La conversione capitolo 4
di
Zio
genere
gay
Il pomeriggio Mattia uscì con dei suoi amici. avevo sempre il pensiero che andava lì tutto bene, ma qualcosa mi disturbava. dun tratto mi venne in mente una cosa, che mai avevo fatto prima. Mi alzai da divano andai in bagno staccai un piccolo specchio da muro, presi la lametta con cui mi facevo la barba.
Andai in camera tolsi tutti i cuscini dal letto, misi lo specchio appoggiato al muro dove prima c'erano i cuscini, mi spogliai completamente e mi sdraiai a pancia in su, alzai le gambe distese contro il muro, così che dallo specchio mi mostrasse il mio ano. Piegai ulteriormente le gambe verso il petto così da accentuare l'allargamento delle natiche e mesi un cuscino dietro la testa per stare più comodo.
così nello specchio potevo ammirare il mio buco del culo come non l'avevo mai visto prima, invaso dai peli, il buchino era di un colore marroncino che sfumava via via che si allontanava dal buco.
la situazione mi creò un'erezione, ero in uno stato di eccitazione leggera ma pur sempre eccitato con la mano sinistra cercai di tendere bene il gluteo sinistro per aprire bene e con la lametta iniziai piano piano a radermi, e piano piano il mio pisello si gonfiava fino ad raggiungere una completa erezione, poco alla volta vedevo il buchino bello pulito. completai la depilazione dell'ano in ogni minima parte avevo fatto attenzione a non tagliarmi alla vista di quel buchetto quasi perfetto mi emozionai.
ora appariva un bel buchetto preciso con tutte le piccole linee che convergevano al centro dell'entrata è una piccola macchia marrone che andava a dissolversirsi verso l'esterno, mi piaceva, anche tanto. iniziai anche a radermi verso le palle, non era altrettanto eccitante come prima Ma esteticamente rendeva tutto migliore. Completai l'opera e mi soffermai a guardare quel buchetto, allargai bene con le mani, e si era bello stretto. Mi alzai soddisfatto e mi guardai il cazzo dritto ma e con pochi peli, visto che davanti già mi radevo.
dopo pochi minuti che ero in piedi mi accorsi dell'errore che avevo fatto.
radermi senza lubrificare le zone, a secco e tutto mi portò a un prurito e un Rossore nella zona delle cosce e dell'ano. così Cerca immediatamente una Crema in bagno per alleviare il fastidio. Trovata mi iniziai a massaggiare il culo e l'ano, che bella sensazione di liscio e vellutato. con il dito medio feci un po' di pressione e entro tutto dentro, non provavo piacere ma mi eccitava il pensiero, tira indietro la mano e accoppiai medio e indice per infilarli, ma che male. Mi fermai, e continui con l'indice e poi partii con una sega violenta, stringevo il pisello e davo dei forti colpi, volevo sborrare subito. Ci provai per un po' poi allenati la pressione e il ritmo perché non venivo. Continuai più delicato e finalmente sborrai, ma niente di che poca roba rispetto a quelle in compagnia.
Verso l'ora di cena arrivo Mattia, ero pronto a farmi segare, con il pensiero.
"Com'è andata, tutto bene?" "Si bene bene mi sono divertito, ma pensavo...." Si fermo..... "Oggi parlavano di pompini, vorrei imparare" spalancai gli occhi "che bei argomenti" sorrisi "impareremo non ti preoccupare" appoggiandogli una mano sulla spalla "e come vorresti fare? " Domandai. " Non lo so, spero tu mi possa insegnare, o fare capire meglio" mi rispose con titubanza e cercando le parole giuste.
