Un desiderio...un incubo – Parte 6 (Il Club)
di
Mcunnilingus
genere
dominazione
La serata purtroppo non era ancora finita, ormai tra sborra e bava avevo finito tutti i liquidi in corpo, per divertimento la mia padrona si divertiva a farmi sniffare pure un po' di popper per farmi rinsavire ma dopo un ulteriore ora decisero di slegarmi. A Cristina non era andata meglio, ormai i ragazzi erano stanchi e quindi Jasmine si presentò con un dildo, paragonabile alla grandezza dei due amanti, e iniziò a scoparla fino a quando non si stancò pure lei. Dopo una rapida doccia, reintegro dei liquidi e sistemazione del trucco e Plug in culo per entrambi i suoi schiavetti, siamo usciti tutti dal palazzo, Marco e Omar iniziarono subito a mettere il braccio intorno alla mia ragazza e a tastarle il culo vistosamente con lei che, indossava ancora quei tacchi vertiginosi che non era abituata a camminare, rischiando di cadere ad ogni passo.
La padrona mi vide triste, si avvicinò e disse; “Sasha, non sei felice che la mia schiava abbia trovato la felicità? Oppure sei gelosa ? Non ti preoccupare riuscirò a trovare la persona giusta per te, magari con una bella dotazione come la loro?” come abbassò lo sguardo e vide dalla gabbietta uscire un rivolo di liquido preseminale, “qui dobbiamo fare qualcosa però! non è possibile che ogni volta che ti ecciti un minimo ti sporchi tutta, che ne diresti di fare un passo avanti nella tua transizione? Come uomo sei stato un disastro ormai hai capito quali sono le tue vere voglie, non credi?”.
Finita la passeggiata, con annessi sguardi e occhiatine durante il percorso per entrambi, ci siamo ritrovati all’ingresso posteriore di un Club che non avevo mai notato in zona.
Appena entrati Jasmine ha fatto spogliare completamente Cristina mentre a me ha fatto tenere la parrucca le calze a rete e la gabbietta, naturalmente lasciandoci il Plug inserito, fatto ciò ci ha messo il collare e una maschera sugli occhi e ci ha ordinato di gattonare.
Mi sentivo disorientato, non facevo in tempo a fermarmi un secondo che la padrona mi strattonava col guinzaglio, mentre camminavo nella stanza era un continuo a subire qualche sevizia; schiaffi sul culo, schicchere di cenere sulla schiena, pizzicotti sullo scroto. Mi sembrava di essere un animale in esposizione a qualche manifestazione, non feci in tempo a finire il pensiero che qualcuno mi alzo di colpo e mi bloccò testa mani e gambe in quello che pensavo fosse una gogna, infine mi levarono la benda.
Ero finito al centro di una stanza bloccato, intorno a me non so quanti uomini nudi con le maschere, davanti a me leggermente rialzato una telecamera e uno schermo dove potevo vedere Cristina nella mia stessa situazione. Dalle casse si iniziò a sentire una voce di un uomo che iniziò a descrivere “gli animali della serata” iniziando da Cristina definendola “vacca da monta” soffermandosi sopratutto che gli ospiti potevano tranquillamente sborrare dentro, visto che era stata operata per non rimanere incinta, e che era brava a ingoiare tutti i liquidi, poi passò a parlare di me, come disse che ero “il cornuto finocchio della vacca” tutti si misero a ridere, per finire dicendo che oggi ero stato appena “svezzato” e quindi di fare di tutto per allargare per bene il mio culo e farmi piacere il sapore della sborra.
La sessione fù dura, fisicamente e mentalmente, sotto di me posizionarono una grossa bacinella per riuscire a raccogliere tutti i liquidi (tra sborra e piscio), iniziarono tutti alternandosi come soldatini a scoparmi la bocca o il culo sborrandomi per lo più delle volte dentro, qualcuno anche sugli occhi, ogni volta che riuscivo ad alzare lo sguardo verso lo schermo vedevo Cristina subire anche di peggio, molte persone che si soffermavano a tirarle i piercing sul corpo e a sborrarle sul cranio deridendola.
Quando tutti furono soddisfatti,la bacinella era ormai piena, anche delle mie sborrate, a quel punto entrò un uomo con un tavolino rialzato dove posizionò la bacinella e messe alle due estremità due tubi li collego a due plug di gomma con un foro che incastrò rispettivamente nella mia bocca e nel mio culo, la voce ricomparve; “per ringraziare i gentili ospiti, i nostri animali non sprecheranno neanche una goccia dei liquidi che gli avete donato”.
Non potevo fare niente, impanicato guardai lento ma inesorabile quel liquido che dal colore indefinito stava percorrendo il tubo, guardai di nuovo lo schermo per constatare che anche in questo caso Cristina era nella mia stessa situazione, il tempo sembrò interminabile mi sentii la pancia scoppiare tra il liquido che stavo ingoiando e quello che era entrato di prepotenza dal mio culo. Come si svuotò la bacinella per non farmi perdere neanche una goccia sostituirono il plug con uno ancora più grosso che fece pure un po' fatica ad entrare, a quel punto entrò Jasmine con al guinzaglio Cristina in evidente stato di sofferenza dovuto al mio stesso trattamento, infatti sembrava quasi incinta da quanto era gonfia la pancia, in quello stato ci fece uscire e ci riporto a casa con un mezzo dove al posto del bagagliaio c’era una gabbia.
