Jules e Jim
di
Ladyam
genere
trio
JULES E JIM
By @lady_aemme e @lady_aemme_bis
Sono su Instagram ma costantemente bannata.
Mi sto rifacendo una vita su telegram, dove pubblico foto e testi senza censure @seduzioneamaranto
Questa è la storia autobiografica più emotivamente intensa della mia vita.
Una storia di amore e sesso senza confini, senza limiti, vissuta al di là dell'orizzonte della normalità.
Chi ha visto il film di Francois Truffaut dal quale ho tratto il titolo, forse avrà già compreso l'oggetto della narrazione.
Tutto ebbe inizio un giorno di maggio, quando ricevetti la telefonata del mio fotografo.
C'era questo suo amico, un imprenditore, appassionato di fotografia in bianco e nero, che era rimasto folgorato da me e voleva a tutti i costi che prendessi parte a un servizio fotografico molto particolare: scene di sesso con un suo caro amico.
Era disposto a pagare molto.
Ero nel mio studio, a colloquio con un cliente, e venni investita da un brivido di eccitazione talmente intensa che mi ritrovai con gli slip bagnati perché la mia fica aveva preso a inumidirsi alla grande al solo pensiero.
Conclusi il colloquio con una certa difficoltà, debbo ammettere, perché la mia mente già volava sul set dove si sarebbero svolte le scene di sesso.
Arrivai davanti a questo palazzo signorile nel pieno centro di Torino.
L'appartamento era all'ultimo piano.
Un attico ampio, luminoso ed elegante.
Dalla grande veranda si godeva di un panorama spettacolare sull'intera città, con la grande cupola della Mola che incombeva maestosa a poche centinaia di metri.
"Le piace Signora?", mi chiese con estrema gentilezza l'amico del fotografo, un affermato professionista di grande fascino ed eleganza.
Cinquantenne, barba accuratamente incolta, sguardo profondo e seducente.
Ne fui immediatamente colpita.
Sarebbe stato il mio partner nelle scene di sesso.
Sesso estremo, senza filtri né censure.
Orale, anale, in tutte le posizioni.
Se ero disponibile?
Assolutamente si, risposi sempre più eccitata, mentre il fotografo preparava tutte le scene e le luci.
Cominciammo a scattare mentre ero ancora vestita, mentre mi spogliava, mentre mi toglieva il reggiseno e mi succhiava i capezzoli, mentre mi abbassava gli slip e mi leccava la fica, già fradicia dei miei umori.
Non si quante volte mi penetrò nella fica, nel culo e in bocca da tutte le posizioni.
Scattammo centinaia di pose, le più ardite, le più oscene, le più porche che potreste immaginare, e non venimmo solo perché eravamo fermi e lui non pompava.
A un certo punto il fotografo venne a indicarci una certa posizione che mi sembrava assurda: io in spaccata con la fica aperta sulla faccia sua sdraiato per terra...e fu proprio il quel mentre, mentre il fotografo con le mani spingeva la mia fica sulla faccia del mio partner, che ci ritrovammo a baciarci tutti e tre insieme.
Loro due che mi leccavano la fica insieme, io che venni mugolando di piacere mentre i miei capezzoli venivano strizzati con forza.
Fu come il rompersi improvviso di un argine.
Da quel momento tutto fu lecito.
Venni penetrata dai loro cazzi in tutti i modi: uno in fica e uno in culo, tutti e due in fica, uno in bocca e uno in culo, in una vertigine di erotismo senza confini.
Venni altre tre o quattro volte, in preda a una eccitazione mai provata prima.
Venni ripetutamente riempita dal loro sperma dappertutto, in un delirio incontrollato di lussuria senza fondo.
Scopammo come matti fino a notte fonda, come ossessionati, interrompendo solo per mangiare, bere, andare al bagno, schiacciare un pisolino in tre sul grande letto barocco.
E poi riprendere a scopare, con più vigore e con più passione di prima.
Onestamente non so dire quante sborrate ingoiai.
Forse 4, una più eccitante dell'altra, come follemente eccitante era vedere l'uno che leccava la mia fica o il mio culo ripieni della sborra dell'altro.
Non ricordo quante volte venni quel giorno.
Scopata senza sosta, con la fica sempre in fiamme, il culo sempre sfondato, la bocca sempre riempita, persi il conto delle volte che venni urlando, ancheggiando, fremendo come la più lurida delle troie, impazzita di piacere.
Ricordo che una volta venni masturbandomi mentre osservavo il fotografo che leccava avidamente la mia fica riempita dalla sborra dell'amico: ero letteralmente sconvolta dal piacere.
Era tutto pazzamente meraviglioso e perfetto.
E fu l'inizio di una storia a tre che, come nel film di Truffaut, fu tanto intensa quanto senza speranza.
