poi, insegnò alla ragazza a succhiarlo. Entrambe le donne succhiavano il cazzo dell'uomo che, visibilmente, stava per scoppiare, l'uomo si gettò sulla giovane, con violenza, voleva possederla, le bloccò entrambe le mani poi iniziò a leccarle i seni, la matrigna gli ordinò di leccare la figa della ragazza e poi di penetrarla. La figa della ragazza era stretta, ma l'uomo, troppo eccitato, non si tirò indietro, spinse più forte fino a farle male e ad aprirla in due, ne uscì fuori del sangue. Una volta dentro però, il dolore svanì e Biancaneve iniziò a provare un piacere pervasivo lungo tutto il corpo. L'uomo la sbatteva ritmicamente, mentre la matrigna si masturbava guardandoli e sosteneva Biancaneve accarezzandole i seni e limonandola.

Mentre i due proseguivano a scopare, la matrigna fece cadere le loro maschere e finalmente i due poterono vedersi e riprendere a parlarsi.... Le maschere caddero per terra e... "Papà?!" Esclamò incredula Biancaneve. "Figlia mia!" rispose il padre, anche lui perplesso e imbarazzato, ma erano entrambi troppo eccitati per fermarsi e, anzi, la cosa fece eccitare lui molto di più che prese a sbatterla più forte e a succhiarla avidamente. "Ah, sì, papà sfondami" urlava la figlia, mentre suo padre gemeva e grugniva come un maiale, "Ahhhh" la matrigna che li incitava ordinò loro di limonare "ahhh, sìiiii, sì sì, papà ancora!" "Sto per sborrare, urlò lui" "Anche io vengo!" "Ah, ah, ahhhhhhhh" "ohhhhh ohhhhh ohhhhh" lui venne e le sborrò dentro. I due si accasciarono sul letto esausti.... Avevano goduto fino a perdere la testa! Ma la matrigna, rivolgendosi a Biancaneve disse: "Ora che hai scopato tuo padre, non ti resta che fuggire nel bosco, fuori dal regno!".
scritto il
2025-10-15
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