Giunti a destinazione ci fece i complimenti per come ci eravamo comportati, ci fece svuotare e ci aiutò pure a lavarci coccolandoci con la spugna insaponata, infine ci fece stendere sul letto e ci massaggiò il corpo indolenzito con dell’olio. Finito il trattamento ci fece mettere sulle nostre cuccie e diede la buonanotte, in quell’istante stavo capendo che avrei fatto di tutto per la mia Padrona solo per renderla felice.
La padrona mi vide triste, si avvicinò e disse; “Sasha, non sei felice che la mia schiava abbia trovato la felicità? Oppure sei gelosa ? Non ti preoccupare riuscirò a trovare la persona giusta per te, magari con una bella dotazione come la loro?” come abbassò lo sguardo e vide dalla gabbietta uscire un rivolo di liquido preseminale, “qui dobbiamo fare qualcosa però! non è possibile che ogni volta che ti ecciti un minimo ti sporchi tutta, che ne diresti di fare un passo avanti nella tua transizione? Come uomo sei stato un disastro ormai hai capito quali sono le tue vere voglie, non credi?”.
Finita la passeggiata, con annessi sguardi e occhiatine durante il percorso per entrambi, ci siamo ritrovati all’ingresso posteriore di un Club che non avevo mai notato in zona.
Appena entrati Jasmine ha fatto spogliare completamente Cristina mentre a me ha fatto tenere la parrucca le calze a rete e la gabbietta, naturalmente lasciandoci il Plug inserito, fatto ciò ci ha messo il collare e una maschera sugli occhi e ci ha ordinato di gattonare.
Mi sentivo disorientato, non facevo in tempo a fermarmi un secondo che la padrona mi strattonava col guinzaglio, mentre camminavo nella stanza era un continuo a subire qualche sevizia; schiaffi sul culo, schicchere di cenere sulla schiena, pizzicotti sullo scroto. Mi sembrava di essere un animale in esposizione a qualche manifestazione, non feci in tempo a finire il pensiero che qualcuno mi alzo di colpo e mi bloccò testa mani e gambe in quello che pensavo fosse una gogna, infine mi levarono la benda.
Ero finito al centro di una stanza bloccato, intorno a me non so quanti uomini nudi con le maschere, davanti a me leggermente rialzato una telecamera e uno schermo dove potevo vedere Cristina nella mia stessa situazione. Dalle casse si iniziò a sentire una voce di un uomo che iniziò a descrivere “gli animali della serata” iniziando da Cristina definendola “vacca da monta” soffermandosi sopratutto che gli ospiti potevano tranquillamente sborrare dentro, visto che era stata operata per non rimanere incinta, e che era brava a ingoiare tutti i liquidi, poi passò a parlare di me, come disse che ero “il cornuto finocchio della vacca” tutti si misero a ridere, per finire dicendo che oggi ero stato appena “svezzato” e quindi di fare di tutto per allargare per bene il mio culo e farmi piacere il sapore della sborra.
La sessione fù dura, fisicamente e mentalmente, sotto di me posizionarono una grossa bacinella per riuscire a raccogliere tutti i liquidi (tra sborra e piscio), iniziarono tutti alternandosi come soldatini a scoparmi la bocca o il culo sborrandomi per lo più delle volte dentro, qualcuno anche sugli occhi, ogni volta che riuscivo ad alzare lo sguardo verso lo schermo vedevo Cristina subire anche di peggio, molte persone che si soffermavano a tirarle i piercing sul corpo e a sborrarle sul cranio deridendola.
Quando tutti furono soddisfatti,la bacinella era ormai piena, anche delle mie sborrate, a quel punto entrò un uomo con un tavolino rialzato dove posizionò la bacinella e messe alle due estremità due tubi li collego a due plug di gomma con un foro che incastrò rispettivamente nella mia bocca e nel mio culo, la voce ricomparve; “per ringraziare i gentili ospiti, i nostri animali non sprecheranno neanche una goccia dei liquidi che gli avete donato”.
Non potevo fare niente, impanicato guardai lento ma inesorabile quel liquido che dal colore indefinito stava percorrendo il tubo, guardai di nuovo lo schermo per constatare che anche in questo caso Cristina era nella mia stessa situazione, il tempo sembrò interminabile mi sentii la pancia scoppiare tra il liquido che stavo ingoiando e quello che era entrato di prepotenza dal mio culo. Come si svuotò la bacinella per non farmi perdere neanche una goccia sostituirono il plug con uno ancora più grosso che fece pure un po' fatica ad entrare, a quel punto entrò Jasmine con al guinzaglio Cristina in evidente stato di sofferenza dovuto al mio stesso trattamento, infatti sembrava quasi incinta da quanto era gonfia la pancia, in quello stato ci fece uscire e ci riporto a casa con un mezzo dove al posto del bagagliaio c’era una gabbia.
Giunti a destinazione ci fece i complimenti per come ci eravamo comportati, ci fece svuotare e ci aiutò pure a lavarci coccolandoci con la spugna insaponata, infine ci fece stendere sul letto e ci massaggiò il corpo indolenzito con dell’olio. Finito il trattamento ci fece mettere sulle nostre cuccie e diede la buonanotte, in quell’istante stavo capendo che avrei fatto di tutto per la mia Padrona solo per renderla felice.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Un desiderio...un incubo – Parte 6 (L’iniziazione – parte2)
Commenti dei lettori al racconto erotico