Il patriarcato

di
genere
incesti

Erano gli anni '50. Vivevamo in un grosso podere, lontano dal mondo. Una famiglia grande e patriarcale, composta da cinque fratelli, i miei nonni, tre zii e i miei genitori.

Mio padre era un uomo virile, un contadino con il fisico possente, scolpito dal lavoro, con le mani grandi da agricoltore, il volto severo e burbero che incuteva paura. Mia madre lo serviva e lo riveriva, gli faceva da serva sottomessa, lo soddisfava in tutto, di giorno e di notte: scopavano come conigli e noi, spesso, li sentivamo. Dopo cena ci mandava a dormire per prendere mia madre, la afferrava per i fianchi senza poesia, la sbatteva sul tavolo glielo infilava da dietro tirandola per i capelli e afferrandole le grosse tette.

Mentre lo facevano sudava e grugniva, poi le faceva leccare la sua sborra. Mi capitava di spiarli insieme a mia sorella di sei anni più grande, io mi sentivo disgustata, lei, al contrario, mentre lì guardava si accarezzava furtivamente i seni e si mordeva le labbra.

"Ma come fanno? Ma non gli fa schifo? Povera mamma", dicevo io. "No, mamma è fortunata" rispondeva lei. "Papà è un grand'uomo, fossi io sua moglie, mi farei mettere quel cazzo dappertutto, me lo infilerei in bocca tutto, guardandolo godere, mi farei succhiare le tette fino a morire, magari proprio mentre mamma ci guarda! Ahahahah!" "Sei proprio una troia!" Le dicevo.... E lei rideva più forte.... "Ma tu lo hai già fatto?" "Sì, che lo ho fatto, ma se lo dici a qualcuno me la paghi!" "Non lo dico a nessuno, tranquilla! E con chi? Com'è?" "Con chi non te lo posso dire, ma lo facciamo nella stalla, quando io vado a mungere. All'inizio non è un granché.... Ma con il tempo.... Mhhh... Inizi a provare piacere e a non poterne più fare a meno. Io vorrei andare con tutti, e tutti vorrebbero venire con me. Fai caso a come mi guardano gli uomini in paese, anche a messa, mi spogliano con gli occhi. È per questo che papà non mi fa uscire da sola! Anche Don Gerardo, quando vado a prendere la comunione mi guarda come un assatanato, e io gli prendo sempre un po' in bocca il dito, per farlo eccitare", "Ma lo sai che non avresti dovuto farlo prima del matrimonio? E se resti incinta? E se non ti sposi più?" "Ma dai!!! Non sono certo l'unica! Credi siano tutte vergini?" "E se resti incinta?" "Allora mi sposo per forza!".

All'interno del podere era un po' un troiaio. I garzoni scopavano le serve, non di rado qualcuno veniva sorpreso anche da noi ragazzini. In mezzo ai campi, le donne avevano di frequente le cosce aperte e i seni fuori.

Una volta trovammo Marisa, una nostra serva sulla cinquantina, cavalcare due dei nostri garzoni più giovani uno davanti e uno dietro, urlava come una dannata, mentre loro la sbattevano e la limonavano dappertutto.

Anche mio padre si scopava le serve, mia madre lo sapeva, li aveva anche beccati insieme, perché, spesso, se le portava dentro casa, nel loro letto, ma non gli diceva nulla: aspettava di sotto con noi, mentre mio padre e la troia scopavamo nella loro stanza. Da sotto si sentivano le urla e i gemiti di entrambi, poi lei, mezza nuda e sorridente, usciva dalla porta d'ingresso, senza dare peso a mia madre, e mio padre chiedeva la cena. Tra le tante che si scopava, ne aveva una preferita, più giovane di lui. Una volta venne da noi, io e papà eravamo a casa, mio padre si chiuse con lei in cucina, mi disse di uscire, ma io rimasi a spiarli. Mio padre aveva un cazzo grosso e duro, la pelle molto scura, lei era una bella ragazza, giovane e fresca, iniziò a spompinarlo, "Ah, sì, brava! Che troia che sei! Tu sì che me lo lecchi bene, non come mia moglie. Ah!" "Sì, dimmelo che sono meglio di quella zoccola di tua moglie" "Mettitelo nelle tette!" Lei mise il cazzo di mio padre nelle sue grosse tette, mio padre era sempre più duro ed eccitato, poi glielo rimise in bocca. Si posizionarono a 69, lui la leccava avidamente, lei lo ciucciava come una sanguisuga. La serva iniziò ad avere degli orgasmi, poi mio padre la fece appoggiare al muro, un po' piegata in avanti e la trapanó per bene. "Ah, che figa calda che hai!" "Eh tu sei così duro! Te lo faccio venire sempre di marmo! Ahhhhh ahhhhhh ahhhhhh mhhhhh mhhhhh mhhhhh sì, sì, trapanami. Fottimi, ahhhhh! Ohhhhh!" "'Sta zitta puttana!!!" Diceva mio padre mentre sudava a e grugniva, finché non venne avidamente e venne anche lei "Ah, ah, ah, sì, sì, sì, Ahhhhhh ahhhhhhh, ahhhhhhh! Godo!!!!! Ohhhhh", proprio quando mia madre varcò la soglia. Io ebbi un gemito, loro si rivestirono con noncuranza, lei baciò mio padre e andò via. Io, che li spiavo da fuori la finestra, mi resi conto, per la prima volta, che anche io, guardandoli, mi ero eccitata.... Vedere mio padre possedere quella ragazza mi aveva fatto venire voglia di essere al suo posto, e la remissività di mia madre, mi portò a pensare a quanto sarebbe stato eccitante trovarmi nella stessa situazione, con mia madre che puliva e cucinava, mentre io mi divertivo trapanata dall'uomo di casa.

