"La Monta" 5° Parte
di
Exditurno
genere
corna
Ero riuscito ad ottenere ciò che volevo e probabilmente anche mia moglie. Eravamo ancora lì, sul divano confusi ed increduli. Io accasciato lungo la seduta su un fianco e con le mani sul mio glande come per proteggerlo non so da cosa, lei ancora legata in posizione supina alla chas long con la vulva piena di sperma mio e del toro che la aveva posseduta. Non avevo neanche pensato di slegarla prima di coricarmi smarrito sul divano e quando ci penso trovo molto strano che lei non se ne sia lamentata, ma non faccio in tempo a muovermi dalla mia posizione che , improvvisamente, la vedo alzarsi in posizione seduta ed adoperarsi per liberare dai nodi anche le gambe. Non credo ai miei occhi e subito gli chiedo come avesse fatto a liberarsi le mani dalle corde dopo tutte le prove che avevamo fatto nei mesi scorsi, quando io le parlavo del nostro progetto, la legavo, la bendavo e la scopavo selvaggiamente dicendogli di immaginare che a fotterla senza ritegno fosse un maschio sconosciuto, rude e affamato di fica, grosso, peloso perverso e con un cazzo largo che la avrebbe fatta godere come non mai nella sua vita. Lei non mi risponde neanche e mi dice di andare a prendere qualcosa per pulire il divano dalle colate di sperma e che eravamo stati degli stupidi perché nella foga ed eccitazione del momento non avevamo pensato di coprire la chas long con la coperta che usavamo sempre durante gli amplessi tutte le volte scorse. Quindi lei avrebbe potuto liberarsi quando voleva e non lo aveva fatto? Oppure era successo qualcosa fuori dagli accordi mentre io mi ero rifugiato in cucina per non assistere alla Monta? Capisco che quello non era il momento di chiedere spiegazioni e mi dirigo in bagno per prendere l'occorrente per pulire il divano, lei mi segue e mentre cerco lo sgrassatore si infila sotto la doccia senza proferire parola. Quando ritorno in bagno per riportare il detersivo mi soffermo sulla sagoma di mia moglie intenta ad insaponarsi fuori dal getto dell'acqua quindi vicinissima al vetro satinato che ci divide e quindi riesco a vedere bene le sue forme delicate ma molto femminili, addirittura riesco ad intravedere i suoi capezzoli molto pronunciati che svettano sopra i suoi bellissimi seni, noto che passa con la sua mano sinistra molto spesso su di loro con dei movimenti circolari sempre più frenetici poi ne afferra uno e lo stringe muovendo appena le dita, lascia cadere la spugna a terra e libera la mano destra, la dirige verso la vagina e si tocca all'altezza del clitoride molto delicatamente inarcando la testa indietro, ora i suoi capelli bagnati piombano perfettamente verso il piano doccia e mettono più in evidenza il suo corpo delicato inarcato in avanti dando alla sagoma che vedo la forma di un'arpa, non mi ha sentito rientrare in bagno perché uscendo non avevo chiuso la porta e crede di essere sola così mi ritrovo li, con il detersivo sgrassatore in mano affascinato dalla scena e rapito dalle sue sensuali ed impercettibili movenze. Sicuramente sta pensando a ciò che è accaduto poco prima e aiutata dallo sperma che ancora è presente nella sua fica si sta dando piacere per la seconda volta.Improvvisamente ha un fremito,uno spasmo che io conosco molto bene, appoggia una mano al vetro satinato della doccia per non perdere l'equilibrio e il tutto è molto eccitante, tanto che il mio cazzo ha un inizio di erezione. Si rimette sotto il getto dell'acqua ed incomincia a sciacquarsi il corpo insistendo molto sulla vagina, poi passa ai lunghi capelli e capisco che ora ,avendo l'acqua sugli occhi, non può accorgersi di un mio eventuale movimento quindi devo prendere una decisione, aspetto che esca per dare sfogo anch'io alla mia eccitazione aiutato da lei? Oppure approfitto del momento per uscire e non farla accorgere che ho visto tutto? Opto per la seconda soluzione e felinamente esco con gesto furtivo portando con me il flacone del detersivo per non fare nessun rumore e vado a sedermi sulla poltrona dove poco prima sedeva il toro con il suo membro dal diametro smisurato in bella vista. Sedendomi mi accorgo di un certo fetore mascolino provenire dal tessuto e che lo schienale era ancora bagnato del sudore che Jacopo aveva emanato scopando mia moglie, d'altronde la sua stazza non lo rendeva sicuramente un soggetto atletico ed abituato allo sforzo e la coltre di peli che ricopriva il suo corpo non lo aiutavano assolutamente a mantenere un odore personale delicato. Quando capisco dai rumori che la mia donna è uscita dalla doccia torno verso il bagno per lavarmi anch'io, ci incrociamo sulla porta e ci baciamo delicatamente sfiorandoci le labbra, la vedo molto più rilassata e prima di girarsi e andare in camera mi accenna un sorriso sincero,ingenuo,amorevole. Mi spoglio e vado in doccia, mi bagno ed incomincio ad insaponarmi, mentre ripenso a tutto l'accaduto, compresa la scena di mia moglie che si sditalinava pochi minuti prima nella stessa doccia, sento tornare l'erezione e complice il tocco delicato della spugna sul mio uccello ho una scossa che mi arriva al cervello. L'erezione diventa consistente e con tutte le immagini della serata ancora negli occhi non ho scampo, mi devo segare, devo scaricare la tensione e placare l'eccitazione, in fondo lo ha fatto anche lei e quindi non ho più freni, non mi sento in colpa e ,come lei, lascio cadere la spugna, metto ancora un po' di sapone nel palmo della mano destra ed comincio a masturbarmi delicatamente. Penso alla posizione oscena di mia moglie sulla chas long con la fica puntata verso l'alto e data in offerta al maschio dominante, alla misura incredibile del cazzo di Jacopo, alla straordinaria sensazione che avevo avuto mettendo il mio membro nella vulva piena di sperma di un altro uomo e di come sembrava di fottere una morbida, burrosa e scivolosa bocca spalancata.....e vengo, vengo sul vetro, vengo sui miei piedi e sento il caldo dello sperma sul dorso di essi. Ora sono esausto e vuoto, mi sciacquo ed esco dal bagno in accappatoio e raggiungo mia moglie che è tornata sul divano in pigiama, la abbraccio teneramente posando la mia testa sui suoi seni, sento il cuore ancora accelerato, l'adrenalina è ancora in circolo ma fisicamente siamo esausti entrambi, la bacio e ci guardiamo negli occhi, di fare cena non è aria, ci facciamo una tisana.
(Continua)?
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