Un desiderio...un incubo - Parte 1 (l'astinenza, i primi cedimenti)

di
genere
dominazione

La notte passò abbastanza agitata tra i pensieri del “gioco” appena iniziato e la scomodità della gabbietta.
Al mio risveglio guardai subito il telefono, quasi alla ricerca di un messaggio che mi desse il permesso di liberarmi per il lavoro, purtroppo non fu cosi e un po' deluso mi preparai per poi incamminarmi in ufficio.
Durante la giornata il pensiero era continuamente rivolto alla situazione in cui mi ero infilato, stranamente mi sentivo costantemente eccitato, quando all’improvviso mi arrivò una notifica della creatrice (Jasmine) con un semplice messaggio di richiesta di una foto per vedere se era ancora tutto bello chiuso la sotto. Come se fossi stato ipnotizzato, mi diressi subito in bagno per fare una foto e con stupore vidi che la sotto stavo gocciolando dall’eccitazione, non feci in tempo a inviare la prova che Jasmine mi diede un altro compito, di comprare all’uscita dal lavoro tre plug di diverse dimensioni.
Timbrato il cartellino, presi la macchina e incominciai a vagare fuori la città nell’intento di cercare un sexy shop che facesse a caso mio, imbarazzato entrai e sempre più imbranato presi il primo set di plug che vidi, senza interessarmi delle effettive dimensioni,al bancone come la cassiera vide l’articolo fece una leggera smorfia come un impercettibile sorriso e alla consegna del sacchetto mi guardò in un modo quasi da farmi pensare che abbia capito il mio segreto la sotto.
Tornato a casa diedi le novità alla mia carceriera, lei quasi disinteressata incominciò di nuovo a chiacchierare con me, chiedendomi però cose un pochino più personali: se fossi fidanzato, lei com’è fatta, le mie esperienze bdsm, i miei limiti, dove vorrei arrivare con questo percorso. Finiti i “convenevoli” senza mezzi termini mi disse di prendere il primo plug, come lo presi mi accorsi delle effettive dimensioni del plug “piccolo”; in acciaio la parte ovale lunga circa 6cm e larga 4cm con una specie di gioiello in plastica incastonato in fondo di color rosso rubino. Jasmine mi fece i complimenti per la scelta del plug chiamandomi per la prima volta “troia” e iniziò a chiedermi di tastarlo inizialmente, di leccarlo. Poi mi disse di mettere un po' di lubrificante sul dito e di giocare con il mio culo “per abituarmi”, prima un dito e successivamente due, infine mi diede il comando che temevo, quello di lubrificare il più possibile il plug e di inserirlo dentro. Feci fatica ma con pazienza ci riusci, come inviai l’ennesima foto alla mia carceriera le venne un ulteriore idea, quella di farmi chiamare Cristina mentre facevo uscire ed entrare il plug con naturalmente il divieto assoluto di venire.
Eccitato eseguii l’ordine, la chiamata fu lunga e molte volte dovetti dissimulare e interrompere la masturbazione dell’ano per evitare di venire ma alla fine con molta fatica riuscii a completare anche questo compito umiliante.
Jasmine mi si complimento con me e mi diede il permesso di levare il plug, infine mi diede appuntamento per il giorno successivo. Sconsolato e ingabbiato mi coricai a letto in attesa dell’arrivo della mattina.
scritto il
2025-04-03
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