Le immagini di questa storia vera le pubblicherò sul mio telegram.
By @lady_aemme e @lady_aemme_bis
Sono su Instagram ma costantemente bannata.
Mi sto rifacendo una vita su telegram, dove pubblico foto e testi senza censure @seduzioneamaranto
Questa è la storia autobiografica più emotivamente intensa della mia vita.
Una storia di amore e sesso senza confini, senza limiti, vissuta al di là dell'orizzonte della normalità.
Chi ha visto il film di Francois Truffaut dal quale ho tratto il titolo, forse avrà già compreso l'oggetto della narrazione.
Tutto ebbe inizio un giorno di maggio, quando ricevetti la telefonata del mio fotografo.
C'era questo suo amico, un imprenditore, appassionato di fotografia in bianco e nero, che era rimasto folgorato da me e voleva a tutti i costi che prendessi parte a un servizio fotografico molto particolare: scene di sesso con un suo caro amico.
Era disposto a pagare molto.
Ero nel mio studio, a colloquio con un cliente, e venni investita da un brivido di eccitazione talmente intensa che mi ritrovai con gli slip bagnati perché la mia fica aveva preso a inumidirsi alla grande al solo pensiero.
Conclusi il colloquio con una certa difficoltà, debbo ammettere, perché la mia mente già volava sul set dove si sarebbero svolte le scene di sesso.
Arrivai davanti a questo palazzo signorile nel pieno centro di Torino.
L'appartamento era all'ultimo piano.
Un attico ampio, luminoso ed elegante.
Dalla grande veranda si godeva di un panorama spettacolare sull'intera città, con la grande cupola della Mola che incombeva maestosa a poche centinaia di metri.
"Le piace Signora?", mi chiese con estrema gentilezza l'amico del fotografo, un affermato professionista di grande fascino ed eleganza.
Cinquantenne, barba accuratamente incolta, sguardo profondo e seducente.
Ne fui immediatamente colpita.
Sarebbe stato il mio partner nelle scene di sesso.
Sesso estremo, senza filtri né censure.
Orale, anale, in tutte le posizioni.
Se ero disponibile?
Assolutamente si, risposi sempre più eccitata, mentre il fotografo preparava tutte le scene e le luci.
Cominciammo a scattare mentre ero ancora vestita, mentre mi spogliava, mentre mi toglieva il reggiseno e mi succhiava i capezzoli, mentre mi abbassava gli slip e mi leccava la fica, già fradicia dei miei umori.
Non si quante volte mi penetrò nella fica, nel culo e in bocca da tutte le posizioni.
Scattammo centinaia di pose, le più ardite, le più oscene, le più porche che potreste immaginare, e non venimmo solo perché eravamo fermi e lui non pompava.
A un certo punto il fotografo venne a indicarci una certa posizione che mi sembrava assurda: io in spaccata con la fica aperta sulla faccia sua sdraiato per terra...e fu proprio il quel mentre, mentre il fotografo con le mani spingeva la mia fica sulla faccia del mio partner, che ci ritrovammo a baciarci tutti e tre insieme.
Loro due che mi leccavano la fica insieme, io che venni mugolando di piacere mentre i miei capezzoli venivano strizzati con forza.
Fu come il rompersi improvviso di un argine.
Da quel momento tutto fu lecito.
Venni penetrata dai loro cazzi in tutti i modi: uno in fica e uno in culo, tutti e due in fica, uno in bocca e uno in culo, in una vertigine di erotismo senza confini.
Venni altre tre o quattro volte, in preda a una eccitazione mai provata prima.
Venni ripetutamente riempita dal loro sperma dappertutto, in un delirio incontrollato di lussuria senza fondo.
Scopammo come matti fino a notte fonda, come ossessionati, interrompendo solo per mangiare, bere, andare al bagno, schiacciare un pisolino in tre sul grande letto barocco.
E poi riprendere a scopare, con più vigore e con più passione di prima.
Onestamente non so dire quante sborrate ingoiai.
Forse 4, una più eccitante dell'altra, come follemente eccitante era vedere l'uno che leccava la mia fica o il mio culo ripieni della sborra dell'altro.
Non ricordo quante volte venni quel giorno.
Scopata senza sosta, con la fica sempre in fiamme, il culo sempre sfondato, la bocca sempre riempita, persi il conto delle volte che venni urlando, ancheggiando, fremendo come la più lurida delle troie, impazzita di piacere.
Ricordo che una volta venni masturbandomi mentre osservavo il fotografo che leccava avidamente la mia fica riempita dalla sborra dell'amico: ero letteralmente sconvolta dal piacere.
Era tutto pazzamente meraviglioso e perfetto.
E fu l'inizio di una storia a tre che, come nel film di Truffaut, fu tanto intensa quanto senza speranza.
Le immagini di questa storia vera le pubblicherò sul mio telegram.
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