Don Maurizio mi scopa in chiesa
di
Chloe Damaris
genere
confessioni
Don Maurizio è il sacerdote della chiesa del mio paese, ha circa 60 anni e lo consoco da sempre, è stato lui a sposarmi e poi a battezzare i miei figli. Io ho 45 anni, fisico morbido con tette grosse e culo tondo, gli uomini mi guardano e io mi diverto a farmi guardare, indosso spesso scollature profonde per far risaltare il seno generoso. Oggi è martedì e per sabato pomeriggio la parrocchia ha organizzato in mercatino di beneficenza, ne farò parte insieme alle altre mamme del catechismo, stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli e oggi alle 16 abbiamo appuntamento tutte con Don Maurizio, in parrocchia.
Arrivo in parrocchia alle 16 puntuale,a riunione è un una saletta attigua alla chiesa, separata solo da una porticina, basta aprirla e si entra in chiesa.
Mi accoglie Don Maurizio
“Ciao, cosa ci fai qui?”
“Buon pomeriggio Don Maurizio, sono qui per la riunione con le mamme per il mercatino di sabato”
“Credo ci sia stato un equivoco, l’appuntamento è alle 17”
“Oh che stupida, mi sono sbagliata!”
“Nessun problema puoi rimanere e intanto cominciamo ad anticipare il lavoro”
Indosso una camicia bianca senza reggiseno e una gonna con collant nero e tacchi alti. Dalla camicia si vedono i capezzoli che sono grandi e turgidi e premono contro i bottoni della camicia che stanno per scoppiare.
Don Maurizio se ne accorge e mi guarda le tette, io faccio finta di niente, cominciamo a parlare della riunione ma i suoi occhi vanno sempre alle mie tette, sorrido tra me e me e sento che la figa si sta bagnando.
“Sono bellissime, complimenti”
A quelle parole, mi sbottono un po’ la camicia, adesso il seno è quasi fuori del tutto.
“ che spettacolo, mmmm se solo potessi”
“Puoi” e sbottono la camicia completamente, rimanendo a seno nudo.
Don Maurizio prende le tette con le mani e le massaggia, le bacia mentre mi eccito come una porca…. Mi stringe e sento il suo cazzo sotto l’abito talare. “Voglio spompinare un prete per la prima volta”
Don Maurizio si alza l’abito talare, sotto ha un pantalone leggero, si sbottona e tira fuori il cazzo. È enorme e scappellato, mi inginocchio e lo prendo in bocca. Comincio a succhiare il cazzo, le palle sono piene di sborra, don Maurizio ansima.
“Mmmm…così, sei bravissima…voglio mettertelo in mezzo alle tue tettone da vacca”
“Mmmm si sono una vacca da monta”
Prendo il cazzo in mano e lo posiziono tra le tette che lo avvolgono, con le mani vado su e giù
“Mmmm si Troia continua”
Nella stanza c’è un divano, mi sdraio e tolgo le mutande, la mia figa è rasata, con un ciuffo curato sul monte di Venere. Mi mette due dita e inizia a sditalinarmi, gli prendo la testa e lo avvicino
“Sputa sulla figa, fammi bagnare ancora”
“Si Troia, devi essere fradicia, sei una porca affamata di cazzo”
Sono nuda a gambe aperte “sono la tua puttana e oggi ti faccio godere come un porco”
“Voglio scoparti”
La mia voglia di trasgressione mi spinge a osare.
“Voglio che mi scopi in chiesa”
“Mmm meglio di no in chiesa scopiamo qui”
Non mi arrendo e insisto
“No, voglio essere scopata all’altare”
“Che puttana che sei, sei una troia vera e io ti accontento”
Apre la porta della stanza ed entriamo in chiesa. È poco illuminata, solo la luce del sole riflessa sulle vetrate colorate. Mi porta all’altare e mi fa girare di schiena
“Adesso ti scopo a sangue Troia”
“ mmmm si porcodio scopami”
Mi infila il cazzo in figa e mi scopa come in maiale, il cazzo entra ed esce dalla figa fradicia. Lo toglie, sputa sulle dita, sul cazzo e sul mio culo e mi incula con vigore
“Mmmm si inculami diocane”
“Ti inculo all’altare porca schifosa, cagna lurida devi godere come una bastarda”
“Mmmm siii sborrami porcodio, sborrami in culo”
Le sue palle sbattono sulla
Figa mentre mi scopa il culo, battono contro il clitoride che comincia a pulsare
“ fammi godere come una puttana”
“Troia sto per sborrare, ti sborro in culo maiala”
“Mmm sì sborra come un cavallo, riempimi di sborra”
“Vengo, vengo troiaaaaa”
Don Maurizio mi schizza tutta la sborra nel
Culo, talmente tanta che esce fuori.
