A spasso in tangenziale

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genere
etero

A SPASSO IN TANGENZIALE
by @lady_aemme e @lady_aemme_bis
Sono su instagram, se vi fa piacere, benché continuamente bannata.
Mi sono rifugiata su TELEGRAM per pubblicare senza censure @seduzioneamaranto

Spesso i lettori mi scrivono per complimentarsi con me per la ricca fantasia che dimostro di possedere nello scrivere i miei racconti.
Peccato che si tratti sempre di avvenimenti reali, che io semplicemente ricordo riportandoli fedelmente nei miei racconti.
Si...va bene...spesso rielaboro, modifico, mi concedo qualche licenza poetica, mi lascio andare a qualche descrizione forse un pò più suggestiva del reale, ma narro episodi comunque vissuti.
Eccezionalmente descrivo anche episodi che ho immaginato, sperato o desiderato che accadessero, e che invece non sono accaduti, almeno per adesso...
Alla categoria dei racconti autobiografici appartiene la vicenda che mi accingo a riportare e che fa parte di quelle che potrei definire le Cronache Amalfitane.
Un weekend all'insegna della follia erotica più trasgressiva e fantasiosa, sempre alla ricerca di una sessualità senza freni nè limiti, spinta oltre gli eccessi.
Sono con tre personaggi pittoreschi, tre amici, tre insospettabili professionisti della sanità, medici noti e stimati che, approfittando di un "convegno scientifico" sulla costiera amalfitana, hanno deciso di lasciarsi andare a tutte le loro più perverse fantasie sessuali con me come protagonista.
E' sera.
Mi hanno conciato come una troia, la tipica battona da strada.
Gonna corta nera, attillata, a coprire a malapena il culo.
Canottiera nera ricamata di pizzo.
Giacchino chiaro alla vita.
Scarpe tacco 10.
Sono senza reggiseno nè slip: sarebbero solo di intralcio.
Con i miei capelli neri, lunghi, spettinati, cammino ancheggiando su un marciapiedi lungo una provinciale poco trafficata e notoriamente frequentata da automobilisti in cerca di puttane.
Questa sera sono una di loro.
Certo, una busta contenente un extra con molti biglietti di vario colore è un forte incentivo a buttarsi in questa sordida avventura, ma non nego che mi eccita maledettamente la consapevolezza di essere guardata e trattata come una puttana qualunque..
Pochi minuti e si ferma un'auto di gran classe.
I tre, nascosti, osservano e riprendono la scena.
"Un bocchino 50, se vuoi l'ingoio sono cento"
"Te ne do 200 ma devi fare un'altra cosa"
"Cioè?", chiedo sospettosa.
Mi indica il cambio: "Ti fai scopare da questo"
"Allora sono 300: è bello grosso"
Accetta.
Salgo in macchina, ci appartiamo.
Gli estraggo il cazzo, già duro, e comincio il mio pompino.
Lui, al posto di guida, mi tiene la testa con le mani e mi spinge.
Uso pure le mani, facendogli una sega così da farlo venire subito.
Un minuto e sento la bocca invasa dal suo sperma.
"Non ingoiare, subito, troia - mi dice ansimando - ti voglio vedere mentre lo fai"
Mi faccio riempire la bocca di sborra, attendo che i fiotti cessino.
Lui mi lascia la testa.
Mi rialzo, lo guardo, apro un pò la bocca per fargli vedere la sborra che c'è dentro.
Ingoio con decisione.
Lui mi riafferra alla testa e mi spinge nuovamente sul suo cazzo.
Altro sperma fuoriesce lentamente.
Lo lecco, lo ingoio.
Lecco ancora il suo cazzo per un pò, fino a che lo sento afflosciarsi definitivamente.
A quel punto mi fa rialzare e comincia ad alzarmi la gonna.
Guarda la mia fica, la accarezza, con le dita, mi strizza il clitoride ed entra dentro massaggiandomi con energia.
Dopo un pò ricaccia le dita, le odora e le lecca.