Qualche tempo dopo, mia sorella tornò a casa sconvolta, piangeva e aveva dei segni sulle braccia. Non riusciva a spiegarmi cosa fosse successo. Eravamo da sole, finché non rientró mio padre che, furibondo, la prese per un braccio e la scaraventò in camera loro chiudendo la porta dietro di sé. Io sentì dei colpi e poi.... Iniziai a sentire il letto cigolare e loro emettere dei sospiri. Aprì leggermente la porta per vedere. Mia sorella era sdraiata sul letto, supina, e mio padre le ciucciava i capezzoli e la masturbava. Lei godeva. Iniziarono poi a limonare, mentre papà le stringeva i seni e grugniva. "Ah, ah, ah sì, sì papà! Ancora" diceva lei. Lui le mise il suo cazzo in bocca, lei lo spompinava avidamente e lui mugugnava e la strattonava con violenza per farselo succhiare bene. Infine, glielo mise nel culo. Lei godeva, mentre lui strusciava la faccia sulle sue tette e la leccava dappertutto... Ahhhhhhhhh ahhhhhhhhhh ahhhhhhh vennero insieme. Io ero sotto shock, non sapevo cosa dire. Ero invidiosa, ma anche disgustata. Non parlai con mia sorella per qualche giorno.

Passarono delle settimane, ormai lei e mio padre scopavano regolarmente, mia madre e i miei fratelli lo sapevano, ma nessuno diceva nulla, e mia sorella, non era certo la vittima innocente della situazione. Lui la chiamava, spesso dopo pranzo, la portava di sopra e se la faceva, mentre io e mia madre sistemavano la cucina.

"Vuoi sapere com'è iniziata, non è vero?" Mi chiese d'improvviso mia sorella dopo qualche settimana senza rivolgerci la parola! "Sei una troia, come fai a scoparti tuo padre?", "Sei solo invidiosa e gelosa, perché ha scelto me! Perché io ho le tette e il culo grossi e gli uomini mi desiderano!" Ciò che diceva era vero.... Così non replicai.... "Dimmi cos'è successo, allora?". " È successo un mesetto fa, io e il ragazzo che mi facevo ci eravamo appartati per scopare. Stavamo limonando, lui mi aveva sbottonato e tolto la camicia e mi palpeggiava le tette, io ero eccitata, mi ero tirata su la gonna e avevo iniziato a segargli il cazzo. Me lo stavo strusciando sulla figa pelosa, quando.... All'improvviso, è arrivato papà.... Che, vedendoci è andato su tutte le furie, ha iniziato a urlare contro il mio ragazzo, fino a farlo scappare, poi si è avventato su di me, che avevo ancora i seni e la figa nudi, "Troia, puttana, mi urlava!" mi ha buttato per terra, pensavo mi avrebbe fatta male, ma mentre cercava di darmi una lezione, vedermi nuda e starmi sopra, lo ha fatto eccitare. Io sentivo il suo cazzo gonfio sulla mia figa, ero già eccitata perché non avevamo completato l'atto, e ho iniziato a guardare papà vogliosa. Lui incazzato, mi ha dato uno schiaffo, ma poi le sue mani sono scese sui miei seni. Io lo ho avvinghiato con le mie gambe nude, mi sono stretta con la figa al suo cazzo e ho preso a strusciarmi. Lui mi ha messo la lingua in bocca, ha tirato quel cazzo enorme fuori dai pantaloni e me lo ha infilato dentro. Abbiamo scopato come conigli, ansimando fino a venire. Da quel giorno, entrambi non riusciamo più a farne a meno!" Ed era così, perché non passava giorno senza che mio padre venisse a prendere mia sorella per trombarla.
scritto il
2025-11-19
4 3 8
visite
3
voti
valutazione
3.7
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Biancaneve

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.