“Mmmm che scopata divina, nel vero senso della parola”
Ridiamo e andiamo a ricomporci, le mamme stanno arrivando
Arrivo in parrocchia alle 16 puntuale,a riunione è un una saletta attigua alla chiesa, separata solo da una porticina, basta aprirla e si entra in chiesa.
Mi accoglie Don Maurizio
“Ciao, cosa ci fai qui?”
“Buon pomeriggio Don Maurizio, sono qui per la riunione con le mamme per il mercatino di sabato”
“Credo ci sia stato un equivoco, l’appuntamento è alle 17”
“Oh che stupida, mi sono sbagliata!”
“Nessun problema puoi rimanere e intanto cominciamo ad anticipare il lavoro”
Indosso una camicia bianca senza reggiseno e una gonna con collant nero e tacchi alti. Dalla camicia si vedono i capezzoli che sono grandi e turgidi e premono contro i bottoni della camicia che stanno per scoppiare.
Don Maurizio se ne accorge e mi guarda le tette, io faccio finta di niente, cominciamo a parlare della riunione ma i suoi occhi vanno sempre alle mie tette, sorrido tra me e me e sento che la figa si sta bagnando.
“Sono bellissime, complimenti”
A quelle parole, mi sbottono un po’ la camicia, adesso il seno è quasi fuori del tutto.
“ che spettacolo, mmmm se solo potessi”
“Puoi” e sbottono la camicia completamente, rimanendo a seno nudo.
Don Maurizio prende le tette con le mani e le massaggia, le bacia mentre mi eccito come una porca…. Mi stringe e sento il suo cazzo sotto l’abito talare. “Voglio spompinare un prete per la prima volta”
Don Maurizio si alza l’abito talare, sotto ha un pantalone leggero, si sbottona e tira fuori il cazzo. È enorme e scappellato, mi inginocchio e lo prendo in bocca. Comincio a succhiare il cazzo, le palle sono piene di sborra, don Maurizio ansima.
“Mmmm…così, sei bravissima…voglio mettertelo in mezzo alle tue tettone da vacca”
“Mmmm si sono una vacca da monta”
Prendo il cazzo in mano e lo posiziono tra le tette che lo avvolgono, con le mani vado su e giù
“Mmmm si Troia continua”
Nella stanza c’è un divano, mi sdraio e tolgo le mutande, la mia figa è rasata, con un ciuffo curato sul monte di Venere. Mi mette due dita e inizia a sditalinarmi, gli prendo la testa e lo avvicino
“Sputa sulla figa, fammi bagnare ancora”
“Si Troia, devi essere fradicia, sei una porca affamata di cazzo”
Sono nuda a gambe aperte “sono la tua puttana e oggi ti faccio godere come un porco”
“Voglio scoparti”
La mia voglia di trasgressione mi spinge a osare.
“Voglio che mi scopi in chiesa”
“Mmm meglio di no in chiesa scopiamo qui”
Non mi arrendo e insisto
“No, voglio essere scopata all’altare”
“Che puttana che sei, sei una troia vera e io ti accontento”
Apre la porta della stanza ed entriamo in chiesa. È poco illuminata, solo la luce del sole riflessa sulle vetrate colorate. Mi porta all’altare e mi fa girare di schiena
“Adesso ti scopo a sangue Troia”
“ mmmm si porcodio scopami”
Mi infila il cazzo in figa e mi scopa come in maiale, il cazzo entra ed esce dalla figa fradicia. Lo toglie, sputa sulle dita, sul cazzo e sul mio culo e mi incula con vigore
“Mmmm si inculami diocane”
“Ti inculo all’altare porca schifosa, cagna lurida devi godere come una bastarda”
“Mmmm siii sborrami porcodio, sborrami in culo”
Le sue palle sbattono sulla
Figa mentre mi scopa il culo, battono contro il clitoride che comincia a pulsare
“ fammi godere come una puttana”
“Troia sto per sborrare, ti sborro in culo maiala”
“Mmm sì sborra come un cavallo, riempimi di sborra”
“Vengo, vengo troiaaaaa”
Don Maurizio mi schizza tutta la sborra nel
Culo, talmente tanta che esce fuori.
“Mmmm che scopata divina, nel vero senso della parola”
Ridiamo e andiamo a ricomporci, le mamme stanno arrivando
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