Le sorelle della mia ragazza - 7 ginnastica ritmica

di
genere
feticismo

Elena ormai mi tradiva con regolarità senza neanche nasconderlo troppo, e io non potevo fare a meno di arrabbiarmi e dispiacermi perché comunque anche se non la amavo più le volevo comunque molto bene, d'altronde lei mi aveva salvato quasi dal suicidio per una mia delusione amorosa che avevo avuto in passato e infatti fu così che ci conoscemmo e ci mettemmo insieme, io per ricambiare la feci smettere di drogarsi (prendeva acidi, MD, e fumava canne) anche se il suo sogno era provare tutte le droghe esistenti(la classica storia da tossichella da rave) ma dato che si rese conto che per una volta c'era qualcuno che tenesse veramente a lei e che tra l'altro era un esempio per le sue sorelle si disintossicò volentieri all'inizio anche se nel corso del tempo ebbe vari ripensamenti e frustrazioni per questo. Quindi credo che i suoi tradimenti derivassero principalmente da questo (infatti quando era con questi suoi amanti si drogava).
Un giorno Laura (la mamma delle ragazze) mi disse di andare a prendere Melissa a scuola che lei aveva da fare (stava stirando ma in realtà era imbottita di psicofarmaci, l'avevo vista prenderne molti) e mi ripeteva che voleva morire, che era da quando era piccola che si svegliava presto la mattina per andare a fare i mercati con la mamma e che badava alla casa, soffriva di cistite cronica e non riusciva neanche a scopare per quanto le facesse male la fica e sanguinasse a volte, quindi non poteva neanche darsi un po' di sollievo per distrarsi. Io le dissi che non doveva dire queste cose anche se aveva avuto una vita dura e che doveva pensare alle sue figlie che avevano bisogno di lei e che era molto importante per loro, le diedi un bacio sul collo e le dissi che era una bellissima donna e che molti uomini avrebbero voluto stare con lei, lei mi sorrise e mi domandò se fossi serio, io confermai, lei mi disse che non era vero, che era brutta ed inutile, io allora l'abbracciai da dietro facendole sentire il mio cazzone duro sul culo, e le dissi: ora mi credi?
Lei arrossì ed ebbe un brivido di piacere e mi disse: se non fossi il ragazzo di mia figlia...(Si morse il labbro) Sei davvero un bel ragazzo e sei anche tanto buono e premuroso, è proprio fortunata Elena. La salutai e andai a prendere Melissa, arrivato a scuola suonò la campanella e lei venne verso di me, la bidella la bloccò e le chiese chi io fossi, Melissa le disse che ero il ragazzo di sua sorella e quindi la lasciò andare da me(mi sorprese che senza una cosa scritta dalla mamma, una sua telefonata o un mio documento di identità la lasciassero venire con me senza problemi, d'altronde potevo essere chiunque, anche un malintenzionato, rimasi scioccato da ciò, una scuola che non controlla e non tutela una ragazzina della sua età).
Tornati a casa Melissa mi disse che ancora non le avevo messo lo smalto ai piedi, ed effettivamente me lo aveva già chiesto molti giorni prima ma me ne dimenticai date le preoccupazioni che mi dava Elena (era tornata a drogarsi e a dare di matto), così lei si stese sul letto, si sfilò con violenza scarpe e calzini lanciandoli per la camera e mi porse i suoi bellissimi piedi, io mi inginocchiai, presi lo smalto nero e prima di metterglielo misi il naso tra le dita dei suoi piedini e inalai forte, lei mi disse: oggi ho i piedi che puzzano un casino, abbiamo fatto ginnastica e ho sudato anche le mutande!
Io mi eccitai molto sentendo quelle parole, ma inizia a metterle lo smalto su tutte le dita dei piedi, poi gli feci delle foto, ero soddisfatto del mio lavoro ed anche Melissa era molto contenta, poi le baciai i piedi, mi alzai e lei notò i miei pantaloni gonfi e disse: ora devo studiare che dopo devo andare a ginnastica ritmica, mi aiuti? Devo fare storia.
Io acconsentì anche se avevo le mutande completamente bagnate dai miei umori e il cazzo mi faceva male. Studiamo per due ore poi la accompagnai in palestra.
Arrivati lì essendo tra virgolette un genitore acquisito potevo entrare negli spogliatoi con lei per aiutarla a cambiarsi per farle mettere il body d'allenamento, mi sembrava di essere in paradiso, ero circondato da ragazzine bellissime, alcune completamente nude con i culetti e le passerine al vento mentre i genitori le vestivano, c'era anche una puzza di piedi molto intensa, potevo ammirare i loro piedini bellissimi e le loro intimità da molto vicino, dovetti aspettare un po' prima di alzarmi per uscire (con la scusa facevo finta di non riuscire a slacciare le scarpe a Melissa) data l'erezione molto intensa che avevo, poi calmato un attimo mi alzai e dopo avergli slacciato le scarpette la preparai.
Entrati tutti nella sala degli allenamenti dagli spalti poco lontano da loro potevo ammirarle tutte nei loro body, senza slip e a piedi nudi, ero invidioso delle insegnanti che potevano toccarle ovunque, soprattutto i piedi mentre le allenavano. Iniziai a fare dei video e senza dare nell'occhio mi misi una mano nei pantaloni e iniziai a segarmi piano, l'eccitazione era arrivata al limite e il cazzo mi faceva dannatamente male quindi non potevo resistere oltre, mi scappellavo il glande completamente bagnato e filmavo le ragazzine, zummando nelle parti intime, sui culi quando erano a novanta e sulle suole dei piedi; un amichetta di Melissa se ne accorse, mi sorrise e tirò fuori la lingua, leccandosi le labbra, io non ce la facevo più ero al limite, Eva (la ragazza in questione di tanto in tanto mi guardava e senza farsi vedere ogni tanto si tastava la fichetta(deve aver capito anche che mi stavo segando) e mi sorrideva, intanto vedevo anche Melissa e le altre fare gli esercizi, erano terribilmente arrapanti, le vedevo piegate a novanta con le loro chiappette dure e sode divaricate nel mostrare la chiusura del body che entrava completamente nel loro ano, o a gambe aperte con le loro fighetta dilatate con un sottilissimo pezzetto di stoffa a malapena che le copriva, o ancora quei bellissimi piedi che si inarcavano su i loro volti, era troppo, quindi mi alzai di scatto facendo cogliere l'attenzione su di me da Melissa e le maestre, corsi nel bagno degli spogliatoi delle ragazzine e feci giusto in tempo a tirarlo fuori dai pantaloni che schizzai un fiotto di sperma abbondante che ricoprì tutta la parete, pulì tutto con dei fazzoletti e mi rimisi il cazzo ancora gocciolante di sperma nelle mutande per paura di essere visto, infatti poco dopo entrò Melissa e le altre con i genitori.
scritto il
2025-04-25
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