"Hai un buon sapore, troia", mi dice eccitato.
"Ora dentro la fica facci entrare questo", mi dice indicandomi il cambio.
Con qualche movimento acrobatico mi posiziono sul cambio.
Allargo la mia fica con le mani, la appoggio e inizio a scendere.
Sento la corta asta entrare.
Lui mi guarda e mi accarezza la fica.
Inizia a contorcersi, posiziona la faccia davanti alla mia fica e inizia a leccarmela.
Una situazione nuova, mai provata.
Mi eccito davvero come una zoccola in calore, e mentre mi muovo sul cambio e lui mi lecca avidamente la fica, godo e vengo ululando sommessamente.
Faccio uscire il cambio dalla fica e torno a sedermi al mio posto, lasciando una consistente scia umida sul cambio
Lui lo guarda estasiato e poi si fionda a leccare con ingordigia i miei umori. Lecca con voracità il cambio, assaporando tutti i miei fluidi.
Mi allunga 5 biglietti da 100.
"Sei una troia eccezionale", mi dice con vera ammirazione.
Mi riaccompagna sulla provinciale.
Mentre scendo mi chiede: "Quando ti ritrovo?"
"Mai più", rispondo con un sorriso enigmatico.
Il tempo di qualche minuto e si ferma un altro.
Una berlina lussuosa, blu metallizzata.
Solita domanda, solita risposta.
Salgo in auto e ci appartiamo in uno slargo seminascosto in curva.
"Ora ti faccio vedere", mi dice con aria misteriosa mentre estrae il suo cazzo.
"Cazzo!!", esclamo incredula.
Un attrezzo assolutamente raro, enorme benché in fase di irrigidimento.
Lo afferro con entrambe le mani, cerco di metterlo in bocca.
Debbo spalancarla.
Rischio che la mandibola mi si stacchi.
Mentalmente penso a un calibro trenta con diametro 5: un mostro che mi attrae irresistibilmente.
Lo sego selvaggiamente mentre con la bocca riesco a malapena a leccare la sua parte superiore.
"Lo voglio sentire nella fica - gli dico eccitata come raramente mi era capitato - riempimi, sfondami dai..."
Salgo su di lui, allargo la fica con le mani, mi abbasso.
Lo sento entrare, con difficoltà.
Cazzo, cazzo!!!
Sono fradicia.
La mia fica urla di dolore e piacere.
Mi agito mentre lui mi strizza il clitoride.
Una trentina di secondi, su e giù, e vengo mugolando e contorcendomi come una vera zoccola in calore.
Lui a quel punto mi spinge via, mi afferra per i capelli e mi rimette la faccia sul suo cazzo.
"Ti voglio sborrare in bocca e stai attenta a non sporcarmi il sedile, troia, tutto lo devi ingoiare, chiaro?
Annuisco con la testa mentre lo sego e lo spompino.
Cazzo, quello ci metteva tempo, le Mie mani cominciavano a stancarsi...ma quando cazzo vieni...si!
Venni riempita da un getto potente che mi invase la gola.
Presi a ingoiare disperatamente.
Cazzo, non finiva più...!
Ingoiavo, ingoiavo, fino a quando quel cazzo enorme smise di pulsare.
A quel punto presi a leccarlo con più calma.
Lo baciavo, lo stringevo tra le mani mentre si sgonfiava e io, finalmente, riuscii a metterlo quasi tutto in bocca.
Non me ne volevo più staccare.
Ero ipnotizzata, e se lui non mi avesse sollevato di peso e allontanato sarei rimasta lì nella speranza di farlo resuscitare.
"Basta così puttana, brava, ci hai saputo fare", mi disse allungandomi due biglietti rossi.
Si ricompose e mi riportò indietro sulla provinciale.
"Se ripasso domani ti trovo? Vorrei fartelo assaggiare nel culo", mi disse mentre scendevo.
"Tu ripassa, poi vediamo", gli dissi mentre mi ripassavo la lingua nella bocca per continuare ad assaporare il suo sperma e pensavo al prossimo che avrei incontrato nei prossimi minuti.

Le immagini del cambio e del superdotato le pubblico nel mio telegram hard
di
scritto il
2025-07-10
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