" Proveremo domani Mattia, ma prima del pompino ci vuole igiene e pulizia" "certo sono pulito e mi lavo" replico subito. " Si quello si, ma devi anche raderti bene bene per essere liscio" dissi "ma dove lì sotto ? " "Si li sotto, tutto rasato" feci con un sorriso
"E come faccio?" "Lo faremo non ti preoccupare " mi guardo soddisfatto della mia risposta.. "ma ...... Guardiamo la situazione per vedere il lavoro che c'è da fare" dissi velocemente. Il ragazzo divento più cupo in volto "vuoi vedere il mio...... Eh"
"Ragazzo se vuoi raderti e imparare quello serve"cercai di sdrammatizzare. Ma in realtà volevo solo vedere il suo cazzo. Velocemente si calo mutande e pantaloni, e si rialzo. E eccolo la Un bel cazzo moscio ma di discrete dimensioni, di colore tendente allo scuro la cappella era completamente avvolta dalla pelle che avanzava in punta, era tozzo nella parte iniziale e verso la punta stringeva. Rimasi sorpreso un ragazzetto smilzo, Ca con un discreto cazzo. La peluria nera e abbastanza folta lo circondava, dando più risalto al cazzo, mi abbassai e vidi due belle palle su cui si appoggiava il pene, la peluria era più leggera ma a vista sembravano grandi, forse anche il fatto che era molto magro il tutto risaltava, aveva due scoscette magre che non facevano trasparire la vista di un muscolo. Lo guardai in faccia, " bene un po' c'è da levare " provai a pronunciare con voce tremolante, lui annui. Volevo toccarlo volevo sentirlo volevo vederlo dritto, volevo quel cazzo, che in un secondo momento mi apparve come un'opera di estimata bellezza, un qualcosa di sacro, mi stavo eccitando, mi piaceva ed era mio, cazzo migliore non poteva capitare.
"Vuoi vedere anche il mio... "Disse Indicando con la mano il culo . Questo interruppe il mio pensiero e mi sveglio come di colpo. "Si, anche dietro vediamo come siamo messi"
Lentamente si giro e si presentarono due belle chiappette sode, magre ma sode, dalle curve gentili, che un po' differiva o dalla sua magrezza fisica, infatti le cosce non risultavano appiccicate ma Un po' distantiaze e facevano intravedere le palle la davanti. E si pensai un bel culetto, senza peli , il ragazzo non presentava peluria ne sul petto né sulla schiena, un po' sulle gambe ma niente di che. Era bello anche il culo, sembrava un sogno, "vuoi vedere anche dentro?" "É??" Risposi, ero assorto nelle mie fantasie. " Vuoi vedere.... " Tentenno, poi riprese "mi devo piegare?"
"Si piegati e vediamo" mi avvicinai e Mattia appoggio le mani sulle ginocchia, e giù ...
Le chiappe si aprirono divennero a punta, si vedeva la magrezza del ragazzo e un buchino bello pulito tendende al rosso scuro, con qualche paletto si, mostro alla mia vista. estasi per il mio cervello vedevo le palle penzolanti, due grosse palle, erano un spettaco, tutto l'insieme, non mi sentivo eccitatissimo ma avevo strano pensieri.
Si rialzo da solo e di nuovo si giro con il cazzo. "Dai Mattia basta levare quei pelletti li" indicai con il dito il suo pisello e" e siamo apposto" annui.
Andai in camera tolsi tutti i cuscini dal letto, misi lo specchio appoggiato al muro dove prima c'erano i cuscini, mi spogliai completamente e mi sdraiai a pancia in su, alzai le gambe distese contro il muro, così che dallo specchio mi mostrasse il mio ano. Piegai ulteriormente le gambe verso il petto così da accentuare l'allargamento delle natiche e mesi un cuscino dietro la testa per stare più comodo.
così nello specchio potevo ammirare il mio buco del culo come non l'avevo mai visto prima, invaso dai peli, il buchino era di un colore marroncino che sfumava via via che si allontanava dal buco.
la situazione mi creò un'erezione, ero in uno stato di eccitazione leggera ma pur sempre eccitato con la mano sinistra cercai di tendere bene il gluteo sinistro per aprire bene e con la lametta iniziai piano piano a radermi, e piano piano il mio pisello si gonfiava fino ad raggiungere una completa erezione, poco alla volta vedevo il buchino bello pulito. completai la depilazione dell'ano in ogni minima parte avevo fatto attenzione a non tagliarmi alla vista di quel buchetto quasi perfetto mi emozionai.
ora appariva un bel buchetto preciso con tutte le piccole linee che convergevano al centro dell'entrata è una piccola macchia marrone che andava a dissolversirsi verso l'esterno, mi piaceva, anche tanto. iniziai anche a radermi verso le palle, non era altrettanto eccitante come prima Ma esteticamente rendeva tutto migliore. Completai l'opera e mi soffermai a guardare quel buchetto, allargai bene con le mani, e si era bello stretto. Mi alzai soddisfatto e mi guardai il cazzo dritto ma e con pochi peli, visto che davanti già mi radevo.
dopo pochi minuti che ero in piedi mi accorsi dell'errore che avevo fatto.
radermi senza lubrificare le zone, a secco e tutto mi portò a un prurito e un Rossore nella zona delle cosce e dell'ano. così Cerca immediatamente una Crema in bagno per alleviare il fastidio. Trovata mi iniziai a massaggiare il culo e l'ano, che bella sensazione di liscio e vellutato. con il dito medio feci un po' di pressione e entro tutto dentro, non provavo piacere ma mi eccitava il pensiero, tira indietro la mano e accoppiai medio e indice per infilarli, ma che male. Mi fermai, e continui con l'indice e poi partii con una sega violenta, stringevo il pisello e davo dei forti colpi, volevo sborrare subito. Ci provai per un po' poi allenati la pressione e il ritmo perché non venivo. Continuai più delicato e finalmente sborrai, ma niente di che poca roba rispetto a quelle in compagnia.
