Punita da papà
di
Chloe Damaris
genere
incesti
Stamattina ho litigato con mamma, una sciocchezza ha scatenato un putiferio, ho dimenticato di mettere a scongelare alcune pietanze come mi aveva chiesto, al suo rientro, accortasi della mia dimenticanza, ne è nata una discussione, lei era nervosa ed io anche, ci siamo sfanculate a vicenda.
“Mamma, mi hai rotto”
In quel momento entra papà
“Chloe, non permetterti mai più di rivolgerti così a tua madre!”
“Oh papà non ti ci mettere anche tu, sempre a difenderla!”
Mamma a quel punto dice di voler uscire a prendere un po’ d’aria.
Vado in camera mia, papà bussa dopo qualche minuto
“Chloe, non devi mai più rivolgerti con quel tono a tua madre e a me”
Mi dà una sberla
“Adesso chiedi scusa a tuo padre”
“Scusa, non succederà più”
“Chloe, mettiti in ginocchio e di che ti dispiace”
Mi inginocchio davanti a lui
“Scusa papà, non succederà più”
Inizia ad accarezzarsi il cazzo sopra i pantaloni.
“Sei stata cattiva, lo sai?”
“Sì lo so, molto cattiva e ti chiedo perdono”
Continua a toccarsi il cazzo e sbottona i pantaloni, lo tira fuori, è duro, nodoso, eretto.
“Ti chiedo scusa papà” e lo prendo in bocca,
“Brava, così, oh si brava la mia bambina”
Lecco e succhio il cazzo come mi ha insegnato, ansima, grugnisce.
“Prendi mio latte adesso”
Mi sborra in bocca. Mi ha perdonata.
“Mamma, mi hai rotto”
In quel momento entra papà
“Chloe, non permetterti mai più di rivolgerti così a tua madre!”
“Oh papà non ti ci mettere anche tu, sempre a difenderla!”
Mamma a quel punto dice di voler uscire a prendere un po’ d’aria.
Vado in camera mia, papà bussa dopo qualche minuto
“Chloe, non devi mai più rivolgerti con quel tono a tua madre e a me”
Mi dà una sberla
“Adesso chiedi scusa a tuo padre”
“Scusa, non succederà più”
“Chloe, mettiti in ginocchio e di che ti dispiace”
Mi inginocchio davanti a lui
“Scusa papà, non succederà più”
Inizia ad accarezzarsi il cazzo sopra i pantaloni.
“Sei stata cattiva, lo sai?”
“Sì lo so, molto cattiva e ti chiedo perdono”
Continua a toccarsi il cazzo e sbottona i pantaloni, lo tira fuori, è duro, nodoso, eretto.
“Ti chiedo scusa papà” e lo prendo in bocca,
“Brava, così, oh si brava la mia bambina”
Lecco e succhio il cazzo come mi ha insegnato, ansima, grugnisce.
“Prendi mio latte adesso”
Mi sborra in bocca. Mi ha perdonata.
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