Verso l'ora di cena arrivo Mattia, ero pronto a farmi segare, con il pensiero.
"Com'è andata, tutto bene?" "Si bene bene mi sono divertito, ma pensavo...." Si fermo..... "Oggi parlavano di pompini, vorrei imparare" spalancai gli occhi "che bei argomenti" sorrisi "impareremo non ti preoccupare" appoggiandogli una mano sulla spalla "e come vorresti fare? " Domandai. " Non lo so, spero tu mi possa insegnare, o fare capire meglio" mi rispose con titubanza e cercando le parole giuste.
" Proveremo domani Mattia, ma prima del pompino ci vuole igiene e pulizia" "certo sono pulito e mi lavo" replico subito. " Si quello si, ma devi anche raderti bene bene per essere liscio" dissi "ma dove lì sotto ? " "Si li sotto, tutto rasato" feci con un sorriso
"E come faccio?" "Lo faremo non ti preoccupare " mi guardo soddisfatto della mia risposta.. "ma ...... Guardiamo la situazione per vedere il lavoro che c'è da fare" dissi velocemente. Il ragazzo divento più cupo in volto "vuoi vedere il mio...... Eh"
"Ragazzo se vuoi raderti e imparare quello serve"cercai di sdrammatizzare. Ma in realtà volevo solo vedere il suo cazzo. Velocemente si calo mutande e pantaloni, e si rialzo. E eccolo la Un bel cazzo moscio ma di discrete dimensioni, di colore tendente allo scuro la cappella era completamente avvolta dalla pelle che avanzava in punta, era tozzo nella parte iniziale e verso la punta stringeva. Rimasi sorpreso un ragazzetto smilzo, Ca con un discreto cazzo. La peluria nera e abbastanza folta lo circondava, dando più risalto al cazzo, mi abbassai e vidi due belle palle su cui si appoggiava il pene, la peluria era più leggera ma a vista sembravano grandi, forse anche il fatto che era molto magro il tutto risaltava, aveva due scoscette magre che non facevano trasparire la vista di un muscolo. Lo guardai in faccia, " bene un po' c'è da levare " provai a pronunciare con voce tremolante, lui annui. Volevo toccarlo volevo sentirlo volevo vederlo dritto, volevo quel cazzo, che in un secondo momento mi apparve come un'opera di estimata bellezza, un qualcosa di sacro, mi stavo eccitando, mi piaceva ed era mio, cazzo migliore non poteva capitare.
"Vuoi vedere anche il mio... "Disse Indicando con la mano il culo . Questo interruppe il mio pensiero e mi sveglio come di colpo. "Si, anche dietro vediamo come siamo messi"
Lentamente si giro e si presentarono due belle chiappette sode, magre ma sode, dalle curve gentili, che un po' differiva o dalla sua magrezza fisica, infatti le cosce non risultavano appiccicate ma Un po' distantiaze e facevano intravedere le palle la davanti. E si pensai un bel culetto, senza peli , il ragazzo non presentava peluria ne sul petto né sulla schiena, un po' sulle gambe ma niente di che. Era bello anche il culo, sembrava un sogno, "vuoi vedere anche dentro?" "É??" Risposi, ero assorto nelle mie fantasie. " Vuoi vedere.... " Tentenno, poi riprese "mi devo piegare?"
"Si piegati e vediamo" mi avvicinai e Mattia appoggio le mani sulle ginocchia, e giù ...
Le chiappe si aprirono divennero a punta, si vedeva la magrezza del ragazzo e un buchino bello pulito tendende al rosso scuro, con qualche paletto si, mostro alla mia vista. estasi per il mio cervello vedevo le palle penzolanti, due grosse palle, erano un spettaco, tutto l'insieme, non mi sentivo eccitatissimo ma avevo strano pensieri.
Si rialzo da solo e di nuovo si giro con il cazzo. "Dai Mattia basta levare quei pelletti li" indicai con il dito il suo pisello e" e siamo apposto" annui.
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